Gigio docet
Nei brevi e locali rovesci che oggi pomeriggio si sono manifestati in alcune aree della Romagna, alcuni si saranno stupiti della comparsa di grandine di piccole dimensioni, graupel, ma soprattutto di qualche fiocco di neve nelle precipitazioni, anche a quote quasi pianeggianti. Ma non si tratta di eventi straordinari (in aprile accade più spesso di quanto si pensi in occasione di afflussi di aria artica marittima), e il radiosondaggio 12z di S. P. Capofiume ci viene in soccorso: livello dello zero termico a 1105 m, ma livello dello zero di bulbo umido (ben più importante) assai più in basso: 783 m. Siccome le precipitazioni sono state esclusivamente di tipo convettivo (da nubi cumuliformi), le correnti discendenti (downdraft) che le accompagnano sono piuttosto intense, e possono essere in grado, nelle condizioni di oggi, di far tranquillamente sopravvivere i fiocchi più grossi fino al suolo.
Aggiungiamo che nei bassi strati l’aria è piuttosto secca, e questo rappresenta un ulteriore aiutino poiché l’evaporazione per le precipitazioni liquide, e la fusione e/o la sublimazione per quelle solide, raffreddano ulteriormente l’aria sotto la nube migliorando temporaneamente le condizioni ambientali. Altro aspetto: oggi di CAPE (Convective Available Potential Energy) ne avevamo proprio poco (l’aria è freddina e poco umida nei bassi strati, del resto siamo all’inizio di aprile), ma di quei miseri 149 J/Kg, ben 137 J/Kg (il 92%) erano nella “Hail Growth Region”, ovvero, in termini spicci, quella zona (tra i livelli termici compresi tra i valori di -10 e -30°C) dove le particelle solide e quelle liquide allo stato sopraffuso “lavorano meglio” per accrescere i piccoli embrioni già formati (partendo quasi sempre da piccolissime palline di graupel); si tratta dell’area azzurra nel radiosondaggio. Naturalmente con così poca “energia” il top delle nubi cumuliformi era piuttosto basso (peraltro la tropopausa è bassa, sia perché c’è aria molto fredda in quota, sia perché siamo a inizio aprile), i moti verticali erano modesti ma sufficienti a produrre un elevato numero di chicchi piccoli, che però sfruttano l’ambiente favorevole per arrivare in discreta quantità fino al suolo. Poco shear nel campo del vento, quindi i “temporalini” sono abbastanza lenti e durano poco, quel tanto che è consentito dal “bruciare” la poca benzina a disposizione..
Grandinatelle di piccole dimensioni sono abbastanza comuni in questo periodo dell’anno appena si innescano nubi cumuliformi. Tutto questo in estrema sintesi, giacché ci sarebbe altro da aggiungere, ma è sabato e basta così.
Ite, missa est.
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Per i non informati:
le definizioni di graupel o neve tonda sono da dimenticare. Le precipitazioni solide a bassa quota frequenti oggi sull'Italia erano costituite nientepopodimeno che da GRANDINEVE!
Sicuro sicuro, l'ho sentito su isoradio!
...non e' che domani mattina con questi DP la vediamo???
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Abbiamo il minimo sulla testa, appena trasla nevischio facile dal Ravennate.... E poche malette
Comunque, sembrava una rodanata perfetta per la Toscana e il Lazio, ma le precipitazioni sono state sotto le attese.
Il minimo era ben formato, ma non e' stato produttivo.
Mancanza di combustibile?? Ci puo stare a fine inverno il mediterraneo non pare cosi' generoso.....
Minimo tropo chiuso???......Ha prodotto molto di piu' la blanda depressione di Venerdi
Piove
Piove con 3,5 C, nella notte -0,3 prima delle nuvole.
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Cielo quasi nuvoloso qui a Faenza (RA); a San Biagio (RA) vento debole da W e temperatura minima di +2,6°c.
Ieri, a San Biagio (RA), temperatura massima di +12,6°c.
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