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  1. #11
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Cielo da variabile a nuvoloso con maggiore copertura ad ovest; breve piovasco dopo le 17 ed ora pioggia molto debole.
    Giornata molto simile a quella di ieri, con nuvolosità un pò meno intensa.
    Che cosa accadeva esattamente 19 anni fa?
    Una gran nevicatona con temepratura sottozero su quasi tutta la regione; che nostalgia!
    Ecco un articolo comparso sul Messaggero Veneto di oggi e relativo al febbraio appena concluso: IMG_20240303_160159[1].jpg IMG_20240303_160207[1].jpg
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  2. #12
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Giornata con tempo discreto: un pò di sole e niente pioggia. Poi però... non si è trattenuto e 5 mm sono arrivati anche oggi

  3. #13
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Acqua a secchiate
    In montagna niente. Il turno delle dolomiti dovrebbe essere mercoledì

  4. #14
    Vento forte L'avatar di Albert0
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Citazione Originariamente Scritto da Fulvio1966 Visualizza Messaggio
    No, è iniziato aprile
    Oggi 9/17..... da una settimana abbiamo medie da inizio aprile.
    Nell'articolo del Messaggero impressionante il dato sul mare 3C sopramedia, è record con misurazioni dal 1900.

  5. #15
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Pioggia moderata durante la notte, ultime precipitazioni di primo mattino e poi nulla; miglioramento dal pomeriggio con schiarite ed ora quasi sereno.
    Sempre clima molto mite.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  6. #16
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    col dei baldi 6,2°C senza nessuna particolare ondata di calore in corso. assurdo

    già 40 mm da inizio mese e altri ne arriveranno.
    quota neve decente tra stanotte e domani mattina.
    la neve di fine febbraio è evaporata nei versanti esposti al sole: 40/50 cm durati meno di 10 giorni.
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  7. #17
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Citazione Originariamente Scritto da appassionato_meteo Visualizza Messaggio
    Cielo da variabile a nuvoloso con maggiore copertura ad ovest; breve piovasco dopo le 17 ed ora pioggia molto debole.
    Giornata molto simile a quella di ieri, con nuvolosità un pò meno intensa.
    Che cosa accadeva esattamente 19 anni fa?
    Una gran nevicatona con temepratura sottozero su quasi tutta la regione; che nostalgia!
    Ecco un articolo comparso sul Messaggero Veneto di oggi e relativo al febbraio appena concluso: IMG_20240303_160159[1].jpg IMG_20240303_160207[1].jpg
    leggendo cosa è accaduto nei vicini balcani, in austria, ungheria, etc direi che i +3 sono una manna dal cielo...
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  8. #18
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Che attività elettrica qui in Veneto: sembra maggio.

  9. #19
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Tempo buono per tutta la giornata e sempre caldo per il periodo, nubi a ridosso delle Prealpi nelle ore centrali poi dissoltesi e velature; qualche goccia alle 20, ora variabile per nubi alte, al momento i nuclei sono confinati al Veneto e si spostano con direzione sud - nord.

    Ecco la parte finale di febbraio per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media minime 5.8°C, +5°C dalla media 1992/2020, estremi 2.2°C/8.7°C, secondo posto su 33 tra le più calde, sei valori sopra i cinque gradi.
    • Media medie 9.5°C, +3.8°C dalla media, estremi 7.4°C/13.8°C, terzo posto tra le più calde, due valori sopra i dieci gradi.
    • Media massime 13°C, +2.3°C dalla media, estremi 10.3°C/17.4°C, ottavo posto tra le più calde, tre valori sopra i quindici gradi.
    • Escursione termica giornaliera 7.2°C, -2.7°C dalla media, estremi 2.1°C/13°C, settimo posto tra le più basse.
    • Radiazione solare media 5571 KJ\mq, -3032 dalla media, estremi 449 (nuovo record, battuti i 720 KJ\mq registrati il 23 febbraio 1995) /12296 KJ\mq, sesto posto tra le meno soleggiate.
    • Caduti ben 94.8 mm in cinque giorni.
    • Pressione media 1000.4 hPa, -4.1 hPa dalla media 1993/2020, estremi 989.2/1012.3 hPa, ottavo posto su 32 tra le più basse insieme al 1999.
    • Media ad 850 hPa 1.6°C, +2.2°C dalla media 1991/2020, estremi -0.3°C/6°C, dodicesimo posto su 44 tra le più calde, quattro valori pari o inferiori allo zero ed uno sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 1690 metri, +179 dalla media, estremi 1336/2255 metri, sedicesimo posto tra le più alte, sette valori inferiori ai 1500 metri e tre sopra i duemila.

