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vigna
Gigio docet
Il manico del racchettone sarà probabilmente alquanto freddo domenica pomeriggio, ammesso che si possa giocare (estremamente improbabile), a causa di una importante (per il periodo) discesa di aria artica proveniente dalle alte latitudini che sfonderà sulla penisola al partire dal nord dopo aver aggirato le Alpi.
La corsa operazionale 00z del modello europeo
ECMWF mostra una temperatura prevista di -4°C sul piano isobarico di 850 hPa (circa 1500 m di quota) su Emilia centrale, convogliata da NNE grazie anche alla chiusura di un minimo di geopotenziale a quella quota su riminese che evolverà verso SE. Si tratta in ogni caso di un valore tipicamente invernale.
Da quando vengono effettuati i radiosondaggi a S.P. Capofiume (BO), ovvero dal 1989, solo in una circostanza la temperatura ad 850 hPa scese al di sotto dello zero: accadde il 16 maggio 1991 con un valore di -0,1°C.
Conseguenze? Presto per dirlo: dipenderà, passata la fase più instabile, dal grado di copertura nuvolosa, dalle condizioni di vento e turbolenza nei bassi strati, dalla struttura dell’inversione termica, ed in parte dall'innevamento eventualmente presente sui rilievi appenninici anche a bassa quota.
Un ricorso potrebbe essere rappresentato dal 7-8 maggio 1957, anche se con dinamiche leggermente diverse, allorquando il giorno 8 si ebbero brinate sulla pianura ravennate.
Nell'esempio la stazione di Alfonsine che rilevò una minima di -0,1°C che tuttavia non rappresenta il record assoluto, il quale appartiene al 3 maggio 1935 con un dato di -0,9°C.
Si vedrà, ma un po' di freddino lo sentiremo.
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