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  1. #1
    Brezza tesa L'avatar di Alfredo93
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    Predefinito Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Ciao a tutti,
    apro questo thread con l’intento di raccogliere qualche dato in più ed intavolare una discussione costruttiva riguardo agli eventi nevosi che hanno caratterizzato in passato la Calabria.
    Lo scopo è quello di familiarizzare un po’ di più con le configurazioni a noi più congeniali, dal Pollino a Capo Spartivento, sopratutto cercando di individuare qualche caratteristica microclimatica particolare non ancora ben investigata.

    La mia raccolta dati inizia dal Dicembre 2007, parlo più che altro di accumuli nevosi e osservazioni a riguardo. Mi concentrerò sulle osservazioni nella mia zona e spero di leggere interventi anche di altri utenti calabresi, della Valle del Crati e non.

    Spero di fare cosa gradita e mi scuso sin da ora se il tutto sembrerà troppo lungo e prolisso.

    Ometterò nella lista alcuni eventi di poco conto per la mia zona ai fini della discussione.

    NEVICATE CON IRRUZIONI DA EST
    Quando le correnti gelide da est raggiungono la Calabria, le aree immediatamente investite sono quelle affacciate sullo Ionio, da Rocca Imperiale fino ad Africo, con effetti però anche vistosamente diversi a seconda della configurazione. Celebri sono ormai le nevicate sui settori più orientali della Sila Greca (Longobucco, Acri, Bocchigliero, Savelli) e del Pollino orientale (Nocara, Castroregio, Alessandria del Carretto, Plataci e Albidona), dove più volte si è andati vicini al metro di accumulo in occasione di flussi orientali, ma nella fattispecie provo a dare un’idea di come si comporta in tali occasioni la zona Nord Est della Valle del Crati (dove vivo), che personalmente reputo avere un microclima di transizione: risente a tutti gli effetti del microclima della Valle del Crati ma allo stesso tempo le aree montane e collinari, soprattutto quelle che si trovano nella Valle del Mucone, riescono a farsi rispettare bene anche in presenza di correnti orientali. Sicuramente più penalizzate in queste occasioni le aree ovest della Valle.


    1) 6/7 Febbraio 2012
    Mentre il centro-nord Italia faceva i conti con nevicate e freddo storici, la Calabria rimase ai bordi di tale ondata, accontentandosi di nevicate dignitose, talora importanti sui settori orientali e sulle Serre, ma in un contesto sicuramente non gelido. In tale occasione i comuni sopracitati hanno visto accumuli superiori anche al metro, soprattutto l’area compresa tra Albidona-Castroregio-Alessandria del Carretto, e degno di nota è il quasi metro di neve caduto in 24 ore ai 600 metri di Campana, estremo lembo orientale della Sila Greca, e a Serra San Bruno, nelle Serre Vibonesi.

    Con queste correnti la parte sud della Valle resta abbastanza in ombra, ricordo però che nevicò (almeno coreografia) in città, mentre qui a 580 metri accumulai a fine evento circa 25 centimetri di neve, molto pesante, che creò parecchi problemi alla linea elettrica nei giorni a seguire. Nevicò ininterrottamente dal pomeriggio del 6 fino all’alba del 7, con temperature mai sotto agli 0.4 °C, e ricordo in particolare il taglio netto che avveniva la sera del 6 attorno ai 450 metri di quota, dove si passava dagli splatter sui parabrezza a neve accumulante nel giro di 50 metri di dislivello. La mattina del 7 l’accumulo era di 40 centimetri a 680 metri, e presumibilmente si raggiunsero i 60-80 centimetri sui crinali esposti ad est e sulla Valle del Mucone oltre i 900-1000 metri, dove termicamente non ci furono problemi. Ad ogni modo nella notte tra il 6 e il 7 la neve si spinse fino a fondovalle, dove riuscì se non erro anche ad accumulare un paio di centimetri ultra bagnati nella parte centrale.

