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  1. #81
    Burrasca L'avatar di Viva la fioca
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Citazione Originariamente Scritto da Nonbinary Visualizza Messaggio
    Ah! Mi aspettavo che, in questo periodo, i campi fossero fangosi.
    È un po' che non piove e molti giorni di fohn e freddo molto asciutto hanno reso il terreno piuttosto secco.
    Marzo per ora a 0 mm e anche a febbraio qui non ne aveva fatti tanti dopo dicembre e gennaio però ampiamente sopra media

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  2. #82
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Nevica benissimo! Tempistiche tutte ad cazzum come sempre :D

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  3. #83
    Vento forte L'avatar di David Gilmour
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Certo che per me leggere voi siete veramente in un altro mondo rispetto a qui!

    "i'm becoming harder to live with..."

  4. #84
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Risveglio col sole, ora se ne sta già andando.. Cumuleggia! Oggi altri rovesci probabilmente! Bene bene

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  5. #85
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Allora, pronti per il pippone?
    Approfittando della questione di CheccoLau, che voleva saperne di più sul clima saluzzese, facciamo una piccola disamina.
    La domanda da lui posta è tutto sommato semplice: "Perchè qui nevica poco?"
    La prima risposta da dare, anzitutto, è che - ovunque - fa troppo caldo: il GW galoppa, e avere temperature degne di neve, sotto ad una certa quota, sta diventando sempre più difficile. Questo è il motivo principale, sopra tutti, ed è bene sottolinearlo.
    In secondo luogo è una questione precipitativa, che a sua volta dipende dall'orografia. Come sappiamo bene, siamo chiusi da rilievi imponenti ad W e a S (oltre che a N), e questa è la primissima considerazione da fare: l'orografia è determinante nella distribuzione delle precipitazioni e conoscere questa è già un enorme passo avanti per la comprensione delle seconde.
    La distribuzione delle precipitazioni dipende anche dalle correnti alle varie quote che si hanno con determinate configurazioni. Non entro nel dettaglio semplicemente perchè di fisica non ne so assolutamente nulla, mi limito a dire che faccio un discorso mooolto approssimativo, non indagando sulle correnti alle varie quote, ma semplifico proprio al massimo.
    Ho individuato quelle che, secondo me, sono le configurazioni e correnti prevalenti nel trimestre invernale.

    1) Perturbazione atlantica spinta da correnti da SW - Libeccio

    libeccio.jpg

    I rilievi alpini sono chiusi a ferro di cavallo, e le maggiori precipitazioni si hanno nel SW per sfondamento e dal Savonese verso E. Sul SW per via dell'intensità delle correnti, dal Savonese verso E perchè, mano a mano che ci si sposta verso E, i rilievi nell'immediato SW si fanno via via più bassi, e dunque le precipitazioni passano con maggiore facilità. Se ci concentriamo sulla zona Alto-Cuneese/Basso Torinese (nonchè Saluzzese) vediamo che in quel punto i rilievi alpini nell'immediato SW sono molto imponenti, fatti di catene principali e secondarie: è dunque difficile che riescano a sfondare in maniera proficua. Prendono bene le alte valli occidentali (Maira, Varaita, Po, Pellice), ma dalle medie valli in giù arriva poca roba, e sulla pianura ancora meno.

    2) Risalita umida da S - Ostro

    Ostro.jpg

    Questa è una situazione tipica da prefrontale umido. Anche qui, le precipitazioni seguono perfettamente i rilievi. Laddove i rilievi sono più bassi (ad E) le precipitazioni sfondano con facilità nel versante padano; mano a mano che ci si sposta ad W i rilievi si alzano e le precipitazioni fanno sempre un pò meno strada, fino a farne ben poca. Dalla Valle Grana verso N in genere non arriva molto, e sia le valli occidentali (esclusa la Stura e parzialmente la Grana) non vedono grandi cose; la zona del Saluzzese resta tutto sommato ai margini e dipende dall'intensità delle correnti: se sono molto forti qualcosa può arrivare da S, se no poca roba, la pianura in questione rimane poco coinvolta.

