Mi verrebbe da rispondere sinceramente, sta storia della vegetazione ha stancato. Ma se sto clima diventerà la norma dovremmo rassegnarci alla primavera già a metà Febbraio perchè la natura sarà già sveglia? Poi ancora a inizio Febbraio? Poi ancora chissà, l'intero trimestre invernale sarà un'eterna primavera, quindi guai se qualche volta arriverà un po' di neve in collina! Ci saranno le margherite in fiore.
Concordo, ovviamente non ce l'ho con il buon michelangelo , però riflettevo sul fatto che forse potrebbe divenire questa la nuova norma, e sempre più spesso è così negli ultimi anni, con fasi calde a Febbraio e prima parte di Marzo, e poi qualche episodio freddo a fine Marzo e inizio Aprile. Freddo però, non gelido, quelli episodi (tipo l'anno scorso) sono rari.
L'anno scorso successe qualcosa, in proposito, all'agricoltura? Sarebbe interessante.
Il fatto che per quanto riguarda la meteorologia non dovremmo farci problemi "morali" alle nostre latitudini, non siamo zona di urugani o di tornado (questi ultimi in realtà si sono visti anche qui, ma sono rari), per cui capisco che in Florida o in Oklahoma preghino affinchè queste immani catastrofi possano risparmiarli. Da noi non c'è in ballo la vita di nessuno per un po' di freddo tardivo, ho già visto nevicare più volte nella seconda e terza decade di marzo, nonchè nella prima decade di aprile (ultima volta proprio lo scorso anno), e non mi trovo nemmeno in collina.
Essendo soprattutto per noi del sud-est eventi nemmeno troppo rari, non mi verrebbe nemmeno da considerarlo "freddo tardivo", ma parte della norma.
Ma poi, per quanto possa essere in stato avanzato, siamo comunque ai primi di marzo. Non credo che rispetto ad altri inverni miti sia più avanti, visto che il soleggiamento almeno fino ad inizio febbraio è stato scarso. Poi io ho sempre saputo che la situazione più pericolosa sono le notti serene, non certamente qualche cm di neve che fonde in un nanosecondo
Ultima modifica di SsNo; 08/03/2021 alle 08:30
Io ho una media di 6 gradi per le minime di Marzo, le brinate mattutine almeno in prima decade sono comuni (ma non in questi ultimi anni). Ho visto brinare pure a inizio Aprile, mentre nelle valli più riparate persino a inizio Maggio a quote praticamente prossime allo zero e ovviamente in regime anticiclonico. Il discorso del freddo tardivo non regge quando hai particolari microclimi in grado di autoprodursi il freddo notturno per almeno 4/5 mesi l'anno; parlo anche di zone coltivate che per particolari condizioni morfologiche si possono trovare all'ombra anche 2 o 3 ore prima del tramonto e fino a un paio d'ore dopo il sorgere del sole. Se puoi fare minime di 15 gradi in piena canicola africana immagina nella restante parte dell'anno. In regime anticiclonico nelle mattinate invernali la valle del Bradano a pochi km da me è una distesa di bianco a perdita d'occhio, eppure è una zona dove da sempre si producono l'olio e il pomodoro, gli oleifici e i conservifici (si dice così?) ai lati della strada si sprecano.
Tutte le mie noci (15 alberi) persero le infiorescenze, di conseguenza niente noci, tutte le fave e i piselli mi si allettarono con conseguente cascola dei fiori, l'orto totalmente bruciato, e venivamo anche da un inverno siccitoso. Come si dice dalle mie parti "ncopp u cott, l'acqua vullut"
"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
Un antico detto tarantino dice c marz vol fasc zumpà l’ogne au vove
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