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  1. #81
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Sono a Cervasca. Vento disastroso. Antenne piegate, cartelli che volano, è spaventoso

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  2. #82
    Burrasca L'avatar di Viva la fioca
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Sa, facciamo un pò di sproloquio.
    Come accennavo, volevo fare una disamina sui peggiori inverni mai capitati nei tempi recenti, considerando la stagione ottobre-aprile e considerando anche la quota e non solo la pianura (come si tende a fare il più delle volte, giustamente aggiungo, dato che quasi tutti viviamo in basso).
    La premessa importante è che spesso degli inverni pessimi in basso non lo sono in alto, poichè la neve riesce a cadere anche abbondantemente in autunno e in primavera, e anzi, è la cosa più importante. Ma ci sono stati dei casi - rari - nei quali l'inverno praticamente non è mai arrivato: e cioè sono mancate le nevicate autunnali, o non sono state abbondanti, e/o sono mancate quelle primaverili, e i mesi centrali sono stati secchi. Si tratta di connubi piuttosto difficili da realizzare, perchè deve realizzarsi un'accoppiata particolare: fine autunno secco, inverno secco e inizio primavera secca. Tralascio il "caldo", perchè in quota, diciamo oltre i 2000 metri, può nevicare abbondantamente anche se le temperature sono sopra media, per cui lo accantono un attimo.
    Faccio riferimento, per il basso, a Boves Arpa e per la quota al Chiotas (2020m.).
    Abbiamo spesso sentito parlare del "trittico dell'orrore", gli inverni '87/88, '88/89 e '89/90. Tralascio il primo perchè sottomano non ho dati disponibili (li recupererò), e guardiamo il secondo: l'inverno 1988/1989. Questo viene spesso citato poco, poichè appannato dal successivo, ma ebbe tratti decisamente pessimi. Dopo un ottobre piovoso nella media (143.8mm) e tiepido, con le prime nevicate in quota, seguì un novembre secchissimo (7.6mm), nella quale la poca neve si fuse subito, lasciando le classiche belle montagne marroni già a fine novembre. I giorni 1 e 2 dicembre arrivò una provvidenziale perturbazione, che scaricò 47.4mm con quota neve sui 500-700 metri (buttò giù 68cm a 2000 metri, una discreta nevicata). Ma la cosa finì lì: dopo un altro passaggio insignificante il giorno 12, quell'anno morì così, con 8cm al suolo a 2000 metri l'ultimo giorno dell'anno. E nel gennaio 1989 non accadde assolutamente nulla fino al 23, quando un debolissimo fronte portò la miseria di 2.4mm, (19cm a 2000 metri), e poi di nuovo il nulla assoluto desertico fino al 23 di febbraio. Riassumendo, dal 22 ottobre 1988 al 22 febbraio 1989 (124 giorni!) caddero appena 63.0mm! A 2000 metri per tutto gennaio ci fu pochissima neve al suolo (sempre 1-2cm della nevicata dei primi di dicembre), e addirittura l'11 febbraio 1989 la neve al suolo sparì: esatto, il nivometro iniziò a segnare 0. Per cui il panorama che doveva presentarsi verso la fine di quel febbraio '89 era desolante: montagne marroni e brulle, bruciate dalla siccità e senza neve, se non nei soliti punti in ombra o nei posti particolarmente freddi. Il 23-24 febbraio arriva un debole fronte perturbato (42.0mm e 45cm di neve caduti a 2000 metri), ma non è risolutivo: le temperature alte dei giorni seguenti fondono il flebile manto, e il giorno 27 abbiamo di nuovo 0cm al suolo a 2000 metri. Il mese di marzo non cambia la solfa, e regna la più desolante siccità: cadono appena 13.0mm in quel mese disgraziato, e in quota non ci sono che deboli spolverate. Novembre 7.6mm, Dicembre 47.8mm (concentrati i primi 2 giorni del mese), Gennaio 2.4mm, Febbraio 42.0mm (concentrati dal 23 al 25), Marzo 13.0mm. In 5 mesi cadono 112.8mm, e dal 22 ottobre 1988 (fine delle piogge ottobrine) al 31 marzo 1989 (inizio di quelle primaverili) cadono appena 118.0mm, ripeto: 118.0mm in 161 giorni e concentrate praticamente in due soli episodi: a inizio dicembre e a fine febbraio, e stop. Ma, finalmente, meglio tardi che mai, con l'arrivo del mese di aprile finalmente inizia a piovere, e non piove, diluvia: 328.8mm caduti nel solo mese di aprile, e oltre i 2000 metri cadono 280cm di neve, tant'è che il giorno 29 si misurano la bellezza di 132cm al suolo. Maggio, invece, ritorna secco: appena 41.6mm, e in quota non fa neanche più un fiocco. In quota inverno pessimo, disgraziato, al Chiotas cadono 434cm di neve (su una media di 720), di cui - ricordiamo - 280cm caduti esclusivamente ad aprile. Per cui, escluso aprile, sono caduti 154cm da settembre a marzo, una miseria inaudita. Le montagne sono rimaste brulle per tutta la stagione fino a marzo: è intervenuto aprile e le sue piogge primaverili a ridare candore, altrimenti solo sassi e terreni marroni.

