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Risultati da 31 a 40 di 3251
  1. #31
    campy
    Ospite

    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    Salve a tutti.
    Faccio un breve intervento nel possibile per dare un contributo alla diatriba modelli in quanto mi sembra piuttosto interessante specie per chi li "guarda" da poco tempo.

    Quando si guardano i modelli bisogna tenere a mente le seguenti cose:

    1- Dove viviamo. Quindi latitudine e longitudine e altitudine.
    La probabilità che una -35°C e una -10° possa interessare la nostra zona è sicuramente quasi 4 volte più bassa rispetto invece ad una +10°. Noi siamo vicino all'Africa e in una zona molto mite grazie anche alla presenza di un mare chiuso. La zona peggiore d'Italia con questo tipo di problema è quella meridionale Tirrenica (difatti nevica ogni forse 15-25 anni) perchè si trova al centro del Mediterraneo e non sufficientemente ad est per poter (almeno una volta) usufruire delle discese di aria fredda dirette nelle zone continentali del sudeuropa (dicasi Balcani). Noi abbiamo una probabilità sicuramente maggiore ma non sufficientemente alta.

    2- Limiti di simulazione del modello numerico
    Un modello numerico che simula un così complesso sistema termodinamico è soggetto a innegabili imprecisioni, dovute soprattutto alla stima che il modello è costretto a fare soprattutto nella bassissima troposfera. (Riscaldamento adiabatico, vegetazione, interazione mare-terra, rappresentazione orografica). L'aria fredda, più pesante di quella calda "lavora" nei bassi strati, quindi per cui la quale i movimenti dell'aria fredda per i modelli è molto più problematica rispetto a quella calda. A tal proposito basta guardare gli spaghi. 8 volte su 10 quando si prevede una rimonta calda anche a 10 giorni, essa va a buon fine perchè l'aria calda, essendo più leggera e soprattutto "lavorando" di più alle nostre latitudini ha una probabilità di essere prevista forse di 4/5 volte maggiore rispetto all'aria fredda.

    Purtroppo ho poco tempo per continuare. Ma in sostanza questi sono i 2 punti più importanti da tenere a mente specie per chi è nuovo a cimentarsi in questo "sport".

    Un'appunto sul flop di questi giorni. La "SFORTUNA" chiamamola così è stata che la natura ha ben pensato di passare da uno stato di per se anomalo (AO molto negativa) ad una AO estremamente positiva (oltre 3 punti), ricordandovi che appena 2 anni fa +3 della AO rappresentava quasi il fondo scala dei valori visti nei grafici. Quindi una AO a +3 non è cosa da poco. Ha letteralmente spazzato via l'unica e chiara possibilità che avevamo di vedere una seria retrogressione sulle nostre zone. La falla spagnola ci ha messo il resto a parallelizzare gli assi, e il seguito lo conosciamo.

    Detto questo, un consiglio che mi sono dato e che in fondo dovremmo seguire per avere i valori di funzionalità epatica nella norma: guardiamoci le COAMPS a 72 ore, sono state eccezionali, un modello preciso specie nelle temperature. Anche se è un modello non idrostatico quindi da non tenere molto in considerazione in estate per le prp, almeno in inverno mi tiene il fegato a posto e non ci fa vedere le inutili altalene che lasciano il tempo che trovano.

    Buona giornata a tutti



  2. #32
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    taranto - lama
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    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Salve a tutti.
    Faccio un breve intervento nel possibile per dare un contributo alla diatriba modelli in quanto mi sembra piuttosto interessante specie per chi li "guarda" da poco tempo.

    Quando si guardano i modelli bisogna tenere a mente le seguenti cose:

    1- Dove viviamo. Quindi latitudine e longitudine e altitudine.
    La probabilità che una -35°C e una -10° possa interessare la nostra zona è sicuramente quasi 4 volte più bassa rispetto invece ad una +10°. Noi siamo vicino all'Africa e in una zona molto mite grazie anche alla presenza di un mare chiuso. La zona peggiore d'Italia con questo tipo di problema è quella meridionale Tirrenica (difatti nevica ogni forse 15-25 anni) perchè si trova al centro del Mediterraneo e non sufficientemente ad est per poter (almeno una volta) usufruire delle discese di aria fredda dirette nelle zone continentali del sudeuropa (dicasi Balcani). Noi abbiamo una probabilità sicuramente maggiore ma non sufficientemente alta.

