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Vedendo questo luogo mi è rivenuto in mente questo topic, anche se qui siamo in valle d'Aosta , nella valle di Ollomont. Si trova a 2200 metri e dovrei dormirci in estate in teoria, vedremo se in piena estate sarà capace di scendere sotto lo zero, la conca sembra discretamente chiusa.
Sembra un ex lago tipo il Biecai; quei corsi d'acqua finiscono sottoterra come in certe conche con sottosuolo carsico o c'e' un punto da cui scendono a valle? riusciresti a localizzarla su una carta ad alta risoluzione?
Le conche migliori sono chiuse su tutti i lati, altrimenti l'aria fredda scappa giu' proprio come l'acqua.
Ciao ragazzi,
dopo "solo" 11 anni mi rifaccio vivo. Non capisco perche' ad un certo punto (settembre 2010) non vi ho piu' seguito e vi ho "abbandonato"...mah!
Vabbe', ho scorso velocemente le pagine negli anni successivi il 2010 e ho visto che avete trovato tante altre belle depressioni, raccogliendo anche ottimi risultati (Fonda Brancia in primis).
Ma non vi sarete mica adagiati sugli allori?
Scherzi a parte, anche per me, come immagino per tutti quelli che hanno seguito il monitoraggio delle doline nel Triveneto, dopo una fase iniziale di entusiasmo e' subentrato poi un certo calo di interesse, senza pero' mai mollare il monitoraggio nelle localita' piu' performanti.
Volevo informarvi di un bel progetto "internazionale" promosso da uno svizzero, Stephan Vogt, che lavora con Meteoswiss e che, privatamente, ha iniziato qualche anno fa a monitorare alcune depressioni della svizzera, con dati in tempo reale, grazie ai grandi sviluppi della tecnologia di questi ultimi anni anche per quanto riguarda la strumentazione low cost.
Un anno fa ha creato un inventario/catasto delle doline di tutto il mondo che potete vedere qui:
Inventory of Stations in Cold Air Pools – Google My Maps
dove chiunque, contattandolo ed ottenendo l'autorizzazione ad accedere al datasheet di Google, puo' inserire tutte le doline (closed depression) o i siti molto freddi non posti in una conca (open valley) che vuole, preferibilmente quelle piu' interessanti.
Ha poi creato un forum specifico per gli aficionados delle doline di tutto il mondo (Global Forum) dove pero', anche solo per leggere, bisogna essere iscritti. Finora le persone che si sono iscritte sono una trentina ma solo la meta' interviene. C'e un americano, 2-3 spagnoli, un paio di francesi (mi sembra l'inizio di una barzelletta ) un ungherese, due rumeni, un olandese e 5-6 di noi italiani, di cui uno abruzzese.
Non serve che vi dica che e' davvero interessante vedere e condividere il lavoro nostro e altrui.
Siamo solo all'inizio, secondo me, il progetto potrebbe ampliarsi molto e diventare da stimolo per nuovi monitoraggi (in Spagna ad esempio l'attivita', gia' presente, ha subito un'ulteriore accelerazione).
Potreste contribuire anche voi del "nord-ovest" italiano, visti gli ottimi risultati fin qui raccolti, anche solo per popolare l'inventario mondiale.
Questo e' il link per il forum Global Forum for Cold Air Pool Aficionados - Index page
Ultima modifica di Old Verkho; 16/03/2021 alle 10:16
Molto interessante grazie!
Per quanto riguarda il nostro progetto, come spiegavo qualche post sopra siamo fermi non tanto per mancanza di entusiasmo quanto per ragioni logistiche ed economiche.
Il nostro obiettivo primario (il -40°C) l'abbiamo raggiunto, per uno step superiore non possiamo farcela con le nostre forze: Fonda Brancia e' un posto molto difficile da raggiungere in inverno (ci vuole un buon allenamento, indicativamente si parla di 1000m di dislivello per 14km a/r), non esiste segnale telefonico e ad ogni primavera si staccano valanghe che colpiscono la strumentazione danneggiandola spesso irreparabilmente.
Purtroppo altri posti invididuati sono ancora piu' remoti
In compenso qualcosa bolle in pentola riguardo la dolina di Pamparato, se riparte qualcosa sara' li'.
Capisco.
Non sapevo dei -40°C! Dove?
Per le zone più remote, tipo Fonda Brancia, il problema dei siti a forte rischio valanga non si può purtroppo risolvere. Invece, per i siti più sicuri in questo senso, il problema della distanza e del dislivello si risolve installando un data logger con memoria di 10-12 mesi e si sale in estate, una volta l'anno, anche se immagino abbiate già valutato questa possibilità.
Inoltre recentemente sono emerse buone opportunità per avere dati on line dalle doline grazie a data logger che trasmettono via radio a bassa potenza (nuova rete Sigfox) e via satellite (costellazione di nano satelliti del progetto Swarm), il tutto low cost.
