Anche la zona compresa tra morra del Villar, parte di Busca, san Giuseppe, san Vitale, Tasnere e poi fin verso Centallo forma una striscia dove grandina sempre!Basti pensare all'ultima grandinata di giovedì scorso dove a San Chiaffredo ha fatto poca roba e invece a Busca e limitrofi c era la grandine sulle reti!ed è successo parecchie volte già d estate negli scorsi anni!che sia il San Bernardo a creare questo fenomeno?
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Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
http://meteorob.altervista.org/Cava280/
Buongiorno a tutti.
Giornata un po' più "sporca" rispetto a quella di ieri, che è stata tersa, pulita e ventosa il giusto (uno spettacolo insomma).
Per fortuna che negli ultimi tempi abbiamo ricevuto piogge, perché le carte -che promettono fresco ed instabilità altrove- sono di nuovo brutte (ma brutte...) per noi.
Hp power in the west.
Interessante articolo su La Stampa Cuneo:
Fonte: “Riscossa dell’inverno di maggio”: alla Rocca dell’Abisso -12 gradi e 40 cm di neve sopra Limone - La Stampa
"Minime attorno o di poco sopra allo zero ieri (lunedì 6 maggio) all’alba a Ceva, Priero e Ormea. Attorno ai 2/3 gradi sull’altipiano cuneese (nel capoluogo 3 gradi), qualche grado in più sulle Langhe (4-5°). Decisamente negative le temperature nelle valli alpine, soprattutto in quota alta. Sono stati 4 i gradi sotto il gelo al rifugio Mondovì, -5,5° al Pancani sopra Limone, -9° alla Gardetta, -11° all’Agnello con il record di -12° sulla Rocca dell’Abisso.
Se in più aggiungiamo i 40 centimetri di neve fresca sulle piste di Limone e la spruzzata bianca in collina fino a 700 metri, sedimentata già agli 800 metri, tocchiamo con mano il più classico dei «ritorni invernali». Temperature «maggioline» così basse non si registravano nel Cuneese dal 1991 quando il 5 maggio il termometro segnò 2,5° di minima e i fiocchi scesero fino a quote basse. Ventotto anni fa quindi, e non 65 come ora si dice per alcune zone del Nord Italia. Perché a Cuneo e nella Granda questi assalti invernali a maggio sono molto più frequenti che altrove. Così come lo è la neve primaverile.
Comunque, andando all’indietro nel tempo, dopo il 1991 si va al 1987 per avere una minima di 1,2° con 11 millimetri di pioggia che ai 700 metri era neve. Fu quello degli Anni dal 1975 al 1987 favorevole alle incursioni gelide e nevose in primavera: sono anni freddi con estati misere di sole e inverni rigidi: nel 1975 minima di 1,9° e 30 mm di pioggia, sempre neve a quote basse.
Ma ci fu di peggio. Dopo i 4,4° del 1963 arriviamo al 5 maggio 1954 che fece segnare 1,6°, anche qui con neve sulle colline. Infine ecco gli anni tra il 1930 e il 1945, bui anche per il gelo che li segnò. Dai 3 centimetri di neve al suolo segnalati nel maggio 1939 a Cuneo città ai 0,8° (record assoluto negativo per il giorno) del 1941, ai 4° del 1945 nei giorni della Liberazione, quando sul corteo partigiano in piazza Galimberti del 1° maggio scesero fiocchi di «pataràs» .
Sono «temperature di città», con relativa «isola di calore urbano». Occorre tenerne conto per valutare il gelo che attanagliava in questi eventi le campagne, le colline e le valli. Negli ultimi trent’anni questi eventi sono diminuiti di frequenza e di intensità: furono sei dal 1931 al 1960; cinque dal 1961 al 1990; soltanto tre dal 1991 ad oggi. Senza tener conto dell’800 quando, ad esempio, nel maggio del 1879 a Cuneo città si osservarono ben 15 centimetri di fiocca. Erano altri tempi. "
Lou soulei nais per tuchi
Considerando come si forma un temporale e a alla quota cui si forma la grandine non credo possa influire per nessun motivo un alveo di un torrente con scarsissima portata in mezzo ad una pianura monotona è piatta per km ... io credo siano solo percentuali
Ovvero se beinette riceve 20 temporali e Fossano 10 credo sia molto più probabile avere grandine a beinette che a Fossano
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Per esempio dalle mie parti é nota per le grandinate la zona di ceresole d'alba e Carmagnola dove molto sovente si vede il mais pelato oppure il chierese .. al contrario la langa e il roero sono poco grandinigene ma questo è facilmente spiegato perché con i temporali estivi con correnti da sud ovest o ovest la langa viene saltata quasi sempre come anche con deboli fronti da nord ovest.
Con entrata franca da nord e nord ovest invece qui succedono i disastri
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D'accordo anche io per la zona morozzo beinette margarita .. lì il.mais pelato è normale e infatti non so se sia per quello ci sono pochi frutteti e tanti prati stabili produzione fieno
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E questo si vede molto bene dalla diversa piovosità estiva (più abbondante a N, inferiore a S e a E)
Carmagnola.JPG
Baldissero.JPG
Govone.JPG
Non torna tanto invece con Morozzo, che d'estate è piuttosto secca escluso giugno
Morozzo.JPG
Però la piovosità estiva forse, da sola, può non essere sufficiente per stabilire la frequenza delle grandinate...
Lou soulei nais per tuchi
Esattamente più scendi verso le Langhe più l'estate è secca e lo dimostrano le coltivazioni di viti rinnomate in tutto il mondo e che hanno bisogno di un estate essenzialmente senza piogge rilevanti e soprattutto mai giornate umide
Non è infatti raro che nella mia zona luglio si chiuda sotto i 10 mm o le precipitazioni totali siano un unico temporale
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Non mi spiego invece la secchezza di morozzo.. sarebbe bello confrontarlo con Fossano e un altra località nelle vicinanze
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