Originariamente Scritto da
burian br
L'utente @
Wolf359 mi ha inviato i picchi minimi, secondo le reanalisi, delle temperature a 850 hPa sulla colonna di Brindisi dal 1806 al 2020 (ben 215 anni):
Immagine
Ho provveduto a porre un confronto con i picchi minimi nei radiosondaggi anno per anno:
Picchi min 850 hPa Reanalisi 1806-2020 VS Picchi min 850 hPa Radiosondaggi Brindisi 1954-2020.jpgConfronto picchi radiosondaggi e reanalisi Brindisi 1954-2020.png
Dal confronto direi che le reanalisi sono soddisfacenti. Solo 18 anni su 65 disponibili dal 1954 sono risultati più freddi rispetto alle reanalisi come picco minimo a 850 hPa.
Appurata l'ottima qualità delle reanalisi, ho voluto calcolare le medie decennali per tutti i decenni dagli anni 10 del 1800 agli anni 10 del 2000, sia per le reanalisi sia per i radiosondaggi (per questi, ovviamente, dal 1961):
Medie picchi minimi per decennio Brindisi 1806-2020.png
Possiamo notare come non esista alcuna tendenza alla diminuzione dei picchi minimi, anche se gli anni 70, 80 e 90 (contrariamente a quel che potremmo credere!) hanno visto la media dei picchi minimi tra le più alte dal 1800.
Gli anni 2000 però hanno rialzato la testa, tanto che il decennio 2001-10 risulta addirittura terzo, a soli -0,05° dal decennio 1901-10 che occupa il secondo posto, per la più bassa media degli estremi minimi.
E' altresì curioso notare come gli anni 1811-20 siano stati senza eventi freddi di rilievo, tanto che la media dei picchi minimi è uno scandaloso -5,9°. Ho qualche dubbio in sincerità, anche perchè ho una testimonianza di un evento freddo intenso a fine Gennaio 1813 a Brindisi, con neve abbondante (diversi palmi), quadro incompatibile con una isoterma > -8° a 850 hPa.
E' curioso anche osservare come gli anni 60 abbiano visto la maggiore frequenza di isoterme < -10° dal 1800, praticamente ogni anno, con frequenti isoterme anche minori di -11/-12°!
Gli anni 20 del XXI secolo si sono aperti abbastanza bene considerando che il picco del 2021 è stato -10,7° mentre quello del 2022 almeno -11° qualche giorno fa.
Dai dati che ho mostrato possiamo dedurre che gli eventi estremi non stanno scomparendo.
Il problema è semmai la frequenza, che potrebbe essersi ridotta (quante volte in media arriva la -8 ogni inverno? Quante volte arrivava in passato?), ma a questa domanda è complesso rispondere.
Al tempo stesso farei riflettere su come la PEG non abbia visto picchi estremi più bassi che negli scorsi decenni o in questi ultimi. La
NAO negativa che allora prevaleva ci metteva spesso in secondo piano rispetto ad altre zone europee, in compenso la vastità del lago gelido ci permetteva di ricevere isoterme fredde anche se non necessariamente eccezionali (< -11°).
Viceversa la
NAO positiva che prevale negli ultimi anni permette a isoterme gelide di vederci coinvolti in primis.
Il rovescio della medaglia è una maggiore dipendenza dall'ASE durante la
NAO+, mentre per la
NAO-, a fronte di isoterme non necessariamente così fredde, si poteva avere neve da fronte, come nel 2018.
In conclusione: il nostro inverno pugliese è abbastanza freddo, quasi ogni anno arrivano isoterme gelide, e alla luce di questi dati rinnovo quel che dissi un anno fa, cioè come non sia affatto raro vedere termiche così basse a 850 hPa venirci a trovare quasi ogni inverno.
Conclusioni simili credo si possano estendere al Sud peninsulare, anche se ovviamente le termiche dovrebbero leggermente attenuarsi.
Dal 1806 al 2022 abbiamo avuto:
- 65 anni su 217 (30%) almeno una -10°
- 33 anni su 217 (15%) almeno una -11°
- 102 anni su 217 (47%) almeno una -9°
- 145 anni su 217 (67%) almeno una -8°
- 174 anni su 217 (80,2%) almeno una -7°
- solo 41 anni su 217 (18,9%) da -7° in su
Inoltre:
- dei 65 anni sotto la -10° ben 8 (12,3%) dal 2000, 8 anni su 217 (3,7% il che significa che dal 2000 la frequenza è 3,3 volte più alta!)
- dei 33 anni sotto la -11° ben 5 (15%) dal 2000, 5 anni su 217 (2,3% il che significa che dal 2000 la frequenza è 6,5 volte più alta!)
- dei 102 anni sotto la -9° ben 11 dal 2000 (10,7%), 11 su 217 (5,1% il che significa che dal 2000 la frequenza è doppia rispetto alla media bicentenaria)
- dei 41 anni che non hanno visto neppure una -7°, ben 28 (68,3%!) appartengono al XIX secolo, il che significa che dal 1900 solo in 13 anni non si è mai scesi sotto -7°; dal 2000 solo e soltanto nel 2020
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