per scardinare un pattern circolatorio multistagionale tanto consolidato non si può pensare a cambi repentini ma in presenza di elementi sufficientemente rilevanti un lento e progressivo ricollocamento delle principali figure bariche
l'evento rilevante l'abbiamo avuto pur con una dinamica altrettanto sfavorevole per il pattern circolatorio troposferico che andava a impattare, ovvero la mancata strutturazione di una seconda cresta atta a scardinare la proliferazione di centri depressionari sull'atlantico settentrionale (quello che è successo lo scorso febbraio quando abbiamo avuto il primo e anche unico mese in nao- del 2018, a parte novembre neutro)
ora la dinamica spesso definita a singhiozzo sta mostrando con gradualità i suoi frutti
una prima parte del mese con ramo secondario discendente verso l'europa orientale che viene progressivamente arretrato
quello che manca a questo punto stante un'attivita depressionaria nord atlantica ancora piuttosto intensa e che non può di per se garantire forti prese meridiane è un innesco dal pacifico
innesco che sembra possa giungere nella fase finale del mese
a quel punto con questa disposizione di medio termine avremmo la rotazione del lobo canadese verso gli states orientali con geopotenziali finalmente più elevati tra groenlandia e islanda
in ogni caso si nota che la circolazione polare è ostacolata nel suo transito più classico dal blocco artico continentale che ormai staziona stabilmente tra barents scand e russia europea, circolazione che dovrebbe stabilizzarsi con l'incremento pressorio a cui probabilmente dovremmo assistere nei prossimi giorni per via del crollo dell'ao e questo a prescindere dall'asse di discesa dovrebbe garantire nuove fasi depressionarie verso l'europa centrale o centro occidentale a seconda di quanto di cui sopra
Insomma lavori in corso ma con miglioramento dello status quo verso fine mese. Certo questo split a singhiozzo ci sta facendo impazzire. Una cosa ancora, visto che nella Stanza delle TLC manco ci provo a fare domande, da quello che dici la Pna in calo permette Alta tra Groenlandia e Islanda, quest'altra a sua volt rallenta la il Canadese è permette una migliore elevazione è formazione di Alte nel Nord Europa, a tutto nostro vantaggio, giusto? Ma potresti in bemrevi è soprattutto chiarivtermini spiegare che cosa sono PDO e PNA , e soprattutto se puoi consigliarmi un libro che spieghi bene tutti questi benedetti/ maledetto indici in maniera elementare/ asilo nido? Magari quello famoso del mitico Giuliacci Senior? Grazie ancora.
Keep calm, se dovessi attaccarti ogni volta che scrivi qualcosa che non condivido, magari con focus sul tuo amato NE, avrei già parecchi post in più. Ultimamente non si discute più di modelli ma di quello che pensano i vari forumisti, e francamente è stucchevole.
C'È giusto una cosa che non mi spiego.
L'anno scorso, prima del grande sconquasso di febbraio e della virata in - della Nao, come mai gli affondi (e tanti pure!) che si sono succeduti in dicembre e gennaio avevano decise traiettorie occidentali, pure in un contesto di Nao++?
Ok che da solo un indice non significa (quasi nulla), però gli affondi erano veramente occidentali, uno dopo l'altro.
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pna è un indice descrittivo che misura delle differenze di pressione in area chiave tra pacifico e states che riflettono l'attività d'onda che si ripercuote sul treno d'onda atlantico
la pdo invece è una tlc che esprime le condizioni delle ssta nel pacifico settentrionale e si ricollega alle condizioni del pacifico equatoriale e all'ipo che comprende tutti i settori chiave per valutare l'assetto circolatorio oceanico di fondo
per le spiegazioni se scrivi indici teleconnettivi su internet trovi una marea di pagine utili
Ultima modifica di Alessandro1985; 20/01/2019 alle 16:48
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