Grazie a nome di tutti, caro
Ma per me il più grande resti tu.
Sei un osservatore eccezionale, fine scienziato (lo sei), paziente "ragno" che tesse una tela di informazioni incredibile.
E ovviamente sei un ragazzo squisito come pochi ne esistono.
Quanto a me, ho solo percepito "la solita storia".
Appena ho letto che lo schema era più da Niña-like e ho visto le code dei modelli abbastanza allineate ho fatto 2+2.
Ormai la puzza di bruciato non è mai un falso allarme.
Ultimamente è facile essere profeti del caldo.
Che potesse durare un mese e che potesse raggiungere certi picchi però non lo credevo.
Il mese più brutto mai vissuto.
Mai stato così male...
Mi sto godendo un po' di estate adesso.
Giugno e luglio sono stati stranissimi e letteralmente di segno opposto.
Concluderei con un "mai più....".
Scusa una domanda Burian, potresti scrivere il procedimento che hai seguito passo passo, sempre se ti è possibile? Mi piace molto l'idea di calcolare le possibilità statistiche che si verifichi un dato evento meteorologico e sarei contento di conoscere un metodo per calcolarlo.
Grazie.
Certamente.
Il principio è basato sulla distribuzione normale, che è definita dalla media aritmetica e dalla deviazione standard. I dati meteorologici seguono infatti tale distribuzione (ve ne sono anche altre, ad esempio per testa o croce bisognerebbe usare la distribuzione binomiale che segue altre regole, ecc).
Una volta raccolti i dati, ti calcoli la media (cosa che sappiamo fare tutti) e poi la deviazione standard (si ottiene sottraendo ad ogni singolo valore la media, poi si fa il quadrato di tutti questi e si sommano, il risultato lo si divide per il numero di dati o, se il campione è molto piccolo, per il numero di dati meno uno).
Una volta ottenuti questi, selezioni il dato di interesse e lo sottrai alla media. Il risultato ottenuto lo dividi per la deviazione standard. Otterrai un numero che vai a ricercare in una tabella, questa:
Ora ti faccio un esempio.
Consideriamo i dati 2011-2020 delle medie a 850 hPa in prima decade di Agosto sulla verticale di Brindisi
2011 17,6
2012 20,9
2013 20,5
2014 16,1
2015 19,9
2016 17,3
2017 23,5
2018 18,1
2019 19,4
2020 17,9
Di questa serie, calcoliamo la media e la deviazione standard. La media è 19,1° mentre la deviazione standard 2,1°.
Ora, supponiamo di voler calcolare la probabilità che si verifichi una prima decade di Agosto con una media di 22°.
Per calcolarci Z, sottriamo a 22° (il valore di nostro interesse) la media, e dividiamo per la dev. standard, per cui:
z = (22 - 19,1): 2,1 = 1,38
Z è dunque pari a 1,38. Andiamo a trovare a quale valore corrisponde nella tabella sopra. Il primo decimale si ritrova lungo la colonna, mentre il secondo decimale sulle righe. Ne deriva che il valore è 0,9162.
Per calcolare la probabilità, facciamo 1-0,9162= 0,0838. Questo valore lo moltiplichiamo per 100: diventa 8,38.
Ecco qui: la probabilità che si verifichi una prima decade di Agosto con una media di 22°, considerando quella serie, è dell'8,38% per ogni anno, il che significa un tempo di ritorno pari a (100/8,38)= 12 anni ca.
Ciao, ne approfitto anch'io per una considerazione. Secondo me non va presa la prima decade di agosto come riferimento ma i 10 giorni consecutivi (o gli x giorni consecutivi) che hanno la media più alta di ogni estate.
Obiezione accolta. Spiego il ragionamento eseguito.
Per il suolo fare quanto dici tu è un'operazione relativamente semplice perchè ho già un sito che calcolava le medie giornaliere per qualunque periodo temporale volessi (che sia una trentennale o una decennale), e i 10 giorni più caldi dell'estate per Brindisi nella 1981-2010 li ho individuati tra 28 Luglio e 6 Agosto. Tuttavia non c'è molta differenza prendendo qualunque sequenza temporale che vada dal 25 Luglio al 15 Agosto, si parla al massimo di mezzo grado in meno.
Nel caso della quota eseguire quest'operazione sarebbe stato più difficile perchè avrei dovuto calcolarmi le medie di tutti i periodi dal 25 Luglio al 15 Agosto su 40 anni di osservazioni, e scoprire quale sequenza di 10 giorni avrebbe dato la media più alta. Ci avrei messo ore.
