secondo me la sventura la portano e la hanno portata i minimizzatori e negazionisti e non chi, come me e altri, ha sempre portato a sua argomentazioni numeri e articoli scientifici nonchè evidenze ed ha descritto la realtà.
Anche io non credo che nel 2030 saremo senza ghiacci al polo nord ma nel 2035 la presenza di ghiaccio potrebbe essere limitata a qualche grosso iceberg alla deriva purtroppo. L'accelerazione dopo il 2014 è molto forte del GW, più forte del previsto già poco roseo.
Sperare va bene, ma prendere atto della realtà e mettere in atto contromisure forse sarebbe meglio, in questo settore come in altri:
l'auto elettrica o il contenimento delle emissioni (impossibili da realizzare ed inutili a questo punto oltretutto) a mio parere sono solo palliativi buoni per le finanze di qualcuno e la coscienza di qualcun altro, serve ben altro per affrontare un cambio climatico sempre più insidioso.
Buona domenica
in realtà è proprio dando risalto a questi "studi" che si alimenta il negazionismo.
perché è proprio fuori da ogni logica concezione poter asserire che nel settembre 2030 non ci sarà ghiaccio marino al Polo Nord.
ripeto, deve succedere qualcosa di apocalittico (mancano solo 7 anni), la "normale" (inteso non che sia normale, ma appunto seguendone il trend) decrescita che stiamo vivendo non è lontanamente sufficiente.
in più il tutto è riportato da un articolo che, dando un titolo del genere, ha il chiaro intento di fare sensazionalismo (che novità, la stampa itaGliana....).
Si vis pacem, para bellum.
Dal Polo Nord, per ora, direi nulla di particolare da segnalare, si prospetta un minimo in linea con gli ultimi anni
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Forse come gli ultimi due e forse anche meglio....una curva che rientra nella deviazione standard di -2 non si era vista neanche lo scorso anno....direi che per il 3° anno di fila l'artico è messo meno peggio di quanto si prospettasse alla fine dei primi 10 anni 2000...quando si diceva che entro il 2020 il polo estivo sarebbe stato totalmente libero dai ghiacci e navigabile.
Avevo visto dei grafici con l’andamento della somma dei ghiacci dei due poli, ma non riesco a trovarli.
Più o meno il sud bilanciava la perdita del nord, ma adesso col sud in perdita, sarebbe interessante vedere come stanno.
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Ho un'età che mi consente di ricordare bene quando, già a metà degli anni 80, si iniziava a parlare di completo disgelo polare verso l'anno 2000. Beh, un ventennio lo abbiamo guadagnato. Vediamo come procede. Solo per esercizio di fantascienza, un invito al pensiero; in caso di processo inverso, cioè di un lento, costante avanzamento dei ghiacci su tutto il pianeta, come pensate possa essere gestita la comunicazione? Perchè se è vero che la tecnologia ci consente di vivere anche con 40°C in zone ove abitualmente ve n'erano 32-35°C come è possibile affrontare un cambiamento inverso? Certo, il fenomeno inverso (il raffreddamento), potrebbe non avere gli stessi tassi di progressione del riscaldamento, dandoci quindi il tempo di adattarci. Pero....
Sfatiamo anche questo mito: nessuno studio serio e autorevole aveva previsto che finisse il petrolio o che i ghiacci polari si sarebbero sciolti totalmente entro il 2000. Tutte le proiezioni dell'IPCC o di altri enti autorevoli, davano attorno al 2035-2040 (gli scenari peggiori) la possibilità che, in certi anni, il polo nord potesse rimanere senza ghiaccio.
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Hai perfettamente ragione, ma il "mito" resta perché altre fonti (meno autorevoli ma maggiormente diffuse al pubblico, comprese certe note organizzazioni anche di risonanza mondiale) hanno spesso rilasciato dichiarazioni simili. Incluso il fantomatico picco del petrolio, o peak oil se volete, per esaurimento delle risorse (e non per riduzione della domanda) che tanto è stato popolare fino a pochi anni fa, e ancora oggi qualche irriducibile continua a parlarne (con o senza la variante dell'esaurimento dell'uranio). Nervo per me scoperto per ragioni professionali e di studio
Per cui non ne farei una colpa a @MIC2903 né ad altri, piuttosto condivido il tuo invito ad andare sempre alle fonti e a leggersi attentamente i report ecc. Anche se purtroppo, di solito non sono diffusi al grande pubblico.
purtroppo anche i TG e i giornali dell'epoca davano risalto a ste boiate invece che agli studi ufficiali.
il risultato è che adesso il boomer di turno, senza averne colpa, dice che negli anni 90 avevano previsto la fusione totale dei ghiacci artici entro gli anni 2000
Si vis pacem, para bellum.
Aggiornamento della situa, visto che siamo al minimo assoluto annuale.
Buono agosto, meglio di tanti anni recenti, si conferma il rallentamento e il quasi arresto del calo dell'estensione.
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Situazione attuale sotto la media 1981-2010, ma in linea con tanti degli ultimi anni anche non recentissimi, tipo 2011 e 2015. Peggio del 2022, ma molto meglio di 2012 e 2020.
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Spessore e volume capitolo un po' dolente, anche se soprattutto il volume ha recuperato rispetto ai minimi assoluti di qualche mese fa.
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In generale siamo ai livelli degli ultimi 10-15 anni senza particolari scossoni. Sono proprio curioso di vedere come il Nino in corso (forse strong) impatterà l'estensione del banchisa nel corso del 2024.
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