Originariamente Scritto da
vigna
Gigio docet
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Con l’inizio dell’inverno meteorologico smettiamo gli abiti estivi ed agghindiamo il radiosondaggio notturno di S.P. Capofiume (BO) con la veste invernale (anche se poi i fenomeni convettivi non vanno mai in ferie tutto sommato).
Primo giro: neve sì o neve no?
Neve no (rappresentatività dall'area di bassa pianura emiliana si intende), poiché diverse pedine non sono al loro posto: sì, temperatura sul piano isobarico di 850 hPa di -2,9°C, ma bastasse quello…. freezing level 983 m, e quel che più conta zero di bulbo umido 840 m. In siffatte condizioni o arrivano dei rate di precipitazione degni di un gavettone estivo, meglio convettive, o il fiocco non sopravvive fino al suolo.
Anche perché non siamo messi benissimo nemmeno sul DGZ (Dendritic Growth Zone, chiamiamola per semplificare la zona di massima efficienza di crescita del fiocco, delimitata nel grafico), e siamo carenti anche sul thickness 1000-850 hPa (sopra i 1300 m), che in aree con le caratteristiche tipicamente “padane” come la nostra è il più importante tra quelli adottati nella “thickness table”.
Infatti si potrebbe al limite ambire ad una forma di sleet-rain (con aiutino di un buon thickness 850-700 hPa, e qui c’entra anche il tipo di massa d’aria), ma oltre non si va, considerando poi che la consistenza delle masse nuvolose con un profilo del genere è quello che è.
Quindi nisba. Fino al prossimo radiosondaggio ovviamente.
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