Sì sì certo, per fare un confronto serio ci sarebbe bisogno di quello. I miei dubbi scaturivano però anche dalle altre osservazioni che facevo. O la pre-collina di Saint-Vincent è diventato il luogo più caldo della valle oppure quel sensore risente troppo dell'esposizione.
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Io sono tornato sul lago.
Ho lasciato cervinia dopo un mese (ero salito il 3)
Negli ultimi giorni caldo ma un venticello costante sopratutto al pomeriggio mitigava il sole.
Neve in rapido scioglimento terra e polvere ovunque.
Vediamo che fa seguito il tutto da casa...anche se potrò dopo pasqua fare qualche giro per lavoro...ma nulla di più.
Grazie alla ridicola organizzazione italica abbiamo buttato nel cesso un intero inverno lavorativo.....che vede la valle d'Aosta tra le regioni più penalizzate d'italia
Accanto a cervinia zermatt e la Svizzera pur con delle normative stringenti hanno potuto lavorare al 30 40 % del proprio solito fatturato ma almeno hanno lavorato.
NOI 0.
CREDO CHE la politica valdostana e in parte la popolazione capisca che non i vive solo di sussidi impiegati pubblici(la valle ha una media sulla popolazione che é la più alta in italia)
Ma si vive anche grazie al turismo che é trainante...per tutto.
Ora speriamo di fare qualcosa questa estate.
Scusate la parentesi politica virologia....
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Pero' Marco la colpa principale è dello stato, non della regione o delle regioni Alpine (visto che tutte erano d'accordo per aprire ed era stato approvato un protocollo di sicurezza).
Tra l'altro si potevano trovare altre soluzioni per consentire alle attività di lavorare un po', anche senza sci perché un po' di gente sarebbe salita (per lo sci di fondo, ciaspolare, passeggiare sulla neve, ecc) e gran parte delle attività avrebbero lavorato almeno al 20%/30% se non localmente oltre...
invece no, hanno dovuto chiudere questi confini regionali per mesi con pochissime deroghe solo da metà gennaio.... a Roma non penso che conoscano la geografia e le realtà locali, soprattutto del nord... chiudere i confini di una regione come il Piemonte e la Lombardia (consentendo a loro un turismo interno, visto che sulle montagne Piemontesi e Lombarde un po' hanno lavorato, soprattutto nel periodo natalizio e non solo) non è come chiudere i confini di una micro regione come la Valle d'Aosta, di fatto isolandola del tutto visto che il turismo interno è pressoché inesistente....
nel periodo delle feste poi la situazione contagi era più tranquilla sia qua che nelle regioni confinanti.
Si spera solo che almeno d'estate tolgano questo assurdo divieto di spostamento tra regioni (visto che l'hanno mantenuto anche quando eravamo in zona gialla - quasi bianca - e le regioni confinanti pure loro in zona gialla), ma sicuramente lo fanno perchè dovranno salvare la stagione balneare (che a loro sta più a cuore che quella sciistica )
chiusa parentesi
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
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Ancora caldo oggi con una minima di 4.3° attuali 12.3°....
domani dovremmo iniziare a perdere qualche grado, soprattutto per quanto riguarda le massime
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Beh Victor c'è da dire che anche l'attuale presidente ha fatto l'agnellino e non ha fatto nulla per impedire certe situazioni... poi che a Roma non sappiano minimamente cosa sia la montagna è assodato, gente che di vacanze conosce solo quelle a mangiare la parmigiana di melanzane sotto all'ombrellone e considera lo sci uno sport elitario.
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Oggi molto più fresco, attuali 20.4°.
Anche qui, ben 4 gradi in meno di ieri e cumuli imponenti sulla dorsale con la Val d'Ayas
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Non aprire neanche alle seconde case è stata un ulteriore penalizzazione (ma questo l'ha deciso la Valle'). Qua in Val Susa stessa situazione disastrosa; ma con l'apertura alle seconde case, un minimo di movimento c'era ed almeno i ragazzi si sono potuti allenare, anche meglio che in una normale stagione.
Non hanno nemmeno ascoltato quando tutte le regioni del nord che, coese, hanno spinto per l'apertura degli impianti .... quindi figurati, le regioni hanno le mani legate e noi ancora di più visto che siamo minuscoli malgrado l'autonomia
pero' il presidente ha adottato diverse regole di buon senso (prima fra tutte la possibilità di muoversi in tutta la regione in zona arancione - potendo recarsi anche ad Aosta - vista la dimensione dei nostri paesi e della regione stessa, passeggiare in tutto il comune e non solo vicino a casa, far fondo d'inverno, e poi tentò l'apertura di bar e ristoranti in zona arancione ma la legge è stata impugnata...)
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