E' giunta l'ora di far confluire in questo thread tutte le considerazioni relative alle possibili dinamiche dell'inverno ormai alle porte. Sono graditi tutti i commenti (immagino giÃ* un fiorire di carte relative a possibili analogie con inverni passati), possibilmente però restando in chiave razionale (evitiamo i "mi piacerebbe se", "vorrei che", "desidero che", ecc...grazie
).
Piccola
premessa:
Visto che gli argomenti su cui si baseranno le ipotesi, mie e non solo, probabilmente non sono di dominio comune, vi rimando prima di iniziare a diversi threads in supporto a ciò di cui parlerò/si parlerÃ*:
Teleconnessioni e Long-Range:
http://forum.meteonetwork.it/didatti...ratosfera.html
ENSO (
El Nino):
http://forum.meteonetwork.it/meteoro...invernale.html
Aggiornamenti in sede siberiana:
Impressionante colata artica sulla Siberia centrale
E ora veniamo al dunque.
Avendo approfondito soprattutto l'ambito teleconnettivo, cercherò da parte mia di illustrare le correlazioni e le previsioni dei i vari indici climatici, che risultano molto utili (se non fondamentali) per qualsiasi tentativo di previsione stagionale. Farò qualche accenno anche a ciò che non riguarda strettamente l'ambito teleconnettivo, ma sicuramente ci sono persone molto più qualificate di me che approfondiranno tali tematiche.
Ovviamente più fattori si riescono a prendere in considerazione e maggiore risulterÃ* l'attendibilitÃ* della previsione. Qui di seguito cercherò di analizzare tutti gli indici che hanno un riscontro significativo per le nostre zone:
AO &
QBO:
La
QBO ha finalmente iniziato la propria discesa. Guardando il passato recente (2002 e 2004) appare molto probabile che il cambio di direzione dei venti a 30mb possa avvenire proprio durante il trimestre invernale. Tale prospettiva avrebbe 2 conseguenze:
- Sia dalle mie ricerche, che secondo il parere di Paolo Zamparutti (mi pare di aver letto in un altro forum un suo intervento in proposito) gli split del VP tendono ad avvenire non solo successivamente al picco negativo della QBO ma anche nel cambio da QBO+ a QBO-, e gli anni citati prima ne sono testimonianza (vedi Marzo 2005 e Aprile 2003)
- Gli anni con andamento QBO simile a quello in corso hanno tutti avuto un inverno caratterizzato da AO- (tranne il 1998 che però presentò un forte Nino): http://img475.imageshack.us/img475/4...alogslpnz6.png
NAO &
SSTA:
Come illustrato in questo post (
http://forum.meteonetwork.it/495079-post1.html) le
SSTA Atlantiche hanno una notevole influenza sull'andamento della North Atlantic Oscillation.
Sebbene le
SSTA di Maggio sembrassero particolarmente favorevoli a un inverno NAOdeb+, in questo momento sono in atto alcuni cambiamenti che potrebbero assumere particolare rilevanza in futuro.
L'anomalia positiva che prima era situata a E-SE di Terranova è stata parzialmente riassorbita ed è traslata verso N. Nel frattempo il passaggio della depressione Florence ha contribuito all'insorgere di anomalie negative a S di essa, e Gordon ed Helene potrebbero raffreddare buona parte delle acque comprese tra il 30° e il 45° parallelo.
La mia idea rimane
cmq per un inverno complessivamente
NAO neutro.
PNA:
Il
PNA è un indice sottovalutato, in quanto la sua area di influenza "diretta" è il Nord America. Tuttavia se considerato in associazione con la
NAO diventa uno strumento previsionale molto efficace anche nel contesto europeo.
Il passato ci insegna che durante gli episodi di Nino debole-moderato e NOI negativo il
PNA è sempre risultato positivo durante il trimestre invernale.
Con
AO- e
PNA+ per buona parte del trimestre invernale, potremmo avere delle ottime configurazioni nel momento in cui la
NAO volgesse negativa anche solo per diversi giorni.
