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  1. #1701
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Citazione Originariamente Scritto da michelangelo Visualizza Messaggio
    che
    sarebbe la prima scand + di quest'anno...una configurazione di solito ricca di soddisfazioni per noi é che tanto ci manca
    perdonate l'accento sulla e finale causa t9

  2. #1702
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Gfs che toglie tutto il freddo all'est, isolato peró

    Inviato dal mio HUAWEI Y560-L01 utilizzando Tapatalk

  3. #1703
    Skiri
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Citazione Originariamente Scritto da michelangelo Visualizza Messaggio
    che
    sarebbe la prima scand + di quest'anno...una configurazione di solito ricca di soddisfazioni per noi é che tanto ci manca
    Quella specie di Scand, 9 a 10 vola alto sopra la traversa messo così

  4. #1704
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Citazione Originariamente Scritto da Skiri Visualizza Messaggio
    Quella specie di Scand, 9 a 10 vola alto sopra la traversa messo così

    d'accordo con te...volevo solo commentare la gentile richiesta del nostro nuovo forumista, ma ci resta quel 10%

  5. #1705
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Si capisce che per le nostre lande non c'è trippa per gatti dagli interventi (pochissimi) nel thread.
    La coperta è tirata tutta da una parte da troppo tempo. Mo bast..

  6. #1706
    Vento forte L'avatar di fil.80
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    In verità non c'è trippa per gatti per nessuno, se non, e aggiungerei per fortuna, per le Alpi e per gli Appennini. Noi speriamo nelle piogge, perché di freddo, quello vero, non se ne vede neanche l'ombra per i prossimi 10 giorni sicuro, se non oltre.

    Citazione Originariamente Scritto da Montenero Visualizza Messaggio
    Si capisce che per le nostre lande non c'è trippa per gatti dagli interventi (pochissimi) nel thread.
    La coperta è tirata tutta da una parte da troppo tempo. Mo bast..

  7. #1707
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Riporto qui l'ultimo aggiornamento su facebook della pagina di Andrea Corigliano. Può sembrare che si dilunghi ma fidatevi che è un piacere leggerlo. Evidenzio una parte, per me importante, visto che sembra essere partito il de profundis in parte del forum.

    "L’INVERNO SI PRENDE UNA PAUSA.Trascorreremo un inizio di gennaio con un tipo di tempo caratterizzato tutto sommato dalla variabilità e da temperature destinate ad aumentare nei prossimi giorni, fino a restare almeno per una settimana al di sopra della media del periodo con scarti dalla climatologia anche consistenti, specie in quota. La stagione invernale sembra quindi prendersi una pausa, dopo un mese di dicembre in cui l’elevata dinamicità atmosferica ci aveva riservato condizioni consone al periodo con il passaggio di perturbazioni atlantiche e con irruzioni di aria fredda al più di modesta entità. Possiamo quindi affermare che va aprendosi una nuova fase meteorologica in cui non sentiremo più parlare di freddo, bensì di aria mite che la circolazione generale dell’atmosfera farà affluire anche verso le nostre latitudini seguendo il flusso regolato dalle due configurazioni bariche che domineranno la scena euro-atlantica-mediterranea almeno fino al 7-8 gennaio. Nelle prossime 36-48 ore subiremo ancora gli effetti di una corrente portante impostata prevalentemente lungo i paralleli e quindi caratterizzata da ondulazioni poco sviluppate in ampiezza che porteranno i sistemi perturbati atlantici a lambire soltanto i settori alpini, quelli prealpini e marginalmente i settori del Nord-Est e del versante adriatico: la posizione del campo anticiclonico delle Azzorre, ben saldo tra il vicino Oceano Atlantico e la penisola iberica, lascerà infatti scorrere il flusso perturbato a più alte latitudini e riserverà alle nostre l’ingresso di aria mite da ovest, in prevalenza di origine polare marittima calda (figura 1). Tra il 5 e il 6 gennaio, invece, lo sviluppo di un’ondulazione più sviluppata lungo i meridiani e in avvicinamento alle coste occidentali europee sarà responsabile dell’attivazione di un richiamo ancora più mite proveniente questa volta dall’entroterra nord-africano: in questo caso sarà l’aria subtropicale continentale a percorrere la strada verso nord, in seno però a una circolazione che diventerà gradualmente sempre più ciclonica a partire dai nostri settori di ponente e che quindi si accompagnerà al probabile passaggio della perturbazione associata al cavo d’onda che andrà probabilmente a posizionare il suo perno tra le Isole Britanniche e la penisola iberica (figura 2). Questa dinamica darà quindi caratteristiche più autunnali che invernali al probabile peggioramento di cui abbiamo fatto cenno nell’ultima analisi e che potrebbe profilarsi nel fine settimana, su cui ritorneremo per i dettagli in uno dei prossimi aggiornamenti. Concludiamo con una breve considerazione. Dopo un mese di dicembre in cui, come abbiamo scritto, l’inverno è riuscito a mostrare il suo volto “mediterraneo”, una pausa fisiologica potrebbe anche rientrare nel comportamento di questa stagione. Per questo motivo è alquanto azzardato dare un peso così eccessivo a questa nuova fase a tal punto da affermare, quasi in modo perentorio, che l’inverno è finito. Fino a prova contraria, il dinamismo della circolazione atmosferica continua a scandire l’evolvere della situazione e fin tanto il flusso si muove e si ondula, anche in presenza di qualche pausa un po’ più lunga, vuol dire che la circolazione non è bloccata. Se è così, non si vede perché si debba già tirare le conclusioni quando ancora l’inverno meteorologico ha ancora due mesi di vita e quello astronomico è praticamente appena nato. Solo seguendo i continui aggiornamenti, analizzandoli entro i limiti fissati dalla predicibilità, sarà possibile svelare e scoprire passo dopo passo ciò che ci riserverà il tempo. Andrea Corigliano"

