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Risultati da 11 a 20 di 38
  1. #11
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Citazione Originariamente Scritto da Low Pressure Visualizza Messaggio
    Mi sembra un provvedimento esagerato. Si può non essere concordi, ma il ban che senso ha? Ha espresso un'opinione, ripeto non condivisibile, ma con toni accettabili.
    Quoto.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  2. #12
    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    E' una questione di tempo materiale a disposizione da dedicare ad una previsione locale, regionale o nazionale.
    Nient'altro
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  3. #13
    Low Pressure
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Catania Visualizza Messaggio
    E' una questione di tempo materiale a disposizione da dedicare ad una previsione locale, regionale o nazionale.
    Nient'altro
    Quoto in toto

  4. #14
    Burrasca L'avatar di Cristian-Ostuni/Bologna
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Catania Visualizza Messaggio
    E' una questione di tempo materiale a disposizione da dedicare ad una previsione locale, regionale o nazionale.
    Nient'altro
    ecco quest'omino qui è l'esempio lampante dell'utilità del pezzo di carta: infatti se non ce l'avesse non penso proprio che avrebbero assunto un uomo di mare per fare previsioni in montagna
    Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
    Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."

    viva la φγα

  5. #15
    Vento forte L'avatar di Gdr
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Citazione Originariamente Scritto da stefano89 Visualizza Messaggio
    forse perche' molto semplicemente la differenza tra il professionista e l'appassionato e' il pezzo di carta?
    Il pezzo di carta credo consenta una articolata dose di nozioni che altro non possono che permettere a chi elabora una previsione di partire con una base di dati molto più ampia rispetto a chi non ha il pezzo di carta. Dunque di fare meglio il mestiere di previsore.

    Semmai il problema è un altro; fare previsioni del tempo vuol dire influenzare i programmi di milioni di persone (pensate solo all'agricoltura) ed è grottesco il fatto che in Italia non esista un albo di coloro che, dopo aver ottenuto il fatidico "pezzo di carta" siano autorizzati a diffondere previsioni.

    Ogni previsione emessa su un qualsivoglia sito internet secondo me dovrebbe avere la firma con il nome, cognome e numero di iscrizione ad un albo dei previsori.

    Ci sarebbe spazio per tutti coloro che, dopo aver terminato un certo percorso formativo, sostiene un esame e viene iscritto ad un albo professionale.
    Ultima modifica di Gdr; 01/01/2009 alle 16:57

  6. #16
    Low Pressure
    Ospite

    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Citazione Originariamente Scritto da Gdr Visualizza Messaggio
    Il pezzo di carta credo consenta una articolata dose di nozioni che altro non possono che permettere a chi elabora una previsione di partire con una base di dati molto più ampia rispetto a chi non ha il pezzo di carta. Dunque di fare meglio il mestiere di previsore.

    Semmai il problema è un altro; fare previsioni del tempo vuol dire influenzare i programmi di milioni di persone (pensate solo all'agricoltura) ed è grottesco il fatto che in Italia non esista un albo di coloro che, dopo aver ottenuto il fatidico "pezzo di carta" siano autorizzati a diffondere previsioni.

    Ogni previsione emessa su un qualsivoglia sito internet secondo me dovrebbe avere la firma con il nome, cognome e numero di iscrizione ad un albo dei previsori.

    Ci sarebbe spazio per tutti coloro che, dopo aver terminato un certo percorso formativo, sostiene un esame e viene iscritto ad un albo professionale.

    Non apprezzo gli albi professionali in generale, secondo il mio modesto parere non aiutano la professionalità, anzi a volte la limitano.
    Preferisco la meritocrazia alla burocrazia... Ma qui il discorso si farebbe troppo lungo e soprattutto Ot

