E' ora di passare alla fascia successiva, quella fra i 600 e gli 800 m di altitudine.
Se vi ricordate in questa fascia dominava Vandoies di Sopra, in bassa Val Pusteria (BZ), con una media di -3.5°C (in realtà la media della stazione era -4.5°C ma avevo aggiunto 1°C perchè la stazione era ancora più in ombra di quanto non lo fosse il vicinissimo paese). Seguivano Tarvisio e Claut con una media invernale pluriennale di -2°C.
Questi le medie dell'inverno 2008-09, finora raccolte:
Tarvisio (UD)-2.0°C
Cencenighe (BL) -0.5
Calizzano (SV) -0.3°C
Col di Pra (BL) -0.1
Vandoies di Sopra (BZ) +0.2°C
Claut (PN) +0.5°C
Valle di Cadore (BL) 0.6
Pontebba (UD) +0.8°C
Evidentemente Vandoies ha risentito molto (più delle altre stazioni) dell'inverno anomalo che ci abbiamo lasciato alle spalle, mentre con una stagione normale sarebbe stata nettamente la più fredda. Tarvisio invece, per la sua posizione privilegiata (spesso riparata dalle frequenti correnti miti sciroccali e più esposta ai pochi flussi freddi orientali) ha avuto una media perfettamente in linea con i valori normali pluriennali.
Si può dunque dire che Tarvisio è stato il paese, per la fascia 600-800 m, più freddo d'Italia durante l'inverno 2008-09.
Come fai ad avere già i dati di Roccaforte Mondovì?
Comunque,qualcosa non quadra... +2,3° come media dell'inverno 2008/2009 è troppo alta riguardo Roccaforte... Perfino la stazione di Cuneo - Madonna dell'Olmo (510 metri) ha fatto di meglio: Media inverno 2008/2009: +1,4°...
Lou soulei nais per tuchi
I dati della stazione di Roccaforte Mondovì (595 m), come quelli di altre stazioni, li avevo richiesti ad ARPA Piemonte. Ho tutti i dati giornalieri dal 1° dicembre al 28 febbraio.
Media delle minime: -2.6°C
Media delle massime: +7.3°C
Media aritmetica min/max: +2.3°C
Non so che dire... Il paese non lo conosco e la stazione non so se rappresenta bene il clima invernale del centro abitato.
Ricordo che era stato deciso fin dall'inizio di utilizzare la semplice media aritmetica Tmin/max per poter utilizzare anche dati di stazioni manuali e per poter, in una prima fase di valutazione, usare dati di stazioni storiche.
Prova a cercare i dati di Pray (BI), stazione ARPA Piemonte. L'ultimo inverno ha avuto una Tmedia reale sottozero, come (max+min)/2 invece non saprei.
La stazione termometrica purtroppo non è posizionata molto bene, è insieme all'idrometro su un ponte, 8/10 metri sopra un fiume.
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Agordo si trova in una situazione particolare: la stazione si trova a 576 m, con una media invernale di -0.6°C. Trovandosi però in fondo al paese, in un posto freddo, che non rappresenta benissimo il clima invernale del centro abitato, non sarebbe da considerare, tanto più che quasi tutte le case del paese si trovano sopra l'isoipsa dei 600 m, quindi ricadrebbero nella fascia superiore.
In ogni caso la media è abbastanza lontana da quella di Tarvisio (-2.0°C) e la mia intenzione non è stilare una classifica ma trovare la più fredda per ogni fascia. Cosa diversa se avesse, ad esempio, una media di -2.5°C; in questo caso il dilemma sarebbe notevole. Meglio così...
Osservo un dettaglio. Con questa elaborazione, diciamo questa "zavorra", adotti di fatto l'assunto che il paese sia circa 1°C più caldo - in media - del punto dove si trova la stazione.
Ora, questo può corrispondere a varie circostanze reali.
Ad esempio
1) la differenza è equamente distribuita fra massime e minime
2) la differenza è concentrata nelle massime
3) la differenza è concentrata nelle minime
4) c'è qualche combinazione di effetti su massime e minime la cui media fa circa 1°C.
Mi pare che non tutte queste opzioni siano ugualmente plausibili; ad esempio la (1) può starci; la (2) sembra plausibile, ma per fare 1°C di differenza di media ci servono 2°C di differenza di massime, e questo sembra un po' più difficile (sono pure sempre equivalenti a 300 metri di differenza di altitudine circa e in tre mesi capitano anche giorni nei quali fra sole e ombra cambia poco o niente riducendo la media delle differenze); la (3) sembra difficile da imputare al solo ombreggiamento, che inciderebbe forse meno sulle minime e più sulle massime; infine la (4) mi sembra plausibile ma è poco specifica (dico in sostanza che in qualche modo ci sono effetti sia su massime sia su minime ma non dico quali effetti ci sono).
La cosa è intrigante, e le differenze che hai mostrato fra, ad esempio, Feltre e Celarda sembrano suggerire che varie opzioni siano possibili, come paiono anche valutando le differenze fra Sondrio-Caiolo e Sondrio-Arpa. Sarebbe interessante approfondire un po' gli effetti dell'ombreggiamento, che devono essere complicati, una combinazione non banale di effetti diversi su parametri diversi, con direzioni forse in qualche caso contrastanti. Faccio qualche illazione: meno radiazione = meno energia ma anche meno errore di misurazione dovuto agli schermi solari; orizzonte alto= peggior capacità di dispersione di calore per effetto del minor cielo visibile; spesso l'orizzonte alto è tale perché il posto è più basso, e questo dovrebbe portare a effetti di inversione termica eccetera eccetera. Cosa da studiare.
Passiamo ora alla fascia 800-1000 m. Ecco i paesi più freddi dello scorso inverno:
1. Mantana (BZ) -3.4°C (min -7.6°C, max +0.8°C)
1. Fusine Valromana (UD) -3.4°C (min -7.1°C, max +0.3°C)
3. S.Stefano di Cadore (BL) -3.0°C (min -7.6°C, max +1.7°C)
4. Molini di Tures (BZ) -2.8°C
5. Brunico (BZ) -2.5°C
6. Tonezza del Cimone (VI) -2.0°C
7. Cave del Predil (UD) -2.0°C
8. Auronzo (BL) -1.8°C
9. Campo di Zoldo (BL) -1.3°C
10. Predazzo (TN) -1.2°C
10. Baselga di Piné (TN) -1.2
Un curioso ex aequo, dunque, fra Mantana e Fusine Valromana.
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