    2) 28 Dicembre 2014 – 1 Gennaio 2015
    Gran gelo in tutto il sud, ghiaccio persistente dal 29 Dicembre, neve che ha imbiancato sicuramente l’area tra Reggio e Scilla ben esposta alle correnti da nord. Qui a parte il gelo persistente non accadde nulla in termini precipitativi. A cavallo della mezzanotte tra 2014 e 2015 una rapida passata di graupel prima e neve poi riusci a depositare appena un velo, segno che in quota le cose stavano cambiando in peggio. Qualche centimetro oltre i 700 metri ma roba di poco conto. Ricordo però bene i -4.7°C con tramontana impetuosa la sera del 30 Dicembre.


    3)9 Febbraio 2015
    Un rapido cavetto gelido raggiunse nella notte tra l’8 e il 9 Febbraio 2015 anche la nostra regione. Ricordo benissimo della bella nevicata su Vibo Valentia e in molti comuni della Piana di Gioia Tauro (3-5 cm su Polistena). Qui una leggera e ventata pioviggine iniziale si tramutò rapidamente in neve verso le 23 dell’8 Febbraio sotto la spinta di una forte tramontana. Nevicò benino fino alle 3 circa del mattino, con accumulo finale sui 5 cm, ma la cosa più interessante fu la qualità della neve, che sul finale era più simile a cristalli ghiacciati che non fiocchi. Tra l’1 e le 3 nevicò con temperatura sotto i -1°C, garantendo una neve farinosa, ventata e tanto ghiaccio per strada, dove l’accumulo non superava i 2 cm. Poca roba, ma molto bella.
    In quell’occasione il muro di Stau si spinse fin sui 350 metri, con ultime tracce di neve alle porte del paese. Poca roba in termini di accumulo anche alle quote superiori, data la rapidità dell’evento, e poca differenza tra aree nord e sud del comune.

    4)6 Aprile 2015
    Rapido cavo freddo che raggiunge ancora la Calabria, soprattutto l'area Settentrionale. In quell’occasione la precipitazaione riuscì a diventare per quache minuto quasi completamente nevosa fino a casa mia, senza alcun accumulo. La neve riuscì però ad accumulare dagli 800 metri sotto la spinta della tramontana, con circa 5 centimetri dai 950 metri in su sotto un’autentica mini bufera. La menzione particolare arriva solo perché eravamo già ad Aprile.

    5) Fine Dicembre 2016
    Le correnti troppo tese da nord hanno favorito le aree centrali e orientali della Sila, poche precipitazioni in questa zona. In quell’occasione ricordo la buona neve in area Colosimi-Bianchi, sfondamento anche nell’area di Piano Lago e la neve che raggiunse e imbiancò la città di Catanzaro oltre ai soliti posti della Sila Greca centro orientale. Qui il tutto si risolse con veloci passate nevose e accumulo complessivo di 1 centimetro, sommando i veli che si depositarono nel giorno. Nulla di che, ma freddo ben accetto.


    6) 23 Febbraio 2019
    Questa è probabilmente la più bella e affascinante nevicata recente, quella che ha portato massimo accumulo dal 2012 in poi. Tra le 15 e le 20 nevicò sotto il tiro di correnti di tramontana quasi violente, con neve orizzontale che riusci ad accumulare sui muri delle case, con notevole scaccianeve ed accumuli eolici. Tra le 15 e le 19 si accumularono circa 11 centimetri e tra le 19 e le 20 ben 9 centimetri, con anche un fulmine nel mezzo della tormenta. Quel giorno imbiancò fin sui 300 metri di quota, ma al mattino del 24 Febbraio rimaneva ben poco sotto i 400 metri. Le aree nella Valle del Mucone ricevettero a parità di quota circa 10 centimetri di neve in più mentre le aree più a sud ricevettero meno neve.


    7)30 Dicembre 2019
    Dopo una rapida sfuriata il 28 Dicembre e fiocchi svolazzanti sotto la tramontana per tutto il 29, il 30 le correnti si dispongono da Nord Est e permettono ai nuclei buoni di spingersi fin su questo angolo di Valle. Nel complesso quel giorno caddero 8 centimetri di neve sotto rapidi e bei nuclei. Ricordo un’iniziale sfondamento anche in Valle dove tuttavia non accumulò nulla.





