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  1. #41
    Vento forte L'avatar di Albert0
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    Citazione Originariamente Scritto da lukeud Visualizza Messaggio
    Ma quelli che parlano di fresco e poi si vedranno massime fino a 33 gradi venerdì (Osmer) , ci resteranno male?
    Non lo so , perchè ho scritto numerosi post sul calo. Da 36C a 31C e un calo netto, mantenuto sembra per 4 giorni su valori max 32. Nel we vedo addirittura una +12C! Vediamo sta notte che fà,
    domani dovrebbe essere 30-31 che è uno sbalzo notevole ( ok probabile notte tropicale e sopramedia, ma rispetto oggi dove in max letteralmente si muore record e minima è da recor è orrimo)
    Che si tratti di un calo dal'assurdo con i ghiacchiai che si sgretolano a un leggero sopramedia non toglie che sia un calo. Come dire, quando si è poveri ache 1€ è una piccola ricchezza.
    ( PS ho osato spegnere il condizionatore perchè ero via, alle 12 avevo 30C. Di notte non apro , tanto ci sono 27C alle 01)
    Ultima modifica di Albert0; 04/07/2022 alle 14:07

  2. #42
    Vento teso L'avatar di gdl
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    Primo passaggio di maltempo a vuoto... qui non c'è verso di vedere una goccia d'acqua...
    Mentre gli occhi puntano alla Marmolada
    non chiedetemi previsioni, sono un nowcaster puro!
    il mio blog di ricerca e sperimentazione http://ricercasperimentale.blogspot.com/

  3. #43
    Vento forte L'avatar di Albert0
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    Citazione Originariamente Scritto da gdl Visualizza Messaggio
    Primo passaggio di maltempo a vuoto... qui non c'è verso di vedere una goccia d'acqua...
    Calma... Arabba e Moloch danno la curvatura ciclonica in nottata. Facciamo i conti domani.
    Precipitazioni comunque dimenticarsela se no c'pe un corpo di fortuna, modifica circolazoe ma niente fonti, sul lato siccità siamo al buio completo

  4. #44
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    Citazione Originariamente Scritto da basso_piave Visualizza Messaggio
    Sicuro della tua stazione? Dalla rete arpav 34/35 con punte di 36°C ma 39 sono lontanissimi...

    Effettivamente è stata una mattinata folle come valori, la nuvolosità arrivata ha però bloccato la salita e si nota una lieve flessione.

    Temporali in montagna e nuova instabilità in partenza in Piemonte
    Guarda, la mia stazione generalmente sovrastima di circa 1°C rispetto alle limitrofe, a parte Lison Arpav che è sempre 2°C inferiore...ora io non so, vedo DAVIS PRO subito dopo il confine ( Pocenia) oggi a 38,4°, ieri era 37,1° contro i 37,8° della mia....Lison Arpav è in un sito molto particolare , immerso nel verde e ben lontano da centri urbanizzati ( Lison sono 4 case in croce in mezzo ai campi) , in più credo sia ventilata e comunque temo che sottostimi un pò....in bassa friulana i 37°/38° e anche oltre dalla rete MMW erano tantissimi oggi, Fogliano di Redipuglia addirittura i 41°....io sono termicamente molto più vicino e simile alla bassa friulana che non alla bassa veneta orientale, c'è una linea di confine proprio da poco prima di Lison andando verso san Donà che si nota anche dai termo auto in condizioni di bel tempo e con una differenza in meno sempre fra 1,5°/2°C.

    Ps: chiaramente parlo sempre in condizioni prevalentemente soleggiate, con condizioni perturbate o instabile le differenze diminuiscono notevolmente azzerandosi quasi.

  5. #45
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    Citazione Originariamente Scritto da gdl Visualizza Messaggio
    Primo passaggio di maltempo a vuoto... qui non c'è verso di vedere una goccia d'acqua...
    Mentre gli occhi puntano alla Marmolada
    Primo fronte dopo cena
    Poi tutta domani mattina possibili temporali


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  6. #46
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Guarda, la mia stazione generalmente sovrastima di circa 1°C rispetto alle limitrofe, a parte Lison Arpav che è sempre 2°C inferiore...ora io non so, vedo DAVIS PRO subito dopo il confine ( Pocenia) oggi a 38,4°, ieri era 37,1° contro i 37,8° della mia....Lison Arpav è in un sito molto particolare , immerso nel verde e ben lontano da centri urbanizzati ( Lison sono 4 case in croce in mezzo ai campi) , in più credo sia ventilata e comunque temo che sottostimi un pò....in bassa friulana i 37°/38° e anche oltre dalla rete MMW erano tantissimi oggi, Fogliano di Redipuglia addirittura i 41°....io sono termicamente molto più vicino e simile alla bassa friulana che non alla bassa veneta orientale, c'è una linea di confine proprio da poco prima di Lison andando verso san Donà che si nota anche dai termo auto in condizioni di bel tempo e con una differenza in meno sempre fra 1,5°/2°C.

