Vero, lo riporto qui:
"L'avvezione di aria fredda e umida orientale andrà attenuandosi e torneranno a prevalere le schiarite. Nel complesso la situazione anticiclonica tenderà a perdurare, pertanto si prolungherà ulteriormente la fase siccitosa. Temperature in aumento, in modo più marcato dopo il 22 marzo con passaggio a condizioni primaverili e massime anche verso i 20 gradi."
Possiamo non guardare i modelli per almeno una settimana.
Lou soulei nais per tuchi
Bon, posso prenotare il cambio gomme in tranquillità. Intanto Google foto mi ricorda che 6 anni fa era sceso qualche cm. sulle forizie in fiore...
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Non metto quelle scattate in montagna, sempre in Marzo
Ma ancora con questa storia che la SMi utilizza modelli alieni. Una volta per tutte, non c è niente di anomalo o nascosto, solo tanta ma tanta esperienza fatta da quasi 30 anni di previsioni e lettura dei modelli. Inoltre vi posso assicurare che qui nel forum ci sono personaggi che sulla capacità di individuare le tendenze successive sono altrettanto bravi. Per la cronaca da una veloce lettura dei 12 Z la fase primaverile ad inizio terza decade viene prontamente smentita; nessuno ha la sfera di cristallo o ha un dottorato in stregoneria, ma è semplicemente più esperto di altri nell'interpretare le emissioni modellistiche. Leggetevi i commenti sempre a modo e professionali di @Alessandro1985
Tornando a parlare di modelli, occhio alle gelate tardive di lunedì, copertina da est permettendo, in quasi perfetto sincro con l'equinozio di primavera( 20 marzo)
Uno sguardo sulle siccità più "vecchie"
1950/1951: Appena 36.6mm nel trimestre invernale e 25.6mm caduti nel mese di marzo 1952: appena 62.2mm da dicembre 1951 a marzo 1952
1948/1949: scarsità di piogge da ottobre 1948 a marzo 1949: appena 71mm ad Aosta e, per Cuneo, 122mm da novembre a marzo.
1946: siccità nella seconda parte dell'anno: 264.2mm da giugno a dicembre
1945: siccità primaverile ed estiva: 142.4mm da febbraio a luglio
1921/1922: lunga siccità: cadono 136.0mm da settembre 1921 a febbraio 1922 e, allungando il periodo, 295.4mm da luglio 1921 a marzo 1922.
1894: siccità: Aosta chiude l'intero anno a 280.0mm. Non si tratta proprio di una siccità assoluta, ma tutti i mesi dell'anno escluso maggio hanno chiuso con deciso deficit pluviometrico.
1892/1893: E' una delle siccità più gravi della storia del Nord Ovest, Svizzera e parte di Europa: precipitazioni scarsissime e caldo dall'autunno 1892 fino all'estate 1893: marzatelli e frumentone addirittura non riescono a nascere, sofferenza grave di tutte le specie vegetative, gran parte dei raccolti è compromessa. Gli ultimi giorni di marzo vengono raccolte ciliegie mature a Pont-Saint-Martin e a Carema, il 10 aprile vengono raccolte violette ai 2821 metri del Col de Fenetre (sopra Cogne), al 25 aprile il tragitto compiuto da una processione da Champorcher al Lac Miserin (2577m.) è sgombro di neve tranne l'ultimissimo tratto (solo per dare un paragone, in genere questa festa si teneva il 5 agosto perchè prima di allora c'era troppa neve); idem Saint-Grat (1765m.), al 27 aprile, nessuna traccia di neve. A fine aprile 1893 si fanno processioni e novene per invocare la pioggia. Il pluviometro al Colle Valdobbia (2480m.), un posto che dovrebbe avere come minimo 2.000mm annui, raccoglie una cosa come 213mm da novembre a febbraio, mentre Aosta non riceve nessuna precipitazione dal 17 marzo al 23 aprile, e precipitazioni irrisorie fino al 10 maggio: l'anno intero cumulerà appena 276mm.
1816/1817: Inverno secchissimo e caldo in tutto il Nord: A Branzi (BG): inverno dominato da venti niente freddi, sempre sereno, pochissima neve. Aprile descritto come dominato da venti aridi e freddissimi, senza pioggia e senza erba per la siccità. A Cuneo definito come "l'inverno più caldo mai visto dal 1747", ci fu sole ininterrotto dal 22 gennaio al 21 marzo, anche qui con siccità e venti da nord. Il Gesso ebbe una secca memorabile, complice la pochissima neve in quota, rimase asciutto addirittura fino al 18 maggio, data che fu preceduta da due giorni caldissimi; per contro, un mese dopo, si ebbe un evento alluvionale che portò via il ponte sul torrente.
Lou soulei nais per tuchi
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