davvero preoccupante...ma mi pare pure il 2019 non scherzava...chissà se l'evaporazione del mare, seppu minima, ma cmq superiore a quella della neve, può aumentare le precipitazioni
Oggi ben 942mila km² sotto al precedente record per questa data (2016) e ben 3.7 milioni di km² sotto alla media degli anni 80.
Siamo grossomodo in linea con la media dei minimi stagionali degli anni 2000-09, ma un mese e mezzo dopo.
Anche gli spessori rilevati dai satelliti risultano ai record minimi per estensione delle varie fasce di spessore.Chart ADS NIPR VISHOP JAXA 20-10-27.jpgIMG_20201028_110129.jpg
Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
Esce metano dal fondo delle acque artiche: perché per il clima è una pessima notizia
di Luca Angelini01 nov 2020
La (pessima) scoperta l’hanno fatta i ricercatori internazionali, una sessantina, che stanno solcando le acque del Mare di Laptev, al largo delle coste siberiane, a bordo della nave russa Akademik Keldysh: dal «pendio continentale» - la fascia in cui la piattaforma continentale sommersa inizia a inclinarsi decisamente verso il basso - sta fuoriuscendo metano. E, anche se è al momento difficile valutare l’entità del fenomeno, sembrerebbe la prova che uno degli effetti più temuti del riscaldamento globale, la decomposizione degli idrati nei quali il metano, un gas serra 80 volte più potente della Co2 su un periodo di 20 anni, è rimasto finora congelato, è ormai innescato. E potrebbe alimentare la spirale perversa che in gergo viene chiamata positive feedback: più riscaldamento uguale più rilascio di metano, uguale ancora più riscaldamento globale.
Al largo delle coste siberiane sta fuoriuscendo metano che sembrerebbe la prova che uno degli effetti più temuti del riscaldamento globale è ormai innescato
In sei punti di monitoraggio lungo un fascia lunga 150 chilometri e larga 10, circa 600 chilometri al largo delle coste siberiane, spiega il Guardian che è riuscito a contattare l’equipaggio via telefono satellitare, i ricercatori sono riusciti a vedere nuvole di bolle rilasciate dai sedimenti. In un punto, alla profondità di circa 300 metri, hanno rilevato concentrazioni di metano fino a 1.600 nanomoli per litro, 400 volte più alte di quelle attese. La causa più probabile di «rottura» degli idrati (o clatrati) di metano è l’intrusione di correnti calde atlantiche. Una «atlanticizzazione» imputabile, a sua volta, ai cambiamenti climatici indotti dalle attività umane.
Analogo processo sulla terraferma
«La scoperta di idrati dei pendii continentali che stanno attivamente rilasciando è molto importante e, finora, inosservata - spiega Igor Semiletov dell’Accademia russa delle Scienze, capo delle missione scientifica -. È una nuova pagina. Potenzialmente potrebbero esserci serie conseguenze climatiche, ma ci servono ulteriori studi prima di poterlo confermare». «In questo momento - aggiunge Orjan Gustaffson dell’Università di Stoccolma, anche lui a bordo della Akademik Keldysh - è improbabile ci sia alcun impatto importante sul riscaldamento globale, ma il punto è che il processo è stato innescato, questo sistema di idrati è stato perturbato e il processo andrà avanti». A peggiorare le cose c’è il fatto che un analogo processo sta accadendo anche sulla terraferma, sempre nelle zone più settentrionali del pianeta, per lo scioglimento del permafrost, lo strato di terreno che dovrebbe rimanere permanentemente ghiacciato.
Il caldo anomalo di gennaio in Siberia
Se ne potrà sapere di più quando i ricercatori torneranno dalla missione e potranno analizzare i dati in vista di una pubblicazione. Intanto, però, il Guardian ricorda che, da gennaio a giugno di quest’anno, le temperature in Siberia sono state di 5°C più alte della media, che lo scorso inverno il ghiaccio marino si era sciolto insolitamente presto e, quando siamo ormai a fine ottobre, non ha ancora iniziato a riformarsi, altro record negativo
RIPRODUZIONE RISERVATA CORRIERE DELLA SERA
Inviato dal mio SM-G975F utilizzando Tapatalk
ricordiamo anche, giusto per dovere di cronaca, che il tempo di persistenza in atmosfera è circa 10 volte più basso della co2
C'ho la falla nel cervello
Dopo tante fatiche, pare si stia chiudendo alla svelta adesso
n20201103.ic.gif
Segnalibri