  7. #17
    Calma di vento L'avatar di Pilot
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Carissimi,
    un felice 2009 a tutti Voi.
    Veniamo al tema in oggetto: previsioni e previsori.
    Alcuni commenti mi ricordano episodi della mia esperienza di volo, uno in particolare.
    Come sapete esistono i programmi di simulazione su PC e popolatissimi sono i Club di appassionati di volo virtuale. C’è gente che in volo simulato ha il doppio delle mie ore realmente volate; un giorno uno di questi, un carissimo amico, non ebbe timore di manifestare con sussiego la sua grande esperienza di volo, le sue competenze nella navigazione ed i suoi crediti di pilota virtuale.
    Mi offrii di portarlo in volo il giorno dopo. Scelsi un aereo molto stabile e pacioccone , in una giornata di perfetta calma d’aria e decollammo. A 1500 metri, ali livellate e velocità di sicurezza, gli dissi: “è tuo!”.
    Dopo meno di un minuto eravamo alla soglia dello stallo, ripresi il comando e in un attimo riportai l’aereo nel migliore assetto.
    “Cosa è successo?”, mi chiese l’amico. “Semplice”, risposi ” hai commesso una serie di lievi errori che in una situazione di volo simulato su PC, con i parametri di criticità del sistema messi al minimo non avrebbero mai configurato una emergenza reale”.
    Atterrammo e, con grande simpatia, l’amico mi offrì un aperitivo (analcolico) e si iscrisse al corso per l’ottenimento del brevetto di volo. Ci ha messo molto impegno, ha imparato a valutare e vivere la criticità ed il rischio, ha acquisito il corretto atteggiamento di sensibilità e responsabilità, sa valutare il volo nella sua complessità di decisioni , pianificazione e sicurezza, facendo anche tesoro delle sue competenze “virtuali” di navigazione. Ha superato l’esame ed oggi è un valido pilota dell’Aviazione Civile, così come le altre decine di giovani piloti virtuali che ho poi messo in linea di volo in aeroporto.
    Per i Meteorologi professionisti il profilo di esperienza e le categorie di criticità sono analoghe a quelle del pilota. Poco importa se questi provengono dalle folte schiere degli appassionati o sono l’esito di una ponderata scelta di vita: ogni giorno si devono confrontare ineluttabilmente con il futuro e, molto più spesso di quanto non si creda, dovendosi basare su sistemi di riferimento (i modelli) in totale opposizione tra loro.
    Per così dire, devono “pilotare” le previsioni con saggezza e metodo. Non possono e non devono lasciarsi trasportare da facili entusiasmi o da superficialità nei comportamenti perché la loro responsabilità verso il pubblico è grave e davvero pesante per le molteplici implicazioni sociali, operative e di mercato che ne derivano.
    Quando pensate alle loro previsioni, magari prodotte in momenti di estrema incertezza modellistica e di rapido scenario evolutivo, pensate che il meteorologo se ne è assunto la paternità di fronte a milioni di persone: una volta pubblicate non potrà mai più ritrattarle. Egli agisce e vive in un ambiente reale e non virtuale, il reset non è concesso.
    Vivo tra i Meteorologi da oltre vent’anni e, nei casi di maggiore successo previsionale ,non ho mai visto alcuno di loro assumere atteggiamenti trionfali. Sarebbe un imperdonabile infantilismo e questo non è caratteristica dei seri professionisti dell’Atmosfera. Insomma , il trionfalismo non appartiene né ai piloti né ai meteorologi.
    Per contro, in caso di errore, ho sempre visto severe analisi autocritiche volte alla costruzione di esperienza e di qualità.
    Quando scendete dall’aereo che, tra difficoltà meteorologiche, organizzative, di personale ed infrastrutturali, vi ha portato felicemente a destinazione, quasi sempre vedete il Comandante prendere appunti sul volo effettuato e prepararsi al successivo. Così il Meteorologo: finisce il turno avendo già in testa la prossima configurazione barica. E’ parte attiva ed integrante della continua tensione al miglioramento in tutti i range delle previsioni: brevi, medi e lungo termine.
    Mi permetto di evidenziare all’attenzione di chi mi ha letto sino a qui come, in piena analogia volo-meteo, per pilotare un mezzo aereo sia tassativo aver conseguito l’apposito brevetto e dimostrare continuità d’esercizio ma assurdamente un obbligo simile non abbia luogo in campo meteorologico.
    Il brevetto, nel Meteo, corrisponde ad una laurea in Fisica dell’atmosfera con relativa specializzazione e l’abilitazione al rilascio di previsioni scaturisce da una certificata e continuativa attività professionale di qualità. In Italia niente di tutto ciò: da noi, giustamente, per installare una caldaietta domestica occorre un apposito patentino, ma chiunque può lanciare allarmi meteo, anche a vanvera.
    Ed in questi giorni ne abbiamo visti di fulgidi esempi di “postcasting” (ovvero la nuova moda del nowcasting osservativo contrabbandato come previsione) e di “allerta neve a Milano, Milano chiederà pietà”.
    Per cortesia, la Pietà è un nobile sentimento non mettiamolo di mezzo alle meteorologiche falsità.
    Game Over.