Ho semplificato il lavoro scegliendo la prima decade di Agosto perchè Meteonetwork rende già disponibili le medie decadali, quindi non avrei dovuto calcolarle. Inoltre credo che l'errore al massimo sia esiguo, e il motivo è che le medie decadali di terza decade di Luglio, prima decade di Agosto e seconda decade di Agosto si differenziano di pochissimi decimi (circa +/-0,3° per Brindisi, con la prima decade di Agosto che ha la media più elevata), quindi vuol dire che probabilmente la sequenza di 10 giorni più calda sarebbe stata una che avrebbe inglobato la maggior parte della prima decade di Agosto. In considerazione di ciò, ho preso in riferimento appunto la prima decade di Agosto.
Sinceramente non ho capito le scelte fatte. In pratica hai individuato qual è il periodo medio più caldo per Brindisi, lo trasli per comodità alle medie della prima decade di agosto e ritieni confrontabili un periodo estremo (quello di luglio 2023) a delle decadi medie (tutte le prime di agosto), utilizzando valori come quelli che vedo in un post più su (16.1, 17.3, 17.6, 17.9 solo riguardo al periodo 2011-2020) e tralasciando decadi come la terza di luglio del 1983, che parte dal 20 di luglio, o il periodo 15/25 luglio 2007. Non ho grosse competenze in tema di calcolo delle probabilità ma secondo me hai calcolato al massimo le probabilità che una media come quella di luglio 2023 si verifichi esattamente nella prima decade di agosto e non in via assoluta. Tra l'altro riflettendoci credo non sia neanche corretto prendere i 10 giorni consecutivi più caldi di ogni estate degli x anni presi come riferimento, ma gli x periodi di 10 giorni più caldi verificatisi durante quegli x anni. In parole povere: se nell'anno y ci sono due periodi di 10 giorni con medie entrambi superiori al periodo di 10 giorni più caldo dell'anno z l'anno z lo devo escludere. Ad esempio direi il 2014, ho guardato la pagina di meteonetwork con il lavoro sui radiosondaggi (molto bella) e trovo molto difficile che non ci sia un anno con i requisiti giusti per eliminarlo.
Non credo tu abbia capito il ragionamento.
Anzitutto, nel mio primo post ho fatto il calcolo riferendomi al periodo 12-26 Luglio. Questa è stata la durata dell'ondata di calore (14 gg) e usando quel periodo di riferimento ho fatto i calcoli della probabilità che trovi nel primo post. Questo periodo include in toto l'ondata del 1983 (che in verità non è nulla al confronto con quella del 1987, che ho citato) e anche quella del 2007.
Proprio per tale ragione, avendo considerato già il periodo estivo fino al 26 Luglio, scegliere la prima decade di Agosto è stato il metodo più approssimativo ma veloce che mi era possibile fare. I motivi per cui ho scelto la prima decade li ho scritti: è la più calda dal 1981 al 2010 come media per Brindisi, e Meteonetwork mi restituisce già le medie decadali pronte per ogni anno non dovendomele per la maggior parte degli anni calcolare.
L'alternativa sarebbe stata troppo dispendiosa in termini di tempo: ho impiegato un'ora e mezza per calcolare le medie di ogni periodo 12-26 Luglio dal 1981 al 2020, ci avrei messo almeno 13 ore e mezza per calcolarmi le medie di ogni periodo di 10 giorni (o 14, che sarebbe stato meglio, anche quella di scegliere 10 giorni è stata un'esemplificazione) tra 25 Luglio e 15 Agosto al fine di trovare la media dei 10 (o 14) gg più caldi dal 1981 al 2010 per la serie dei radiosondaggi di Brindisi. Il metodo usato è il più verosimile e veloce possibile.
Sul sottolineato: se avessi fatto come dici tu la serie sarebbe stata disomogenea. E' necessario che i dati della distribuzione si riferiscano alla stessa serie temporale.
Ho capito benissimo il ragionamento invece, e provo a rispiegarmi. Tu stai cercando la probabilità che un evento come quello di luglio 2023 si verifichi, a prescindere dai giorni in cui si verifica effettivamente.
Partiamo dalla prima decade di agosto e cerchiamo la probabilità che si verifichi proprio in quei giorni: fai esattamente quello che hai fatto, e dunque ottieni la probabilità che si verifichi in quella decade.
Poi ti chiedo: che probabilità hai che si verifichi nella seconda decade?
Prendi le medie della seconda decade ed ottieni la probabilità. Essendo gli eventi prima decade/seconda decade indipendenti, le probabilità che un evento del genere si verifichi o nella prima o nella seconda vanno sommati.
E questo ragionamento va esteso ad ogni decade, pure a quelle di gennaio volendo (probabilità 1/1000000 ma comunque andrebbero conteggiati).