    NEVICATE DA OMOTERMIA
    Non trovo al momento una migliore definizione per tali nevicate. Mi riferisco agli eventi in cui si parte da pioggia che a seguito del raffreddamento della colonna stabile riesce a passare in neve, dunque non vero e proprio scorrimento su cuscino freddo. Questo genere di eventi richiede una conformazione orografica particolare, pertanto è un evento limitato soprattutto alle vallate interne.


    1) 14 Febbraio 2010
    Ho pochi ricordi di quel giorno e non vorrei confondermi. Dopo la rapida passata nevosa fino a quote collinari del 12 Febbraio (giorno in cui nevicò dopo tanti anni di nuovo a Roma), una buona passata di precipitazioni condizionava il meteo della Valle del Crati, dove in quota era prevista al più una 0°C ad 850hPa, condita però da venti assenti al suolo: colonna quantomeno stabile. Ricordo il passaggio progressivo da pioggia a neve avvenuto nel pomeriggio, quando riuscì ad ingrigire appena i prati, con auto e tetti imbiancate e molta melma su superfici in cemento e asfalto. Tuttavia la totale stabilità della colonna fu impedita e si alternarono per qualche ora pioggia, pioggia mista e neve senza un vero accumulo. Se non erro quel giorno riuscìad accumulare neve nelle zone sud della Valle anche a 350 metri, mentre qui qualche traccia di neve si ebbero solo dai 650/700 metri.

    2)20 Dicembre 2011
    Ho dubbi sulla data esatta dell’evento, ma credo che fosse il 20 Dicembre. Ho anche pochi ricordi, ma ho in mente il Colle Pancrazio a Cosenza ingrigito fino a metà, dunque presumibilmente fino ai 300 metri. Imbiancata sicura sulle colline a sud della città già sui 400 metri, mentre qui da me non ho ricordi particolari, al massimo sarà stata mista. Una rapida imbiancata si ebbe invece il 21 con 3 cm di accumulo a casa mia.

    3) 28 Gennaio 2015
    Dopo diversi giorni piovosi e sufficientemente freddi, anche quel giorno buone precipitazioni caratterizzarono sin dall’alba tutto il comparto della Valle del Crati, con correnti al suolo assenti o deboli da est e colonna molto stabile, con temperatura a 850hPa compresa tra 0 e -2 °C. Quel giorno mi trovavo ad Arcavacata di Rende e ho avuto l’onore di attraversare la Valle da Sud verso Nord per notare tutte le differenze. Alle 12:30 la neve aveva conquistato tutta la parte centro-sud della Valle incluso sul lato est il comune di Rose per intero mentre sul lato ovest il comune di Montalto Uffugo era diviso esattamente a metà. Sul lato est il taglio netto avveniva al confine tra Luzzi e Rose: se nel comune di Rose il manto bianco arrivava in scioltezza fino al piano (1-2 cm zona Petraro), nel giro di 100-200 metri la storia cambiava nettamente, con limite bianco in progressiva crescita e precipitazione che diveniva mista di colpo. A Luzzi per ritrovare un primo accumulo di neve bisognava arrivare ai 300 metri almeno, con 1-2 centimetri in paese, ma 12 complessivi a casa mia. Qui, dalle 16 alle 17.30 la neve lasciò spazio alla pioviggine, tuttavia la temperatura doveva essere leggermente negativa dato che dagli alberi pendeva anche qualche ghiacciolo, dunque una sorta di leggero gelicidio. Questo durò finché in serata il vento dai quadranti orientali non è riuscito ad entrare nei bassi strati, distruggendo la neve e il freddo depositatisi nel giro di 12 ore, con pochi rimasugli al mattino seguente.
    Il taglio netto in Valle era da ricondursi probabilmente alle temperature troppo alte in partenza e wet bulb sopra lo zero. Il volume di aria da raffreddare in questa porzione della Valle è maggiore, dal momento che essa diviene progressivamente più ampia. Altra possibilità è la presenza di refoli di vento a quote medio/basse nella parte più centrale della Valle, che hanno rovinato la colonna.