    Ps: chiaramente parlo sempre in condizioni prevalentemente soleggiate, con condizioni perturbate o instabile le differenze diminuiscono notevolmente azzerandosi quasi.
    effettivamente lugugnana e fossalta di P. hanno avuto un picco di ur inferiore al 30% che più a ovest non c'è stato e questo potrebbe aver favorito picco di temperatura più alto.
    comunque stamattina è stata infernale.
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  7. #47
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    qui estremi 21,8/34,9

    giornata caldissima , soprattutto la minima molto alta (non ha aiutato il cielo nuvoloso in notatta)

    Nel pomeriggio annuvolamenti da NW e raffiche di vento, T calata a 29,5/30, si sta molto meglio.

    Nei prossimi giorni fare 17/31 o giù di li sarà uno spettacolo in confronto a ieri ed oggi.

  8. #48
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    dal sito del lamma toscana:
    ecmwf batte gfs per la visione dell'instabilità di stamattina.
    differenza di visione per la sera/notte tra i modello wrf e moloch, siano essi implementati gfs o ecmwf: wrf vede l'instabilità serale e notturna, moloch non vede na mazza, specie in pianura. attendiamo di vedere chi "vince" o "indovina".
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  9. #49
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    Citazione Originariamente Scritto da Albert0 Visualizza Messaggio
    Caspita caccia qalche euro e prendi un condizionatore, oggi costano contenuto sia acquisto per uso
    per ora resisto . Quest'anno lo sento di meno .

    intanto vediamo che fa in tarda serata notte . dopo sto caldo pompato di ieri e oggi la vedo coi caxxi la prima passata
    Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
    Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/

  10. #50
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale LUGLIO 2022

    Gran caldo anche qui con massima di 34.4°C; pure qui pomeriggio ventoso (come se non fosse già abbastanza secco ), a Pordenone nulla.
    Variabile nelle ore centrali e poi schiarite; ora il radar mostra il fronte in transito sul Veneto occidentale e centrale.
    Tagliamento al ponte di Dignano che ha aumentato la sua portata (anche se essa rimane bassa), probabile effetto delle forti piogge in Carnia/Cadore della scorsa settimana; non ci sarebbe voluto molto se non altro per risolvere il problema dell'irrigazione in pianura.

    Ecco la parte finale di giugno nella stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 19.8°C, +3.4°C dalla media 1991/2020, estremi 18.9°C/20.9°C, terzo posto su 32 fra le più alte insieme al 2008, quattro valori sopra i venti gradi.
    • Media medie 25.9°C, +3.5°C dalla media, estremi 24.7°C/28.8°C, quarto posto fra le più calde, otto valori sopra i 25 gradi.
    • Media massime 32.1°C, +3.9°C dalla media, estremi 29.7°C/36.1°C, quinto posto fra le più calde, otto valori sopra i trenta gradi di cui uno oltre i 35.
    • Escursione termica giornaliera 12.3°C, +0.5°C dalla media, estremi 9.1°C/16.7°C, tredicesimo posto fra le più alte insieme al 2012, 2017, 2018 e 2019.
    • Radiazione solare 24222 KJ\mq, +1582 dalla media, estremi 15398/29124 KJ\mq, dodicesimo posto fra le più soleggiate.
    • Caduti 56.2 mm in due giorni.
    • Pressione media 1002 hPa, -1.2 hPa dalla media 1993/2020, estremi 1000/1004.6 hPa, undicesimo posto su 31 fra le più basse.
    • Media ad 850 hPa 16.5°C, +3.3°C dalla media 1991/2020, estremi 14.2°C/20.4°C, quarto posto su 42 fra le più calde, tre valori sotto i quindici gradi ed uno sopra i venti (mancano i dati del giorno 29).
    • Quota media ZT 4121 metri, +575 dalla media, estremi 3364/4441 metri, secondo posto fra le più alte, un valore sotto i 3500 metri e tredici sopra i quattromila (anche in questo caso mancano i dati del giorno 29).

