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  1. #181
    Vento fresco L'avatar di MicheleSbig
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    Simpatica imbiancata questa mattina, ora sereno, +0.2

    cam (1).jpg

    sbigsnow.jpeg

    sbigsnow1.jpeg
    "E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
    Heinrich (16 ottobre 2023)

  2. #182
    Vento forte L'avatar di Hirpus96
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    Nubi che scorrono velocemente, in un contesto poco nuvoloso e ventilato
    temp +7.2°

  3. #183
    Vento forte L'avatar di Hirpus96
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    Non so se siano nubi di Kelvin-Heltmoltz. Scusate la qualità della foto ma è un po’ zoomata
    6171C1D3-CCFF-4351-8B79-EE6AEC5AE427.jpg

  4. #184
    Vento forte L'avatar di ivanix
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    Ruvo di Puglia 260m. slm
    Minima 158m.; Massima 672m.; Escursione Altimetrica 514m.
    Corato zona Oasi 320m. slm

  5. #185
    Burrasca
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    ^^^^
    Non mi piacerebbe neanche un po' avere un clima del genere, fra qualche giorno ti diluvia con 10°C (cit.)


  6. #186
    Vento forte L'avatar di Hirpus96
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    Bella gelata stamane: Avellino valle -2.9°, Avello centro -1.6°
    Adesso cielo sereno con vento vivace da SW, temp +11.3°

  7. #187
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    Freddo davvero pungente stasera, anche sul mare. Totale assenza di vento, ridotto a una sottilissima brezza da SW avvertibile solo nelle strade esposte, oltre che in campagna dove sono assenti ostacoli verticali.

    Fatto un giro al centro, prendendo la motobarca che collega le due sponde (centro storico e quartiere Casale) mi sono goduto un bel viaggio nel buio di una tranquillissima e abbastanza isolata serata di inverno.


    Come detto freddo da inversione che spicca, già 2.5° a Montenegro e all'aeroporto (3.7° alla stazione dell'istituto Nautico, a 1 km da qui).

  8. #188
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    Dopo il formidabile calo fino a livelli incredibilmente bassi poco prima di mezzanotte il termometro si è stabilizzato.
    Non è andato però nulla secondo le previsioni, che vedevano un aumento nel corso della notte prima di un nuovo calo verso l'alba, dovuto ad una rotazione del vento da WSW a WNW. Nella realtà, per quanto quel lieve viraggio della brezza di terra ci sia stato, le conseguenze sono state nettamente meno forti di quanto i modelli prospettassero.

    Si è assistito, in verità, ad un lieve aumento, ma è stato temporaneo, con nuovo calo già all'1. Col senno di poi, analizzando il grafico delle temperature notturne, ci sono stati ciclici aumenti e diminuzioni (5-6 cicli) durante tutta la seconda parte della notte (da mezzanotte alle 6), un quadro compatibile con periodici disturbi, indotti dal vento, dello strato di inversione, spesso qualche decina di metri probabilmente ed esteso fino alle coste, con notevole omogeneità termica, tanto che la minima in campagna non è stata nemmeno 1° più bassa che all'aeroporto!

    Come sempre l'alba è il momento più freddo, e rompe la stasi termica delle ore precedenti imprimendo un colpo finale alla temperatura. Dunque minima fatta alle 7, con 1,3° a Montenegro e 2,1° all'aeroporto.



    Gelate nel Salento leccese, diffuse e a tratti anche intense: -1.8° a S.Pancrazio Salentino, -1.6° a Lecce Galatina, -2.1° a Lequile, -0.2° a Nardò, -0.2° a Taurisano.
    A dimostrazione che le gelate in Salento sono tutt'altro che rare, è la quinta gelata a Lecce Galatina quest'inverno, terza in questa decade e seconda consecutiva sotto i -1°, e Galatina non è nemmeno la stazione più fredda.

  9. #189
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    L'utente @Wolf359 mi ha inviato i picchi minimi, secondo le reanalisi, delle temperature a 850 hPa sulla colonna di Brindisi dal 1806 al 2020 (ben 215 anni):

    Estremi in quota in Europa-brindisit850min.jpg


    Ho provveduto a porre un confronto con i picchi minimi nei radiosondaggi anno per anno:

    Picchi min 850 hPa Reanalisi 1806-2020 VS Picchi min 850 hPa Radiosondaggi Brindisi 1954-2020.jpgConfronto picchi radiosondaggi e reanalisi Brindisi 1954-2020.png


    Dal confronto direi che le reanalisi sono soddisfacenti. Solo 18 anni su 65 disponibili dal 1954 sono risultati più freddi rispetto alle reanalisi come picco minimo a 850 hPa.