PDO:
L'articolo del nostro caro Bugimeteo non ha bisogno di ulteriori precisazioni:
http://www.meteotriveneto.it/modules...hp?storyid=125
Tuttavia la statistica ci dice che dal 1900 ad oggi solo 9 anni sono stati caratterizzati da valori positivi nel periodo Jan-Jul per poi invertire rotta con valori negativi nei mesi autunnali. Ebbene il 78% di questi (7/9) ha visto un ritorno a valori neutri-positivi nel periodo invernale (Nov-Mar). E infatti, se da una parte la
PDO- contrasta l'insorgenza di un Nino particolarmente intenso, è altresì vero che un Nino giÃ* sviluppato va a influenzare le
SSTA del Pacifico settentrionale. A ciò si aggiunge che il 91% (19/21) degli anni in cui la
PDO era > 1.0 nel mese di Giugno, hanno avuto un inverno
PDO+.
A sensazioni ritengo quindi che avremo un inverno caratterizzato da
PDO neutra (valori compresi tra 0.5 e -0.5).
EPO:
Anche l'
EPO è un indice piuttosto sottovalutato (o forse sono io che do troppa importanza
) ma per noi risulta piuttosto importante che l'
EPO rimanga neutro o, meglio ancora, negativo (
vedi FIGURA).
Dalle
SSTA attuali e data la correlazione col NOI, si potrebbe ipotizzare un
EPO+ per i mesi di Novembre e Dicembre con cambio di segno nei mesi di Gennaio-Febbraio.
ENSO:
Vedi premessa.
Cmq in estrema sintesi: un forte
ENSO, sia Nina che Nino, ha sempre prodotto (e sottolineo sempre) inverni caratterizzati da
NAO+ e in ogni caso pessimi per le nostre zone. Un Nino debole-moderato, accompagnato da
QBO+ in fase calante e
PDO- nel tardo autunno, sembra invece contrastare efficacemente una
NAO positiva indotta dalle
SSTA Atlantiche tardo primaverili-estive.
Al momento (seppur con qualche piccola incertezza legata all'andamento di altri indici) appare molto probabile un inverno caratterizzato da Nino moderato.
Minimo solare:
Vedi:
Impressionante colata artica sulla Siberia centrale
AMO:
L'Atlantic Multidecadal Oscillation consiste nella variazione della temperatura superficiale dell'oceano Atlantico. Capite bene che il raffreddamento o il riscaldamento di una tale quantitÃ* di acqua condiziona pesantemente le dinamiche atmosferiche. Tuttavia gli studi riguardo a tale fenomeno sono tutti relativamente recenti (dal 2000 in poi) per cui non sono state individuate correlazioni ben definite.
In linea di massima però, l'
AMO (se considerata da sola) tende a favorire una maggior siccitÃ* al NW e inverni caratterizzati da
NAO non positiva.
IN SINTESI:
Le mie previsioni "teleconnettive" sono:
AO-
NAO neutra
PNA+
PDO neutra
QBO vicina allo zero
AMO+
Nino debole-moderato
EPO+ -->
EPO-
Minimo solare
Prendendo per buono un tale andamento degli indici e osservando le
SSTA attuali (
http://www.cdc.noaa.gov/map/images/sst/sst.anom.gif) l'unico inverno che ha avuto valori simili, TRANNE la
PDO, è il 2002/2003 (
http://img151.imageshack.us/img151/6...sep2002ow3.png)
AO negativa,
NAO neutra,
PNA positivo, stesso andamento
QBO, valori MEI (indicativi dell'intensitÃ* di
El Nino) simili a quelli attuali e previsti,
AMO+, Minimo solare.
Addirittura considerando quanto scritto oggi da Andrea (
http://forum.meteonetwork.it/599990-post46.html) c'è una certa corrispondenza con la sua "teoria". Infatti:
media
NAO periodo estivo = 0.46
NAO settembre = -0.70
Molto vicine ai valori da lui indicati.
L'unico parametro (non da poco) differente fu la
PDO+ che contribuì assieme al
PNA+ a far confluire tutto il freddo nelle regioni orientali degli USA, che difatti godettero di un inverno spettacolare.
Prendendo poi in esame solo alcuni fattori, altri anni piuttosto buoni per il confronto potrebbero essere il 2004/2005, il 1986/1987, e ,ahimè, il 1994/1995. Però ci tengo a precisare, vista l'importanza che attribuisco all'
ENSO, che nel 1995 si proveniva da 4 anni di
SSTA sempre positive nelle regioni tropicali del Pacifico, quindi situazione molto diversa da quella attuale.
Attendo commenti.
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