    In quel caso si ebbe quasi esclusivamente pioggia nelle pianure a confine con Bisignano. Sarebbe comunque utile capire quanto si sia spostato in alto il limite pioggia/neve lungo l’asse Torano-Bisignano, ma resta il fatto che non ho mai visto un taglio così netto in altre occasioni. Allego una foto indicativa del limite dell’innevamento grosso modo nella Valle (a sud della linea rossa). La linea tratteggiata è indicativa e aspetto conferme.
    Valle.jpg

    4)10 Gennaio 2019
    Le aspettative su questo evento erano di per se molto alte, ma furono poi tradite nel mentre. Le previsioni parlavano di precipitazioni molto intense previste con quasi totale assenza di vento in Valle e temperature buone in quota. Nella tarda serata del 9 Gennaio iniziò a piovere e dall’1 circa divenne progressivamente pioggia mista a neve. Tuttavia le cose furono più difficili di quanto sembrava, probabilmente per residui refoli di vento in quota, dove la colonna non riuscì a stabilizzarsi presto: difatti alle 3 si alternavano momenti di neve pura (bagnata) a momenti di pioggia mista (quasi esclusivamente pioggia a tratti), nonostante l’assenza di vento e l’intensità notevole delle precipitazioni. Al mattino c’erano al suolo 3-4 cm di neve, accumulatisi appena la colonna è riuscita per un po' a stabilizzarsi. Difatti un velo bianco era presente anche a Valle a Luzzi, forse 1-2 cm nelle zone più a Sud mentre nulla di fatto lungo le rive del Mucone. Circa 2 centimetri in paese invece. Nella mattinata caddero altri 3 centimetri, ma la neve era molto pesante e bagnata. Quel giorno la Valle era divisa quasi a metà: da qui si vedeva la zona Torano-Mongrassano completamente sgombra da neve fino in alta collina, mentre la zona di Lattarico-Montalto Uffugo era imbiancata
    fino a fondovalle, seppur con differenze negli accumuli.


    5) 24 Gennaio 2019
    Pochi giorni dopo si ripetette una situazione molto simile in Valle, ma con temperature in partenza ben più alte sia al suolo che in quota (circa una +1 a 850hPa sulla Valle). Le precipitazioni abbastanza intense riuscirono a raffreddare la colonna stabile, portando a fine evento il manto bianco fin sui 700 metri nella parte sud della Valle (ricordo circa 5-6 cm ai 750 metri di Domanico e qualche centimetro a Spezzano della Sila), con fiocchi fin sui 550/600 metri, imbiancata anche Rogliano più a sud e ricordo le fioccate sicure su Longobucco. Qui invece quella volta si videro a fine evento pochi fiocchi nella pioggia alla mia quota, con zero accumulo anche sui 700 metri, sancendo ancora una bella differenza tra le potenzialità di raffreddamento esibite dal Sud della Valle rispetto al Nord.




    NEVICATE DA SCORRIMENTO
    Anche in questo caso le aree privilegiate sono le aree poste in Valle, dove il freddo riesce a depositarsi e a reggere meglio, anche se le prime fasi di tali eventi possono portare neve anche in posti diversi.

    1)16 Dicembre 2007
    La nevicata con maggiore accumulo che ricordo ad oggi, probabilmente seconda alla nevicata dell’8 marzo 2005 ma non ho una misurazione reale di quell’evento. Quello fu forse uno degli eventi più democratici di sempre, regalando al neve su buona parte della Calabria Settentrionale interna. Sicuramente non furono democratici gli accumuli, certamente maggiori nella parte Sud della Valle rispetto al Nord, ma fummo tutti contenti. Ricordo anche che nevicò fin sulla 106 nell’area di Sibari con accumulo.
    Qui l’accumulo finale fu di 36 centimetri, davvero tanta roba, ma il dramma si consumò dalle prime ore del 17 Dicembre. La neve lascia il posto alla pioggia debole sotto la spinta al suolo di circolazione da est, che ha distrutto la colonna fredda preesistente e letteralmente divorato l’accumulo su tutta la parte centro-nord della Valle, con solo qualche fiocco sparuto nel pomeriggio del 17 ma con temperature ormai sui 3-4 gradi. Il 18 la neve al suolo era circa 10 centimetri e sparì del tutto entro il 21 Dicembre.