    Antonio Verga

  8. #18
    Vento forte L'avatar di murgiasalentina
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Intervento ineccepibile signor Verga!
    I miei complimenti e gli auguri per un felice e sereno 2009.
    Carlo

  9. #19
    Vento forte
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Per pilotare un aereo come per guidare un'auto o fare un qualsiasi lavoro serve un pezzo di carta o un attestato, ma non è detto che questo pezzo di carta sia indispensabile per fare il lavoro nel migliore dei modi. Solo la pratica e l'esperienza giornaliera permettono di migliorare la persona in qualsiasi campo.
    Se poi ci aggiungiamo la passione, sicuramente anche uno che non ha il suddetto pezzo di carta riuscirà a fare le cose bene come, se non meglio, di quello che ce l'ha!
    Quindi è chiaro che fra tutti i previsori amatoriali ce ne saranno alcuni che probabilmente saprebbero fare le previsioni meglio di Giuliacci, Caroselli o Diperro ecc. senza aver mai studiato fisica dell'atmosfera.
    Quindi anche senza conoscere a menadito tutte le leggi fisiche e matematiche si può sicuramente fare un'ottima previsioni, l'importante al giorno d'oggi è saper interpretare nel modo corretto le mappe che ci vengono proposte tutti i giorni dai calcolatori e conoscere il clima italiano.
    L'esempio del pilota di aerei non è il più azzeccato se comparato ad un simulatore di volo...prendiamo invece l'esempio dei piloti di F1 che nella maggior parte dei casi hanno imparato la professione guidando go-kart dai 6 anni e non sapendo neanche cos'era la patente e non conoscendo minimamente le leggi fisiche che regolano la tenuta di strada di un veicolo.
    Quindi io concordo con stefano89, che nonostante sia stato bannato ha detto una cosa assoluatamente vera! Tra l'altro ho un amico che fa il mio stesso lavoro e ha fatto la 3a media, ma ci mette la passione da anni e i risultati si vedono anche senza il pezzo di carta che ho in mano io

  10. #20
    Burrasca L'avatar di Ben
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    Predefinito Re: Previsioni TV e giornali: questo inverno proprio non ci siamo