    Finale mensile che ha portato molta pioggia in pianura e neve in montagna; la neve è anche caduta fino a fondovalle, peccato che questo sia durato poco e che la quota delle nevicate si sia riportata rapidamente a quote medie.
    Nonostante il capovolgimento della situazione barica, il freddo non è arrivato neppure stavolta ed ormai l’inverno meteorologico è finito: le temperature al suolo sono rimaste piuttosto alte, i picchi massimi delle minime e delle medie hanno sfiorato di un decimo i record decadali, nel caso della temperatura media il valore di 13.8°C rappresenta la seconda giornata più calda per febbraio e per l’intero inverno (dietro ai 13.9°C del 24 febbraio 2021).
    In quota le anomalie sono state minori ed effettivamente le medie sono scese in maniera decisa rispetto alle decadi precedenti (2.4°C/3.4°C e 520/734 metri); tuttavia le anomalie sono rimaste positive e non abbiamo avuto un’ondata di freddo vera e propria.
    Infatti la temperatura è scesa solo di qualche decimo sotto lo zero e lo zero termico leggermente sotto i 1500 metri.
    A parte la pioggia e la neve, una fine ingloriosa per un febbraio (ed un inverno) francamente orribili e questa decade a mio avviso li riassume bene.

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media minime 4.2°C, +4.1°C dalla media 1992/2020, estremi -3°C/9.4°C (nuovo record, battuti i 9°C registrati il sette febbraio 2021), nuova media record (battuto il 2014 di un decimo) su 33, solo quattro valori negativi e ben tredici sopra i cinque gradi.
    • Media medie 8.4°C, +3.5°C dalla media, estremi 2.5°C/13.8°C, nuova media record (battuto ancora il 2014 di sette decimi), quattro valori sotto i cinque gradi e cinque sopra i dieci.
    • Media massime 13.1°C, +3.2°C dalla media, estremi 8.9°C/17.4°C, secondo posto tra i più caldi insieme al 2019, tre valori sotto i dieci gradi e nove sopra i quindici.
    • Escursione termica giornaliera 8.9°C, -1°C dalla media, estremi 2.1°C/15.8°C, dodicesimo posto tra le più basse.
    • Radiazione solare media 6167 KJ\mq, -1513 dalla media, estremi 449/12314 KJ\mq, settimo posto tra i meno soleggiati.
    • Caduti 166.5 mm, +83.4 mm (+100.4%) dalla media, quinto posto tra i più piovosi; nove giorni piovosi, +3 dalla media, terzo valore più alto insieme al 1995, 2002, 2010, 2017 e 2018.
    • Pressione media 1004.9 hPa, -0.9 hPa dalla media 1993/2020, estremi 982.1/1018.6 hPa, tredicesimo posto su 32 tra le più basse insieme al 2011.
    • Media ad 850 hPa 3.6°C, +4.5°C dalla media 1991/2020, estremi -0.3°C/11.8°C, secondo posto su 44 tra i più caldi, sei valori pari o inferiori a zero e quindici sopra i cinque gradi (di cui quattro sopra i dieci).
    • Quota media ZT 2122 metri, +668 dalla media, estremi 1336/3053 metri, terzo posto fra le più alte, trenta valori sotto i duemila metri (di cui otto inferiori ai 1500) e quindici sopra i 2500 (di cui quattro oltre i tremila).

    Febbraio è stato molto caldo a tutte le quote, con forti anomalie positive; è stato anche sopra la media pluvio nonostante l’elevato numero di giornate stabili e soleggiate (nebbia a parte), perché è passata una perturbazione piuttosto incisiva a fine prima decade e la terza decade è stata molto piovosa.
    Questo mese è stato un’assoluta nullità per quanto riguarda l’inverno vero e proprio: non ha portato un’irruzione fredda manco per sbaglio, abbiamo avuto pochissime minime negative, molte medie sopra i cinque gradi e molte massime sopra i dieci (ed i quindici), in quota appena sei valori negativi e lo zero termico è sceso solamente otto volte sotto i 1500 metri.
    Riguardo le temperature minime, questo febbraio ha portato il nuovo record mensile superando il 2014; è al secondo posto tra i mesi invernali aventi la media minime più alta (al momento sono 99), si è fermato a quattro decimi dal gennaio 2014.
    Da segnalare anche il nuovo record mensile, che è al dodicesimo posto assoluto tra le minime invernali più elevate (insieme al 17 dicembre 2019 ed al Capodanno 2023).