    Finale mensile molto caldo a tutte le quote: non abbiamo avuto minime fresche, le medie hanno superato i 25 gradi molto spesso e le massime hanno superato quasi sempre i trenta; il picco assoluto della temperatura massima è arrivato a nove decimi dal record decadale e mensile, fatto segnare il 27 giugno 2019.
    In quota la temperatura si è mantenuta quasi sempre sopra i quindici gradi, la punta massima è stata poco sopra i venti e lo ZT è stato spesso sopra i quattromila metri; questa decade ha avuto lo ZT medio superiore ai quattromila metri, in giugno è accaduto solamente nel 2006, 2008, 2016, 2019 (record assoluto di 4271 metri) e 2022, nella seconda decade abbiamo solo il 2017 (4072) mentre per la prima resiste il lontano 1996 con 3937 (unica decade estiva a non aver ancora fatto segnare una media superiore ai quattromila metri).
    Da segnalare anche il ritorno delle piogge un po' più serie: la sera del 23 giugno ha piovuto per qualche ora diffusamente anche sulla pianura, il giorno 28 sono caduti oltre 100 mm nel Friuli nordoccidentale, Carnia e Cadore (con anche qualche danno). Queste piogge hanno riempito l’invaso del torrente Cellina e garantito l’irrigazione per il resto dell’estate su parte della pianura pordenonese (il problema della siccità continua, ma almeno è arrivato un po' di sollievo).

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 17.6°C, +2°C dalla media 1991/2020, estremi 13.8°C/20.9°C, terzo posto su 31 fra i più caldi, tre valori sotto i quindici gradi e quattro sopra i venti.
    • Media medie 24.6°C, +3.3°C dalla media, estremi 18.2°C/28.8°C, terzo posto fra i più caldi, un valore sotto i venti gradi e quattordici sopra i 25.
    • Media massime 31.1°C, +4°C dalla media, estremi 20.1°C/36.1°C, secondo posto fra i più caldi, 23 valori sopra i trenta (di cui uno sopra i 35) ed uno sotto i 25.
    • Escursione termica giornaliera 13.5°C, +2°C dalla media, estremi 5°C/17.6°C, secondo posto fra le più alte.
    • Radiazione solare media 23967 KJ\mq, +2264 dalla media, estremi 6092/29556 KJ\mq, quarto posto fra i più soleggiati.
    • Caduti 81.6 mm, -45.2 mm (-35.6%) dalla media, sesto posto fra i più secchi; sei giorni piovosi, -3 dalla media, quarto valore più basso insieme al 2003.
    • Pressione media 1004 hPa, +0.8°C dalla media, estremi 997.3/1009.7 hPa, quattordicesimo posto su 31 fra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 14.6°C, +2.5°C dalla media 1991/2020, estremi 9.6°C/20.4°C, terzo posto su 42 fra i più caldi, due valori sotto i dieci gradi e 24 sopra i quindici (di cui uno sopra i venti). Mancano i dati del giorno 29.
    • Quota media ZT 3845 metri, +466 dalla media, estremi 2830/4561 metri, secondo posto fra le più alte, 14 valori sotto i 3500 metri (di cui uno inferiore ai tremila) e 23 sopra i quattromila (di cui uno oltre i 4500). Anche in questo caso mancano i dati del giorno 29.

