vogliamo invece parlare delle puntate a 3000m dello ZT in pieno inverno? di quante volte lo stia facendo ora e non da 10 anni indietro? che io sappia le nebbie a 3000m non hanno grande incidenza
per Daniele: anche io ti voglio sempre bene eh però davvero, è un'osservazione quanto mai oggettivamente sbagliata, dati alla mano. Che poi la mancanza di nebbie ci metta la sua non discuto però io, ad esempio, vivo in una zona dove anche storicamente le nebbie non è che fossero così tanto la normalità, capitava il nebbione o la settimana di nebbione, come capita anche adesso, solo che la natura era completamente diversa: prima erano nebbie con t negative anche di giorno spesso e volentieri, adesso sono nebbie con t positive anche di notte (si vedano questo dicembre, il dicembre scorso, quello prima ancora e quello prima ancora). non c'è proprio paragone, e questa cosa si percepisce anche nelle zone della PP dover la nebbia non è mai sparita.
PS: sempre riguardo le nebbie e la qualità dell'inquinamento, possiamo anche parlare delle valli alpine, quelle che nel tempo hanno visto la qualità dell'inquinamento cambiare di meno rispetto alle aree più industrializzate e popolate. S'è bruciato e si brucia ancora un sacco di legna che si sa produce PM di dimensioni maggiori, utile quindi a fungere da nucleo di condensazione. Dunque, perché mai sono ancor più bollenti della PP? perché l'aria è proprio calda, generalmente, di per sé a tutte le quote, anzi, come capita spesso in inverno è più calda in quota che non al suolo. risultato? in un periodo come quello tra il 10 di dicembre grossomodo ed oggi, è riuscito a fondere a 2000m pressoché tutto nei lati esposti al sole. Ecco, questa cosa non succedeva (in generale, poi chiaro che è capitato anche in passato), ora è prassi annuale.
non posso svegliarmi la mattina, vedere che fa minime positive o vicine allo 0 a 3000m, di continuo ed in pieno inverno e leggere che è a causa delle nebbie Daniele...
Ultima modifica di jack9; 28/01/2020 alle 09:50
Si vis pacem, para bellum.
(sole confermato in Webcam!)
sudhgf.JPG
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
https://twitter.com/Meteorologene/st...261870592?s=19
Snow devil nella regione di Tromsø.
Il testo dovrebbe voler dire più o meno questo:
Snow devil a Tamokdalen nel Troms martedì. Questo vortice di neve si è creato in concomitanza di forti venti divenuti turbolenti durante il movimento sulle montagne.
La neve non assestata a terra viene risucchiata nel vortice, come si può vedere. Video: Sylvi Andersen
Sent fra min ANE-LX1 via Tapatalk
Ultima modifica di FedericoUD; 30/01/2020 alle 18:08
Addirittura un poco più ad occidente e più a Sud (estremità sud-occidentale del Piemonte) ci sono zone messe peggio, se non mi sono perso qualcosa le valli alpine tra la Valle Stura di Demonte e la Val Chisone potrebbero non aver visto neppure una sola giornata con isoterme <0°C a 850 hPa in tutto l'inverno astronomico 2019/2020... ovviamente nelle aree di fondovalle l'irraggiamento notturno e la conseguente dispersione di calore portano a lunghe teorie di minime negative e perfino a gelate intense, senza neppure la necessità di pregresse avvezioni fredde.
La stessa cosa avviene ad esempio nelle vallate padane delle Alpi Liguri e dell'Appennino Ligure occidentale, dove di fronte a temperature in quota positive e con gpt piuttosto alti, di notte si scende abbondantemente sotto lo 0°C (ci sono zone che hanno fatto minime di quasi -7°C con +5°C a 850 hPa e in cui tutte le minime post solstizio sono state inferiori a 0°C.). Ma in queste stesse zone, di giorno, le temperature sono salite facilmente sopra i 10°C e talvolta hanno lambito i 13-15°C. Negli ultimi 2 giorni poi in quelle aree si sono avute massime fino a 18/19°C (anche partendo da minime ben negative). Anche in questo caso le nebbie non c'entrano... c'entrano invece la posizione dell'HP e la subsidenza e il fatto che, tolte le zone di pianura più orientali, la massa d'aria non solo è piuttosto calda, ma pure molto secca e in condizioni di espansione dinamica ha una capacità termica molto ampia e si raffredda con estrema velocità... in passato queste situazioni capitavano nella fase di transizione tra inverno e primavera (quindi tra marzo e aprile) oggi si verificano spesso nel pieno del trimestre invernale... Diciamo che il Nord Italia e la Francia centro-meridionale, in questi ultimi anni, si sono spesso trovati alle prese con masse d'aria e condizioni generali di clima e di circolazione atmosferica che richiamano quelle invernali della Penisola iberica, per cui vallate liguri interne e ampie zone tra Piemonte, Lombardia ed Emilia occidentale si trovano in condizioni climatiche che assomigliano molto più a quelle dell'Aragona o delle aree più interne della Catalogna che a quelle a cui eravamo abituati fino a una generazione fa...
Ultima modifica di galinsog@; 30/01/2020 alle 21:40
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