    Per quanto riguarda le temperature massime, febbraio è al secondo posto sia nella sua classifica che in quella dei mesi invernali (a pari merito con il 2019); esso ha avuto nuovamente una media delle massime superiore ai dieci gradi, a partire dal 2014 questo fatto è diventato un appuntamento fisso (2018 a parte) mentre fino al 2013 era successo otto volte su ventidue.
    Ma è sulla temperatura media che febbraio ha fatto saltare il banco e che ha messo a segno un primato molto importante: non è stato solamente il febbraio più caldo di tutti ma è stato anche il mese invernale più caldo di tutti (battendo il febbraio 2014 di sette decimi).
    è vero che febbraio è penalizzato dalle giornate più lunghe rispetto al bimestre precedente, ma è anche vero che in passato questo mese riusciva a far segnare medie simili agli altri due mesi (ad esempio medie mensili inferiori ai cinque gradi e massime sotto i dieci).
    Naturalmente anche in quota ha fatto molto caldo e lo zero termico è stato molto alto.
    Questo febbraio ha sfiorato il record del 1998, posizionandosi al terzo posto assoluto (insieme a dicembre 2016) tra 130 mesi invernali.
    Durante le prime due decadi la sua media era di ben 4.5°C, se febbraio avesse mantenuto un ritmo simile si sarebbe piazzato secondo a soli due decimi dall’eccezionale dicembre 2015; nonostante l’evidente rallentamento della terza decade, questo febbraio ha quasi fatto il record nella sua classifica a dimostrazione di quanto stesse andando forte.
    D’altro canto il paragone appena citato mostra anche come sia veramente difficile anche solo avvicinare l’eccezionale dicembre 2015.
    C’è mancato davvero poco che questo mese non avesse neppure una temperatura negativa in quota: dal 1981 non è mai accaduto che un mese invernale non avesse avuto almeno un valore negativo, perfino nel caso di mesi caldissimi come dicembre 2015, 2016 ed il febbraio 1998.
    Come appena scritto, i valori negativi sono stati pochissimi, tale dato colloca questo febbraio tra i mesi invernali peggiori in assoluto: altri mesi con pochissimi giorni aventi temperatura negativa sono stati il dicembre 2015 (due), febbraio 1998 e dicembre 2006 (quattro), dicembre 2013 e 2016 (cinque) ed il trittico gennaio 1989 – febbraio 2007 – febbraio 2019 (sette).
    Il picco minimo della temperatura è stato appena di -0.3°C; mai un mese invernale aveva avuto un picco minimo così modesto, il peggiore era febbraio 2014 con -2.1°C.
    Riguardo lo zero termico, il mese non è stato da record ma ovviamente anche in questo caso è andato molto male: quasi nessun valore sotto i 1500 metri e molti oltre i 2500, in questo caso era difficile segnare il record mensile (esso era davanti al 1998 dopo venti giorni, ma di poco) e non c’erano vere possibilità di insidiare concretamente il dicembre 2015 (che è arrivato a 2827 metri, come fossimo stati in ottobre).
    Questo febbraio ha superato la media di duemila metri ed è la quarta volta che succede durante gli ultimi sei (gli altri sono il triennio 2019 – 2021); in precedenza avevamo avuto solo due casi a partire dal 1981 (1990 e 1998).
    Le medie al suolo ed in quota di questo febbraio hanno avuto gli scarti seguenti da quelle 1991/2020 di marzo: +0.8°C, -0.4°C, -1.1°C, +2.5°C e +366 metri (in quota gli scarti rispetto alle medie di aprile sono stati di -0.6°C e -7 metri, credo che non servano ulteriori commenti).
    Per il resto, da segnalare il soleggiamento basso e l’elevata piovosità: ha piovuto molto ed è nevicato molto in montagna ma quasi sempre a quote medie e solo in un caso fino ai fondovalle carnici (grazie alla provvidenziale omotermia).
    Come vedremo fra poco, febbraio è andato in crisi a partire dall’inverno 2013/14 (analogamente a dicembre): ormai è decisamente difficile avere un febbraio freddo, l’ultimo è il 2018, se va bene si ha un’irruzione fredda anche intensa (come nel 2021 e 2023) ma generalmente di breve durata compensata però dal caldo successivo.
    In altri casi, come ad esempio il 2019, 2020 e 2024, febbraio ha avuto medie praticamente marzoline.

    Ecco un breve riassunto di febbraio da parte dell’Arpa Osmer FVG (a partire dal minuto 13:15): Edizione del 01/03/2024 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia

    Ora passiamo ai grafici, cominciando con le temperature minime:

    TMin.jpg Decenni_Min.png

    Le temperature minime sono aumentate in maniera notevole (1.7°C), al contrario degli altri due mesi: dicembre è salito di un solo decimo (0.4°C/0.3°C e 0.5°C) mentre gennaio è diminuito di due (-0.2°C/-0.5°C e -0.4°C), durante gli anni Novanta febbraio era il mese (invernale e dell’anno) con le minime più basse mentre ora è il mese invernale con le minime più alte.
    Febbraio è stato il mese più freddo del trimestre per undici volte, contro le otto di dicembre e le quattordici di gennaio; ha prevalso nel 1992/93, 1993/94, 1995/96, 1996/97, 1997/98, 1998/99, 2000/01, 2002/03, 2004/05, 2011/12 e 2022/23, osserviamo che questo fatto era assai comune fino alla prima parte degli anni Duemila per poi sparire quasi completamente.
    È stato il più caldo per dodici volte, contro le tredici di dicembre e le nove di gennaio; è stato il peggiore nel 1991/92 (pari con gennaio), 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2009/10, 2010/11, 2015/16, 2016/17, 2018/19, 2020/21, 2021/22 e 2023/24.
    Abbiamo perso sei minime negative, passate da 18 a 15 e poi a dodici; quelle sopra i cinque gradi sono passate da due a tre e poi a quattro.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno una minima negativa, fa eccezione solo il 2014 che si è fermato a zero gradi spaccati (e da questo punto di vista è il mese invernale peggiore in assoluto) mentre il 2003 ed il 2005 ne hanno avute 26; i mesi senza minime inferiori a -5°C sono il 1995, 1997, 2000, 2002, 2004, 2007, 2014, 2015, 2016, 2020, 2022 e 2024.
    Sono stati raggiunti i -10°C solo nel 1991 (-10.4°C e -10.1°C, settimo e nono valore più basso in assoluto), per il resto si segnalano i -9.3°C del 1993, i -7.9°C del 1999, i -8°C del 2012 ed i -8.2°C del 2018 (raggiunti a fine mese).
    Le minime hanno quasi sempre superato i cinque gradi almeno una volta, non è accaduto solo nel 1993, 1996, 1999, 2000, 2003, 2005 e 2012; non sono mai stati superati i dieci gradi, a differenza degli altri due mesi, nel 2024 sono stati avvicinati ed il limite dei nove è stato superato per la prima volta.

    Adesso metto il grafico delle temperature medie:

    TMed.jpg Decenni_Med.png

    Febbraio è il mese invernale che si è scaldato maggiormente, aumentando le sue medie di un grado contro i tre decimi di gennaio (3.7°C/3.7°C/4°C) e gli otto di dicembre (4.2°C/4.6°C/5°C).
    È stato il mese più freddo del trimestre per sette volte, contro le otto di dicembre e le 19 di gennaio; è stato il più rigido nel 1993/94, 1995/96, 2002/03, 2004/05 (pari con gennaio), 2011/12, 2017/18 e 2022/23.
    È stato il più caldo per diciotto volte, contro le dieci di dicembre e le cinque di gennaio; è stato il peggiore nel 1991/92, 1994/95, 1996/97, 1997/98, 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2006/07, 2009/10, 2010/11, 2013/14, 2015/16, 2016/17, 2018/19, 2019/20, 2020/21, 2021/22 e 2023/24.
    Abbiamo perso sei giornate con media inferiore a cinque gradi, passate da sedici a dieci mentre quelle con media negativa sono state sempre una o due.
    Diversi mesi hanno avuto almeno una giornata con media negativa, quelli che non ne hanno avuta nemmeno una sono 17 (1992, 1995, 1997, 2000, 2001, 2002, 2007, 2009, 2011, 2014, 2015, 2016, 2017, 2019, 2020, 2022, 2023 e 2024).
    Tra gli altri mesi, si distinguono in particolare il 1991, 1994, 2012 e 2018; il 1991 purtroppo ha solo la prima decade, la quale è la più rigida in assoluto (anche considerando tutte quelle degli altri mesi) con otto valori negativi tra cui spiccano un -3.2°C, un -4.4°C e soprattutto un -6.2°C registrato il giorno sei (è la terza giornata più fredda di tutta la serie storica, superata solo durante i dicembri 1996 e 2009).
    Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, fortunatamente sono disponibili i dati relativi proprio alla fortissima irruzione fredda.
    Nel caso del 2012 il picco minimo è settimo, ma soprattutto abbiamo avuto ben undici giornate con media negativa; è il record assoluto tra tutti i mesi con dati completi (non solo febbrai, tutti), il che la dice lunga sulla potenza e durata dell’irruzione gelida che era arrivata (nonostante essa fosse stata fortemente disturbata da vento e nubi).
    Anche i valori del 2018 sono notevolissimi perché arrivati a fine mese, durante la burianata finale.
    In alcuni casi abbiamo avuto medie superiori ai dieci gradi come nel 1997, 1998, 2001, 2007, 2009, 2014, 2015, 2019, 2020, 2021 (in questo caso i 13.9°C registrati il giorno 24 sono il record mensile e stagionale), 2023 e 2024 (secondo valore assoluto).
    Osserviamo che questo fatto è diventato decisamente più frequente dal 2014 in poi, anno che ha segnato un deciso deterioramento di questo mese.