    Giugno è stato molto caldo, sia al suolo che in quota; per la quinta volta negli ultimi sei anni (2020 a parte) abbiamo avuto un giugno davvero molto caldo, con stabilità e caldo prevalenti.
    Questo giugno in quota è stato circa in linea con le vecchie medie decennali di luglio ed agosto, mentre al suolo sarebbe un pochino sopramedia perfino considerando le medie degli altri due mesi e riferite allo scorso decennio (esse sono salite notevolmente, in particolare per luglio).
    Ad 850 hPa è comparsa l’isoterma +20°C: si tratta della quarta volta negli ultimi sei giugni (2017, 2019, 2021 e 2022) e nel 2019 erano stati raggiunti addirittura i +24.2°C; per contro, durante i 36 anni precedenti tale isoterma era arrivata brevemente solo nel 2003 e 2005.
    Nonostante il gran caldo, con molte giornate aventi media superiore ai 25 gradi (14 come il 2019 e due in meso del 2003), molte massime sopra i trenta (ben 23, supera di una il precedente record del 2003) e diversi giorni con temperatura sopra i quindici gradi in quota e ZT superiore ai quattromila metri, questo giugno non è riuscito a competere fino in fondo per il primo posto nelle varie classifiche.
    In ogni caso non va affatto sottovalutato, è stato un mese assai tosto e peraltro non è affatto isolato.
    Dato il bel tempo prevalente, l’escursione termica ed il soleggiamento sono stati piuttosto alti.
    Riguardo la pioggia, essa è stata sottomedia in questa stazione ma la situazione è variegata a seconda delle zone: come detto sopra, in montagna è piovuto per bene (soprattutto in Carnia) e parte della pianura pordenonese occidentale è a posto per quanto riguarda l’irrigazione nella parte rimanente dell’estate.
    Tuttavia rimangono problemi di secco e di falde freatiche basse nelle altre zone, anche in questo mese ha piovuto poco su quasi tutta la pianura e la costa.
    Ormai giugno ha in comune con i mesi del passato solo il nome, i giorni totali e la collocazione nel calendario: a mio parere esso è il mese che è stato colpito maggiormente dal GW, esso è gradualmente passato dall’essere un mese spesso instabile e molto piovoso (con poche ondate di caldo) all’essere un mese decisamente più caldo e con fasi instabili limitate (ossia brevi passate ed instabilità a ciclo diurno al posto di fasi instabili e fresche della durata di vari giorni).
    Mi sembra un cambiamento abnorme, non si è trattato di un’accentuazione di caratteristiche preesistenti ma di un capovolgimento completo.
    Ora giugno ha raggiunto le medie del luglio anni ’90 al suolo, in quota la media dello scorso decennio non ce l’aveva ancora fatta ma dal 2017 in poi (e sempre con l’eccezione del 2020) le medie in quota sono molto simili a quelle dei vecchi lugli ed agosti.
    Ho provato a fare un calcolo prendendo le medie di questo giugno ed ipotizzando che ad esso segua un bimestre fresco e realmente accaduto (ho preso luglio-agosto 2014): le medie al suolo ed in quota dell’estate risulterebbero di 16.7°C, 22.6°C, 28.6°C, 13.5°C e 3646 metri.
    Essa risulterebbe vicinissima alle medie 1991/2020, posizionandosi circa a metà classifica e si metterebbe dietro buona parte delle estati del lontano passato.
    Pertanto notiamo che i super giugni attuali fanno sì che le estati attuali siano quasi automaticamente più calde di quasi tutte quelle degli anni Ottanta e Novanta; se luglio ed agosto non dovessero essere freschi, anche se essi non dovessero calcare molto la mano l’estate con molta probabilità finirebbe ugualmente fra le prime (fatto che sta succedendo spesso dal decennio scorso, in particolare dal 2012 in poi).

    Ora metto il grafico delle temperature minime:

    Min.png Decenni_Min.png

    Le temperature minime sono aumentate di 1.2°C, passando da 14.8°C a 15.9°C e poi a sedici gradi; nel corso dei decenni abbiamo perso cinque minime inferiori a quindici gradi e sono quasi scomparse quelle sotto i dieci, mentre sono diventate decisamente più frequenti quelle oltre i venti gradi (a partire dal 2002).
    Giugno è stato solamente una volta il più caldo del trimestre estivo e questo è accaduto nel 2007; è stato il più fresco per 21 volte, non è accaduto nel 1993, 1996, 1997, 2000, 2003, 2007, 2016, 2019 e 2021.
    È possibile avere minime inferiori ai dieci gradi, questo è accaduto nel 1991, 1994, 1999, 2000, 2001, 2005, 2006, 2008, 2009, 2010, 2013 e 2017; osserviamo come questo fatto abbia drasticamente ridotto la sua frequenza durante lo scorso decennio.
    Fra gli anni citati spiccano il 2001 per il valore raggiunto e per il numero totale (sei), oltre al 2005 e 2006 per i valori molto bassi; dall’altro lato si distingue il 2003, mai sceso sotto i quindici gradi, che si posiziona al terzo posto assoluto fra i mesi aventi le minime più elevate.
    Dall’altro lato vediamo come sia praticamente scontato superare i quindici gradi almeno una volta; giugno è il primo mese dell’anno in cui è possibile avere minime sopra i venti gradi, che sono diventate un appuntamento quasi fisso a partire dal 2002.
    Infatti negli anni ’90 tale soglia era stata raggiunta o superata solo un paio di volte (1991 e 1996) ed una volta ciascuno; dal 2002 in poi non abbiamo raggiunto i venti gradi nel 2004, 2009, 2010, 2011 e 2014.
    Per il resto, spiccano in maniera particolare il 2003 ed il 2019: essi hanno avuto ben dieci e nove valori (segue il 2006 con cinque), il loro picco massimo è stato elevatissimo e quello del 2019 è il record assoluto di tutta la serie (anche considerando tutti gli altri mesi).