Poi ci sono le probabilità a cavallo delle decadi, che vanno in qualche modo conteggiate, ma in questo caso abbiamo probabilità dipendenti. E qui mi fermo, diventa molto complesso, e per questo ho ragionato solo in funzione dei periodi di x giorni più caldi. Riguardo la disomogeneità non lo penso: contano le ondate lunghe in 30 ( o quanti anni vuoi), non le 30 ondate più forti di ogni singolo anno.
Tra l'altro il risultato a cui arrivi, ovvero una volta ogni 30000 anni, è in contrasto col campione estremamente ridotto, appena 30 anni. Non a caso ti è bastato inserire luglio 2023 per ottenere un risultato completamente diverso.
Esatto, funziona così.
Ma io non ho voluto calcolarmi le probabilità che un evento del genere accadesse a prescindere in estate, ma fin dalle premesse ho specificato che mi sono calcolato:
1) nel primo post la probabilità che quell'evento accadesse tra 12 e 26 Luglio
2) nel secondo post la probabilità che quell'evento accadesse in prima decade di Agosto, che è la decade più calda dell'anno tra le canoniche (cioè 1-10, 11-20, 21-31)
Se volessi calcolare la probabilità che un evento del genere accadesse in seconda decade potrei farlo, ma non sarebbe di mio interese perchè fin dalle premesse ho voluto determinare la probabilità che quell'evento accadesse nel periodo in cui è accaduto e che avvenisse nel periodo più caldo dell'anno, che per approssimazione necessaria (ovvero per risparmiare tempo) è quello che ho scelto.
Questo non ha senso, perchè in tutti gli altri periodi dell'anno le probabilità sarebbero talmente infime da essere pressochè zero. Già lo erano considerando quei due periodi addirittura!E questo ragionamento va esteso ad ogni decade, pure a quelle di gennaio volendo (probabilità 1/1000000 ma comunque andrebbero conteggiati).
Conta l'ondata che accade nel periodo X. Non puoi paragonare la probabilità, ad esempio, che ti accada una gelata a Gennaio ed una ad Aprile, sono due eventi estremamente differenti se messi insieme.Riguardo la disomogeneità non lo penso: contano le ondate lunghe in 30 ( o quanti anni vuoi), non le 30 ondate più forti di ogni singolo anno.
Infatti ho fin dall'inizio specificato (vedi colore blu) che quel tempo di ritorno non è da intendere letteralmente, ma come la frequenza con la quale quell'evento sarebbe avvenuto SE il clima 1981-2010 sarebbe proseguito imperturbato appunto per 30mila anni.Tra l'altro il risultato a cui arrivi, ovvero una volta ogni 30000 anni, è in contrasto col campione estremamente ridotto, appena 30 anni. Non a caso ti è bastato inserire luglio 2023 per ottenere un risultato completamente diverso.
PS Sei @TreborSnow?
Ciao, scusa il ritardo. Non ho avuto tempo questi giorni ed ho voluto rileggere con calma cosa hai scritto.
Effettivamente nelle parti specifiche è come dici tu, hai calcolato le probabilità per quei periodi. Tuttavia in generale, basta leggere anche solo i primi messaggi, appare come una probabilità relativa al fatto che una ondata del genere si verifichi e basta, a prescindere dal periodo.
Non a caso io ho pensato così, e credo molti altri. D'altra parte ritengo sia di scarso interesse sapere quanto è probabile in un dato periodo, di più se si prescinde dal periodo. Ed è per questo che io avrei preso in considerazione solo le ondate storiche di ogni periodo. Il riferimento a gennaio era solo per mettere in evidenza che gli eventi di ogni decade erano indipendenti. E comunque in generale parlare di probabilità nulle, lo hai ripetuto spesso, non è il massimo, e proprio perchè il campione è troppo piccolo. Le variabili sono troppe, basta vedere quanto incide un evento vulcanico al contrario.
Infine rileggendo non posso fare a meno di farti notare una cosa: hai detto che dovremmo usare questa ondata per far capire alle persone che non è vero che è stato sempre così caldo. Ma le persone non vivono a 850 hPa. Non ritrovo i punti precisi ma mi sembra che avevi parlato anche delle T al suolo e di come relativamente alle anomalie ci fossero già state anomalie simili o superiori, anche se non in piena estate. E quindi una considerazione viene di conseguenza: i radiosondaggi sono molto recenti, non si può escludere che in epoche precedenti all'utilizzo di questi ultimi ci siano state ondate simili ad 850 hPa che non si siano tradotte al suolo nelle stesse anomalie.
Tutto ciò ovviamente non vuole sminuire il GW, che è misurato e conclamato.
Riguardo al PS: no.
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