    Ora passiamo alle massime:

    TMax.jpg Decenni_Max.png

    Le temperature massime sono salite di mezzo grado, in questo caso febbraio è il mese che presenta l’incremento minore: gennaio è salito di sette decimi (8°C/7.9°C/8.7°C), dicembre di addirittura 1.8°C (8.2°C/9°C/10°C).
    Febbraio è stato il più rigido solamente per quattro volte, contro le nove di dicembre e le ben ventidue di gennaio; ha prevalso nel 1993/94, 1995/96, 2011/12 e 2017/18.
    È stato il più caldo per ben 24 volte, contro le sei di dicembre e le appena tre di gennaio; gli inverni nei quali è stato il peggiore sono il 1991/92, 1992/93, 1994/95, 1996/97, 1997/98, 1999/00, 2000/01, 2001/02, 2002/03, 2005/06, 2006/07, 2007/08, 2008/09, 2009/10, 2010/11, 2012/13, 2013/14, 2014/15 e quelli dal 2018/19 in poi.
    Le massime inferiori a dieci gradi sono diminuite di due (da quindici a tredici), quelle sotto i cinque gradi sono sempre state poche (due-tre) come pure quelle sopra i quindici (una-tre).
    Gran parte dei mesi ha avuto almeno una massima inferiore a cinque gradi, questo non è accaduto nel 1995, 2007, 2011, 2014, 2015, 2016, 2017, 2019, 2020, 2022 e 2024 (si nota come nove volte su undici siano capitate dal 2011 in poi).
    Gli unici mesi che hanno avuto massime negative sono il 1991 ed il 2012: nel primo caso i valori sono stati due (-4.2°C e -1.3°C), essi sono anche i valori più bassi per febbraio ed il primo è il record assoluto di tutta la serie, nel caso del 2012 sono stati tre; nel caso del 2018 c’è mancato pochissimo (un decimo), ma eravamo a fine mese.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno una massima superiore a dieci gradi ed in vari casi abbiamo superato i quindici: 1992, 1993, 1997, 1998, 2001, 2002, 2003, 2006, 2007, 2011, 2012, 2014, 2017, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024.
    Tra quelli citati spiccano i valori del 1992 (19.3°C) e soprattutto quelli del 1998 (21°C), 2019 (21.3°C) e 2021 (24.8°C, 22°C e 19.9°C): si tratta dei record assoluti invernali.
    Il 1998 è anche il mese invernale con la media massime più elevata (13.6°C), con ben undici valori sopra i quindici gradi (di cui due sopra i venti) ed è stato avvicinato molto dal 2019 e 2024 (in entrambi i casi hanno avuto due valori e mezzo grado in meno rispetto al 1998).
    La maggior parte dei mesi invernali aventi media pari o superiore a dieci gradi appartengono a febbraio (18 su 32 totali); notiamo anche che dal 2014 in poi la media di questo mese è stata quasi sempre superiore a tale limite (e non è un caso), è vero che febbraio è penalizzato dall’avere giornate più lunghe ed il sole più alto rispetto al bimestre precedente ma è anche vero che prima del 2014 febbraio era riuscito più volte ad avere medie simili agli altri due mesi.