    Adesso le temperature medie:

    Med.png Decenni_Med.png

    La temperatura media è salita di ben 1.9°C, passando da 20.1°C a 21.8°C e poi a 22°C; nel corso dei decenni abbiamo perso cinque giornate con media inferiore ai venti gradi (e sono scomparse quelle sotto i quindici), mentre quelle oltre i 25 (quindi molto calde) sono aumentate di quattro.
    Il mese è stato il più caldo dell’estate solamente per due volte, ossia nel 1996 (pari con luglio) e nel 2019; è stato il più fresco per 21 volte, questo non è accaduto nel 1996, 2000, 2002, 2005, 2006, 2014, 2019 e 2021.
    Si possono verificare giornate decisamente fresche aventi media inferiore a quindici gradi; come detto sopra, esse si concentrano nel lontano passato ed ora sono scomparse.
    Infatti ne abbiamo avuta almeno una nel 1991, 1992, 1994, 1995, 1996, 1997, 2001, 2005, 2006 e 2008; da notare soprattutto i valori del 1991, 1997 e 2001, come pure il 1994 e 1995 che ne hanno avute tre.
    Dall’altro lato spiccano il 2003 e 2019, mai scesi sotto i venti gradi.
    Naturalmente si possono avere giornate molto calde, aventi media giornaliera superiore a 25 gradi; occasionalmente si possono verificare già in maggio, ma è ben più facile averle durante l’estate.
    Anche qui notiamo che dal 2002 in poi è avvenuto un cambio di passo: durante tutti gli anni ’90 avevamo avuto in tutto appena sette valori (due nel 1991, tre nel 1996 ed uno ciascuno per 1993 e 1994), in seguito non ci sono stati più mesi che non ne hanno avuta almeno una.
    Anche in questo caso si fanno notare il 2003, il 2019 ed il 2002 sia per i picchi (il 2003 è l’unico a superare i trenta gradi!) e sia per il numero totale di valori: sedici e quattordici.
    Fra gli altri, si segnalano il picco del 2016 ed il numero di valori del 2002 (otto), del 2006 (undici) e 2012 (nove); gli ultimi due erano iniziati freschi ed instabili, per poi divenire molto caldi.

    Ora le massime:

    Max.png Decenni_Max.png

    Anche in questo caso si registra un forte aumento nel corso dei decenni: la media delle massime è salita di ben 2.2°C (solo aprile ha fatto meglio con 2.5°C) passando da 25.6°C a 27.7°C e poi a 27.8°C.
    Abbiamo perso cinque valori sotto i 25 gradi e guadagnati altrettanti sopra i trenta.
    Ora le medie di giugno, per tutte e tre le temperature al suolo, hanno raggiunto le medie avute da luglio durante gli anni ’90 mentre per raggiungere l’agosto degli anni ’90 c’è ancora un po' di strada da fare (0.4°C, 0.6°C e 1.3°C).
    Giugno è stato il migliore solamente nel 2014; è stato il più fresco in 23 occasioni, non è successo nel 1996, 2000, 2002 (pari con luglio), 2005, 2006, 2014 e 2021.
    È possibile avere massime inferiori a venti gradi, mentre appare impossibile scendere sotto i quindici; un mese su tre non ha avuto massime inferiori ai venti gradi, ossia il 1999, 2000, 2003, 2006, 2012, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019 e 2020.
    Gli anni ’90 si prendono la quasi totalità dei valori (23), con il 1995, 1994 e 1991 sugli scudi (cinque e quattro valori); poi segnaliamo anche il 2008 con cinque valori.
    Come notiamo, tali massime molto fresche sono quasi scomparse durante lo scorso decennio e nel 2003 addirittura non siamo mai scesi sotto i 25 gradi.
    Il superamento dei trenta gradi è quasi scontato, ma osserviamo che alcuni mesi degli anni ’90 non avevano superato tale limite (1992, 1995 e 1999); anche in questo caso la situazione è cambiata a partire dagli anni Duemila con il deciso aumento dei valori alti.
    Anche qui si distinguono il 2022, 2003 ed il 2019 per il numero molto elevato di valori (23, 22 e 18) che li rendono molto più simili a luglio ed agosto, ma spiccano anche il 2005, 2006 e 2017 (13-15 valori).
    A partire dagli anni Duemila sono comparse anche massime sopra i 35 gradi, in precedenza tale valore era stato sfiorato solo nel 1996.

