Ci sta andando di lusso in questi ultimi anni, quando poi ricapita l'anno horror stile 2012 aggiornato al GW degli anni '20, ci sarà meno da ridere. Perchè è questione di tempo, lo sappiamo ormai
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Sicuramente è solo questione di tempo, ma il 2012 è stato un po' il 2003 dell'artico, si sono incastrati così tanti elementi negativi che sarà difficile raggiungerlo, come il 2003 per l'Europa occidentale. La scorsa estate comunque non ci siamo andati così lontani, il 2020 è andato molto vicino al 2012 come combinazione di disastri fin dall'inverno, la situazione era anche peggiore a metà estate ma il 2012 ha avuto quella tempesta di inizio agosto che lo rende irraggiungibile nella fase finale dell'estate.
Però complessivamente potrebbe arrivare una fase ciclica buona per l'artico nei prossimi anni, non mi stupirebbe se il record del 2012 reggesse ancora per buona parte degli anni '20.
Su questo sono d'accordo, d'altronde il minimo estivo del 1996 è stato ai livelli del 1979, ben 17 anni dopo l'inizio delle rilevazioni e un calo marcato negli anni 80, poi è cominciata la discesa proprio da lì in poi, quindi sicuramente gli alti e bassi possono essere anche a scala molto lunga, comunque in un contesto di generale di diminuzione della superficie coperta minima
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un singolo fattore non dice niente, purtroppoIn generale, molto spannometricamente, un artico in forma potrebbe scongiurare quegli approfondimenti stratosferici precoci e profondi che abbiamo visto negli ultimi 10 anni.
Ma anche qui, siamo nel campo delle ipotesi.
per il momento è un'annata leggermente più positiva, ma non è che sia cambiato radicalmente tutto eh![]()
Si vis pacem, para bellum.
Senza dubbio da solo questo fattore serve a poco e un ciclo pluriennale favorevole si concretizzerebbe in una stasi più che un recupero.
Vedo più una relazione opposta, i ghiacci marini traggono vantaggio dagli inverni AO- e quindi potrebbe andare bene anche a noi, anche se lo scorso anno noi non ne abbiamo beneficiato.
A metà agosto la situazione è buona per gli standard recenti, come estensione siamo leggermente sopra le annate migliori dell'ultimo lustro (2017 e 2018, che avevo indicato come i migliori paragoni a inizio stagione) e il volume secondo i danesi è un linea con la media 2004-2013.
Ci sono pochissime zone molto esposte di ghiaccio sottile e le previsioni per il resto del mese sono eccellenti, chissà che non esca un minimo sorprendente.
Se si chiudesse meglio di 2017 e 2018 si riuscirebbe finalmente a mettere un minimo fuori dalla top10 degli anni peggiori.
INteressante potrebbe essre la sovrapposizione della mappa estensione ghiaccio marino NSIDC e della mappa della temperatura superficiale del mare (earth :: a global map of wind, weather, and ocean conditions)..
Le zone libere dai ghiacci risultano ovviamente le più calde e più le porzioni di mare libere dai ghiacci risulteranno più grandi e maggiore sarà il ritardo nel successivo ghiacciamento dell'oceano artico.
I maggiori apporti di aria fredda arriveranno da ottobre in poi dalle masse continentali russe e canadesi. Le eventuali irruzioni artiche dirette verso il continente europeo partiranno stemperate almeno per i mesi di ottobre e parte di novembre
N_daily_extent_hires.jpgN_daily_extent_hires_windy.png
P.S.le aree verdi dell'oceano artiche prossime alla Siberia sono comprese tra i 7°C e i 9°C, il mare di Kara tra i 7°C e gli 11°C, a Nord della Norvegia e penisola di Kola tra 9°C e i 10°C, il mar bianco a 14°C
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il miglior combustibile è l'acqua...bisogna solo saperla accendere
The Next One Hundred Years - Jonathan Weiner
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