    2- Limiti di simulazione del modello numerico
    Un modello numerico che simula un così complesso sistema termodinamico è soggetto a innegabili imprecisioni, dovute soprattutto alla stima che il modello è costretto a fare soprattutto nella bassissima troposfera. (Riscaldamento adiabatico, vegetazione, interazione mare-terra, rappresentazione orografica). L'aria fredda, più pesante di quella calda "lavora" nei bassi strati, quindi per cui la quale i movimenti dell'aria fredda per i modelli è molto più problematica rispetto a quella calda. A tal proposito basta guardare gli spaghi. 8 volte su 10 quando si prevede una rimonta calda anche a 10 giorni, essa va a buon fine perchè l'aria calda, essendo più leggera e soprattutto "lavorando" di più alle nostre latitudini ha una probabilità di essere prevista forse di 4/5 volte maggiore rispetto all'aria fredda.

    Purtroppo ho poco tempo per continuare. Ma in sostanza questi sono i 2 punti più importanti da tenere a mente specie per chi è nuovo a cimentarsi in questo "sport".

    Un'appunto sul flop di questi giorni. La "SFORTUNA" chiamamola così è stata che la natura ha ben pensato di passare da uno stato di per se anomalo (AO molto negativa) ad una AO estremamente positiva (oltre 3 punti), ricordandovi che appena 2 anni fa +3 della AO rappresentava quasi il fondo scala dei valori visti nei grafici. Quindi una AO a +3 non è cosa da poco. Ha letteralmente spazzato via l'unica e chiara possibilità che avevamo di vedere una seria retrogressione sulle nostre zone. La falla spagnola ci ha messo il resto a parallelizzare gli assi, e il seguito lo conosciamo.

    Detto questo, un consiglio che mi sono dato e che in fondo dovremmo seguire per avere i valori di funzionalità epatica nella norma: guardiamoci le COAMPS a 72 ore, sono state eccezionali, un modello preciso specie nelle temperature. Anche se è un modello non idrostatico quindi da non tenere molto in considerazione in estate per le prp, almeno in inverno mi tiene il fegato a posto e non ci fa vedere le inutili altalene che lasciano il tempo che trovano.

    Buona giornata a tutti



    interessantissimo.

    però spiegami una cosa perchè discutere sui modelli magari 10 giorni prima??
    è una cosa che un bravo meteorologo non fa oppure per la seria questo ci passa il convento e su questo dobbiamo fare le nostre discussioni...
    quando leggiamo (io non commento per limiti conoscitivi pari al 3%) un modello e magari colora le nostre zone di blu dobbiamo farci 2 risate? oppure dovremmo darli a qualcuno che abbia una vasta esperienza e conoscenza che ne illustri i come ed i perchè... oppure anche un bravo meteorologo guardando queste carte è impossibilitato a capire se effettivamente srà gelo o caldo'??

  3. #33
    Burrasca L'avatar di Andrea Conversano
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    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    Fabio come al solito superilluminante.
    Per quanto riguarda la discussione sui modelli,alexandro,se non si facesse neanche quella,che ci staremmo a fare su questo forum?
    La cosa giusta sta,come suggerisce bene Fabio,nel discutere il tutto con molto distacco,quando i modelli intravedono scenari epocali,visto che questi,l'80% delle volte,nelle nostre lande vengono ritrattati.
    Stazione meteo Davis Vantage Vue in zona sud di Rutigliano

    Online su: http://stazione.meteomurge.it/Rutigliano.htm

  4. #34
    campy
    Ospite

    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    Un bravo meteorologo (non sono io) di solito ragiona (dovrebbe ragionare) in questo modo:

    1) Il bravo meteorologo sa che non bisogna spingersi oltre le 120 ore (5 giorni), dove già l'errore diventa importante (il 10% di errore su un sistema fisico-termodinamico è abnorme).

    2) Il bravo meteorologo prende le soluzioni dei modelli oltre le 120 ore come linea di tendenza. Le confronta con più corse per vedere se le "frequentazioni" vanno verso una precisa direzione.