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T850.jpg Decenni_T850.jpg

    La temperatura 850 hPa è salita di 1.2°C nel corso di quarant’anni, di 0.3°C a partire dagli anni ’90.
    Febbraio è il mese che si è scaldato in misura maggiore nel corso dei decenni: dicembre è salito di otto decimi (0.8°C/0.1°C/-0.3°C/1.6°C), mentre gennaio di soli due (-0.7°C/0°C/-1°C/-0.5°C).
    Febbraio era nettamente il mese più freddo di tutti, mentre ora è stato raggiunto da gennaio; quest’ultimo è rimasto quasi invariato, febbraio come detto sopra si è gradualmente scaldato mentre dicembre era migliorato durante i primi trent’anni e poi è peggiorato fortemente dal 2013 in poi (ha preso due gradi).
    Febbraio è stato il mese più freddo del trimestre invernale per venti volte, contro le dieci di dicembre e le tredici di gennaio: è stato il migliore nel 1981/82, 1982/83, 1983/84, 1985/86, 1987/88, 1990/91, 1992/93, 1993/94, 1995/96, 1998/99, 2002/03, 2004/05, 2006/07, 2008/09, 2011/12, 2012/13, 2014/15, 2017/18, 2019/20 e 2021/22.
    È stato il più caldo in nove occasioni, contro le ben ventitré di dicembre e le dodici di gennaio: è accaduto nel 1989/90, 1997/98, 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2010/11, 2018/19, 2020/21 e 2023/24.
    Abbiamo perso cinque giornate con temperatura negativa, passate da venti a sedici poi a diciassette ed ora a quindici; quelle con valori sotto i -5°C sono passate da sette a cinque, poi a sei ed ora sono solo tre.
    Esso domina la classifica dei mesi più freddi, si è preso quasi tutte le ondate di freddo più forti e se la sua media scende sotto -3.5°C/4°C diventa quasi irraggiungibile per gli altri due mesi (ad eccezione del solito gennaio 1985).
    Nonostante quanto poc’anzi detto, febbraio è il mese invernale che si è scaldato maggiormente dagli anni ’80, si è scaldato di 1.2°C contro di due decimi di gennaio ed i nove di dicembre.
    Febbraio si è scaldato gradualmente, ma esso è peggiorato drasticamente a partire dal 2014: durante gli anni Ottanta esso era nettamente il migliore (un grado più freddo di gennaio e ben 2.5°C rispetto a dicembre), durante gli anni Dieci la sua media era simile a quella di gennaio e dall’inverno 2013/14 febbraio ha ceduto il passo a gennaio sette volte su undici.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno un valore negativo e gran parte di essi ne ha avuto almeno uno inferiore ai -5°C; quelli che fanno eccezione sono il 1989, 1990, 1995, 2002, 2007, 2014, 2016, 2017, 2020 e 2024.
    Notiamo come cinque di questi mesi appartengano al periodo post 2013, proprio dopo la decisa svolta negativa di cui ho scritto poco sopra.
    Il valore minimo del 2024, un miserrimo -0.3°C, non è solamente il picco minimo peggiore per febbraio ma anche per tutti i mesi invernali; in precedenza il valore minimo peggiore (considerando sempre tutti i mesi invernali) era il -2.1°C registrato durante il febbraio 2014.
    Siamo scesi sotto i -10°C nel quinquennio 1982-1986, nel 1991, 1993, 1994, 2003, 2005, 2008, 2012, 2018, 2021 e 2023; nel 1986, 1991, 1994 e 2018 abbiamo avuto complessivamente 3.5-4 giorni sotto i -10°C, nel 2012 addirittura 7.5 (record assoluto anche considerando tutti gli altri mesi) e nel 2018 la temperatura rimase sui -14°C per 2.5 giorni.
    I mesi che hanno avuto il numero maggiore di giorni sottozero sono stati il 2005 (27), 1983 (26.5), 1986 e 2003 (26), 1996 (25.5) e 2018 (25.5), 1984 e 2013 (25); quelli con poche giornate sono stati il 2024 (appena tre!), 1998 (4.5), 2019 (sette), 2007 (7.5), 1989 (otto), 1990 (nove), 1993 e 2022 (10.5).
    È possibile superare i cinque gradi, ma ci sono vari esempi in cui questo non è successo: 1983, 1984, 1986, 1987, 1988, 1994, 1996, 2003, 2005, 2013, 2014 e 2018; in alcuni casi sono stati superati anche i dieci, come nel 1995, 1998, 2002, 2004, 2011, 2012, 2016, 2020, 2023 e 2024.
    Gli anni ’80 sono stati i migliori per febbraio, il quale era mediamente un mese piuttosto freddo: c’è il 1986 (secondo), il 1983 (sesto), il 1984 (decimo), il 1981 ed il 1985 (dodicesimo e tredicesimo) tutti con medie dai -2.4°C a scendere.
    Tra i più caldi abbiamo il 1989 ed il 1990 (quinto e terzo) che furono davvero miti; tutti gli altri mesi hanno media negativa, a conferma della bontà degli anni ’80 per questo mese.
    Durante gli anni ’90 febbraio si scalda di nove decimi e perde quattro giornate con temperatura negativa; sono presenti mesi freddi come la coppia 1991-1996 (settima), il 1999 (undicesimo) ed il 1994 (tredicesimo).
    Dall’altro lato abbiamo il caldissimo 1998, che è stato per diciassette anni il mese invernale più caldo in assoluto e che resiste ancora al primo posto tra i febbrai più caldi, poi il 1995 (ottavo) e poi il trittico 1997, 1993 e 1992 dal sedicesimo posto a scendere e tutti sono con media positiva.
    Gli anni Duemila vedono febbraio raffreddarsi nuovamente di mezzo grado e riguadagnare un giorno con temperatura negativa, ma il mese non torna sui livelli degli anni ’80.
    Ciononostante, febbraio fa segnare medie eccellenti come il 2003 (il mese più freddo di tutti, anche considerando tutti gli altri) ed il 2005 (terzo), poi però dobbiamo scendere al quindicesimo e diciottesimo posto per trovare il 2009 ed il 2006; va anche detto che questi due mesi hanno avuto medie vicine ai -2°C, per cui sono stati più che discreti (non si trovano fra i primissimi perché la concorrenza era forte).
    Tra i più caldi ci sono il 2002 (settimo), il 2007 (ottavo) e poi il 2008 (quindicesimo).
    Durante lo scorso decennio febbraio peggiora nuovamente e fa segnare il suo decennio peggiore: si scalda di otto decimi e perde due giorni con media negativa, quelli sotto i -5°C diventano solo tre contro i sette degli anni ’80.
    Troviamo ancora mesi molto buoni come il 2012 (quinto), il 2013 (nono) ed il 2018 (quarto), ma essi sono anche gli unici del decennio veramente molto freddi; tra quelli con media negativa c’è anche il 2015 (ventunesimo).
    Il 2012 ebbe un’ondata fredda potentissima, ma il vento e la nuvolosità persistenti impedirono di apprezzarla fino in fondo, il 2013 è stato molto generoso di neve ed il 2018 ha avuto un gran finale come il 2005.
    Tra i più caldi abbiamo il biennio 2019-2020 (terzo e sesto), poi la coppia 2011-2014 (nona), poi ci sono il 2017 ed il 2016 (tredicesimo e quattordicesimo).
    Durante questo decennio non abbiamo avuto mesi veramente freddi, il 2022 è andato leggermente sottozero ed è al 23° posto tra i più freddi, il 2023 è al quindicesimo tra i più miti, il 2021 è dodicesimo mentre il 2024 è secondo ad appena un decimo dal 1998.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.jpg

