Posto qui per non svaccare di là. Qualcuno vive di ricordi sbiaditi di ciò che era è non è più. La neve con il passare degli anni sparirà su tutte le zone di pianura.
Ecco alcune medie generose se rapportate a quelle attuali:
Fonte dei grafici Marco Pifferetti il riferimento per le nevi padane. Sito di Marco Pifferetti
Chi dovrebbe veramente incazzarsi sono questi, altro che Torinesi. Torino non è mai stata una città nevosa.
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Secondo me, loro nell'ultimo decennio non sono molto distanti dalle loro medie, mentre noi abbiamo probabilmente dimezzato quel poco che ci era concesso.... Resto molto curioso.![]()
Secondo me dovrebbero incazzarsi tutti gli amanti della neve di ogni città. Alpignano a 340 m, ad esempio negli ultimi anni almeno una nevicata da 6 cm ad evento l'ha vista..ma chi abita in centro a Torino manco quello( nemmeno il 2/12/17..2 cm bagnati se non erro e forse il 24 gennaio 2019). Quindi l'isola di calore sta facendo il suo sporco lavoro
Ultima modifica di Alesax; 24/11/2020 alle 18:43
Secondo me l'isola di calore inteso come il riscaldamento/cementificazione della citta' conta relativamente visto che anche 20/30 anni fa Torino era ugualmente cementificata e forse con piu' abitanti di ora! La differenza la sta facendo il riscaldamento globale che ha fatto crescere le temperature per cui tutte le nevicate che prima faceva per il rotto della cuffia ora sono pioggia pura senza possibilita' di appellarsi
sarebbe bello confrontare gli spaghi ad 850 hpa di 20/30 anni fa, quando sopraggiungeva un irruzione di aria fredda il gelo in quota rimaneva minimo 3 giorni, ora, dura 12 ore forse 24 e poi via a risalire vertiginosamente, per cui si capisce anche da queste cose che gli effetti di un minor raffreddamento portano ad un rapporto pioggia/neve sempre piu' a favore della pioggia! con meno freddo si forma con maggior fatica il cuscinetto freddo e di conseguenza diventa molto meno coriaceo di prima con le conseguenze che noi tutti sappiamo!
speriamo in un inversione di tendenza altrimenti la vedo dura, se continua con questo trend tra 20 anni vediamo a nevicare al piano solo in condizioni eccezionali tipo burian o robe simili
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2 dicembre 2017, 70cm![]()
Torre Pellice, 530mt
Bon, peggioramento ormai cancellato da tutti i modelli, rimane ancora qualche briciola in GFS ma, vista la validità di quel modello, si può dire passiamo alla prossima![]()
Ovvio che intendessi il centro..altrimenti non avrei citato un paese a 14 km a ovest per fare un esempio. Ps: in quel peggioramento( ma potrei citarti anche l'ultima neve che risale al dicembre 2019) a pochi km dal centro sembrava davvero di passare da Torino a Bardonecchia. Se sono disinformato illuminami tu visto che sei più "anziano" e hai qualche dato in più. Beviti un caffè e rilassati.
Ultima modifica di Alesax; 25/11/2020 alle 08:36
Vero, non posso che concordare.
Ma c'è anche un motivo. Tutte le grandi "città" romane che si sono sviluppate prima (non quelle che da semplici accampamenti sono diventate poi città) dovevano avere caratteristiche ben precise: un clima mite, con possibilmente poca neve, un terreno piatto e lineare e abbondanza di acque. Non a caso le città romane sono nate proprio in posti - oltre che strategici - anche dal clima mite e dalla nevosità molto più bassa rispetto che altre zone: le primissime colonie furono Pollentia (Pollenzo), Eporedia (Ivrea), Derthona (Tortona): sono praticamente i posti meno nevosi dei loro compartiE poi, decenni dopo, sono nate Augusta Taurinorum, Augusta Praetoria, Segusium (Susa), Augusta Bagiennorum (Bene Vagienna), Alba Pompeia (Alba), Acquae Statiellae (Acqui Terme). E, anche qui, si tratta generalmente di posti dal clima molto mite rispetto al loro territorio.
Per fare un esempio di un posto dal clima sicuramente meno mite e più nevoso, Pedona (Borgo San Dalmazzo) non si sviluppò mai come città romana, nonostante sia in uno dei punti strategici più importanti (lo snodo di ben 3 valli e l'accesso oltralpe e al mare), fu una piccola colonia, un semplice oppidum, che si sviluppò poi solo verso il Medioevo, in concomitanza con lo sviluppo e la nascita dei comuni del Cuneese (che sono quasi tutti nati tra il 1000 e il 1100). Tutta la pedemontana piemontese, tolto Susa, non vide mai la nascita di città romane come altrove, sicuramente il fattore climatico è da tenere in considerazione.
Lou soulei nais per tuchi
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