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    T850.jpg Decenni_T850.png

    Anche in quota si registra un forte aumento della temperatura media: ben 2.2°C, che diventano 1.5°C dagli anni ’90, che rendono giugno il mese che si è scaldato maggiormente lungo i decenni.
    Nonostante i forti progressi, giugno è stato il più caldo solamente nel 2019 e non è stato il più fresco solamente in cinque occasioni (1996 pari con luglio, 2000, 2003, 2006 e 2019); a contrario del suolo, non ha ancora raggiunto le vecchie medie decennali degli altri due mesi (anche considerando le più basse).
    Come detto sopra, dal 2017 in poi sta facendo segnare medie molto simili ai vecchi lugli/agosti dei decenni passati per cui se questa tendenza continuerà ben presto questa cosa sarà visibile in questa media decennale.
    Durante il mese si possono avere temperature sotto i dieci gradi: sebbene la loro frequenza sia decisamente calata, quasi tutti i mesi ne hanno avuto almeno un valore con l’unica eccezione del 2003.
    Occasionalmente sono arrivate perfino temperature sotto i cinque gradi (però mai sotto lo zero); valori pari o inferiori a tale soglia si sono verificati nel 1981, 1983, 1984, 1986, 1994, 1995, 1996, 1998, 2001, 2005, 2006 e 2008.
    Notiamo che tali episodi, probabilmente in grado di portare nevicate tardive in montagna se accompagnati da maltempo (ad esempio come accaduto ad inizio giugno 2006), si verificavano mediamente una volta ogni due anni e mezzo durante i primi due decenni (con una lunga pausa di otto anni) per poi ridursi e sparire completamente.
    Generalmente si era trattato di pochi valori, ma nel 1986 avevamo avuto ben sei giorni (quasi consecutivi) durante la prima decade.
    Dato che giugno è un mese estivo, le giornate con temperatura sopra i dieci gradi diventano parecchie: inizialmente ne avevamo una su due, mentre ora sono (mediamente) tre su quattro.
    È naturalmente possibile superare i quindici gradi e questo non è accaduto poche volte: non è successo nel 1985, 1988, 1989 e 1995.
    Vediamo che la frequenza delle temperature oltre i quindici gradi è aumentata nel corso dei decenni, in particolare dal 2002 in poi: è aumentata la frequenza delle ondate di calore ed anche la loro intensità, ma nonostante ciò esse spesso sono più brevi e deboli di quelle che si verificano durante gli altri due mesi estivi.
    È anche possibile raggiungere o superare i venti gradi, seppur in maniera occasionale: è accaduto nel 2003 (due valori), 2005, 2017, 2021 e 2022 (uno) e soprattutto 2019. Quest’ultimo caso è particolarmente importante, in quanto allinea il picco massimo di giugno a quello degli altri due mesi (25.8°C per luglio e 23.6°C per agosto) e costituisce il record per la prima metà estiva.
    Giugno si è scaldato fortemente nel corso dei decenni, ben 2.2°C che ne fanno il mese che ha aumentato maggiormente le proprie medie rispetto agli anni ’80; il cambiamento è iniziato a metà anni ’90 (1996), con la rapida diminuzione dei mesi freschi e l’aumento di quelli caldi.
    Infatti troviamo quasi tutti i mesi freschi concentrati durante i primi quindici anni: infatti abbiamo il 1989, 1995, 1985, 1984, 1987, 1988, 1990 e 1992 ai primi otto posti, poi il 1991 ed il 1986 al decimo ed undicesimo, in seguito il 1993 dodicesimo ed il 1981 quindicesimo.
    Tra quelli più caldi abbiamo solamente il 1982 (undicesimo) e poi dobbiamo scendere a metà classifica per trovare il 1994.
    Come dicevo, a partire dalla metà degli anni ’90 la situazione è cambiata con l’aumento del numero e dell’intensità delle onde di calore e la contestuale diminuzione del numero e dell’intensità delle rinfrescate (le linee rossa e nera, che rappresentano gli estremi mensili e la media di essi, si spostano verso l’alto).
    È ancora possibile avere mesi freschi, ma essi sono ben più rari: infatti fra di essi troviamo solamente il 2001 (nono), il 2020 (dodicesimo), il 2004 ed il 2013 al sedicesimo e diciottesimo posto (ma siamo quasi a metà classifica).
    Fra i mesi più caldi abbiamo il 2003, 2019, 2022, 2017, 2021, 2012, 2002, 2018, 2000 e 2007 ai primi dieci posti, poi il 2006, 2015, 2008, 2010, 2011 e 2014 tra il decimo ed il sedicesimo posto; i primi cinque sono stati davvero molto caldi con medie simili (o addirittura superiori) a quelle di luglio ed agosto dei decenni passati.

