Originariamente Scritto da
Gigiometeo
Sul punto 4 facciamo un giochino: oggi quante stazioni ci sono, e non voglio nemmeno tirare in ballo Synop o Arpa ma mi limito solo a livello amatoriale, a norma
WMO? Se arriviamo al 50% mi tengo anche alto (incluse le reti della nostra regione). Un sensore Oregon Scientific è più preciso di un vecchio termometro a mercurio ben tarato? ah sì sì, basta crederci. Un pluviometro Davis, e più accurato di un vecchio meccanico SIAP? Sicuramente, basta crederci. Anticamente le rilevazioni era eseguite con un scrupolosità non indifferente (certo anche allora c'era chi più chi meno e si privilegiavano le osservazioni in ambito urbano). Occorre uscire una volta per tutte da questo equivoco, altrimenti sbagliamo bersaglio; possiamo al limite concedere qualcosa al problema dell'urbanizzazione (ma di questo si tiene conto). Il problema è uno solo: bilancio termico-radiativo terrestre, perchè o non ci si è capito nulla, o se ci si è capito qualcosa (temo di sì, dato che i conti quadrano), quel bilancio è decisamente "alterato".
Sulle reanalisi: un calcolatore non beccherà una carta nemmeno a 24 ore (che non è vero, non la becca quando si vuol vedere quello che non c'è), ma sul forecast il problema dell'attrattore di Lorenz si amplifica, in reanalisi no, perchè parto da dati già concreti /e poso aiutarmi che col reforecast); magari non molto capillari, ma questo è un problema che può riguardare i parametri entro il PBL, non certo a 500 hPa (per esempio). Posto che anche in reanalisi si sta passando o modelli con una risoluzione più che buona (ottima dal 1979 in poi); dato che le leggi che governano le fisica dell'atmosfera non sono cambiate, il processo di reanalisi può produrre ottimi risultati che certamente vanno trattati o valutati adeguatamente in base a cosa di vuole analizzare del passato.
Ite, missa est.
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