Originariamente Scritto da
fabio.campanella
burian br, mi hai pdeceduto di un minuto
Senza fare la parte del "saputello", magari aiuto qualcuno che non lo sa, faccio un breve cenno a come si dovrebbero leggere le
ens ma non a vedere più o meno la distribuzione media delle figure bariche ma come si possono ricavare informazioni utili ad una previsione a lungo raggio.
Prendiamo le
ens a 240 di
ecmwf e le leggiamo attraverso media e spread:
Allegato 500181Allegato 500182
Prendiamo ad esempio la Puglia centrale, (un esempio
).
Dalla
ens vediamo che mediamente il geopotenziale MEDIO sarà di circa 540 DAM con uno spread di circa 8 DAM, quindi la somma di tutti i 50 cluster di perturbazioni con 50 configurazioni diverse (le potete vedere se volete ad esempio sul sito
Know your sky - weather.us) / 50 da proprio 540 DAM circa.
Prendiamo invece Dublino ad esempio (zona a noi cara)
Dalla
ens vediamo che mediamente è prevista un geopotenziale di circa 544 DAM con uno spread di circa 14 DAM, quindi la somma blablabla / 50 da proprio 544... quindi il geopotenziale previsto è tra 537 e 551 DAM.
e così via...
In base a queste letture, al tipo di ondulazione, alla posizione principale dei centri di azione dovremmo riuscire a capire più o meno come potrebbe andare tenendo sempre conto che anche loro (anche se meno dei run deterrministici) sono in continua evoluzione e cambiamento.
P.S. Rispondo alla domanda di MidMagic:
Lo spread quindi è assodato per tutti che rappresenta la varianza della media cioè più o meno quanto il massimo previsto ed il minimo previsto si allontana dalla linea mediana.
Lo spread in Atlantico è sempre alto rispetto all'Europa ed i fattori sono molteplici:
1- Laddove scorre il getto polare ci sono onde corte e quindi un susseguirsi più disordinato e caotico di sistemi depressionari. Quindi è più complicato per i modelli a quelle distanze temporali centrare la posizione dei sistemi depressionari e delle onde altopressorie mobili.
2- Nelle latitudini più meridionali lo spread è più basso sia perchè più vicini alle calme subtropicali sia (quasi per lo stesso motivo) perchè siamo lontani dal fronte polare.
3- L'oceano è più caotico della terra ferma specie in inverno e gli scambi di calore oceano-atmosfera rendono il sistema più caotico ed instabile.
4- Dove il modello trova più stabilità configurativa (getto a 200/500 hPa soprattutto), fa si che più in basso l'atmosfera è più "predicibile" (un pò ciò che diceva l'altro forumista)....
ED IN ULTIMO aggiungo che quello spread delle
ecmwf ci fa capire BENISSIMO dove più probabilmente scorrerà il POLAR JET tra 10 giorni.
Vediamo chi indovina esattamente la linea del JP
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