Originariamente Scritto da
Lou_Vall
E infatti non è ai piedi della Bisalta, nè "semplicemente", nè altro.
Oltretutto la stazione Arpa non è neanche a Pradeboni frazione, ma sopra (Tetti Gallina). E non è "ai piedi", è sulla cima del un blando costone boscoso, lo stesso principale che si eleva fino alla cima della Besimauda. Oltre l'orografia - da conoscere come base - ci sono gli effetti favonici locali, che possono anche essere molto intensi, così come la caratteristica dei suoli (che in basso possono spingere all'estremo l'escursione termica facendo fare minime particolarmente basse). Tetti Gallina, per come è disposta, siamo sicuri che non soffra di una ventilazione costante locale in grado di mitigare le temperature?
Dove vivo io, ad esempio, c'è un effetto favonico di un vallone sopra casa che parte puntualmente dopo cena, causando vento anche rabbioso, con raffiche a 30-40-50km orari in condizioni perfettamente anticicloniche, da novembre a marzo. E ti dirò di più: l'effetto cessa improvvisamente giusto il tornante sotto casa. Ad esempio proprio adesso, mentre sto scrivendo, il vento tira a raffiche. E scommetto che scendendo da Rocca paese verso Beguda (500 metri in linea d'aria se va bene) lì non tira un filo d'aria. Prendessi la temperatura qui misureresti +7°/+8°, 500 metri in là ci saranno 4 o 5 gradi in meno.
Il banalissimo esempio che ti ho fatto è presente pressochè ovunque nella nostra provincia, nella quale l'orografia complessa, i venti in quota e gli effetti orografici locali giocano un ruolo fondamentale, praticamente ovunque.
Per cui, prima di dubitare delle stazioni (Arpa o chi per essa) bisogna conoscere l'orografia e il microclima locale.
Una volta che le si conosce e le si osserva (per anni eh, non per qualche giorno), allora si può obiettare.
O, perchè no, fare una prova empirica. Posizionarsi vicino alla stazione in questione, con strumentazione adeguata, e vedere che temperatura si misura e qual'è lo scostamento rilevato.
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