ragazzi il riscaldamento globale è evidente ... secondo me molto più rapido e forte delle peggiori previsioni , non conta il fatto che nevichi a baghdad, anche qui nel 2017 abbiamo avuto la più forte ondata di gelo degli ultime 30 anni , ma qualche giorno di freddo non significa nulla , se poi nel complesso abbiamo 11 mesi all'anno di temp sopra la media, e record di caldo polverizzati ovunque ( la francia a luglio , la scandinavia , il polo sud ) ogni giorno si frantumano i record di caldo , accade ovunque , ogni anno a livello planetario è il più caldo degli ultimi 100 anni.
E quindi? Il punto di partenza della conversazione è che tali valori sono sempre più frequenti, duraturi ed estesi, e ciò comporta una maggiore probabilità di avere valori più elevati in partenza a parità di configurazione rispetto al passato. Non capisco in cosa tu non sia d'accordo! Vogliamo smentirlo? I record cadono a grappoli per quale motivo, perché quella disposizione dei venti non si era mai verificata in 100 anni di rilevazioni?
Non sono d'accordo con questo, perchè io per esperienza dei radiosondaggi so bene come maggiori termiche a 850 hPa non danno sempre maggiori temperature al suolo di altre volte in cui a 850 hPa c'era una data temperatura.
Entrano in gioco intensità e direzione del vento.
Potrei citarvi innumerevoli casi: per esempio lo stesso 2 Febbraio 2016 con oggi, pur avendo a 850 hPa ben 4° in più, 1.5 PVU identico e zero termico allora addirittura oltre i 4000 m (oggi è fermo a 3200 m).
Io parlo di assetto configurativo (e quindi qui entra per giocoforza il caso) perchè è evidente che il riscaldamento adiabatico si verifica prevalentemente con vento da SW, da sempre, e quel giorno (2 Febbraio 2016) c'era vento da S.
Oggi invece, pur con temperatura in quota meno calde, si è reso quanto (se non meglio) di quel giorno per la maggiore componente occidentale.
Ma potrei citarvi le ondate di caldo estive, con 26° sulla testa che non producono sempre le medesime temperature al suolo sui 42°. O anche altre ondate minori nei mesi primaverili.
Il GW c'entra fino a un certo punto, intendo questo.
Nella giornata di oggi, in particolare, la massa ha origine oceanica (vero, non me ne ero accorto), e proviene da un settore di oceano che si è scaldato di 1,5° a 850 hPa rispetto agli anni 50, quindi sì, c'è la predisposizione a parità di configurazione a rilevare 1,5° in più rispetto ai primi anni 50.
Resta però che simili masse d'aria rare non sono mai state con questi valori termici in quota, quindi è il vento al suol che sta giocando, di nuovo, il ruolo da protagonista esaltando gli effetti della favonizzazione.
Che a parità configurativa rispetto agli anni 50, ieri avrebbe fatto massime di 20-21° anzichè 22-23° allora mi correggo, avete ragione (ma solo perchè origina dall'oceano). Ma anche su questo discorso ...allora se fossimo stati 60 anni fa, nel Gennaio 2017 ci sarebbe piombata la -16° anzichè la -14°?
O un'ondata di freddo polare porterebbe oggi sempre -4° anzichè la 0° visto che la zona del Circolo Polare si è scaldata di 4°?
Ritengo ci sia quindi una componente stocastica in ogni caso.
Certo Morriz, io contestavo (e contesto ancora) l'idea che questa singola ondata di caldo di oggi sia attribuibile in toto al GW.
Su questo non concordo, i motivi li ho spiegati sotto.
Lo zampino del GW si ha invece nella frequenza, non nell'entità in sè della singola ondata di caldo.
Max che si è fermata a 22.4°
Attuali 19° con calma totale di vento
ma davvero a febbraio siamo?
Ti sei risposto da solo: oggi si verificano isoterme più elevate anche in configurazioni che un tempo non avrebbero potuto causare certi valori. Ed ecco l'eccezionalità dei nuovi record. No, dimentichi l'inerzia termica. Un conto è avere una +10 fugace, un altro è essere costantemente sopramedia e partire da valori di partenza più elevati (e talvolta con mari ben più caldi). Continui a comparare gli episodi in chiave meteorologica, dimenticando la componente climatica.
Ma io sto appunto considerando questa singola ondata, non il clima. Questa è meteorologia.
Sul fatto delle isoterme più elevate, ne deduco che allora dovremmo in inverno avere sempre isoterme 2-4° inferiori durante le ondate di freddo, tali che la media delle irruzioni invernali dovrebbe essersi abbassata paradossalmente, visto che il settore da cui provengono quelle masse d'aria ha subito un riscaldamento di 2-4° (se va bene).
Giusto?
Io trovo quest'affermazione ardita sulle singole ondate...non so voi.
Massima finale +22.0° (rettifico i +22.6° scritti qualche post fa)
Adesso cielo che si è coperto +20.9°
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