Originariamente Scritto da
Stefano83
Mah non andrei a scomodare fenomeni più a larga scala come
GW e soprattutto variazioni geomagnetiche della Terra. Non credo che i calcoli degli elaboratori, seppur complessi, siano diventati più complicati e con maggior margine di errore, anche perché lo dovrebbero essere in più situazioni, anche le più diverse, quando invece è dimostrato statisticamente che le prestazioni sono migliorate, per "affinamenti" resi possibili come detto dalle maggior capacità di calcolo degli elaboratori che sono notevolmente aumentate.
Ciò che sicuramente si farà nei prossimi anni è quello di incrementare ulteriormente questo aspetto, portando degli upgrade ai modelli difficilmente pensabili fino a qualche anno fa, insieme magari ad una migliore inizializzazione degli stessi modelli con maggiori dati in ingresso, anche se tutto ciò che concerne l'impredicibilità ed il famoso battito d'ali della farfalla rimarrà comunque (cosi come la nota propagazione esponenziale dell'errore iniziale, per quanto piccolo possa essere).
Qui, ripeto, è più una questione di una situazione specifica, sappiamo che le retrogressioni rappresentano sempre una difficile chiave di lettura anche a pochi giorni, ma spesso si fa riferimento al movimento della massa d'aria fredda in sè, e questo ci può stare. Ma qui come dicevo si parlava di una lettura in chiave atlantica e magari del jet-stream in uscita dal continente americano, con depressioni spesso viste in notevole rinforzo quasi dal "nulla". Ma è una riflessione che si potrebbe estendere in generale e non solo nel caso di irruzioni fredde.
Segnalibri