Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Vedo che di questo mese finalmente vuol fare 30°C
Era anche ora!
Intanto facciamo un piccolo excursus meteo-storico su quello che definirei probabilmente l'inverno più bislacco e strano di tutti. E' stato, cioè, un inverno dalla seconda parte esattamente opposta alla prima, senza alcuna via di mezzo. La prima parte è il sogno di tutti: pioggia, neve, freddo, perturbazioni a gogo, burian in dicembre, e chi più ne ha più ne metta... e la seconda parte è l'incubo di tutti: siccità estrema, caldo, e alta pressione inscalfibile. L'avete già capito di quale parlo, vero?
Ebbene sì, è lui: l'inverno 1996/1997.
Si viene da un anno (il 1996 appunto) magnifico per ogni freddofilo. Un'estate fresca, perturbata (pensate, la media del trimestre estivo fu di +18,4° e la media delle
massime fu +24,8°... ora una cosa del genere non ce la fa a farla neanche in primavera..), a cui segue un autunno da sogno: fresco, normalmente piovoso, perturbato. 149.6mm a settembre, 374.8mm ad ottobre, 136.8mm a novembre. Piogge ben distribuite, con le prime spruzzate dai 2000 metri già a settembre (ora cosa impossibile neanche nei migliori sogni da polluzione notturna), e abbondantissime nevicate ottobrine al di sopra dei 2100-2200 metri (al Chiotas fece appena 5cm, ma al Pian delle Baracche vedo che caddero 272mm con temperature sempre intorno al grado, per cui se non fu neve lì fu appena più in alto...). Novembre continua benissimo, con piogge e nevicate (97cm al Chiotas, 136.8mm a Boves), e dicembre vuole proprio chiudere l'anno col botto: pioggia, neve e burian: cadono 177cm al Chiotas, e il pluviometro di Boves totalizza 122.2mm mensili. La notte di Capodanno il nivometro segna gradevolissimi 120cm al suolo, e l'anno nuovo inizia nel migliore dei modi: altra pioggia, e altra neve: al Chiotas cadono 153cm dall'1 al 9 gennaio, seguiti da altri 35cm tra il 19 e il 20; in basso si è un pò meno interessati dalle precipitazioni, ma comunque Boves si porta a casa 73.4mm tra la prima e la seconda decade, che è già più della media mensile. Il nivometro ai 2000 metri arriva a segnare 230cm al suolo nei giorni 7 e 20 gennaio. Quindi, che dire? Fino qui, fino al 20 gennaio, stagione da incorniciare, da 10 e lode. Ma, per la legge del menga, si sa già (anche se guardiamo all'indietro e non in avanti
) che non può andare tutto così dannatamente bene. E infatti accade quello che noi piemontesi conosciamo molto bene: i rubinetti si chiudono di nuovo, proprio da quel 20 di gennaio. Tutto febbraio chiude a 0mm spaccati. A marzo cadono 3.6mm il giorno 7, poi stop. Ad aprile non cade assolutamente nulla fino al 20, e in quei giorni seguenti fa la miseria di 7.8mm. Le "piogge", se così si possono definire, perchè non sono certo abbondanti, ma finalmente superano i 10mm, arriveranno solo dopo il 5 maggio. In quota la situazione non va meglio: nulla a febbraio, spolverate in marzo e in aprile, e poi 13cm che cadono l'8 maggio. Il manto nevoso inizia a fondere: dai 230cm del 20 gennaio, ai 185cm del 1° febbraio ai 121cm del 1° marzo. Tenuta notevole, tutto sommato, ma marzo è molto molto caldo: il 1° aprile si contano solo più 27cm al suolo, e dal giorno 5 siamo a 0. Proprio così: dal 5 aprile il terreno è sgombro dalla neve a 2000 metri, e le spolverate seguenti saranno effimere. Da segnalare una bella nevicata tardiva (20cm) il 2 giugno, ma dagli effetti nulli. Quello che fu assurdo di quella stagione fu proprio la siccità estrema che ci colpì:
11.4mm dal 21 gennaio al 4 maggio, cioè in
104 giorni!
E, volendo allungare il range fino al 31 maggio (che fu secco comunque, con appena 39.0mm), abbiamo
50.4mm in
131 giorni. Tre mesi consecutivi (febbraio, marzo e aprile) non superano i 10mm di accumulo mensile. Questa siccità disastrosa, oltre ad avere numeri da record, ebbe una caratteristica molto dannosa, e cioè che avvenne in periodo che dovrebbe essere il più piovoso - o il secondo più piovoso - dell'anno, e cioè nell'arco di tutta la primavera. Primavera che, ricordo, totalizzò 50.4mm totali (su una media di 346.2!!). In montagna mancarono completamente tutte le nevicate primaverili, una cosa che suppongo abbia un solo precedente, nei tempi recenti, ed è la catastrofica siccità del 1893, che a breve vediamo
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