    Ed ecco il mostro sacro di tutti i tempi, il famigerato inverno 1989/1990. Stagione che fu ancora più disgraziata della precedente, sebbene possa sembrare impossibile. A dominare, anche qui, è la siccità, che inizia già in ottobre. Le ultime precipitazioni significative terminano il 27 settembre, e ottobre e novembre, mesi che dovrebbero essere piovosi e nevosi in quota, sono già drammaticamente asciutti (13.6mm ad ottobre e 26.6mm in novembre). In quota mancano quasi del tutto le nevicate autunnali: due spolverate in ottobre (appena 7cm totali), qualche spolverata e due deboli nevicate in novembre (48cm). Il giorno 1° dicembre 1989 si hanno miseri 21cm al suolo a 2000 metri, ma purtroppo il peggio deve ancora arrivare. Dicembre parte come i mesi precedenti: secco e anonimo fino al 17, quando un fronte assurdo (una libecciata bollente da annali) fa piovere, con quota neve alle stelle. Il 19 dicembre, giornata di pioggia, a 575m. si raggiungono i +15,8°, e in quota piove. La pochissima neve in quota fonde, e da metà dicembre 1989 la situazione è grottesca: 0cm al suolo. Nel cuore dell'inverno le montagne restano completamente spoglie. Tra fine gennaio ed inizio febbraio fa due sputacchi, due flebili spolverate, e poi febbraio di nuovo il nulla, e per giunta molto caldo. Il 15 febbraio 1990 Boves registra una massima di +24,6° e la temperatura media giornaliera delle 24 ore fu di +16,9°, praticamente 15°C sopramedia. Marzo parte allo stesso modo: secco e caldo fino metà, poi con qualche precipitazione più consistente. Possiamo dire che le precipitazioni "ritornano" il 24 marzo, e aprile e maggio saranno poi piovosi nella media. I numeri della stagione sono da strabuzzare gli occhi: dal 28 settembre 1989 al 23 marzo 1990 (177 giorni) cadono appena 67.2mm, una cosa semplicemente assurda. E in quota la situazione neve è ancora peggiore: al Chiotas da settembre 1989 a marzo 1990 compreso cadono appena 143cm di neve, e non ci fu neve continua al suolo dal 15 dicembre 1989 al 17 marzo 1990: per 93 giorni, nel cuore dell'inverno, a 2000 metri, non ci fu neve al suolo. Anche in questa stagione disgraziata, ci pensò il mese di aprile a far alzare un pò la testa, con le sue piogge e le sue nevicate. Boves porta a casa 173.4mm di quel mese, e al Chiotas cadono 150cm di neve. Alle quote superiori le nevicate furono ancora più abbondanti, rendendolo uno degli aprile più nevosi degli ultimi tempi. Alla fine dei conti, l'intera stagione al Chiotas chiude con 293cm caduti, di cui 150 nel solo mese di aprile. Anche in questo caso, come nell'inverno precedente, ci ha pensato aprile a mettere le cose a posto, ma queste sono state entrambe due stagioni assolutamente pessime, raccapriccianti.
    complimenti !! alzo le mani e ringrazio per l'analisi