    3) Il bravo meteorologo si avvale dell'ausilio dei moderni sistemi di calcolo deterministici come le ENSEMBLE. Tale sistema permette di introdurre nel sistema caotico di per sè, delle perturbazioni, perturbazioni che servono per vedere con appunto l'elemento di disturbo, il comportamento atmosferico derivante. A seconda degli elementi di disturbo inseriti nelle equazioni il modello risponde in maniera diversa e man mano che si va avanti nella linea temporale le varie soluzioni si allontanano. Il punto di allontanamento che stacca le varie soluzioni in maniera netta ci da più o meno la linea di predicibilità del periodo atmosferico. A 96 ore soluzioni molto distanti tra loro ci suggeriscono che l'atmosfera si trova in uno stato di profonda impredicibilità. ecc.ecc...

    4) Il bravo meteorologo sa che il modello ensemble (gira) anche per motivi di tempo e di calcolo, con una risoluzione notevolmente minore (1° anzichè 0.25° o 0.5° di per sè ancora insufficienti per una previsione millimetricamente precisa). Tale accuratezza, anche sulla rappresentazione della realtà nel modello (orografia, ecc.ecc) a volte ci fa vedere quei simpatici spaghi verso la -15° i quali sono improbabili per le cause dette nel precedente post.

    5) Il bravo meteorologo a tutto questo unisce la sua esperienza, la conoscenza del territorio e anche un suo fiuto innato

    Dopo questi punti il bravo meteorologo si espone con una previsione (brutta o bella che sia) cercando di non cadere nell'emotività ma esponendosi in modo chiaro senza giri di parole del tipo (variabilità con temperature ne troppo alte ne troppo basse)...

    spero di essere stato esaustivo... ci sarebbe ancora da dire... ma il tempo non c'è


  5. #35
    campy
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    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    Ciao Andrea

  6. #36
    campy
    Ospite

    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    ... da aggiungere a tutto questo che negli ultimi 20 anni la cella di Hadley ha guadagnato qualche chilometro verso nord spostando più a nord naturalmente la fascia climatica subtropicale con tutte le conseguenze del caso... ad esempio possiamo dire che il clima medio invernale della Puglia Centrale lo si poteva trovare a parità di quota e di longitudine 3° o 4° più in basso (intorno al 36°/37° parallelo nord)...

    Ci sentiamo + in la.

  7. #37
    Vento fresco L'avatar di iltempoamartina
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    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Un bravo meteorologo (non sono io) di solito ragiona (dovrebbe ragionare) in questo modo:

    1) Il bravo meteorologo sa che non bisogna spingersi oltre le 120 ore (5 giorni), dove già l'errore diventa importante (il 10% di errore su un sistema fisico-termodinamico è abnorme).

    2) Il bravo meteorologo prende le soluzioni dei modelli oltre le 120 ore come linea di tendenza. Le confronta con più corse per vedere se le "frequentazioni" vanno verso una precisa direzione.

    3) Il bravo meteorologo si avvale dell'ausilio dei moderni sistemi di calcolo deterministici come le ENSEMBLE. Tale sistema permette di introdurre nel sistema caotico di per sè, delle perturbazioni, perturbazioni che servono per vedere con appunto l'elemento di disturbo, il comportamento atmosferico derivante. A seconda degli elementi di disturbo inseriti nelle equazioni il modello risponde in maniera diversa e man mano che si va avanti nella linea temporale le varie soluzioni si allontanano. Il punto di allontanamento che stacca le varie soluzioni in maniera netta ci da più o meno la linea di predicibilità del periodo atmosferico. A 96 ore soluzioni molto distanti tra loro ci suggeriscono che l'atmosfera si trova in uno stato di profonda impredicibilità. ecc.ecc...

    4) Il bravo meteorologo sa che il modello ensemble (gira) anche per motivi di tempo e di calcolo, con una risoluzione notevolmente minore (1° anzichè 0.25° o 0.5° di per sè ancora insufficienti per una previsione millimetricamente precisa). Tale accuratezza, anche sulla rappresentazione della realtà nel modello (orografia, ecc.ecc) a volte ci fa vedere quei simpatici spaghi verso la -15° i quali sono improbabili per le cause dette nel precedente post.