    Citazione Originariamente Scritto da Pilot Visualizza Messaggio
    Carissimi,
    un felice 2009 a tutti Voi.
    Veniamo al tema in oggetto: previsioni e previsori.
    Alcuni commenti mi ricordano episodi della mia esperienza di volo, uno in particolare.
    Come sapete esistono i programmi di simulazione su PC e popolatissimi sono i Club di appassionati di volo virtuale. C’è gente che in volo simulato ha il doppio delle mie ore realmente volate; un giorno uno di questi, un carissimo amico, non ebbe timore di manifestare con sussiego la sua grande esperienza di volo, le sue competenze nella navigazione ed i suoi crediti di pilota virtuale.
    Mi offrii di portarlo in volo il giorno dopo. Scelsi un aereo molto stabile e pacioccone , in una giornata di perfetta calma d’aria e decollammo. A 1500 metri, ali livellate e velocità di sicurezza, gli dissi: “è tuo!”.
    Dopo meno di un minuto eravamo alla soglia dello stallo, ripresi il comando e in un attimo riportai l’aereo nel migliore assetto.
    “Cosa è successo?”, mi chiese l’amico. “Semplice”, risposi ” hai commesso una serie di lievi errori che in una situazione di volo simulato su PC, con i parametri di criticità del sistema messi al minimo non avrebbero mai configurato una emergenza reale”.
    Atterrammo e, con grande simpatia, l’amico mi offrì un aperitivo (analcolico) e si iscrisse al corso per l’ottenimento del brevetto di volo. Ci ha messo molto impegno, ha imparato a valutare e vivere la criticità ed il rischio, ha acquisito il corretto atteggiamento di sensibilità e responsabilità, sa valutare il volo nella sua complessità di decisioni , pianificazione e sicurezza, facendo anche tesoro delle sue competenze “virtuali” di navigazione. Ha superato l’esame ed oggi è un valido pilota dell’Aviazione Civile, così come le altre decine di giovani piloti virtuali che ho poi messo in linea di volo in aeroporto.
    Per i Meteorologi professionisti il profilo di esperienza e le categorie di criticità sono analoghe a quelle del pilota. Poco importa se questi provengono dalle folte schiere degli appassionati o sono l’esito di una ponderata scelta di vita: ogni giorno si devono confrontare ineluttabilmente con il futuro e, molto più spesso di quanto non si creda, dovendosi basare su sistemi di riferimento (i modelli) in totale opposizione tra loro.
    Per così dire, devono “pilotare” le previsioni con saggezza e metodo. Non possono e non devono lasciarsi trasportare da facili entusiasmi o da superficialità nei comportamenti perché la loro responsabilità verso il pubblico è grave e davvero pesante per le molteplici implicazioni sociali, operative e di mercato che ne derivano.
    Quando pensate alle loro previsioni, magari prodotte in momenti di estrema incertezza modellistica e di rapido scenario evolutivo, pensate che il meteorologo se ne è assunto la paternità di fronte a milioni di persone: una volta pubblicate non potrà mai più ritrattarle. Egli agisce e vive in un ambiente reale e non virtuale, il reset non è concesso.
    Vivo tra i Meteorologi da oltre vent’anni e, nei casi di maggiore successo previsionale ,non ho mai visto alcuno di loro assumere atteggiamenti trionfali. Sarebbe un imperdonabile infantilismo e questo non è caratteristica dei seri professionisti dell’Atmosfera. Insomma , il trionfalismo non appartiene né ai piloti né ai meteorologi.
    Per contro, in caso di errore, ho sempre visto severe analisi autocritiche volte alla costruzione di esperienza e di qualità.
    Quando scendete dall’aereo che, tra difficoltà meteorologiche, organizzative, di personale ed infrastrutturali, vi ha portato felicemente a destinazione, quasi sempre vedete il Comandante prendere appunti sul volo effettuato e prepararsi al successivo. Così il Meteorologo: finisce il turno avendo già in testa la prossima configurazione barica. E’ parte attiva ed integrante della continua tensione al miglioramento in tutti i range delle previsioni: brevi, medi e lungo termine.
    Mi permetto di evidenziare all’attenzione di chi mi ha letto sino a qui come, in piena analogia volo-meteo, per pilotare un mezzo aereo sia tassativo aver conseguito l’apposito brevetto e dimostrare continuità d’esercizio ma assurdamente un obbligo simile non abbia luogo in campo meteorologico.
    Il brevetto, nel Meteo, corrisponde ad una laurea in Fisica dell’atmosfera con relativa specializzazione e l’abilitazione al rilascio di previsioni scaturisce da una certificata e continuativa attività professionale di qualità. In Italia niente di tutto ciò: da noi, giustamente, per installare una caldaietta domestica occorre un apposito patentino, ma chiunque può lanciare allarmi meteo, anche a vanvera.
    Ed in questi giorni ne abbiamo visti di fulgidi esempi di “postcasting” (ovvero la nuova moda del nowcasting osservativo contrabbandato come previsione) e di “allerta neve a Milano, Milano chiederà pietà”.
    Per cortesia, la Pietà è un nobile sentimento non mettiamolo di mezzo alle meteorologiche falsità.
    Game Over.

    Antonio Verga
    Condivido al 100%
    Un felice anno nuovo a tutto lo staff Epson da parte mia.

    And if the cloud bursts Thunder in your ear, You shout and no one seems to hear
    ----------------------------
    always looking at the sky

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