    2) 10 Febbraio 2012
    Neve completamente inattesa, dopo la nevicata di 3 giorni prima. Nella sera-notte precedente si era accumulato al suolo un discreto strato di freddo, che ha permesso il giorno seguente di far nevicare fino a fondovalle. Qui complessivamente si accumularono ulteriori 10 centimetri, che furono poi amaramente lavati e divorati dal libeccio che irruppe in Valle nel corso del pomeriggio. Già alla mezzanotte rimanevano poche tracce al suolo, con temperatura schizzata sui 5-6°C.


    3) 19 Gennaio 2016
    La nevicata perfetta per la Valle del Crati e ricordo bene di un inizio in neve anche a quote collinari nella Piana di Gioia Tauro e in città a Catanzaro. Quel giorno il tempismo fu perfetto, gran freddo nella notte con temperature fino a -5°C e poi rannuvolamento alle prime luci dell’alba con suoli rimasti gelati. A fine evento la neve aveva regalato gioia democraticamente in tutta la Valle, sebbene con differenze di accumulo consuete tra sud e nord. Alle 20 ero a Rende e c’erano almeno 25 cm di neve a Valle, circa la metà a valle a Luzzi mentre 17-18 cm a casa mia, con probabile giornata di ghiaccio dati i ghiaccioli del mattino e della sera sempre presenti. Evento superlativo per la qualità del tutto.

    4) 28 Febbraio 2018
    Dopo un inverno avaro, la Calabria viene lambita dalla gelida retrogressione che ha investito buona parte dello stivale e dell’Europa sul finire di Febbraio. Il 28 fu una giornata inizialmente serena e piuttosto fredda, con una -6°C in quota, ma dal tardo pomeriggio il cielo di coprì progressivamente stante l’arrivo di un rapido quanto debole passaggio perturbato da SW che precedeva una notevole scaldata termica. Nella sera del 28 la neve giunse fino a Valle nuovamente, dopo un iniziale pioggia negli strati più bassi. Qui si accumularono complessivamente 6 cm, circa 1 nell’area valliva, qualcosa in più forse a Valle nell’area urbana. Sicuramente più centimetri nelle aree collinari e submontane della zona meridionale della Valle. La neve andò via quasi completamente il giorno seguente, e il 2 Marzo si toccarono temperature prossime ai 20°C grazie all’arrivo dello scirocco.


    5) 25 Marzo 2020
    Inusuale neve da scorrimento su freddo accumulatosi nella Valle, dato ormai la primavera conclamata. In quell’occasione il sud della Valle diede il meglio di se. Infatti, se qui dopo i 2 centimetri del primo mattino la neve divenne subito molto debole e bagnata e poi mista, portando via quel poco che si era accumulato, su Cosenza continuò in neve fino al primissimo pomeriggio e ricordo i circa 6-7 centimetri nell’area di Mendicino e delle colline a sud della città, oltre a quelli in città.



    ALTRE NEVICATE


    1) 13 Febbraio 2009
    Neve dalle prime luci dell’alba fino alla tarda mattinata, con neve fino a Valle molto poco democratica. Se nelle aree meridionali gli accumuli raggiunsero cifre interessanti nelle aree collinari ( se non erro fino a 30 centimetri anche), la neve fu poco generosa nelle aree nord. Qui l’accumulo finale fu di 8 cm, meno anche della città di Cosenza. Ancora meno a valle. Chiaramente la ragione era da ricercarsi nei nuclei che interessarono maggiormente le aree sud.

