..." Ma l'irraggiamento solare è progressivamente diminuito nel corso dei millenni e quindi non può spiegare questa inversione di tendenza recente "...
non e' come dici
l attivita Solare nella seconda meta' del XX secolo e' stata la piu intensa in assoluto degli ultimi 300/400 anni ,
dal 1976 al 2005 l attivita Solare e' stata la piu intensa in assoluto dal 1600/1700
e' una concomitanza di fattori e feedback che ha influito nella fusione dei ghiacciai in particolare dal 1997/1998
ghiacciai che hanno subito una forte fusione anche tra gli anni '30 e inizio anni '50
Nel 2007 in seguito al primo minimo storico si ipotizzava l artico senza ghiaccio in estate fra il 2013 e 2018
teoricamente in seguito alla prolungata fase di bassa attivita Solare ciclo 24 e 25 in contesto periodi associati ENSO/AMO -- nei prossimi anni i ghiacciai Artici dovrebbe gradualmente incrementare
Ultima modifica di robertino; 27/08/2020 alle 14:28
durante l Olocene periodi freddi ci sono stati anche prima dell Impero Romano
e dopo l Impero Romano ,
periodo mediamente piu caldo fra il 100 a.C. e 200 d.C.
seguito tra il 400 e 800 d.C. periodo piu freddo
prima del caldo periodo Medievale in particolare il caldo WMP fra il 900 e 1200
Si parla insolazione estiva nell'Artico, che può variare fino a 30-40 w/m2 in base ai forcing orbitali, ovvero un'ordine di grandezza in più delle fluttuazioni della radiazione solare totale.
Radiazione solare che comunque varia molto meno di quanto faccia quel grafico, che è vecchio di 20 anni e che la stessa autrice ha sconfessato.
Te lo ho già detto almeno 3 o 4 volte ma tu continui ad usarlo lo stesso, evidentemente hai le stesse abitudini di notrickzone nel manipolare veri lavori scientifici per piegarli alle tue convinzioni.
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forse e' il contrario sei tu che vuoi piegare con le tue di convinzioni
quel grafico non puo spiegare ne dimostrare certezze
lo dicono scienziati e astrofisici ,
l attivita Solare TSI + Vento Solare + Sun Spot number , durante la seconda meta' del XX sec. e' stata la piu intensa in assoluto
esempio , Willie Soon , Nir Shaviv , e molti altri , articoli scientifici di veri scienziati e astrofisici
Adesso abbiamo misurato direttamente la TSI in due minimi solari profondi e abbiamo visto che è cambiata pochissimo, di conseguenza le ultime stime sono simili a questa.
Quindi un grafico vecchio di 20 anni è perfetto per ignorare completamente le misurazioni effettuate nel frattempo, non per dare una buona rappresentazione dello stato della ricerca scientifica (vera e non gli scioccati di notrickzone che se un articolo scientifico dice una cosa loro fanno un riassunto che dice il contrario).
E che rilevanza ha il grande massimo moderno per l'artico se la TSI dopo la fine di questo massimo è calata in maniera irrisoria?
Un grand minimum come Maunder potrebbe avere una maggiore rilevanza, non sappiamo come si comporta il sole in quelle condizioni, ma tra un minimo di gleissberg e il grande massimo moderno la differenza in termini di TSI è irrilevante (ma già guardando il SSN il dubbio poteva venirci).
Comunque siamo OT, ai ghiacci artici non interessa nulla di tutto questo.
si certo le rilevazioni dei ssn sono uguali oggi a quelle del 1600/1700, difatti all'epoca disponevano di satelliti, telescopi orbitanti.... ah no, segnavano su un pezzo di carta l'ombra della macchia sulla superfice solare... metodo che si sicuro ha permesso come oggi di vedere pure macchie formato pixel che oggi contano....
Ci sono strumenti statistici per rendere confrontabili i dati, dobbiamo per forza pensare che gli scienziati siano cretini o che distorcano i dati deliberatamente?
Comunque se vuoi continuiamo su questa linea di argomentazione e vediamo dove si arriva.
Secondo te dunque i dati più vecchi sono sottostimati perché adesso contano anche le macchie di un pixel, il minimo attuale è invece un minimo profondissimo paragonabile al minimo di dalton.
Ma le misurazioni satellitari mostrano una variazione irrisoria dell'energia in arrivo dal sole, quindi l'attività solare è ancora più stabile di quanto stimato e quei grafici andrebbero appiattiti ancora un po'.
Le variazioni dell'attività solare dal 1715 ad oggi sono totalmente irrilevanti come impatto climatico.
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