    Nel caso dello ZT ritroviamo lo stesso andamento della temperatura: le medie decennali hanno un andamento oscillante, ma si riconosce un andamento crescente nel tempo.
    La media di febbraio è salita di 237 metri, contro i 178 di dicembre (1733/1649/1527/1911) ed i soli diciassette di gennaio (1534/1657/1394/1551).
    Anche in questo caso febbraio è il mese che ha aumentato maggiormente le proprie medie, inizialmente era quello con le medie più basse in assoluto ed ora è simile a gennaio, quest’ultimo è il mese che è cambiato meno, dicembre era migliorato durante i primi trent’anni (raggiungendo gennaio durante gli anni ’90) e poi è peggiorato fortemente (+384 metri).
    Analogamente alla temperatura, febbraio è stato il migliore per la maggior parte delle volte (diciannove) contro le dieci di dicembre e le quattordici di gennaio: è accaduto nel 1982/83, 1983/84, 1985/86, 1987/88, 1990/91, 1992/93, 1993/94, 1995/96, 1998/99, 2002/03, 2004/05, 2006/07, 2008/09, 2011/12, 2012/13, 2013/14, 2014/15, 2017/18 e 2021/22.
    È stato il peggiore per otto volte, contro le ben ventuno di dicembre e le quattordici di gennaio: è successo nel 1989/90, 1997/98, 1999/00, 2001/02, 2005/06, 2010/11, 2018/19, 2020/21 e 2023/24.
    Nel corso dei decenni abbiamo perso quattro giornate con ZT inferiore a 1500 metri, passate da 19 a 15 dagli anni ’90 in poi; in particolare, quelle con ZT inferiore a mille metri si sono quasi dimezzate passando da dodici ad otto, poi a dieci ed ora sono sette.
    Tutti i mesi hanno avuto almeno un valore sotto i mille metri, ad eccezione del 2007, 2020 e 2024 (che ha il picco minimo peggiore di tutti); quasi tutti hanno avuto almeno un valore sotto i 500, le eccezioni sono (oltre al 2007, 2020 e 2024) il 1988, 1989, 1995, 1997, 2000, 2002, 2014, 2016, 2017, 2019 e 2022.
    In venti occasioni, sempre più rare, lo ZT era sceso fino al suolo; l’ultima volta si è verificata nel 2021.
    I mesi con il maggior numero di giornate aventi ZT inferiore a 1500 metri sono il 1986 (27), 1983 (26.5) e 2018, 1996 (26), 1984 (25.5), 2003 (25.5) e 2005 (25.5), 2013 (24); quelli con il minor numero sono il 2024 (quattro), 1998 (cinque), 2007 e 2019 (6.5), 2021 (sette), 2002 (7.5) 1989, 1990 e 2020 (8.5), 2022 (nove), 2017 (9.5) e 2001 (dieci).
    Il 1986 ed il 2003 non hanno superato i duemila metri, ma molti altri (24) invece hanno superato i tremila: mi riferisco al 1981, 1989, 1990, 1991, 1993, 1994, 1995, 1998, 2000, 2001, 2002, 2004, 2006, 2008, 2011, 2012, 2016, 2017 e quelli dal 2019 in poi.
    Nel caso del 1990, 1998, 2016, 2020 e 2022 siamo andati addirittura oltre i 3500 (praticamente facendo segnare valori estivi) e nel caso della coppia 2016-2020 addirittura sfiorando i 4000.
    Certo, si tratta di picchi estemporanei, ma credo che meritino ugualmente di essere citati; d’altro canto buona parte dei mesi con medie basse ha anche avuto picchi massimi molto contenuti (il 1986 ed il 2003 ne sono un esempio).
    Durante gli anni ’80 febbraio aveva mediamente 19 giorni con ZT sotto i 1500 metri, fra i migliori troviamo il 1986 (mese con la media più bassa in assoluto, anche considerando tutti gli altri), il 1983 (terzo), il 1984 (decimo), il 1981 (quattordicesimo) ed il 1985 (sedicesimo); gli unici con medie molto alte sono il 1990 (secondo) ed il 1989 (settimo), tutti gli altri hanno una media inferiore a 1400 metri.
    Durante gli anni ’90 febbraio perde quattro giorni con ZT sotto i 1500 metri e la sua media sale di 212 metri; tra le medie più basse abbiamo il 1996 (quinto), il 1991 (nono) ed il 1999 (undicesimo).
    Fra le medie più alte ritroviamo il 1998 (che è stato per molto tempo il mese invernale con la media più alta), il 1995 (decimo), poi il 1993 (quattordicesimo), il 1997 (diciassettesimo) ed il 1992 (ventunesimo) aventi media superiore ai 1500 metri.
    Durante gli anni Duemila febbraio migliora, pur non tornando ai livelli iniziali: la media scende di 128 metri ed i giorni con ZT sotto i 1500 rimangono 15.
    Fra le medie più basse abbiamo il 2003 (secondo), il 2005 (quarto), il biennio 2009-2010 (dodicesimo ed undicesimo) e due posizioni più in basso il 2006, tutti hanno medie sotto i 1200 metri ed i primi due sotto i mille.
    Tra le medie più alte c’è il 2002 (ottavo), il 2008 (dodicesimo), il 2007 (quindicesimo) ed il 2001 è diciannovesimo.
    Il decennio scorso ha visto un nuovo peggioramento di febbraio, che aumenta le sue medie di 157 metri ed i giorni con ZT inferiore a mille metri scendono a sette (contro i dodici degli anni ’90).
    Tra le medie più basse abbiamo sempre il trittico 2018-2012-2013 fra il sesto e l’ottavo posto, poi c’è il 2015 al ventesimo; i primi tre hanno media inferiore ai mille metri.
    Fra le medie più alte troviamo il biennio 2020-2019 (quarto e sesto), il biennio 2017-2016 (tredicesimo e quattordicesimo), poi c’è il 2011 al diciottesimo posto.
    Durante questo decennio non abbiamo avuto nessun mese con medie basse o inferiori ai 1500 metri: il 2022 (undicesimo) è poco sotto i 1800, il 2023 (nono) poco sopra, gli altri due hanno superato i duemila con il 2021 quinto ed il 2024 secondo.
    Vediamo che prosegue la tendenza al rialzo delle medie ed alla scomparsa dei mesi con medie basse.