Sto aspettando di completare le informazioni che sto raccogliendo e poi ve ne parlo.
Intanto rinnovo l'invito a inserire le vostre doline (anche con con un periodo di monitoraggio breve) nell'inventario citato o se preferite lo faccio volentieri io, se mi date tutte le info.
Rinnovo anche l'invito ad iscrivervi nel Global Forum, anche solo per leggere.
Proprio Fonda Brancia, di seguito dati per completezza dell'informazione
Ubicazione: Fonda Brancia
Quota: 2400m
Datalogger: Omega OM-63 / iButton DS1922L
Schermo: Davis passivo
Altezza su prato: 300cm (Omega) / 200cm (iButton)
Stazione Arpa: Rifugio Gardetta 2337m / 800m ENE
16/01/2017
Minima Omega a 300cm: -39.68°C alle 6:42
Minima iButton a 200cm: -40.90°C alle 6:15
Neve al suolo stimata: ~90cm
Minima Arpa: -19.0°C
Il 27/02/2018 la stazione Arpa ha raggiunto i -23.1°C ma l'installazione in conca non era piu' attiva
Molto interessante il discorso dei dati in tempo reale, rimaniamo volentieri in attesa di notizie anche perche' come anticipavo qualcosa si sta muovendo riguardo una ripresa del monitoraggio a Pamparato.
Nei prossimi giorni provo anche a preparare delle schede con i dati per il database, poi le posto qui?
Spettacolo! Davvero un peccato non aver misurato il 27 febbraio 2018
Si, scrivi pure qui oppure in MP, come preferisci.
Avrai visto quali informazioni servono, dopo aver cliccato sul pallino/stazione della mappa/inventario.
Le coordinate sono quelle geografiche decimali (si possono ricavare tranquillamente con Google Maps/satellite). In "Remarks" si può scrivere quello che si vuole, qualcosa che caratterizza la dolina, per Fonda Brancia la minaccia delle valanghe, oppure segnalare che il 27 febbraio 2018 si è scesi probabilmente sotto i -40°C ma la stazione non era attiva.
Grazie!
Effettivamente scende a valle e da un lato è leggermente aperta. Non più di tanto, però effettivamente potrebbe fare la differenza...certo, escludendo le doline nude e crude in questo caso restano solo i luoghi caratterizzati da una conformazione simile a imbuto come il Rifugio Arbolle in valle d'Aosta o il lago Galambra, non sono tantissimi, questo se si cerca di escludere le poche doline presenti e cercare le conche che potrebbero avere potenzialità (di conche ce ne sono tante ma la maggior parte sono molto più aperte di questa)
Però onestamente credo ci possano essere dei casi molto particolari in cui anche piane o conche solcate da un corso d'acqua che scende a valle possano avere potenziale... A questo proposito penso ai Piani del Nivolet in cui la parte forse più interessante dista un paio di chilometri dal punto in cui la Dora di Valsavarenche comincia a scendere a valle e dal punto in cui finisce la piana, tra l'altro orientata trasversalmente rispetto al versante della valle e che quindi resta comunque piuttosto incassata...
Comunque nel post precedente un po' si vede nello screenshot che ho fatto su google earth.
Ultima modifica di ale97; 19/03/2021 alle 01:59
Il difficile e' proprio trovare posti buoni
Minime qualche grado piu' basse si trovano in ogni valle, per esempio la stazione Arpa di Prali che conosco bene o Pragelato che dalle performance penso sia simile, oppure la mitica Sauze di Cesana che nonostante le super minime non e' in una conca chiusa. Pero' si tratta di un'altra cosa, il monitoraggio dei siti freddi punta a differenze nell'ordine dei 20 gradi in meno dell'ambiente immediatamente circostante
La conca del Biecai per esempio l'abbiama lasciata perdere perche', nonostante sia chiusa, ci ha deluso: -32.03°C nel 2012 non e' niente di speciale a 1950m.
In effetti una conca chiusa pare appartenere ad un altro mondo, non solo per le minime estreme, ma anche per altre caratteristiche e curiosi aspetti.
Tuttavia esiste una via di mezzo fra il freddo di un fondovalle e quello di una vera e propria depressione e questo l'ho scoperto in un secondo momento. Ci sono infatti delle ampie vallate o delle piane in quota (sempre con il fondamentale, buon "sky view factor"), che hanno si un punto in cui l'aria fredda "scappa", seguendo il tracciato del corso d'acqua che le attraversa, ma che riescono a registrare minime notevoli. Questo grazie ad una strettoia naturale nel punto di "fuga", dove il moto dell'aria in uscita viene rallentato molto, permettendo anche qui la formazione di un lago di aria fredda. In pratica è quantitativamente maggiore l'aria fredda generata dal fondo della valle o piana che quella che esce.
Sicuramente ci sono anche in Piemonte e Val d'Aosta situazioni di questo tipo.
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