    3) Entrata fredda da NE o E-NE

    ne.jpg

    Tipica invernale. Ingresso freddo da E-NE: in generale quasi tutto il Nord Italia vede pochissimo (esclusa l'Emilia Romagna pedemontana), in regione l'unica zona premiata è la pedemontana sud-occidentale cuneese, segnatamente Alpi Marittime e Liguri e relative pedemontane. Sulla pedemontana delle Cozie qualcosa si vede, ma diventa via via meno incisiva mano a mano che si sale verso N. La pianura Saluzzese-Alto Cuneese rimane anche stavolta ai margini: non ha immediatamente a SW dei rilievi tali da generare stau orografico (come avviene per Cuneo o Mondovì, per capirci), e dunque non vede grandi fenomeni.

    Questo discorso si riflette molto bene nella piovosità invernale, soprattutto nel mese di gennaio, e si riflette benissimo nelle medie!
    Ho preso posti con la piovosità simile, in modo da avere un confronto sostenibile.
    Guardiamo la differenza che c'è fra Saluzzo (sì, lasciate stare le temperature, la stazione è in un posto dal microclima assurdo)

    Saluzzo.JPG

    e Mondovì

    Mondovì.JPG

    Guardiamo il trimestre invernale: nonostante Saluzzo sia piovosa di Mondovì, nel trimestre invernale nella prima precipita decisamente meno che nella seconda.

    Altro confronto: Paesana

    Paesana.JPG

    E Priero

    Priero.JPG

    Anche qui differenza notevole in inverno

    In sintesi, la zona Alto Cuneese/Basso Torinese e il Saluzzese sono meno nevose (al di là del GW) perchè mediamente precipita di meno, causa configurazioni e correnti prevalenti nel trimestre invernale e dunque a causa dell'orografia.

    Qual'è invece il rovescio della medaglia? Guardiamo le medie, e guardiamo cosa accade in primavera, quando le correnti prevalenti sono quelle da SE: avviene l'esatto opposto, ossia il Saluzzese e le sue valli, dai rilievi imponenti ad W, godono di maggiore stau orografico rispetto al S, e dunque maggiori precipitazioni.
    Lou soulei nais per tuchi

  6. #86
    Burrasca forte L'avatar di 4na
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Allora, pronti per il pippone?
    Approfittando della questione di CheccoLau, che voleva saperne di più sul clima saluzzese, facciamo una piccola disamina.
    La domanda da lui posta è tutto sommato semplice: "Perchè qui nevica poco?"
    La prima risposta da dare, anzitutto, è che - ovunque - fa troppo caldo: il GW galoppa, e avere temperature degne di neve, sotto ad una certa quota, sta diventando sempre più difficile. Questo è il motivo principale, sopra tutti, ed è bene sottolinearlo.
    In secondo luogo è una questione precipitativa, che a sua volta dipende dall'orografia. Come sappiamo bene, siamo chiusi da rilievi imponenti ad W e a S (oltre che a N), e questa è la primissima considerazione da fare: l'orografia è determinante nella distribuzione delle precipitazioni e conoscere questa è già un enorme passo avanti per la comprensione delle seconde.
    La distribuzione delle precipitazioni dipende anche dalle correnti alle varie quote che si hanno con determinate configurazioni. Non entro nel dettaglio semplicemente perchè di fisica non ne so assolutamente nulla, mi limito a dire che faccio un discorso mooolto approssimativo, non indagando sulle correnti alle varie quote, ma semplifico proprio al massimo.
    Ho individuato quelle che, secondo me, sono le configurazioni e correnti prevalenti nel trimestre invernale.

    1) Perturbazione atlantica spinta da correnti da SW - Libeccio

    libeccio.jpg

    I rilievi alpini sono chiusi a ferro di cavallo, e le maggiori precipitazioni si hanno nel SW per sfondamento e dal Savonese verso E. Sul SW per via dell'intensità delle correnti, dal Savonese verso E perchè, mano a mano che ci si sposta verso E, i rilievi nell'immediato SW si fanno via via più bassi, e dunque le precipitazioni passano con maggiore facilità. Se ci concentriamo sulla zona Alto-Cuneese/Basso Torinese (nonchè Saluzzese) vediamo che in quel punto i rilievi alpini nell'immediato SW sono molto imponenti, fatti di catene principali e secondarie: è dunque difficile che riescano a sfondare in maniera proficua. Prendono bene le alte valli occidentali (Maira, Varaita, Po, Pellice), ma dalle medie valli in giù arriva poca roba, e sulla pianura ancora meno.

