Originariamente Scritto da
burian br
BRINDISI AEROPORTO CE L'HA FATTA, quasi piango, sono entusiasta e commosso al tempo stesso ragazzi, non so nemmeno da dove cominciare, sprizzo allegria e gioia da tutti i pori!!
E' stata una notte travagliata come poche per me, non ho neppure dormito, un'altalena di emozioni unica che solo la passione viscerale che ti scorre nelle vene può donare.
Una scommessa, un sospiro, un attesa, il baratro della delusione ad un passo, i tentativi di consolarti per prepararti al peggio, la frustrazione, l'odio, l'essere sfiniti come dopo aver corso una maratona. Un turbinio di sensazioni che si è preso possesso di me, che vivevo stanotte solo in funzione del risultato finale della notte appena conclusa.
A mezzanotte la temperatura era ancora di 7°, con grecale che si stava indebolendo ma soffiava ancora con velocità sopra i 10 km/h.
Il resto dell'entroterra provinciale era già sotto zero, così come Lecce e Bari Palese che segnavano rispettivamente -2° e -1°.
In quel momento ho semplicemente odiato Brindisi e come il vento dal mare domini la città, pur sapendo che in estate diventa delizia. Amore e odio per la stessa cosa, è difficile conciliarli.
Persino Montenegro, la sentinella periferica del fronte della brezza di terra, era sotto il controllo del vento dal mare ancora all'1!
All'1:20 qualcosa inizia a cambiare: a Montenegro c'è calma di vento, il termometro perde 1°. Si fiuta la possibilità che sia premonitore dello sfondamento della brezza di terra, e così è! In 40 minuti Montenegro passa sotto lo zero, e alle 2:10 registra addirittura -0,5°!!
Nel frattempo la città ancora non è crollata, e a quell'ora esiste una differenza di ben 7,5° tra Montenegro e l'aeroporto, che resta ancora del tutto controllato dal vento di grecale, seppure in ulteriore attenuazione.
Tra le 2:20 e le 3 crollano le stazioni cittadine, una dopo l'altra dalla periferia andando sempre più vicino al mare: prima S.Elia, poi la stazione meteo dell'Istituto Nautico.
Alle 2:50 il METAR aeroportuale segnala vento variabile, calma assoluta, e temperatura scesa a 4°. Il copione visto per Montenegro si stava ripetendo, la brezza di terra era alle porte della costa brindisina e dell'aeroporto!
Tra le 3 e le 4 il crollo definitivo: l'aeroporto scende dapprima a 2° poi 1°, il Nautico scende a 1,4° mentre Montenegro prosegue il suo calo fino a sfondare il muro di -1°.
Tra le 4 e le 5 una fase di stasi con anzi un lieve aumento: il Nautico si riporta vicino ai 3°, l'aeroporto è stallato a 1°, Montenegro risale da -1,5° a -0,5°.
Manca solo un'ora all'alba.
A questo punto della notte, a solo un'ora dal levarsi del sole, sono consapevole che ci giochiamo l'ultima chance. L'alba si accompagna quasi sempre alla stoccata finale, quella in cui si fa la minima. Deve andare così, non è solo un'ipotesi, deve essere realtà.
Alle 5 quello che avevo, dopo anni di esperienza, immaginato si concretizza: il Nautico crolla, si porta sotto 1° alle 5:30, S.Elia scende a 1°, Montenegro sfonda la soglia dei -2°! Ma l'aeroporto alle 5:20, nel suo METAR segnala ancora 1°.
Forse è il vento, una brezza da ovest, non è la direzione migliore, ci serve da SW!
In preda alla frenesia e con lo scopo di tranquillizzarmi decido che qualunque cosa accada voglio godermi l'episodio.
Prendo la macchina e vado alla diga, lì trovo mare piatto come una tavola e cielo nuvoloso al largo. Intravedo la sagoma di quel che potrebbe essere stato un massiccio montuoso albanese, la posizione dove si profilava era la stessa di dove si vede effettivamente la catena degli Acrocerauni da Brindisi.
Mentre attendo il sole sorgere monitoro la situazione: il Nautico è sceso sotto zero! Nel mio quartiere, il Casale, a solo 1 km in linea d'aria dall'aeroporto, si è andati sotto zero!!!
Alle 5:50 il METAR dell'aeroporto: 00/M04, tradotto temperatura 0° dew point -4°.
Sono contento, ma c'è un grosso ma: la scrittura "00" nel METAR sta a indicare una temperatura positiva, tra 0.0° e 0.4°, se fosse scesa sotto lo zero avrebbe segnato M00.
Insomma, non sono sicuro che sia scesa realmente a 0° o sotto, dovrò aspettare il successivo METAR pregando indichi M00.
Passa una mezz'ora, ma al contrario il METAR segnala 1°. E' la fine? Qual è stata la temperatura minima??
Torno a casa, e aspetto le 7:15 in religioso silenzio. Cerco di distrarmi, ma il pensiero va sempre lì e cerco di metabolizzare un'eventuale delusione: sì, ma anche se fosse sopra lo zero abbiamo registrato meno di 0,4° e sarebbe la più bassa temperatura di Marzo, comunque, dal 1987; sì, ma abbiamo altri tentativi le prossime notti anche se le probabilità saranno minori.
Alle 7:15 il responso finale: -0,4°.
GELATA.
LA PRIMA GELATA DAL 28 FEBBRAIO 2018.
LA PRIMA GELATA A MARZO DAL 1987.
LA SECONDA GELATA PIU' TARDIVA SOTTO LO ZERO DAL 1951.
Mio padre aveva la mia età quando l'ultima volta gelò a Marzo. C'era ancora l'URSS, il mondo era totalmente differente, e gelare a Marzo era normale per il clima dell'epoca.
Non ci posso credere, 35 ANNI DOPO, FINALMENTE, SI ROMPE UN DIGIUNO.
Questa è la cronaca di una delle notti più intense della mia vita da appassionato di meteorologia. La seconda notte così intensa dopo quella del 2 Giugno 2021, ma stavolta la superiamo ampiamente perchè il digiuno durava da troppo tempo.
E' la più bassa temperatura che abbia mai provato sulla pelle nuda a Marzo da quando sono nato.
Non so che altro aggiungere, sono sfinito, e fra poco andrò a riposare. Che notte intensa!!!
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