Come cantava Pappalardo? Ricominciaaaamooooo ( vediamo di non far chiudere anche questo thread, state a disperarvi per GFS vecchio, su raga, ce la potete fare, anche perché io, dovesse maifare altri 15 giorni di Malefico, finisco all'ospedale, e non per modo di dire)...
Situazione troppo ingarbugliata per stilare una previsione; comunque guardando un pò tutti i modelli penso che da metà prossima settimana il nord-est comincerà a vedere qualcosa, non grandi cose però almeno la situazione si smuoverà.
Qua al nord-ovest purtroppo, come capita in questi casi, saremo gli ultimi a vedere precipitazioni, se si eccettuano i settori confinali; al momento per queste zone non vedo ancora una carta favorevole.
Gefs ensemble molto simili a Gfs: deciso E shift di tutti i passaggi
Lou soulei nais per tuchi
Chiedo scusa per il pessimismo e le lamentele, ma questo vento mi da molto fastidio, ciao.
Aggiornamento del parallelo: E shift deciso anche per lui.
gfsp-0-300.png
gfps-0-324.png
gfs-p0-360.png
Mano a mano che ci avviciniamo, pian pianino, i modelli iniziano a posizionarsi più verso un target italico che non Franco-Iberico.
Oggi per esempio la "Spagna blu" è sparita da tutti i run. E' un segno di una progressiva orientalizzazione del tutto.
Anche se - è bene ricordarlo - siamo a 300 e pussa ore (13 giorni)...
Lou soulei nais per tuchi
La strada e sempre la medesima... ben tracciata...., questa e una carta lontana, ma conferma sempre una tendenza e un configurazione, che a mio avviso non cambierà....
Ah ecco...meno male non vorrei dire, ma ad una tale distanza il minimo perfetto conta una cippa beata, l'importante è l'impianto configurativo, che a me sembra venga riproposto da un po': anticiclone che tende a spostarsi più a W, afflusso freddo seguito poi da un'altra perturbazione che viene vista attorno al 22-23.
L'ovest o est shift in questo contesto contano nulla.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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