    Appurata l'ottima qualità delle reanalisi, ho voluto calcolare le medie decennali per tutti i decenni dagli anni 10 del 1800 agli anni 10 del 2000, sia per le reanalisi sia per i radiosondaggi (per questi, ovviamente, dal 1961):

    Medie picchi minimi per decennio Brindisi 1806-2020.png

    Possiamo notare come non esista alcuna tendenza alla diminuzione dei picchi minimi, anche se gli anni 70, 80 e 90 (contrariamente a quel che potremmo credere!) hanno visto la media dei picchi minimi tra le più alte dal 1800.
    Gli anni 2000 però hanno rialzato la testa, tanto che il decennio 2001-10 risulta addirittura terzo, a soli -0,05° dal decennio 1901-10 che occupa il secondo posto, per la più bassa media degli estremi minimi.

    E' altresì curioso notare come gli anni 1811-20 siano stati senza eventi freddi di rilievo, tanto che la media dei picchi minimi è uno scandaloso -5,9°. Ho qualche dubbio in sincerità, anche perchè ho una testimonianza di un evento freddo intenso a fine Gennaio 1813 a Brindisi, con neve abbondante (diversi palmi), quadro incompatibile con una isoterma > -8° a 850 hPa.
    E' curioso anche osservare come gli anni 60 abbiano visto la maggiore frequenza di isoterme < -10° dal 1800, praticamente ogni anno, con frequenti isoterme anche minori di -11/-12°!


    Gli anni 20 del XXI secolo si sono aperti abbastanza bene considerando che il picco del 2021 è stato -10,7° mentre quello del 2022 almeno -11° qualche giorno fa.


    Dai dati che ho mostrato possiamo dedurre che gli eventi estremi non stanno scomparendo.
    Il problema è semmai la frequenza, che potrebbe essersi ridotta (quante volte in media arriva la -8 ogni inverno? Quante volte arrivava in passato?), ma a questa domanda è complesso rispondere.
    Al tempo stesso farei riflettere su come la PEG non abbia visto picchi estremi più bassi che negli scorsi decenni o in questi ultimi. La NAO negativa che allora prevaleva ci metteva spesso in secondo piano rispetto ad altre zone europee, in compenso la vastità del lago gelido ci permetteva di ricevere isoterme fredde anche se non necessariamente eccezionali (< -11°).
    Viceversa la NAO positiva che prevale negli ultimi anni permette a isoterme gelide di vederci coinvolti in primis.
    Il rovescio della medaglia è una maggiore dipendenza dall'ASE durante la NAO+, mentre per la NAO-, a fronte di isoterme non necessariamente così fredde, si poteva avere neve da fronte, come nel 2018.



    In conclusione: il nostro inverno pugliese è abbastanza freddo, quasi ogni anno arrivano isoterme gelide, e alla luce di questi dati rinnovo quel che dissi un anno fa, cioè come non sia affatto raro vedere termiche così basse a 850 hPa venirci a trovare quasi ogni inverno.
    Conclusioni simili credo si possano estendere al Sud peninsulare, anche se ovviamente le termiche dovrebbero leggermente attenuarsi.


    Dal 1806 al 2022 abbiamo avuto:

    • 65 anni su 217 (30%) almeno una -10°
    • 33 anni su 217 (15%) almeno una -11°
    • 102 anni su 217 (47%) almeno una -9°
    • 145 anni su 217 (67%) almeno una -8°
    • 174 anni su 217 (80,2%) almeno una -7°
    • solo 41 anni su 217 (18,9%) da -7° in su



    Inoltre:

    • dei 65 anni sotto la -10° ben 8 (12,3%) dal 2000, 8 anni su 217 (3,7% il che significa che dal 2000 la frequenza è 3,3 volte più alta!)
    • dei 33 anni sotto la -11° ben 5 (15%) dal 2000, 5 anni su 217 (2,3% il che significa che dal 2000 la frequenza è 6,5 volte più alta!)
    • dei 102 anni sotto la -9° ben 11 dal 2000 (10,7%), 11 su 217 (5,1% il che significa che dal 2000 la frequenza è doppia rispetto alla media bicentenaria)
    • dei 41 anni che non hanno visto neppure una -7°, ben 28 (68,3%!) appartengono al XIX secolo, il che significa che dal 1900 solo in 13 anni non si è mai scesi sotto -7°; dal 2000 solo e soltanto nel 2020

  10. #190
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    Predefinito Re: Nowcasting Sud e Isole Inverno 2021/22

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    L'utente @Wolf359 mi ha inviato i picchi minimi, secondo le reanalisi, delle temperature a 850 hPa sulla colonna di Brindisi dal 1806 al 2020 (ben 215 anni):

    Immagine



    Ho provveduto a porre un confronto con i picchi minimi nei radiosondaggi anno per anno:

    Picchi min 850 hPa Reanalisi 1806-2020 VS Picchi min 850 hPa Radiosondaggi Brindisi 1954-2020.jpgConfronto picchi radiosondaggi e reanalisi Brindisi 1954-2020.png


    Dal confronto direi che le reanalisi sono soddisfacenti. Solo 18 anni su 65 disponibili dal 1954 sono risultati più freddi rispetto alle reanalisi come picco minimo a 850 hPa.


