Originariamente Scritto da
burian br
Fin da quando mi sono appassionato ho sempre amato giocare con le temperature. L'esempio più emblematico in proposito è la "gara alla prima minima tropicale", una sfida che mi entusiasma ogni volta che si giunge a fine Maggio/inizio Giugno fin dal primo anno di passione (2006), e sono ormai 17 anni che ogni anno è un "campionato" diverso, e l'obiettivo è sempre e soltanto uno: ritardare il più possibile la prima inevitabile minima delle 24 h sopra i 20°, perchè il giorno in cui sarà stabilità segna per me ufficialmente l'inizio dell'estate, e quasi sicuramente essa costituisce il punto di non ritorno.
Con il tempo ho imparato a convivere con il clima di Brindisi: essendo fortemente improntato alla marittimità, quasi da simulare un clima insulare alcune volte, sono soprattutto le massime (contrariamente a quanto accade altrove) che riescono a resistere maggiormente all'avanzamento stagionale verso l'estate. Grazie anche alla presenza del mare a nord, e alla dominanza delle correnti settentrionali, è abbastanza facile mantenere temperature massime anche molto fresche con isoterme in quota che altrove farebbero assaggiare i primi caldi estivi o simil-estivi.
Nonostante questa innata tendenza, la variabilità meteorologica inevitabilmente consente alcune massime più alte, nelle poche giornate in cui viene soppressa la ventilazione da nord o la brezza adriatica. Il tutto ha un sapore ironicamente crudele: per quanto Brindisi sia resistente alle scaldate, basta un solo giorno di vento da sud e temperature in quota lievemente sopra media per vedere massime che altrimenti si potrebbero tranquillamente non registrare anche con condizioni climatiche ben più calde ma in presenza di brezza o vento da nord.
Quest'anno, però, è successa una rara combinazione di eventi, alcuni dei quali fatico ancora a spiegarmi perchè avrebbero remato evidentemente contro il conseguimento del risultato che sto commentando.
L'associarsi di un Aprile freddo (il più freddo del nuovo secolo), il seguire di un inizio Maggio fresco, il mantenimento di una bassa radiazione solare fino al 20 del mese pur in presenza di temperature non significativamente sotto la media, ha permesso al mare di restare molto fresco fino a circa una settimana fa. E' davvero assurdo pensare che si veniva da una prima metà invernale in cui le
SST del basso Adriatico erano record!
C'è stato anche il fattore fortuna, che costituisce l'elemento inspiegabile di cui dicevo: questo Maggio, infatti, è stato tutt'altro che dominato dalle correnti settentrionali! Per ben 10 giorni, il governo del clima è stato esclusivamente in mano alle correnti meridionali!! Logica e statistica vorrebbero che non ci sarebbero potute essere chance.
Ma quando la storia deve compiersi succede che:
- in tutti quei 10 giorni, salvo uno, le correnti predominanti sono state da sud, non da SW
- in tutti quei 10 giorni la ventilazione meridionale è stata accompagnata molto spesso da cielo nuvoloso, che ha fermato qualsiasi aumento
- in molti di quei 10 giorni la ventilazione meridionale era associata a temperature in quota paradossalmente sottomedia, simulando di fatto una sorta di libeccio freddo
- durante la più intensa fiammata calda della stagione, occorsa in quei 10 giorni e con vento da sud (!!), la fitta copertura di nuvole e sabbia sahariana ha funzionato da cappa facendo paradossalmente registrare massime sotto i 20°!
- in una delle due giornate di cielo sereno con sole acceso e caldo una temporanea attivazione della brezza della durata di un'ora (!!!) ha letteralmente salvato il dato dell'aeroporto, evitando che si superassero i 24°
A tutti questi elementi c'è da aggiungere il fattore tempismo: è solo dal 21 Maggio che sono subentrate condizioni di tempo stabile e soleggiato, e con esse è iniziato un più veloce riscaldamento del mare che fino a quel punto era quasi 1° sotto la media. Al record, ormai, mancava solo una settimana.