    Adesso metto lo ZT:

    ZT.jpg Decenni_ZT.png

    Come era da aspettarsi, anche lo ZT è salito di molto nel corso del tempo: ben 301 metri, che ne fanno il mese che è salito maggiormente dagli anni ’80, gran parte di essi (231) sono arrivati tra gli anni ’90 ed il decennio successivo.
    Pure in questo caso giugno non ha raggiunto le vecchie medie decennali di luglio ed agosto; se consideriamo la differenza tra i decenni aventi le medie più basse ed alte, allora il mese che ha la differenza maggiore diventa aprile (325 metri).
    In questo caso giugno non è mai riuscito ad avere la media più elevata del trimestre, anche quando ha avuto medie molto elevate (come nel 2019); non è stato il peggiore per sei volte (2000, 2002, 2003, 2006, 2017 e 2019).
    Anche per lo ZT vale lo stesso discorso fatto per la temperatura: dal 2017 è avvenuta un’altra svolta ed anche in questo caso giugno sta facendo segnare medie degne dei vecchi lugli ed agosti.
    In questo mese lo ZT può scendere sotto i 2500 metri ed a volte perfino sotto i duemila; quest’ultimo fatto si è verificato nel 1981, 1986, 2001, 2005, 2006 e 2008, mentre lo ZT è sempre rimasto oltre i 2500 metri nel 1997, 2000, 2003, 2007, 2011, 2012, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2022 (nel 2003 mai sotto i tremila).
    In effetti notiamo come le giornate con ZT inferiore a tremila metri siano diminuite (passando da undici a sette) e che la media dei picchi minimi sia in aumento.
    I valori massimi hanno quasi sempre superato i quattromila metri, ad eccezione del 1985, 1988 e 1989 con quest’ultimo che addirittura non ha superato i 3500; d’altro canto è possibile superare i quattromila già durante maggio, per cui non è strano che questo fatto avvenga con frequenza durante giugno.
    A volte sono stati superati i 4500 metri, come nel 1987, 1990, 2002, 2008, 2009, 2011, 2012, 2016, 2017, 2019, 2020 e 2022; notiamo come questo fatto sia diventato decisamente più frequente a partire dalla fine degli anni Duemila e che sono aumentate anche le giornate con ZT sopra i quattromila metri (passate da due a sei).
    Tra gli anni citati, si distinguono il 2002, il 2019 ed il 2022 per le molte giornate (9.5 ed 11.5) con ZT sopra i quattromila metri; il picco del 2017, ottenuto senza un’ondata di caldo particolarmente forte, è molto significativo perché avvicina molto giugno ai picchi degli altri due mesi (5098 e 5086 metri per luglio ed agosto) ed anche in questo caso rappresenta il primato per la prima metà estiva.
    Quanto detto per lo ZT e la temperatura hanno una causa comune, ossia la diminuzione dei periodi freschi e perturbati e l’aumento delle ondate di calore.
    Pure in questo caso giugno ha aumentato fortemente le proprie medie, ben 301 metri; è il mese che ha aumentato maggiormente la sua media rispetto agli anni ’80, ma se consideriamo la differenza tra i decenni aventi le medie più basse ed alte allora giugno cede il passo ad aprile (+325 metri dagli anni ’90).
    Anche in questo caso la gran parte dell’aumento si è verificata durante gli anni ’90 ed il decennio successivo; infatti troviamo molti mesi datati fra le medie più basse come il 1989, 1995 (che hanno avuto addirittura una media inferiore ai tremila metri!), 1985, 1988, 1992, 1986 e 1984 ai primi sette posti, poi abbiamo il 1987 (nono) e la coppia 1991-1990 al dodicesimo e tredicesimo posto.
    Fra le medie più elevate abbiamo la coppia 1982-1981 all’undicesimo e dodicesimo posto; poi abbiamo il 1998 al sedicesimo e la coppia 1997-1994 al diciottesimo e diciannovesimo.
    Come accaduto per la temperatura, i mesi con medie basse sono diminuiti rapidamente a vantaggio di quelli aventi medie elevate: infatti, tra le medie più basse, abbiamo solamente il 2001 (ottavo), il 2004 (decimo) ed il 2013 subito dietro, il 2014 (quattordicesimo) immediatamente seguito dal 2009.
    Fra le medie più elevate abbiamo il 2019 (arrivato addirittura a 3900 metri), poi il 2022, 2003, 2017, 2012, 2021, 2002, 2000, 2010 e 2007 ai primi dieci posti, seguiti dal trittico 2016, 2015 e 2018 che sono compresi fra il tredicesimo ed il quindicesimo posto.

