Mappe da vomito sul lungo termine (non che sul medio sia tanto diverso eh). Spero serva da reset barico per tornare alla situazione precedente, e che non accada invece come nel 2017 in cui proprio con l'1 Febbraio finì l'inverno. In effetti quest'anno ha avuto molte similitudini con il 2017, dato che è praticamente dall'Immacolata che siamo sottomedia salvo pochi giorni. Il freddo è venuto in crescendo fino al'irruzione di Gennaio, seguita da articate.
Per lo meno le isoterme di 0° a 850 hPa ci terrebbero compagnia fino al 31, così da far terminare dignitosamente questo Gennaio.
Mi affido ora alla statistica, sperando in una seconda severa irruzione in cui voglio credere per forza di cose...sarebbe troppo deprimente che la seconda irruzione seria accada magari ad Aprile inoltrato (come nel 2017 avvenne: praticamente l'irruzione polare di fine Aprile fu l'unica nota davvero fredda da Gennaio...).
Ultima modifica di burian br; 25/01/2019 alle 06:29
Guarda sei di una simpatia.... quasi quanto la tua preparazione da esperto.jgp.
È la seconda volta che mi rispondi in questi toni da saccente dei miei stivali... la prima volta in stanza teleconnessioni, ma li nn ti ho risposto per nn inquinare il post e per evitarti figure, qui invece te lo dico che hai un po' rotto. Per cortesia nn rispondere più ai miei post, grazie.
precondizionato dal NAM
Dici Fabio?
Io ho solo commentato le carte comunque, e non credo che anticiclone e tempo mite se non caldo essendo ormai a Febbraio sia interessante 😅
Naturalmente concordo con te con il non dare per spacciato l’inverno. Sottolineavo solo la similitudine fra 2019 e 2017, sperando però che si bloccasse a questo e non andasse oltre, visto che nel 2017 gli altri mesi furono anonimi 😂
La scaldata un po’ è stata ridotta, speriamo lo sia ancora. Ecmwf quasi non la vede
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Dipende dalle aspettative. Se ci si aspettava una ondata di freddo a breve subito dopo poi la propagazione del disturbo prettamente displacement è chiaro che non si va questa aspettativa. Il vp è ancora li. Le dinamiche di gennaio sono state molto lineari:
Dal 1 al 10 abbiamo avuto una circolazione dettata da pattern prettamente troposferici con avvezioni di aria artica.
dall'11 ad ora invece abbiamo assistito a circolazione dettata da un aumento dell'indice zonale dovuto alla compressione del vp verso l'area canadese (caratteristica di propagazione di un riscaldamento stratosferico di tipo displacement)
Aggiungi il fatto che è stato pure diluito nel tempo e viene pure il fatto che questo assetto è durato più di 10 giorni.
Da ora fino a fine mese assisteremo ad un ulteriore approfondimento del vortice polare in area canadese perchè abbiamo la "frustata del PNA", quindi una avvezione artica tosta in USA e la conseguente frustata EA in Europa in base a questi tipi di treni d'onda.
Intanto la divergenza del getto sulla Siberia sta facendo il suo "sporco" lavoro. Purtroppo gli effetti completi di questo sconguasso stratosferico si sono troppo diluiti nel tempo, quindi il prossimo step (semprechè avviene), cioè la rottura del VP deve fare i conti con il lobo Canadese pompatissimo... quindi purtroppo dobbiamo pazientare un pò di più del previsto ed avere un passaggio di staffetta più lungo del solito.
In mezzo a questo break c'è la scaldata dove io spero che venga rivista perchè non si può buttare tutto questo ben di Dio in Appennino con una +10 a spasso.
Se abbiamo capito qualcosa dell'atmosfera e si va a compire questo famigerato t-s-t event, avremo occasione per colate fredde da qui fino alla fine di marzo. Naturalmente questo "pompamento" canadese mette in prima linea gli USA... vedremo..
Saluti.
Chiarissimo come sempre!
Io da semplice appassionato che ancora tanto deve imparare non sapevo di tutti questi retroscena.
Ció che non ho ben chiaro è se il riscaldamento stratosferico si è o no propagato alla troposfera, in proposito, o se sia sia “fermato” a quote magari troposferiche, ma superiori a quelle di nostro interesse per la meteorologia.
Una domanda poi: e se il vortice polare non si rompesse? Che tipo di pattern potremmo avere? Perché se dovesse persistere quello che si potrebbe prospettare non è proprio il massimo...
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Risposta domanda 1: la risposta è nì. Sì perchè comunque ha creato compressione dell'intera colonna ed ha impresso alla troposfera una circolazione derivante da SSW di tipo displacement. No perchè in realtà proprio sul polo ancora non si è vista. Ora, per farla veramente semplice ad oggi non è mai successo che un rosso intenso così in alto come puoi vedere non sì è propagato seppur parzialmente verso il basso. Stiamo parlando di un deep strat warming mica bruscolini. I primi di febbraio dovrebbero essere i giorni in cui si dovrebbe realmente cominciare a vedere il tilt sul polo.
Risposta domanda 2: l'attività d'onda verso il polo è ormai stata azzerata dal precedente t-s-t event e probabilmente febbraio vedrà una sua debole presenza. Questo significa che se non dovesse esserci propagazione del disturbo (non credo affatto a ciò), la circolazione assumerà una caratteristica più zonale ricalcando più o meno gli assetti partiti questo autunno anche se il vecchio displacement ha fatto una serie di danni in atlantico deleteri per la nostra zona.
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