  3. #83
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Un tetto scoperchiato a Madonna della Olmo, qui continua a soffiare forte. Ora sono a Vignolo, rumore di allarmi e via vai di Vigili del fuoco sulla provinciale

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  4. #84
    Uragano L'avatar di lifeisnow
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    niente di nuovo, tutto estremizzato, dalle scaldate epocali alle sfavoniate con i controcaxxi, lunghi periodi siccitosi alternati a lunghe fasi piovose, botte di caldo allucinante in estate e violenti grandinate e temperali, solo una cosa manca, le vere e proprie ondate di gelo oltre a nevicate importanti sulle pianure piemontesi
    intanto raffica massima al colle San Bernardo 980mt con ben 118 km/h, saranno felici le pale eoliche

    Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro

    http://meteorob.altervista.org/Cava280/

  5. #85
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Vi ringrazio per i complimenti, troppo buoni
    Andiamo avanti nella disamina delle brutte stagioni.
    Una stagione che fu decisamente pessima è quella che io amo definire "il mostro dimenticato". Perchè spesso abbiamo sentito parlare del trittico dell'orrore di fine '80 come analizzato prima, ma è rimasta poco impressa quest'altra stagione decisamente orrida: il 1994/1995. Il 1994 è famoso per l'alluvione in Piemonte dei primi di novembre, un evento meteo di grande importanza. Ma andiamo un pelino più indietro, e guardiamo le premesse: si parte già da settembre, mese che fu molto piovoso (287.6mm), con piogge ben distribuite lungo tutto il mese, e anche relativamente fresco, ma la quota delle nevicate non riuscì a scendere mai al di sotto dei 2000 metri, ed è una cosa normale, direi: i tempi non sono ancora maturi, la stagione di accumulo non è ancora iniziata, se non giusto a quote glaciali. A settembre seguì un ottobre un pò meno piovoso della norma (99.0mm), ma anch'esso abbastanza fresco, e iniziarono le prime nevicate in quota, seppur abbondantissime: il Chiotas si portò a casa 44cm quel mese, niente male, può essere considerato un buon inizio stagione. Ma poi arrivò novembre, il novembre alluvionale che tutti conosciamo. Novembre che fu molto particolare e importante da capire: quasi tutte le precipitazioni disastrose che ci furono (soprattutto sul settore dell'Alto Tanaro), furono concentrate in pochi giorni, sostanzialmente dal 5 all'8 novembre. Per cui 180.2mm mensili di cui 179.4mm caduti dal 3 al 10, con una particolarità, che peggiorò la situazione alluvionale: la quota neve molto alta, che arrivò a lambire i 3000 metri. Sebbene, fortunosamente, riuscì anche temporaneamente a nevicare al Chiotas (stentati 14cm lavati dal diluvio), non bastò. Perchè l'esigua neve di fine ottobre si era già fusa, al giorno di Ognissanti già non c'era più nulla al suolo, e la poca neve caduta durante l'alluvione ebbe vita molto breve: già al 16 di novembre il nivometro segna 0cm al suolo. E ora viene il bello: dal 10 novembre in avanti si chiudono i rubinetti. Nulla nel resto del mese, e nulla in dicembre fino al 20, quando delle deboli precipitazioni portano deboli nevicate anche relativamente in basso proprio nei giorni a cavallo delle festività tra l'Antivigilia e Santo Stefano, ma si tratta di pochissima roba. 12.2mm a Boves, 25cm al Chiotas, poca roba. E poi, dopo Natale, il nulla. In quota non c'è neve dall'11 novembre al 19 dicembre, poi, dopo le deboli nevicate, il nivometro torna a segnare zero cm il giorno di Capodanno del 1995. Proprio così: a distanza di pochi anni la storia si è ripetuta: 0cm al suolo a 2000 metri di nuovo fino al 18 gennaio, quando un blando passaggio scaricherà 18cm il giorno 19; in basso fece ancora meno, la bellezza di 8.6mm. E il nivometro tornerà a segnare 0 pochi giorni dopo: già il 24 gennaio il terreno è libero dalla neve, e lo rimarrà fino al 10 febbraio, quando deboli e frammentarie nevicate in quel mese torneranno. Ma parliamo di sciocchezze: dopo i 44cm di ottobre, cadono appena 14cm in novembre, 26cm in dicembre, la miseria di 18cm in gennaio, 44cm in febbraio e 31cm in marzo. E il tutto in spolverate molto blande, tant'è che il 23 marzo non c'è di nuovo più neve al suolo, e rimarrà totalmente sgombro fino al 12 aprile, quando un'altra, ennesima, debole nevicata ri-imbianca il paesaggio. Ma per le precipitazioni serie bisogna aspettare il 22 aprile, quando un'abbondante nevicata (120cm in tre giorni) prova a drizzare una stagione ormai compromessa. Ma ormai è tardi: gran parte della buona stagione di accumulo è andata. In basso la siccità è stata di nuovo disastrosa: pensate che dall'11 novembre 1994 al 20 aprile 1995 (161 giorni) cadono la miseria di 65.2mm! Da dicembre a marzo nessun mese è riuscito a superare i 20mm di accumulo, e, se escludiamo la parte di novembre e quella di aprile, nei 4 mesi, dal 1° dicembre 1994 al 1° aprile 1995 sono caduti 48.4mm, roba da polvere negli occhi. In quota la neve di aprile come dicevo provò a ridare una boccata d'ossigeno, ma fu troppo tardi, e nonostante le deboli nevicate avvenute poi sia in maggio che in giugno, la stagione è andata. Stagione che chiude a 317cm caduti al Chiotas - quindi praticamente sovrapponibile al "mostro sacro" 1989/1990 - di cui, importantissimo, 135cm caduti in aprile, 2 in maggio e 3 in giugno, quindi, in soldoni, 177cm da settembre al 1° aprile, una miseria quasi ai livelli dell'89/90.
    Lou soulei nais per tuchi