    2) 12 Febbraio 2010
    Sotto correnti da ovest la temperatura è progressivamente calata in quota fino a raggiungere una -3°C. Durante la giornata i nuclei precipitativi dal Tirreno si trasformarono man mano da pioggia a neve, e nel pomeriggio riuscirono anche a portare i primi accumuli. A fine giornata l’accumulo qui fu molto scarso, sui 2-3 centimetri massimo, circa 10 a 950 metri, mentre nelle aree ovest della Valle (San Martino di Finita e Rota Greca in primis) avevano ricevuto accumuli raddoppiati rispetto ai nostri.



    3) 15-17 Dicembre 2010
    Uno degli eventi recenti più buoni di sempre. Ottima neve fino a Valle abbastanza democratica, sebbene all’epoca viaggiai da Cosenza verso casa intorno alle 12:30 e la neve a Valle era veramente di pessima qualità. Se a Cosenza si contavano già un paio di centimetri, a Luzzi Valle era interamente pioggia con qualche splatter, mentre a casa mia si contavano già 4-5 centimetri. A fine giornata arrivammo a 18 centimetri complessivi con probabile giornata di ghiaccio, qualcosa in meno della città che ha saputo recuperare dopo. Neve sulla neve la sera del 16, a larghe falde, con nuovi 6 centimetri. Nulla invece il 17 mattina, quando la neve tornò con temperature negative nel sud della Valle sotto la spinta di correnti da NW. Dalla sera del 17 fuori dai giochi un po' tutti e gran lavata sulla bellissima nevicata.


    4) 12-14 Febbraio 2012
    Nevicate in seguito al rientro del freddo da ovest, con neve che riuscì ad accumulare in totale altri 17 centimetri. Nevicò fino a fondovalle, probabilmente in maniera abbastanza democratica. Ricordo benissimo la dimensione dei fiocchi, grandi quasi quanto il palmo della mia mano.

    5) Nevicate del Febbraio 2013
    Dall’8 al 13 Febbraio abbiamo avuto diverse occasioni di neve grazie alle correnti di ponente fredde. L’8 Febbraio si accumularono 6 cm e i giorni a seguire si susseguirono diverse nevicate portando un accumulo complessivo sui 18 centimetri.

    6) 29 Novembre 2013
    Nonostante il freddo si ebbero ben pochi effetti nevosi, comunque fino a bassa quota. Una rapida passata nel pomeriggio del 29 novembre ha portato un’imbiancata e merita menzione solo per essere l’ultima neve vista a Novembre da queste parti.

    7)11 Gennaio 2017
    Dopo il gelo dei giorni precedenti e le fioccate rapide e poco incisive in quest’area, la neve torna prepotente nella Valle. La sera del 10 in Valle a Rende pioveva, con rapido passaggio a pioggia mista ma ben poco incisiva fino alle 19. Proseguendo verso nord si incontrava neve seria già a Valle a Luzzi, dove le precipitazioni erano maggiori. A casa mia si accumularono complessivamente 12 centimetri di ottima qualità, grazie anche ai terreni ancora molto freddi dalla precedente ondata di gelo. A fine evento la neve fu abbastanza democratica in tutta la Valle.



    NEVICATE FALLITE
    In chiusura le nevicate che sono fallite prima ancora di iniziare. La lista sicuramente sarà lunga per svariati motivi, ma quella che ricordo in particolare è la seguente.

    1)9 Marzo 2010
    Era una giornata da neve perfetta fino a fondovalle, ma le termiche erano abbastanza risicate già all’alba e la scaldata incombeva. Qui a metà mattinata una rapida fioccata porta addirittura a neve fino ai 300 metri, con una semplice imbiancata. Dal pomeriggio iniziano le precipitazioni più serie, senza un filo di vento e con colonna apparentemente stabile. La temperatura qui rimase costante dalle 13 fino alle 23 sugli 0.3°C, con pioggia battente e nella fascia tra i 650 e i 1000 metri la pioggia gelava al suolo e sugli alberi, dove probabilmente rimase stazionario uno strato d’aria sottozero, con conseguente gelicidio. Sopra i 1100 metri lo scirocco soffiava già impetuoso alle 20. Dalle 23 lo scirocco si impossessa anche dell’area di casa mia dove alle 3 la temperatura era schizzata già sui 9°C. Triste epilogo di una giornata sprecata.




