    Ora la pioggia:

    Piog.jpg

    Le medie decennali sono 32.1, 87.6 e 124.5 mm; i giorni piovosi sono quattro, sei e sette.
    Febbraio ha aumentato la sua piovosità media di ben il 287.9%, contro l’8.1% di dicembre (100.6 – 108.7 mm) ed il 37.7% di gennaio (69.7 – 96 mm).
    È stato il più secco del trimestre per quindici volte; è accaduto nel 1992/93, 1993/94, 1995/96, 1996/97, 1997/98, 2000/01, 2002/03, 2004/05, 2005/06, 2010/11, 2011/12, 2014/15, 2020/21, 2021/22 e 2022/23.
    è stato il più piovoso sempre per sette volte: nel 1991/92, 1994/95, 2001/02, 2012/13, 2015/16, 2016/17, 2018/19.

    Per finire, ecco com’è andato il primo bimestre del 2024:

    • Media minime 1.9°C, +2.2°C dalla media 1992/2020, terzo posto su 33 tra i più caldi.
    • Media medie 6.3°C, +2.2°C dalla media, terzo posto tra i più caldi.
    • Media massime 11.4°C, 2.4°C dalla media, secondo posto tra i più caldi.
    • Escursione termica giornaliera 9.5°C, +0.3°C dalla media, dodicesimo posto tra le più alte insieme al 2006.
    • Radiazione solare media 5967 KJ\mq, -191 dalla media, quattordicesimo posto tra i meno soleggiati.
    • Caduti 338.5 mm, +169.7 mm (+100.5%) dalla media, terzo posto tra i più piovosi; sedici giorni piovosi, +4 dalla media, settimo valore più alto insieme al 1996 e 2010.
    • Pressione media 1006.4 hPa, +0.3 hPa dalla media 1994/2020, quattordicesimo posto su 31 tra le più alte.
    • Media ad 850 hPa 2.4°C, +3.1°C dalla media 1991/2020, nuova media record (battuto il biennio 1989-1990 di due decimi) su 43 totali.
    • Quota media ZT 1993 metri, +498 dalla media, quarto posto tra le più alte.

    Il primo bimestre è stato molto caldo a tutte le quote, da record ad 850 hPa e con lo zero termico piuttosto alto; è stato decisamente piovoso, come pure entrambi i mesi.
    Gennaio è stato poco sopra la media al suolo, mite in quota; febbraio è stato caldissimo ovunque con temperature minime e medie da record (in particolare le medie sono da primato assoluto per i mesi invernali).
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  10. #20
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale MARZO 2024

    Ieri sera un paio di tuoni a distanza ravvicinata.

    Adesso nevica bene in comelico, qui parzialmente nuvoloso

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