No calma ... La teoria (con base statistica, lo ripeto) dice che a seguito di un ESE segue condizionamento per una sessantina di gg in troposfera.
Non dice che non possono succedere 2 ESE in fila.
A margine: e chi l'ha detto che dovremmo avere 2 mesi di AO-? In fondo veniamo da un condizionamento precedente da "2 mesi di AO+"; magari si elidono ... O magari conta l'ultimo; o magari il più forte dei 2.
Non so nemmeno se tratta l'argomento essendo un'eventualità statistica più unica che rara.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
massimo, la teoria B&D è abbastanza chiara, cosa abbastanza strana nel panorama teleconnettivo
pur non dicendo che non si possono avere due ESE in fila, lo lascia chiaramente intendere, sennò che precondizionamento farlocco è?
i due inverni precedenti si è dimostrata valida, e su base statistica succede quasi sempre, ma quest'anno no, quest'anno tale teoria è saltata. punto.
succederà ogni 50 anni, ma è successo quest'anno, per cui personalmente non mi sento di darle peso per il prossimo periodo, tutto qui...
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Baldwin e Dunkerton fanno capire che la "media" dei weak e strong vortex events da' luogo al trasferimento delle anomalie dalla stratosfera alla troposfera nei successivi 60 giorni all'evento. Anomalie opposte come nel 1998-99 e quest'anno sono possibili (termine usato da loro), ma anomalie dello stesso segno dominano la media.![]()
Andrea 4ecast
Cmq non c'è solo quell'anomalia ad aver un po' spiazzato l'evoluzione in atto. Il SSW, come già detto, ha trovato alimentazione da parte del forcing sul Pacifico e della conseguente dispersione di energia in forma della potente Rossby meridionale.
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Tenendo conto che si tratta pur sempre di una media statistica e che quindi non dà nessuna garanzia di successo al 100%. Soprattutto in anni di debole coupling fra strato e tropo come questo inverno di minimo solare protratto.
Ma ora il coupling ci sarà, perché il MMW è davvero potente e perché troverà, imho, condizioni di supporto favorevoli in troposfera.
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Al seminario dello scorso anno chiesi a Wallace un parere su questa teoria. Mi rispose che è una teoria molto interessante, anche supportata da evenienze fisiche, ma rimane pur sempre una buona teoria prettamente statistica, con tutto quel che ne consegue.
EDIT: ah, già dimenticavo: te sei il tipo che di tizio o di caio non importa un fico secco, per cui anche se lo dicesse mia zia avrebbe la stessa valenza.....![]()
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In troposfera, la situazione in divenire è assai interessante. È molto probabile che andiamo verso una fase di blocco alle alte latitudini e di caduta barica alle medie latitudini, che potrebbe anche durare abbastanza a lungo (a patto che non vi sia qualche forte interferenza dalla MJO).
In area euro-atlantica, i pattern di riferimento saranno AO- e NAO- che potrebbero tradursi in primis con una breve fase di blocco bicellulare in SCAND+, a seguire retrogressione del blocco verso un WR di tipo BLN, con possibilità di tunneling fra il medio nordatlantico e il Mediterraneo se l’attività degli eddies transienti sarà sufficientemente forte, altrimenti potremmo anche esperire una fase di blocco nordatlantico e retrogressione del lobo freddo da nordest; al momento il tutto è ancora un po’ incerto (red noise!).
Il VP subirà, nei prossimi giorni, due attacchi che lo destabilizzeranno: il primo, ovviamente (come da topic) viene dalla stratosfera. Questo forte attacco verrà supportato dallo stato in cui si troverà la troposfera in area euro-atlantica e ho il forte sospetto che il forcing tropicale potrebbe coincidere con l’emergenza del blocking indotto dal MMW, rinvigorendolo ulteriormente.
La mia ipotesi verte sul fatto che la troposfera euro-atlantica stia iniziando a subire il forcing indotto dalla relativamente forte attività convettiva del Pacifico orientale (e oltre) avvenuta nella seconda decade del mese in corso (MJO in fase 7-8). Sappiamo che gli effetti della MJO da un lato possono essere immediati, dall’altro – soprattutto quando, come in questo caso, la Madden si risveglia improvvisamente e esce “sparata” dal cerchio, per dirla in breve – inducono una serie di effetti che possono portare a specifici WR in area euro-atlantica con lag di 10-14 gg, favorendo ad es. uno stato o l’altro della NAO. Teniamo anche conto dell’effetto orami in estinzione dello stratcooling sul ritardo con cui si manifesta questo forcing tropicale.