    2021:16cm, 2020 :2 cm, 2019 :34 cm, 2018 :6 cm, 2017:12 cm, 2016 :18 cm, 2015:19 cm, 2014:0 cm,2013:8 cm, 2012:52 cm, 2011:4 cm, 2010:27cm, 2009 :11 cm, 2008 :1 cm, 2007:36 cm

  2. #2
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Un resoconto davvero spettacolare, alla burian. Ogni tanto dimentico di quanto complessa sia l'orografia calabrese tale da consentire eventi così mutevoli a poche decine di km

  3. #3
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Resoconto spettacolare, complimenti

  4. #4
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Wow, ora purtroppo sono fuori.. Appena torno a casa lo leggerò tutto d'un fiato.. Complimenti sinceri!!

  5. #5
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Mi associo ai complimenti, non scrivo mai ma stavolta voglio intervenire per ringraziarti del resoconto che trovo molto interessante

  6. #6
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Letto tutto d'un fiato.. Veramente una bellissima testimonianza. La tua zona e il cosentino in genere è veramente affascinante da un punto di vista climatologico vista l'innumerevole quantità di microclimi e variabili in gioco che determinano effetti anche molto diversi a pochissimi km di distanza, come da te brillantemente illustrato. Per quanto riguarda il mio contributo, posso dire che il rapporto tra la Calabria e la neve (almeno quella a basse quote) è abbastanza complicato. Con le correnti che tipicamente portano il freddo, cioè quelle da N o da NE, gran parte del territorio regionale è protetto dal massiccio del Pollino. Basti pensare a due famosissime irruzioni fredde (Capodanno 2015 e Epifania 2017) che qui, con poche eccezioni, hanno portato solo freddo secco. Per far nevicare bene qui occorre dunque una combinazione fortunata di fattori, di cui senz'altro la più comune è la perturbazione da W che segue un'azione fredda da NE (emblematica in tal senso la bella nevicata del Gennaio 2016, con la neve che è arrivata ad imbiancare anche Catanzaro città). Qui sulla costa jonica poi la neve è un evento davvero epocale. In 30 anni di vita ho visto nevicare con accumulo due volte: 30 Gennaio 1999 e 16 Dicembre 2010. Purtroppo non ricordo bene la sinottica dei due casi, ma sicuramente ci sarà stato un minimo tirrenico. Mi riprometto comunque di approfondire il discorso, magari anche grazie al vostro aiuto. Per ora ti ringrazio ancora del bellissimo lavoro. Un abbraccio.

  7. #7
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Citazione Originariamente Scritto da Pavel[11] Visualizza Messaggio
    Letto tutto d'un fiato.. Veramente una bellissima testimonianza. La tua zona e il cosentino in genere è veramente affascinante da un punto di vista climatologico vista l'innumerevole quantità di microclimi e variabili in gioco che determinano effetti anche molto diversi a pochissimi km di distanza, come da te brillantemente illustrato. Per quanto riguarda il mio contributo, posso dire che il rapporto tra la Calabria e la neve (almeno quella a basse quote) è abbastanza complicato. Con le correnti che tipicamente portano il freddo, cioè quelle da N o da NE, gran parte del territorio regionale è protetto dal massiccio del Pollino. Basti pensare a due famosissime irruzioni fredde (Capodanno 2015 e Epifania 2017) che qui, con poche eccezioni, hanno portato solo freddo secco. Per far nevicare bene qui occorre dunque una combinazione fortunata di fattori, di cui senz'altro la più comune è la perturbazione da W che segue un'azione fredda da NE (emblematica in tal senso la bella nevicata del Gennaio 2016, con la neve che è arrivata ad imbiancare anche Catanzaro città). Qui sulla costa jonica poi la neve è un evento davvero epocale. In 30 anni di vita ho visto nevicare con accumulo due volte: 30 Gennaio 1999 e 16 Dicembre 2010. Purtroppo non ricordo bene la sinottica dei due casi, ma sicuramente ci sarà stato un minimo tirrenico. Mi riprometto comunque di approfondire il discorso, magari anche grazie al vostro aiuto. Per ora ti ringrazio ancora del bellissimo lavoro. Un abbraccio.
    Beh a gennaio 1999 il core dell'irruzione si collocò proprio sul Tirreno.
    Gennaio 2005 come fu da te?