  8. #1708
    Vento forte L'avatar di Lorenzo
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Citazione Originariamente Scritto da Cristiano96 Visualizza Messaggio
    Riporto qui l'ultimo aggiornamento su facebook della pagina di Andrea Corigliano. Può sembrare che si dilunghi ma fidatevi che è un piacere leggerlo. Evidenzio una parte, per me importante, visto che sembra essere partito il de profundis in parte del forum.

    "L’INVERNO SI PRENDE UNA PAUSA.Trascorreremo un inizio di gennaio con un tipo di tempo caratterizzato tutto sommato dalla variabilità e da temperature destinate ad aumentare nei prossimi giorni, fino a restare almeno per una settimana al di sopra della media del periodo con scarti dalla climatologia anche consistenti, specie in quota. La stagione invernale sembra quindi prendersi una pausa, dopo un mese di dicembre in cui l’elevata dinamicità atmosferica ci aveva riservato condizioni consone al periodo con il passaggio di perturbazioni atlantiche e con irruzioni di aria fredda al più di modesta entità. Possiamo quindi affermare che va aprendosi una nuova fase meteorologica in cui non sentiremo più parlare di freddo, bensì di aria mite che la circolazione generale dell’atmosfera farà affluire anche verso le nostre latitudini seguendo il flusso regolato dalle due configurazioni bariche che domineranno la scena euro-atlantica-mediterranea almeno fino al 7-8 gennaio. Nelle prossime 36-48 ore subiremo ancora gli effetti di una corrente portante impostata prevalentemente lungo i paralleli e quindi caratterizzata da ondulazioni poco sviluppate in ampiezza che porteranno i sistemi perturbati atlantici a lambire soltanto i settori alpini, quelli prealpini e marginalmente i settori del Nord-Est e del versante adriatico: la posizione del campo anticiclonico delle Azzorre, ben saldo tra il vicino Oceano Atlantico e la penisola iberica, lascerà infatti scorrere il flusso perturbato a più alte latitudini e riserverà alle nostre l’ingresso di aria mite da ovest, in prevalenza di origine polare marittima calda (figura 1). Tra il 5 e il 6 gennaio, invece, lo sviluppo di un’ondulazione più sviluppata lungo i meridiani e in avvicinamento alle coste occidentali europee sarà responsabile dell’attivazione di un richiamo ancora più mite proveniente questa volta dall’entroterra nord-africano: in questo caso sarà l’aria subtropicale continentale a percorrere la strada verso nord, in seno però a una circolazione che diventerà gradualmente sempre più ciclonica a partire dai nostri settori di ponente e che quindi si accompagnerà al probabile passaggio della perturbazione associata al cavo d’onda che andrà probabilmente a posizionare il suo perno tra le Isole Britanniche e la penisola iberica (figura 2). Questa dinamica darà quindi caratteristiche più autunnali che invernali al probabile peggioramento di cui abbiamo fatto cenno nell’ultima analisi e che potrebbe profilarsi nel fine settimana, su cui ritorneremo per i dettagli in uno dei prossimi aggiornamenti. Concludiamo con una breve considerazione. Dopo un mese di dicembre in cui, come abbiamo scritto, l’inverno è riuscito a mostrare il suo volto “mediterraneo”, una pausa fisiologica potrebbe anche rientrare nel comportamento di questa stagione. Per questo motivo è alquanto azzardato dare un peso così eccessivo a questa nuova fase a tal punto da affermare, quasi in modo perentorio, che l’inverno è finito. Fino a prova contraria, il dinamismo della circolazione atmosferica continua a scandire l’evolvere della situazione e fin tanto il flusso si muove e si ondula, anche in presenza di qualche pausa un po’ più lunga, vuol dire che la circolazione non è bloccata. Se è così, non si vede perché si debba già tirare le conclusioni quando ancora l’inverno meteorologico ha ancora due mesi di vita e quello astronomico è praticamente appena nato. Solo seguendo i continui aggiornamenti, analizzandoli entro i limiti fissati dalla predicibilità, sarà possibile svelare e scoprire passo dopo passo ciò che ci riserverà il tempo. Andrea Corigliano"
    Unico appunto: perché due mesi di vita? L'inverno meteorologico inizia il 1° dicembre, dunque al massimo ha appena compiuto un mese.. Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

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    <<Chi non sa fissarsi sulla soglia dell'attimo dimenticando tutto il passato, non saprà mai cosa sia la felicità>> Friedrich Nietzsche

  9. #1709
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Visualizza Messaggio
    Unico appunto: perché due mesi di vita? L'inverno meteorologico inizia il 1° dicembre, dunque al massimo ha appena compiuto un mese.. Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Inviato dal mio FRD-L09 utilizzando Tapatalk
    nel senso che gli restano due mesi di vita, intendeva questo

  10. #1710
    Skiri
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    Predefinito Re: Inverno 2017/2018: Analisi dei modelli

    Bravo Corigliano. Analisi molto lucida!

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