Generalmente una forte attività convettiva sull’est pacifico tende a produrre un serie di effetti, i più vistosi dei quali sono un rinforzo della locale cella di Hadley fra la costa SW degli States e l’area a nordest della Florida, corrispondente all’entrata meridionale del jetstream nordatlantico medio (portando a sorgente di Rossby waves). Infatti possiamo notare dalla carta seguente come sia aumentata la convergenza, nell’alta troposfera, proprio nella suddetta zona, a denotare prevalenza di aria discendente in quell’area.
L’anomalia della potential velocity a 200 hPa è proporzionale alla divergenza, colori verde (marrone) corrispondono a zone con convezione accentuata (ridotta).
Una cella di Hadley più forte induce un aumento del trasporto di momento angolare verso le regioni subtropicali, a sua volta aumentando lo shear verticale dei venti zonali fra le regioni subtropicali e le medie latitudini e quindi un aumento del trasporto di calore verso le alte latitudini tramite gli eddies transienti (che agiscono come fluttuazioni di vento meridionale e temperatura assoluta). Infine tutto ciò porta a riduzione del gradiente termico (e della vorticità potenziale) fra le medie e le alte latitudini.
Questa situazione è l’ideale per favorire (come già segnalato da giacomo) una rottura d’onda ciclonica sul nordatlantico che porta ad aumento (riduzione) della pressione alle alte (medie) latitudini, generando quindi una fase di NAO- (a dx nella segg. figura).
Altri due fattori, imho, rafforzano questa ipotesi:
> la forte tendenza del GWO a posizionarsi nella fase 1-2, cioè forte calo del momento angolare globale in anomalia già negativa à rilassamento dei jet polari, soprattutto nordatlantico e rinforzo e spostamento verso l’equatore di quello subtropicale à tendenza alla riduzione della zonalità a fvore i predisposizione meridiana o anti-zonale alle medie latitudini;
> la presenza di forte umidità (nella carta: precipitable water, corrispondente grossomodo all’umidità totale presente nella colonna d’aria al di sopra di una specifica regione, una buona approssimazione della quantità di umidità potenzialmente a disposizione per le precipitazioni) fra il Pacifico tropicale orientale e l’entrata del jet nordatlantico à tende a destabilizzare l’atmosfera favorendo il break d’onda ciclonico.
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prima di tutto complimenti per il tuo intervento, anche se mi è poco chiaro in alcuni punti, per mie grosse carenze tecniche, mi sembra di capire, che nel proseguo, lo scand+ che si ste realizzando e che poi andrà in retrogressione con possibile blocco atlantico, avrà comunque il difetto(per me, pregio per altri) di avere i piedi di argilla, o comunque essere troppo occidentale... oppure credi comunque ad un periodo di Ao- e nao-(ma non troppo)in modo da avere blocchi...che non fanno andare il lobo siberiano che farà visita all'europa principalmente in europa occidentale(spagna...ormai il mio incubohttp://forum.meteonetwork.it/images/smilies/lingua.gif) grazie e compliemnti ancora e scusa se ho scritto qualche castroneria
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Ti ringrazio.
Molto difficile a dirsi, al momento, e vedo che fan fatica a delineare la tendenza anche i modelli.
Tieni conto che la troposfera euro-atlantica, prossimamente, subirà due importanti influenze: quella dello SW e la risonanza del forcing tropicale. Se si può dire che, insieme (ma non sommandoli!), questi fattori aumentano la probabilità di avere blocchi alle alte latitudini, aumentano anche la difficoltà a capire nel dettaglio che strada intraprenderà la circolazione generale su un'area medio-piccola come l'Europa centro-meridionale. Partendo dal presupposto che è già difficile prevedere una situazione di dettaglio quando non vi sono situazioni così eccezionali e quando aumenta la propensione all'antizonalità.
Insomma: non possiamo dimenticare la natura caotica del sistema.
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