Originariamente Scritto da
setra85
C'è correlazione invece tra bassa attività solare e riscaldamento delle masse oceaniche con relativo rilascio di calore
Sappiamo che l'energia ne si crea ne si distrugge ma si trasforma cambiando continuamente forma.
Il calore passa dunque sempre da un corpo più caldo a uno più freddo.
Sappiamo anche che i corpi non accumulano calore ma energia interna quale somma di energia potenziale ed energia cinetica ( movimento - calore ) e tale somma deve rimanere costante, se aumenta una diminuisce l'altra e viceversa.
L'unica fonte perpetua di energia nel nostro sistema solare è per l'appunto il sole
Meno energia arriva da esso più energia verrà trasformata da potenziale a cinetica in chi la riceve.
Vale a dire che il riscaldamento degli oceani altro non è che energia trasformata da potenziale accumulata nei decenni precedenti a cinetica ( calore ).
Da qui la ripresa alla tendenza al riscaldamento concomitante con la ridotta attività solare negli ultimi decenni.
Alternanti fasi di zone ad attività convettiva intertropicale come il fenomeno
enso seguenti ad alternanti tendenti variabilità delle fonti di calore che ricordo essere molteplici al mondo e non una sola a mio parere variano per il continuo variare della circolazione oceanica terrestre unita a quella atmosferica, che son due facce della stessa medaglia.
Sappiamo anche che la circolazione generale oceanica e atmosferica redistribuisce continuamente il calore attorno al globo e inevitabilmente ne determina il tempo atmosferico avendo un peso sulle medie precipitative, quantità di irraggiamento, copertura nuvolosa, umidità ed infine sulle tanto chiacchierate medie termiche.
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