  8. #8
    Vento forte
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Nel Gennaio 2005 ero a Roma all'università quindi non ti saprei dire. Per quanto riguarda il Gennaio 1999 non avevo dubbi sul fatto che il core fosse sul basso Tirreno. Qui con la "celebre" Jonio low non riusciamo a combinare mai nulla per i motivi sopra citati.. Solo freddo e cielo serenissimo.. Ottime temperature minime e niente di più..

  9. #9
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Citazione Originariamente Scritto da Pavel[11] Visualizza Messaggio
    Letto tutto d'un fiato.. Veramente una bellissima testimonianza. La tua zona e il cosentino in genere è veramente affascinante da un punto di vista climatologico vista l'innumerevole quantità di microclimi e variabili in gioco che determinano effetti anche molto diversi a pochissimi km di distanza, come da te brillantemente illustrato. Per quanto riguarda il mio contributo, posso dire che il rapporto tra la Calabria e la neve (almeno quella a basse quote) è abbastanza complicato. Con le correnti che tipicamente portano il freddo, cioè quelle da N o da NE, gran parte del territorio regionale è protetto dal massiccio del Pollino. Basti pensare a due famosissime irruzioni fredde (Capodanno 2015 e Epifania 2017) che qui, con poche eccezioni, hanno portato solo freddo secco. Per far nevicare bene qui occorre dunque una combinazione fortunata di fattori, di cui senz'altro la più comune è la perturbazione da W che segue un'azione fredda da NE (emblematica in tal senso la bella nevicata del Gennaio 2016, con la neve che è arrivata ad imbiancare anche Catanzaro città). Qui sulla costa jonica poi la neve è un evento davvero epocale. In 30 anni di vita ho visto nevicare con accumulo due volte: 30 Gennaio 1999 e 16 Dicembre 2010. Purtroppo non ricordo bene la sinottica dei due casi, ma sicuramente ci sarà stato un minimo tirrenico. Mi riprometto comunque di approfondire il discorso, magari anche grazie al vostro aiuto. Per ora ti ringrazio ancora del bellissimo lavoro. Un abbraccio.
    Grazie mille Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Riguardo al 1999 non ho ricordi a dire il vero, sebbene ricordi benissimo la nevicata del 21 Novembre 1998 qui, con 21 centimetri, e avevo 5 anni.. ma tant'è

    Per il 2010 ricordo qualche video con la neve che ha imbiancato la zona tra Catanzaro e Soverato fin sulla costa con neve a larghe falde, davvero un bell'evento.

    Ricordo anche immagini di Lamezia Terme imbiancata l'8 Marzo 2005, sicuramente fino a Nicastro, ricordi se beccò anche Catanzaro? Quella volta qui buttò penso un 35 centimetri di neve, su tutta la Valle

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    Ultima modifica di Alfredo93; 16/12/2020 alle 00:22

  10. #10
    Brezza tesa L'avatar di Alfredo93
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    Predefinito Re: Discussione su eventi nevosi in Calabria

    Citazione Originariamente Scritto da BoreaSik Visualizza Messaggio
    Beh a gennaio 1999 il core dell'irruzione si collocò proprio sul Tirreno.
    Gennaio 2005 come fu da te?
    Ciao, ti riferisci a metà o fine mese di Gennaio 2005?

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