Oh ragazzi, prima che qualcuno vada in ferramenta a comprare due metri di corda, vorrei ricordare che tra il Piemonte di 40/50 anni fa e l'atacama esistono anche sfumature intermedie
Altro esempio calzante la perturbazione del 31
Situazione di partenza buona...
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C'è la perturbazione atlantica, potrebbe sfondare..
E invece
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Hop-la. La pressione troppo alta in quella zona non viene scalfita e la perturbazione scivola più a N e non entra nel Mediterraneo.
Solito copione, da allegare agli esempi che facevamo prima.
Con pattern più EUL la perturbazione avrebbe sfondato (ondulando di più o addirittura producendo ciclogenesi), adesso non ce la fa più, ennesima conferma.
Lou soulei nais per tuchi
Io ritengo il contrario.
Anche in passato (nonostante non ci fosse il GW) ci sono stati dei cambiamenti climatici pressochè improvvisi o che comunque si sono sensibilmente avvertiti in una sola generazione. Ci sono innumerevoli esempi di civiltà, sia in Mesoamerica sia in Medio Oriente e in Asia, che sono state sconvolte dai cambiamenti climatici, che hanno portato all'abbandono di interi insediamenti in fretta e furia. Ma non mi riferisco solo al caldo, anche al contrario: durante la PEG, soprattutto tra il 1200/1300 sulle Alpi molti villaggi furono rapidamente abbandonati per via dell'avanzata dei ghiacciai che rischiavano di minacciarli e per l'improvviso peggioramento del clima, che divenne troppo freddo per poter coltivare. Ma pensiamo anche solo alla Groenlandia dove, appena dopo il Periodo Caldo Medievale, nel giro di pochissimi anni lassù divenne troppo freddo e le colonie vichinghe, dalla Groenlandia al Labrador alla Terranova, furono abbandonate in fretta e furia nel giro di una decina/ventina d'anni.
Se questo accadeva in epoca pre-GW, figuriamoci adesso!
Lou soulei nais per tuchi
Nimbus scrive di qualche pioggia e neve tra il 5/6
Leggo tanto ma scrivo poco.
Beh insomma, stai parlando di situazioni che già di per se erano al limite dell'abitabilità, in cui bastava davvero un cambiamento minimo per renderle inabitabili o non conveniente farlo. E comunque nella maggior parte dei casi ci fu una concomitanza ( se non vera e propria preponderanza) di cause antropiche. E direi che nemmeno Allo stato attuale il Piemonte possa essere considerato nemmeno vicino a nessun limite di abitabilità ( forse però @Dave la pensa diversamente ).
Inoltre direi che dato lo sviluppo tecnologico e lo sviluppo del trasporto su lunghe distanze le nostre società attuali siano ben più resilienti al cambiamento di un manipolo di vichinghi esiliati dal mondo.
Ad ogni modo io intendevo dire che non esiste solo il (ex) clima di Cuneo e quello di Riyad. Per non andare lontano vaste aree della Spagna o della Grecia hanno meno della metà delle nostre medie pluvio e non mi pare la gente fugga in massa da Granada o da Atene anche se spero comunque che non si arrivi in breve tempo ad avere quelle medie. In più ricordiamoci di quella robetta chiamata alpi che andrebbe bene gestita, ma sarebbe una bella garanzia di approvvigionamento e scorta idrica.
12z migliora per il 5/7 gennaio
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