Sole e secco tantovale faccia caldo, cosi si inquina anche meno.
IL "caldo" in questo periodo non rovina certamente ghiacciai o nevai, prima perturbazione seria a marzo o aprile sopra i 2500 nevica quanto basta.
Il problema é il caldo in quota tra maggio-settembre non ora certamente.
Odio la nebbia !!!
"la putenza l'è nagòtt senza el cuntroll"
Lavoro: Breuil-Cervinia
Sì, Lou ha spiegato bene quelle che io chiamo “regole empiriche”. Per le nostre zone servono affondi o depressioni che si posizionano piuttosto sulla Francia (il classico blu delle mappe). Se tu hai condizioni di zonalità o NAO+ avrai piuttosto una situazione anticiclonica che non porta precipitazioni, oltre che mitezza dato che l’aria non viene pescata dalle alte latitudini, ma è un marasma anonimo.
Una situazione problematica che si è manifestata spesso di recente è un anticiclone molto addossato alla Francia/GB senza grandi cose ad oriente o in Scandinavia, anzi talvolta LP (come nel gennaio 2019) quindi in contemporanea una situazione di correnti da nord che ci mettono sottovento, e questo è il modo perfetto per vanificare qualsiasi dinamica fredda. Avremo un esempio tra pochi giorni, ma la questione che si nota da anni è sempre la solita trita e ritrita, colate troppo ad est (spesso filo balcaniche o C/S) e invadenza anticiclonica troppo ad est.
oggi ero a Pila e posso assicurarti che questo discorso non vale più... fondeva, tranquillamente, a 3000m, a 2500 era tutto uno sgocciolare dagli alberi e grondaie, i rifugi erano in difficoltà perché non si poteva entrare senza farsi una doccia con l'acqua che cadeva dal tetto. Giornate come oggi, con caldo anche umido (+8 col 50% a 850hPa) non dico che destino preoccupazione ai ghiacciai, per carità, ma fondono anche a quote elevate. se poi fa una settimana così di fila, piacere non fa ecco che si inquini meno in una giornata tiepida/calda in inverno è tutto da dimostrare, o meglio, bisogna capire veramente quanto meno.... perché negli orari canonici i caloriferi partono lo stesso, idem negli uffici e quant'altro...
Si vis pacem, para bellum.
nah, penso che novembre sia stato come maggio, una finestra di luce in un mare di buio, più figlio del caso che di altro. poi c'è l'eredità pesante ed impenetrabile, tolti appunto maggio e novembre, lasciata da anni di NAO+, con un qualcosa che si è rotto ben a monte... il timore, così, a caso e spensierato, è che finché quel qualcosa non si sistema, si va avanti così. Ma sono solo idee da brainstorming dopo una giornata di sci pesante
Si vis pacem, para bellum.
dopo una giornata di sci come quella da te descritta io avrei buttato via sci, pc, passione meteo e vecchi ricordi di inverni padani. Io, per non incazzarmi, in montagna di inverno (se c'è la neve) non ci vado quando so che fa caldo. Ci sto male A capodanno invece di andare in baita dalla mia morosa con 90cm di neve, siamo andati da me dove c'erano solo chiazze qui e là, tutto perché sapevo che avrebbe fatto caldo e di sentir sgocciolare il tetto durante la notte, a 1500m ed a fine dicembre anche no
"la putenza l'è nagòtt senza el cuntroll"
Lavoro: Breuil-Cervinia
amo talmente tanto lo sci che lo farei anche in pietraia sulle ginocchia il discorso è che non pensavo che la neve avrebbe mollato così presto e così in alto a fine gennaio, non pensavo proprio, non mi è mai successa una cosa del genere. è andata così, secondo me, perché in quota l'aria calda arrivata non è solo appunto calda, ma anche abbastanza umida!
Si vis pacem, para bellum.
prima scaldata epocale, poi contentino fresco, e poi di nuovo sopramedia infinito.
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non ho più parole...
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
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