    Ora la pioggia:

    Piog.jpg

    Le medie decennali sono 143.8 (manca la parte centrale del 1991), 97.8 e 136.1 mm; la variazione complessiva è stata di soli 7.7 mm (5.4%).
    I giorni piovosi sono passati da undici ad otto e poi a nove.
    Giugno è stato il più piovoso del trimestre per undici volte: nel 1992, 1993, 1994, 1996, 1999, 2011, 2012, 2016, 2017, 2018 e 2020.
    È stato il più secco in otto occasioni: 2005, 2006, 2007, 2010, 2014, 2015, 2019 e 2021.

    Infine, il riassunto dei primi sei mesi del 2022:

    • Media minime 6.1°C, -0.3°C dalla media 1992/2020, dodicesimo posto su 31 fra i più freddi insieme al 2000, 2003 e 2010.
    • Media medie 12.3°C, +0.7°C dalla media, quarto posto fra i più caldi.
    • Media massime 18.5°C, +1.6°C dalla media, secondo posto fra i più caldi.
    • Escursione termica giornaliera 12.4°C, +1.9°C dalla media, nuovo record (battuto il 2003 di un decimo).
    • Radiazione solare media 15286 KJ\mq, +1709 dalla media, nuovo record (battuto il 2011 di ben 463 KJ\mq).
    • Caduti 316.3 mm, -322.4 mm (-50.5%) dalla media, secondo posto fra i più secchi; 30 giorni piovosi, -19 dalla media, secondo valore più basso.
    • Pressione media 1008 hPa, +3.9 hPa dalla media 1994/2020, secondo posto su 29 fra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 4.8°C, +0.7°C dalla media 1991/2020, sesto posto su 41 fra i più caldi insieme al 2020.
    • Quota media ZT 2378 metri, +208 dalla media, terzo posto fra i più alti.

    Il 2022 è stato stradominato dall’alta pressione e gli scarti positivi decadali/mensili hanno prevalso nettamente su quelli negativi per quasi tutte le grandezze in esame.
    Difatti abbiamo avuto minime basse, ma per il resto il 2022 si sta rivelando piuttosto caldo sia al suolo che in quota; da una parte abbiamo avuto e dall’altra maggio e giugno sono stati molto caldi.
    Dato il grande dominio dell’alta pressione, sono state molto alte l’escursione termica, il soleggiamento (entrambi record) e la pressione atmosferica; ha piovuto davvero poco e solo il 1993 ha fatto peggio come accumuli (appena 246.6 mm), per quanto riguarda i giorni piovosi solo il 2003 ne aveva avuti di meno (26) a fronte di 403.2 mm caduti (un terzo in più rispetto a quest’anno).
    In particolare, sono stati molto secchi febbraio, marzo e maggio; in gennaio aveva piovuto molto attorno all’Epifania e ad aprile erano passati alcuni fronti, mentre in giugno è piovuto parecchio solo in montagna.
    Dato che solo il 1993 era stato più secco di questo (dal 1992 in poi, poiché i dati iniziano dal 1991 ma in quell’anno mancano quasi completamente gennaio e febbraio oltre che la parte centrale di giugno), ho dato un’occhiata su come proseguì: caddero circa 108 mm in luglio, circa 45 in agosto e poi nel bimestre successivo piovve davvero molto (243 mm in settembre e ben 421 in ottobre) ed infine ne arrivarono altri 140 nel bimestre successivo che portarono l’anno a 1202 (quinto più secco della serie, il primo è il 2015 con 1046 mm mentre all’estremo opposto c’è il 2014 con addirittura 2282).
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

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