La prima parte di settembre particolarmente calda per il settore Artico con la prevalenza delle anomalie termiche positive tra la prima e seconda decade
favorendo un ulteriore fusione dei ghiacciai , in modo rilevante come si puo osservare in questo grafico
L'amplificazione artica inizia a farsi importante, nei prossimi giorni anomalie molto elevate in artico, ma destinate con buona probabilità ad aumentare ancora parecchio nelle prossime settimane.
ANOM2m_mean_arctic.png
L'estensione si mantiene al secondo posto più basso, su valori simili al 2007, mentre l'artico centrale rimane ancora oggi sotto al minimo storico del 2012.
NSIDC- Central Arctic Sea Extent.png
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Stavo riflettendo: dato che l'amplificazione artica è figlia del confronto con una media obsoleta in cui il ghiaccio artico a Settembre e Ottobre copriva una superficie molto più vasta, e visto che ormai dal 2007 in poi ci si è consolidati su un livello di minimi la cui estensione è più o meno paragonabile (pur avendo sempre un trend discendente), la mappa che hai postato come si collocherebbe rispetto a una media 2007-2019?
Ho dunque elaborato questa mappa della temperatura a 2 m dal sito NOAA:
October Arctic.png
Mi sembra che le anomalie siano grosso modo sovrapponibili, non credi?
E' vero però che è la media mensile di Ottobre, mentre la tua è una media della prima settimana di Ottobre...
Il succo però è che forse, se usassimo una media più recente (dal 2007 in poi nello specifico) la situazione delle anomalie termiche dovrebbe essersi data una calmata, perchè anche la superficie media di Oceano Artico di Settembre sta scendendo a un trend decisamente meno drastico:
In altre parole: l'amplificazione artica è più o meno la "stessa" (con un trend volto all'aumento ovviamente, ma molto di meno rispetto al passato) negli ultimi 14 anni.
Usando lo stesso dataset della mappa postata (che però da quest'anno ha iniziato ad avere qualche svarione) il trend di ottobre prosegue anche negli ultimi anni
climindex.151.42.210.145.271.9.55.50.png
Il trend di perdita in artico ha rallentato, ma prosegue. Guardare il minimo stagionale in tal senso è un po' fuorviante poiché l'accumulo di calore "potenziale" extra è massimo nei mesi di massima insolazione (tra aprile e agosto) e proprio quest'anno abbiamo registrato un nuovo record in Luglio, associato per altro a una forte anomalia positiva di geopotenziale e probabilmente a tanta insolazione.
Figure3-350x270.png
Le anomalie che ho postato arrivano a coprire solo i primi 4 giorni di ottobre, ma le medie climatologiche crollano nell'arco del mese e se non rigela in fretta le anomalie saliranno ben oltre quelle della mappa (e sarà dura viste le ssta altissime e il pattern che sembra non promettere freddo sull'oceano artico al momento).
Molto probabilmente questo ottobre in artico sarà tra i più caldi mai registrati, vedremo se sorpasserà il caldissimo 2016, il cui pattern favorì un netto raffreddamento euroasiatico
ANOM2m_CFSR_GFS_1610_monthly_equir.png
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
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Proprio perchè ti riferivi ai primi 4-5 giorni di Ottobre ho postato il grafico di Copernicus sull'estensione media di Settembre (attenzione: non il minimo).
Il mio ragionamento (e volevo confrontarmi con te in proposito) è che almeno nella prima parte del ricongelamento (tra il minimo a metà Settembre e la prima metà di Ottobre, forse tutto Ottobre) l'amplificazione artica è rallentata negli ultimi anni (il trend c'è di sicuro).
In effetti dal grafico parrebbe così.
Naturalmente nella seconda parte del ricongelamento (da metà-fine Ottobre in poi) iniziano a pesare le configurazioni atmosferiche, che tra l'altro con il GW possono impedire il ricongelamento di larghe porzioni di oceano artico.
Per minimo stagionale intendevo settembre, non il singolo giorno del minimo
Comunque se intendi un rallentamento nelle settimane subito successive al minimo, allora è probabile visto che l'estensione di fine estate sta diminuendo più lentamente ma è difficile da valutare dato che già l'artico ha una variabilità interannuale fortissima, poi se ci riduciamo a parlare di poche settimane nell'arco di 13 anni diventa quasi impossibile distinguere un segnale di rallentamento dal rumore.
Su scala annuale è più facile valutare eventuali cambiamenti. Le temperature dopo l'accelerazione di metà anni 2000 crescono in modo abbastanza costante con un trend di quasi 10°C/secolo dal 2000.
EZHTEobUcAM9FvQ.jpg
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Sai, sarebbe interessante eseguire questo discorso mese per mese, così da valutare quale sia il mese dove l'amplificazione artica è più evidente.
Se ti va, quando inizia ogni mese (o alla fine di esso, forse è meglio), possiamo valutare come sia variata l'estensione dei ghiacci dal 1980 e contemporaneamente quanto sia variata la temperatura in quel mese. Dal confronto, dedurre eventuali conclusioni.
Per Ottobre, intanto, ho elaborato questi grafici su Excel usando i dati delle reanalisi NCEP/NOAA che hai postato:
artico.pngartico1.pngartico2.png
Mostrano l'evoluzione delle temperature artiche in Ottobre in gruppi di 13 anni: 1983-1995; 1995-2007; 2007-2019.
L'ultimo anno di una serie e il primo della serie successiva combaciano. Non cambiava comunque nulla nel trend se li avessi rimossi.
Si nota come il trend recente (2007-2019) è la metà in pendenza del trend medio delle seconda serie, ed è simile al trend dei 13 anni tra 1983 e 1995.
Credo ci sia sovrapponibilità con la situazione dei ghiacci artici a Ottobre, che continuano a calare ma a ritmo inferiore rispetto ai decenni scorsi.
Ultima modifica di burian br; 29/09/2020 alle 00:14
Secondo la carta delle anomalie, il recupero prosegue più o meno in maniera lineare, a me però a occhio sembra terribilmente in ritardo la fase di ricongelamento della costa siberiana
Cattura.PNGn20200927.ic.gif
Andiamo molto male come temperature previste a 2m, perchè a parte sopra la zona già gelata dell'artico, tutta la zona senza ghiaccio scenderà (di poco) sotto lo zero solo tra circa una decina di giorni. Prevedo settimane difficili per l'artico.
GFSOPNH00_384_5.png
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