    5) Il bravo meteorologo a tutto questo unisce la sua esperienza, la conoscenza del territorio e anche un suo fiuto innato

    Dopo questi punti il bravo meteorologo si espone con una previsione (brutta o bella che sia) cercando di non cadere nell'emotività ma esponendosi in modo chiaro senza giri di parole del tipo (variabilità con temperature ne troppo alte ne troppo basse)...

    spero di essere stato esaustivo... ci sarebbe ancora da dire... ma il tempo non c'è

    ecco il mio discorso l'ho incentrato quasi tutto sul punto 1).Quei valori di errore in altri ambiti scientifici sono abnormi.
    E potrai concordare con me che per leggere i modelli per come li vorremmo leggere noi(una carta che vediamo ora, vogliamo che sia una sinottica tra 5 giorni) quel valore da 10 dovrebbe scendere fino ad almeno 1 quarto di esso.
    C'è da dire anche che sn stati fatti passi notevoli in avanti per quanto riguarda i modelli...anche dai tempi di meteosud

  8. #38
    Burrasca L'avatar di Andrea Conversano
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    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Ciao Andrea

    Ciao Fabio.Fa sempre piacere leggerti.hai mai pensato a scrivere un libro in base alla tua grande esperienza?secondo me male non andrebbe
    Stazione meteo Davis Vantage Vue in zona sud di Rutigliano

    Online su: http://stazione.meteomurge.it/Rutigliano.htm

  9. #39
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    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    io come bravo meteorologo ho come esempio il Generale Baroni, è risaputo che nella sua carriera fece un grave errore, chiese scusa, e per colpa di quell'errore nel 1978 molta gente chiese i danni alla rai.... altri tempi... comunque sono andato ad una conferenza del generale ed a 90 anni ci scherza ancora su su quell'episodio.. ed ammise che nella sua carriera oltre a quell'errore ce ne furono almeno altri 3... altri 3 in 30 anni di previsioni... qui i modelli fanno 2 errori al mese cavolo!!!

    mi domando a quell'epoca anni 70 e 80 su quali modelli si basavano le previmeteo??
    sempre se già vi erano dei modelli... erana talmente esperto baroni a cogliere il gelo almeno una settimana prima e quando previsto si poteva già andare a comperare guanti e sciarpa... io ricordo perfettamente che se una settimana prima lui bernacca, il giovane caroselli, ci dicevano la prossima settimana l'orso siberiano si estenderà sull'adritico... cavolo la settimana dopo dalla russia il freddo arrivava!!!
    vengo al dunque...
    - erano bravissimi loro??
    - quei pochi modelli elementrari erano più affidabili di quelli attuali?? (sarebbe pazzesco)
    - i modelli odierni sono nettamente migliori adesso ma scarseggia chi sa decifrarli??

    - il clima è impazzito e fare previsione è diventato un terno
    - hanno scoperto che la meteo discussione attira e ci sfornano modelli su basi pseudo perfette da darci in pasto per poter pubblicizzare i propri prodotti....

  10. #40
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    Predefinito Re: Seconda e terza decade.. SCAND++ adriatiche esposte...

    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Salve a tutti.
    Faccio un breve intervento nel possibile per dare un contributo alla diatriba modelli in quanto mi sembra piuttosto interessante specie per chi li "guarda" da poco tempo.

    Quando si guardano i modelli bisogna tenere a mente le seguenti cose:

    1- Dove viviamo. Quindi latitudine e longitudine e altitudine.
    La probabilità che una -35°C e una -10° possa interessare la nostra zona è sicuramente quasi 4 volte più bassa rispetto invece ad una +10°. Noi siamo vicino all'Africa e in una zona molto mite grazie anche alla presenza di un mare chiuso. La zona peggiore d'Italia con questo tipo di problema è quella meridionale Tirrenica (difatti nevica ogni forse 15-25 anni) perchè si trova al centro del Mediterraneo e non sufficientemente ad est per poter (almeno una volta) usufruire delle discese di aria fredda dirette nelle zone continentali del sudeuropa (dicasi Balcani). Noi abbiamo una probabilità sicuramente maggiore ma non sufficientemente alta.