    2) Risalita umida da S - Ostro

    Ostro.jpg

    Questa è una situazione tipica da prefrontale umido. Anche qui, le precipitazioni seguono perfettamente i rilievi. Laddove i rilievi sono più bassi (ad E) le precipitazioni sfondano con facilità nel versante padano; mano a mano che ci si sposta ad W i rilievi si alzano e le precipitazioni fanno sempre un pò meno strada, fino a farne ben poca. Dalla Valle Grana verso N in genere non arriva molto, e sia le valli occidentali (esclusa la Stura e parzialmente la Grana) non vedono grandi cose; la zona del Saluzzese resta tutto sommato ai margini e dipende dall'intensità delle correnti: se sono molto forti qualcosa può arrivare da S, se no poca roba, la pianura in questione rimane poco coinvolta.

    3) Entrata fredda da NE o E-NE

    ne.jpg

    Tipica invernale. Ingresso freddo da E-NE: in generale quasi tutto il Nord Italia vede pochissimo (esclusa l'Emilia Romagna pedemontana), in regione l'unica zona premiata è la pedemontana sud-occidentale cuneese, segnatamente Alpi Marittime e Liguri e relative pedemontane. Sulla pedemontana delle Cozie qualcosa si vede, ma diventa via via meno incisiva mano a mano che si sale verso N. La pianura Saluzzese-Alto Cuneese rimane anche stavolta ai margini: non ha immediatamente a SW dei rilievi tali da generare stau orografico (come avviene per Cuneo o Mondovì, per capirci), e dunque non vede grandi fenomeni.

    Questo discorso si riflette molto bene nella piovosità invernale, soprattutto nel mese di gennaio, e si riflette benissimo nelle medie!
    Ho preso posti con la piovosità simile, in modo da avere un confronto sostenibile.
    Guardiamo la differenza che c'è fra Saluzzo (sì, lasciate stare le temperature, la stazione è in un posto dal microclima assurdo)

    Saluzzo.JPG

    e Mondovì

    Mondovì.JPG

    Guardiamo il trimestre invernale: nonostante Saluzzo sia piovosa di Mondovì, nel trimestre invernale nella prima precipita decisamente meno che nella seconda.

    Altro confronto: Paesana

    Paesana.JPG

    E Priero

    Priero.JPG

    Anche qui differenza notevole in inverno

    In sintesi, la zona Alto Cuneese/Basso Torinese e il Saluzzese sono meno nevose (al di là del GW) perchè mediamente precipita di meno, causa configurazioni e correnti prevalenti nel trimestre invernale e dunque a causa dell'orografia.

    Qual'è invece il rovescio della medaglia? Guardiamo le medie, e guardiamo cosa accade in primavera, quando le correnti prevalenti sono quelle da SE: avviene l'esatto opposto, ossia il Saluzzese e le sue valli, dai rilievi imponenti ad W, godono di maggiore stau orografico rispetto al S, e dunque maggiori precipitazioni.
    Bella disanima Walter. Hai centrato i vari punti. Sullo specifico della nevosita' pero' punterei sottolinerei come spesso, oltre ad una questione di temperature in quota lievemente piu' alte dovute alle varie configurazioni/ e disposizione delle isoterme, ci sia la questione quota.

    La stazione di Saluzzo che hai preso si trova in cima ad un cucuzzolo esposto ai 4 venti, va di rado sotto zero! Ma a parte cio' la piana saluzzese va dai 320 a 400 mt che fan si di avere automaticamente un grado in piu' rispetto alle limitrofe piane meridionali a 500 mt. Spesso ce lo dimentichiamo ma il motivo per cui molte volte a Cuneo nevica e Saluzzo no, oltre alle dinamiche, e' proprio un mero problema di quota.

    La localita' della stazione di Saluzzo e' clamorosa. Situazioni da mista in citta' e 5 cm lassu'. Purtroppo la battaglia ormai si gioca alle basse quote quasi sempre causa GW.

    Ultima cosa che rende meno nevoso il Saluzzese rispetto al Cuneese, oltre ai punti di cui sopra e' il richiamo borinico della pedemontana, presente spesso, che a mio modo di vedere sbatte e si disperde proprio sulle colline alle spalle di Saluzzo-Verzuolo-Busca, risparmiando le piane meridionali.

    Ci sono una marea di microclimi qui intorno!!!

    Buona domenica!

    Revello - CN 353 m slm


  7. #87
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Grazie davvero, ora mi è più chiaro il quadro.