  6. #86
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Aggiungo anche le cumulate stagionali di quel disgraziato '94/95, poichè i nivometri Arpa erano in funzione.
    81cm a Capanne Marcarolo (media 160), 76cm a Roburent Prà (una miseria assurda, considerata una media sui 292cm), appena 161cm a Limonetto (media 450), 57 miserrimi cm al Lago della Piastra (su una media di 317!), 170cm alle Terme di Valdieri (media di 494cm), e ad ovest fu ancora peggio: il Vallone di Riofreddo (1200 metri) portò a casa 84cm su una media di 341! A bassa quota situazione assurda e grottesca: 22cm caduti a Sampeyre, 15cm a Paesana-Bric Barsaia, 52cm a Crissolo. Salendo di quota è andata anche male: 165cm ad Acceglio-Colombata (media 396), 107cm a Castello (su una media di 343), 134cm a Bardonecchia (su 230), e, appunto, 317cm al Chiotas (su 718).
    Oltre i numeri esigui, fu anche la copertura nevosa del suolo ad essere ridicola.
    Lou soulei nais per tuchi

  7. #87
    Vento moderato L'avatar di Fedear97
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Stanotte fohen violento anche a Villar con raffiche tra i 50/60kmh e temperatura sui 19° tra le 4/5.
    In mattinata raffica massima di 66kmh e due elicotteri riescono a spegnere l’incendio che ha bruciato tutta la notte.
    Oggi pomeriggio ha continuato il vento ed il piromane ha nuovamente appiccato il fuoco rendendosi necessario nuovamente un elicottero che ha risolto la situazione.
    Quanta demenza in certa gente...allucinante


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  8. #88
    Burrasca L'avatar di Marco_70
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Bravo Lou, ricordo bene il seccume del dopo alluvione....

  9. #89
    Burrasca forte L'avatar di 4na
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Walter è stato molto interessante leggerti! Complimenti!

  10. #90
    Burrasca forte L'avatar di Sneg
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    Predefinito Re: Basso Piemonte -Febbraio 2020

    Bel calo delle temperature.
    Attuali +2.1 gradi.
    ​Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.

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