    2- Limiti di simulazione del modello numerico
    Un modello numerico che simula un così complesso sistema termodinamico è soggetto a innegabili imprecisioni, dovute soprattutto alla stima che il modello è costretto a fare soprattutto nella bassissima troposfera. (Riscaldamento adiabatico, vegetazione, interazione mare-terra, rappresentazione orografica). L'aria fredda, più pesante di quella calda "lavora" nei bassi strati, quindi per cui la quale i movimenti dell'aria fredda per i modelli è molto più problematica rispetto a quella calda. A tal proposito basta guardare gli spaghi. 8 volte su 10 quando si prevede una rimonta calda anche a 10 giorni, essa va a buon fine perchè l'aria calda, essendo più leggera e soprattutto "lavorando" di più alle nostre latitudini ha una probabilità di essere prevista forse di 4/5 volte maggiore rispetto all'aria fredda.

    Purtroppo ho poco tempo per continuare. Ma in sostanza questi sono i 2 punti più importanti da tenere a mente specie per chi è nuovo a cimentarsi in questo "sport".

    Un'appunto sul flop di questi giorni. La "SFORTUNA" chiamamola così è stata che la natura ha ben pensato di passare da uno stato di per se anomalo (AO molto negativa) ad una AO estremamente positiva (oltre 3 punti), ricordandovi che appena 2 anni fa +3 della AO rappresentava quasi il fondo scala dei valori visti nei grafici. Quindi una AO a +3 non è cosa da poco. Ha letteralmente spazzato via l'unica e chiara possibilità che avevamo di vedere una seria retrogressione sulle nostre zone. La falla spagnola ci ha messo il resto a parallelizzare gli assi, e il seguito lo conosciamo.

    Detto questo, un consiglio che mi sono dato e che in fondo dovremmo seguire per avere i valori di funzionalità epatica nella norma: guardiamoci le COAMPS a 72 ore, sono state eccezionali, un modello preciso specie nelle temperature. Anche se è un modello non idrostatico quindi da non tenere molto in considerazione in estate per le prp, almeno in inverno mi tiene il fegato a posto e non ci fa vedere le inutili altalene che lasciano il tempo che trovano.

    Buona giornata a tutti


    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Un bravo meteorologo (non sono io) di solito ragiona (dovrebbe ragionare) in questo modo:

    1) Il bravo meteorologo sa che non bisogna spingersi oltre le 120 ore (5 giorni), dove già l'errore diventa importante (il 10% di errore su un sistema fisico-termodinamico è abnorme).

    2) Il bravo meteorologo prende le soluzioni dei modelli oltre le 120 ore come linea di tendenza. Le confronta con più corse per vedere se le "frequentazioni" vanno verso una precisa direzione.

    3) Il bravo meteorologo si avvale dell'ausilio dei moderni sistemi di calcolo deterministici come le ENSEMBLE. Tale sistema permette di introdurre nel sistema caotico di per sè, delle perturbazioni, perturbazioni che servono per vedere con appunto l'elemento di disturbo, il comportamento atmosferico derivante. A seconda degli elementi di disturbo inseriti nelle equazioni il modello risponde in maniera diversa e man mano che si va avanti nella linea temporale le varie soluzioni si allontanano. Il punto di allontanamento che stacca le varie soluzioni in maniera netta ci da più o meno la linea di predicibilità del periodo atmosferico. A 96 ore soluzioni molto distanti tra loro ci suggeriscono che l'atmosfera si trova in uno stato di profonda impredicibilità. ecc.ecc...

    4) Il bravo meteorologo sa che il modello ensemble (gira) anche per motivi di tempo e di calcolo, con una risoluzione notevolmente minore (1° anzichè 0.25° o 0.5° di per sè ancora insufficienti per una previsione millimetricamente precisa). Tale accuratezza, anche sulla rappresentazione della realtà nel modello (orografia, ecc.ecc) a volte ci fa vedere quei simpatici spaghi verso la -15° i quali sono improbabili per le cause dette nel precedente post.

    5) Il bravo meteorologo a tutto questo unisce la sua esperienza, la conoscenza del territorio e anche un suo fiuto innato

    Dopo questi punti il bravo meteorologo si espone con una previsione (brutta o bella che sia) cercando di non cadere nell'emotività ma esponendosi in modo chiaro senza giri di parole del tipo (variabilità con temperature ne troppo alte ne troppo basse)...

    spero di essere stato esaustivo... ci sarebbe ancora da dire... ma il tempo non c'è


    che piacere leggere certi interventi, grazie Fabio

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