Splatter attorno alle 09 a fondovalle diffusi dove i nuclei attraversavano con maggiori forze la vallata.
Poi dalle 10 praticamente ha smesso, i nuclei si sono trattenuti in Trentino e localmente lungo Ultimo - Passiria - Vipiteno, ma qui basta.
A Vipiteno invece altri 10cm di neve bagnata e pesante che -apparentemente ed evidentemente- dovrebbero esser la causa del pesante crollo del tetto del palaghiaccio del paese:
Vipiteno, crolla il tetto della Weihenstephan Arena - Cronaca - Alto Adige
In A22 neve infatti da Nord di Bressanone al Brennero.
A Vipiteno fanno sapere che finora sono caduti 288mm di precipitazione dal primo dicembre! Di questi il 65% cadde il 4-5-6-7 dicembre!
Avvicina in questo modo il valore record del leggendario inverno 1950/1951, nevosissimo per le Alpi, all'epoca si segnarono 317mm totali nel trimestre invernale a Vipiteno!
Adesso vedremo, fin dove si spinge l'inverno attuale, per i prossimi 10 giorni dovrebbe restarsene tranquillo, senza ulteriori precipitazioni, al massimo 2-4mm di neve fredda da Nord a Vipiteno appunto nel weekend, col gelo in vista poi dovrebbe restare asciutto, ma fino al 28 febbraio ci vuole ancora un po' di tempo!
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Schiarite ampie giá in Alta Venosta, ma anche in bassa valle, qui Plaus vista verso Merano, con le ultime tracce di neve fra i meleti a 500m. s.l.m., dall'altro versante, in Val d'Adige fra Merano Sud - Marlengo - Lana - Nalles - Gargazzone resistono ancora ampie e diffuse tracce fra i filari, ma ormai non omogenee.
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Questa Mals/Malles, capolinea della ferrovia della Venosta, 1200m. neanche. A sx Malles. A dx Glorenza/Glurns, il borgo medievale con ancora le mura attorno.
Alta Venosta innevata ma -straordinariamente- l'intera valle, da Plaus al lago Resia ha neve al suolo come non succedeva da diversi anni, o com'era prassi regolare in passato, prima del GW.
5-20mm in provincia oggi, con QN localmente sotto i 500m., al mattino.
Poi neve relegata solamente oltre i 7-800m., con minimo 2-3cm d'accumulo e max. oltre i 25cm, localmente da sopra i 16-1700m.
Un inverno davvero nevoso, molto buono, anche se a fondovalle non sempre.
E di particolare di quest'annata vanno evidenziate anche le estreme distribuzioni di precipitazioni: tantissime concentrate il 4-5-6 dicembre!
Spettacolare finestra di rosso col tramonto, sull'Alpe di Siusi:
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Sempre bellissime le web che metti, Heinrich!
Per precisione:
- Malles è a 1.051 m e Glorenza a 908.
- La seconda web è sull'altopiano del Renon e l'Alpe di Siusi non è visibile.
Credo che abbia considerato per estensione "Alpe di Siusi" lo Sciliar che in realtà delimita il magnifico altopiano a SW, quella magica vista che mi ha allietato le numerose vacanze nel Renon (foto di settembre 2020), oltre che essere famosa per "certi biscotti"
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Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Sì scusate, gioco in casa ma fin da bambino mi sono fissato su alcuni nomi di montagne sbagliati, non solo monti qui visibili tipo Siusi - Sciliar, o Corno di Renon - Villandro, o Corno Bianco e Corno Nero! Ma anche alcuni paesini: tipo Burgusio - Malles, uno sta sotto la curva delle Alpi Venoste ad Ovest del fiume, 1200m., l'altro sta nella piana dall'altro lato della valle. E sì Mals sta sempre sotto i 1100m., Burgeis sempre sopra i 1200m!
Leggendaria la alta Venosta: decine di villaggi che hanno storie di antichissime rivalità e competizioni per garantirsi le migliori risorse, nei tempi più lontani la rivalità divenne poi parte della propria identità. Glorenza è il più bello dei tre maggiori paesini della Brughiera di Malles, come mi piacerebbe tradurre il tedesco originale Malser Haide.
Il fiume Adige si fa piccolo torrente e sale verso Nord Nordest lì, prima della curva giace Mals e la sua ferrovia, che sta per venire elettrificata. I lavori sono quasi ultimati!
Buongiorno,
risveglio con nebbia che si stava diradando. Ora spazio al föhn... anche se per adesso non è pervenuto!
Minima -1, brinati i resti della pioggia di ieri
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in valle aurina muro di nubi sulla catena di confine
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meno fitte più a ovest (valle di selva dei molini)
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in fondo alla valle (casere), dove la catena di confine è più bassa il cielo rimane coperto e sfiocchetta
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La massa d'aria in arrivo preme più da est che da nord. Penso che sia questo il motivo (associato, localmente, alla complicata morfologia delle nostre zone) delle strambe direzioni del vento che ho osservato durante il mio giro in bici. In zona San Maurizio e a Ponte Adige, dove la valle dell'Adige che scende da Merano incontra la conca bolzanina, era nettamente da SE, anche moderato. Poco più a nord, diciamo da Terlano in su, soffiava da nord, debole. Sull'altipiano di Tesimo quasi assente. A Lana spirava bene da nord.
Il tutto è complicato, come dicevo, per la presenza di molteplici ostacoli orografici che generano situazioni molto differenti anche a pochi km di distanza.
Dopo una massima di 10.5 si inizia la discesa... vediamo quanto.
alba sul sasso nero
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