    Appurata l'ottima qualità delle reanalisi, ho voluto calcolare le medie decennali per tutti i decenni dagli anni 10 del 1800 agli anni 10 del 2000, sia per le reanalisi sia per i radiosondaggi (per questi, ovviamente, dal 1961):

    Medie picchi minimi per decennio Brindisi 1806-2020.png

    Possiamo notare come non esista alcuna tendenza alla diminuzione dei picchi minimi, anche se gli anni 70, 80 e 90 (contrariamente a quel che potremmo credere!) hanno visto la media dei picchi minimi tra le più alte dal 1800.
    Gli anni 2000 però hanno rialzato la testa, tanto che il decennio 2001-10 risulta addirittura terzo, a soli -0,05° dal decennio 1901-10 che occupa il secondo posto, per la più bassa media degli estremi minimi.

    E' altresì curioso notare come gli anni 1811-20 siano stati senza eventi freddi di rilievo, tanto che la media dei picchi minimi è uno scandaloso -5,9°. Ho qualche dubbio in sincerità, anche perchè ho una testimonianza di un evento freddo intenso a fine Gennaio 1813 a Brindisi, con neve abbondante (diversi palmi), quadro incompatibile con una isoterma > -8° a 850 hPa.
    E' curioso anche osservare come gli anni 60 abbiano visto la maggiore frequenza di isoterme < -10° dal 1800, praticamente ogni anno, con frequenti isoterme anche minori di -11/-12°!


    Gli anni 20 del XXI secolo si sono aperti abbastanza bene considerando che il picco del 2021 è stato -10,7° mentre quello del 2022 almeno -11° qualche giorno fa.


    Dai dati che ho mostrato possiamo dedurre che gli eventi estremi non stanno scomparendo.
    Il problema è semmai la frequenza, che potrebbe essersi ridotta (quante volte in media arriva la -8 ogni inverno? Quante volte arrivava in passato?), ma a questa domanda è complesso rispondere.
    Al tempo stesso farei riflettere su come la PEG non abbia visto picchi estremi più bassi che negli scorsi decenni o in questi ultimi. La NAO negativa che allora prevaleva ci metteva spesso in secondo piano rispetto ad altre zone europee, in compenso la vastità del lago gelido ci permetteva di ricevere isoterme fredde anche se non necessariamente eccezionali (< -11°).
    Viceversa la NAO positiva che prevale negli ultimi anni permette a isoterme gelide di vederci coinvolti in primis.
    Il rovescio della medaglia è una maggiore dipendenza dall'ASE durante la NAO+, mentre per la NAO-, a fronte di isoterme non necessariamente così fredde, si poteva avere neve da fronte, come nel 2018.



    In conclusione: il nostro inverno pugliese è abbastanza freddo, quasi ogni anno arrivano isoterme gelide, e alla luce di questi dati rinnovo quel che dissi un anno fa, cioè come non sia affatto raro vedere termiche così basse a 850 hPa venirci a trovare quasi ogni inverno.
    Conclusioni simili credo si possano estendere al Sud peninsulare, anche se ovviamente le termiche dovrebbero leggermente attenuarsi.


    Dal 1806 al 2022 abbiamo avuto:

    • 65 anni su 217 (30%) almeno una -10°
    • 33 anni su 217 (15%) almeno una -11°
    • 102 anni su 217 (47%) almeno una -9°
    • 145 anni su 217 (67%) almeno una -8°
    • 174 anni su 217 (80,2%) almeno una -7°
    • solo 41 anni su 217 (18,9%) da -7° in su



    Inoltre:

    • dei 65 anni sotto la -10° ben 8 (12,3%) dal 2000, 8 anni su 217 (3,7% il che significa che dal 2000 la frequenza è 3,3 volte più alta!)
    • dei 33 anni sotto la -11° ben 5 (15%) dal 2000, 5 anni su 217 (2,3% il che significa che dal 2000 la frequenza è 6,5 volte più alta!)
    • dei 102 anni sotto la -9° ben 11 dal 2000 (10,7%), 11 su 217 (5,1% il che significa che dal 2000 la frequenza è doppia rispetto alla media bicentenaria)
    • dei 41 anni che non hanno visto neppure una -7°, ben 28 (68,3%!) appartengono al XIX secolo, il che significa che dal 1900 solo in 13 anni non si è mai scesi sotto -7°; dal 2000 solo e soltanto nel 2020
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