    Già solo pochi anni fa ricordo che spesso vedevo nevicare a Saluzzo quando molte volte partivo da Torino con la pioggia e all'altezza di Moretta, o comunque sopra i 300 metri, girava in neve. Avevo un po' identificato a occhio questo limite perché lo notai più volte, per quanto poco possa valere. Probabilmente ora si sta spostando sempre più in alto e a sud...e se quest'anno non avessi avuto quel grado in più forse non mi sarebbe sembrato l'anno delle occasioni mancate.

  8. #88
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Citazione Originariamente Scritto da 4na Visualizza Messaggio
    Bella disanima Walter. Hai centrato i vari punti. Sullo specifico della nevosita' pero' punterei sottolinerei come spesso, oltre ad una questione di temperature in quota lievemente piu' alte dovute alle varie configurazioni/ e disposizione delle isoterme, ci sia la questione quota.

    La stazione di Saluzzo che hai preso si trova in cima ad un cucuzzolo esposto ai 4 venti, va di rado sotto zero! Ma a parte cio' la piana saluzzese va dai 320 a 400 mt che fan si di avere automaticamente un grado in piu' rispetto alle limitrofe piane meridionali a 500 mt. Spesso ce lo dimentichiamo ma il motivo per cui molte volte a Cuneo nevica e Saluzzo no, oltre alle dinamiche, e' proprio un mero problema di quota.

    La localita' della stazione di Saluzzo e' clamorosa. Situazioni da mista in citta' e 5 cm lassu'. Purtroppo la battaglia ormai si gioca alle basse quote quasi sempre causa GW.

    Ultima cosa che rende meno nevoso il Saluzzese rispetto al Cuneese, oltre ai punti di cui sopra e' il richiamo borinico della pedemontana, presente spesso, che a mio modo di vedere sbatte e si disperde proprio sulle colline alle spalle di Saluzzo-Verzuolo-Busca, risparmiando le piane meridionali.

    Ci sono una marea di microclimi qui intorno!!!

    Buona domenica!
    Vero, anche la quota ha la sua importanza, ma relativa, vedasi Ceva, che ha la stessa altitudine di Saluzzo, ma nevosità più che doppia. Bravo che hai menzionato il borino, tipico dei minimi bassi con correnti da NE, fa sì che al suolo si attivino correnti da N o da NW, che inibiscono le precipitazioni sulla pedemontana occidentale e danneggiano la colonna d'aria.

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  9. #89
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Vero, anche la quota ha la sua importanza, ma relativa, vedasi Ceva, che ha la stessa altitudine di Saluzzo, ma nevosità più che doppia. Bravo che hai menzionato il borino, tipico dei minimi bassi con correnti da NE, fa sì che al suolo si attivino correnti da N o da NW, che inibiscono le precipitazioni sulla pedemontana occidentale e danneggiano la colonna d'aria.

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    Beh chiaro la quota è solo una delle componenti, che può valere per zone limitrofe. Ceva è alla stessa quota ma la becca con configurazioni diverse.
    Buona primavera a tutti!

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  10. #90
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    Predefinito Re: Basso Piemonte CN-AL-AT Marzo 2021

    per me la quota conta esattamente come l'intensita' delle precipitazioni non e' nemmeno tanto un discorso centro piemonte, basso piemonte la differenza la fanno entrambi piu' o meno in egual misura

    faccio un esempio banale e fantascientifico

    Cuneo ha circa 120 cm di neve media annua? il mio paese si aggira sui 45 cm
    la differenza sta ovviamente nei 250 mt di differenza di altitudine che non sono affatto poco e se a questo ci aggiungiamo la maggior quantita' di precipitazioni il che si traduce in un maggior RR il gioco e' fatto! dico fantascientifico perche' se per assurdo Cuneo fosse situato a 285 mt di quota ed avesse si e o 100 mm di precipitazioni nel trimestre invernale come il mio paese la nevosita' media annua sarebbe pressoche' identica

    per cui quota e intensita' di precipitazioni fanno si che le medie nivometriche cambiano davvero di molto da zona a zona


    perche' il cuscino tiene maggiormente man mano che ti sposti verso il sud della regione? semplicemente perche' hai maggiori precipitazioni, maggiori RR e questo fa si che riesci a salvaguardare maggiormente l'integrita' della colonna isotermica sovrastante potendo godere appunto di maggior omotermia

    Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro

    http://meteorob.altervista.org/Cava280/

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