Il fattore tempismo è stato importantissimo proprio in quest'ultima settimana:
- se le uniche due giornate con brezza da est (poco efficiente) si fossero verificate leggermente più tardi del 24 e 25 Maggio, con SST del basso Adriatico più alte di 1° (entità del riscaldamento avvenuto negli ultimi 4-5 giorni), allora le massime avrebbero superato i 24°
- se non ci fosse stato, proprio quando le SST del basso Adriatico iniziavano a lievitare, un persistente vento da nord, il cui dominio va avanti proprio dal 25, le massime avrebbero raggiunto e superato ampiamente i 24° da un pezzo, ma la combinazione tra SST in aumento e vento da nord ha fermato il termometro proprio sulla soglia dei 24°
- se questa fase di dominanti venti settentrionali fosse terminata un giorno prima (non oggi, ma ieri), il record sarebbe stato solo pareggiato
Ultimo ma non ultimo, sono mancate persistenti e durature ondate di caldo fino a questo momento, anche in ultima decade di Maggio.
Se soltanto uno solo, UNO, di questi elementi fosse andato fuori posto, e sarebbe bastato davvero nulla (dopotutto non era mai successo fino ad oggi), questo record storico di tardività non si sarebbe mai registrato. Sarebbe stato sufficiente un solo giorno con vento da SW + isoterme in quota nemmeno elevate (almeno 10°) + sole pieno, e già da metà Aprile tutto sarebbe andato in fumo, anche a parità di tutti gli altri elementi che ho descritto. Le occasioni non sono affatto mancate, se ne sono avute almeno 4 dal 20 Aprile, ma in tutte è mancato almeno uno di quegli ingredienti.
Con una massima oggi di 23,2° addirittura inferiore a quella di ieri, viene messo il sigillo definitivo ad un'impresa davvero epica: nonostante si sia in epoca
GW, nonostante un Maggio che è stato tutt'altro che facilitante il conseguimento di questo record, nonostante l'assenza di periodi freddi dopo il 4 del mese corrente, nonostante in passato ci fossero state primavere eccezionalmente fredde,
il 2023, l'anno che era partito con le più alte massime mai registrate in pieno inverno sotto vento dal mare, conquista il nuovo record di tardività per la prima massima annuale sopra i 24° a Brindisi Casale dal 1951,
un record che oggi viene conquistato ma non è ancora stato scritto perchè la prima massima sopra i 24°, ad oggi, non è stata ancora fatta!
Viene battuto il record del 1963 di almeno un giorno, che crollò proprio il 29;
viene battuto di due giorni il secondo posto della gelida primavera 1980 che fino al 29 non aveva nemmeno superato i 22° de facto, e che fino al 10 Giugno salvo due giorni ha sempre visto massime inferiori ai 23°.
Incredibile ma vero, e pensare che ad inizio Gennaio si registravano massime di 16° sotto vento dal mare nel momento più buio e freddo dell'anno, e pensare che i 21° erano stati già raggiunti il 10 Marzo, e pensare che i 22,4° sono stati già fatti il 31 Marzo (tra l'altro in ritardo rispetto ad altre annate), e pensare che
ad oggi Brindisi Aeroporto ha una massima annuale di 23,7°!!
E' il conseguimento di un record strabiliante, che condensa tutta la mia passione meteo in un unico dato, un dato che è stato ottenuto in modo sorprendente per tutti i motivi che ho sopra elencato, e che non posso credere ancora di aver potuto riferire.
Il record potrebbe aver vita breve: da domani, infatti, cesserà il dominio della tramontana e del maestrale, che verranno sostituiti da più tiepidi venti da est. Anche questo rientra nel fattore tempismo!
I modelli non vedono nonostante questo passaggio di testimone un aumento delle temperature massime, ma l'esperienza di tanti anni mi lascia col dubbio in sospeso. D'altro canto, da domani e per tutta la settimana ci dovrebbero essere temporali ogni pomeriggio, che se non apporteranno piogge copriranno il cielo e ciò metterebbe un blocco alle temperature massime.
Non ho idea di quanto ancora Brindisi Aeroporto possa restare sotto i 25° e ancor più sotto i 24°, ma sono in gioco altri record, per la prima massima annuale sopra i 24,5°/25°/26° più tardiva dal 1951.
Come ogni anno, starò qui a sperare e a tifare, e chissà, forse il sogno, il miracolo di quanto accaduto potrà ripetersi. Ancora una volta, e forse anche di più.
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