In questa breve disamina illustrerò le mappe reali delle nevicate, possibilmente fissate nelle stesse ore in cui si è verificato il fenomeno o poco prima. Il focus è la piana Po-Fi-Pt, ma possono adattarsi a gran parte della regione Toscana e qualche volta, perché no, anche alle regioni limitrofe.
Regola numero 1: gira che ti rigira, al 90% il minimo deve stare sulla Corsica.
Regola numero 2: se c'è il cuscinetto è meglio, in qualche caso è indispesabile.
Partiamo dal 4 gennaio 1979:
3 gennaio, l'aria freddissima affluita il 2 forma un poderoso cuscinetto, con la - 10° a 850 hPa che comprende buona parte della penisola:
4 gennaio notte: minimo profondo centrato sul golfo di Biscaglia tranlsa verso l'Italia centro-settentrionale:
Si forma un minimo secondario corso, pre-frontale mite da sud-est scorre al di sopra dell'aria fredda formando spesse stratificazioni: nevica su gran parte della Toscana nonostante il graduale aumento delle termiche in quota:
Nel pomeriggio nevone su tutta la Toscana interna, minimo centrato sulla Corsica, cvd
31 gennaio/1 febbraio 2012: situazione completamente diversa, ma con il denominatore comune: minimo sulla Corsica.
Siamo intorno alle 18, la pioggerella inizia a trasformarsi in fiocchi: ecco il nostro minimo formarsi sulla Corsica. Fra qualche ora risucchierà il bombolone gelido che scende dall'Europa centrale:
Mezzanotte, il minimo corso si è ulteriormente approfondito. A Prato è giù bufera, ma è neve anche in tante altre zone della Toscana e vi resterà fino al mattino:
Alle 6 del 1 febbraio l'apoteosi bianca su gran parte della Toscana è già compiuta, restano fuori per una somma di circostanze sfigate la Versilia e Lucca, poca roba a Firenze e Pistoia.
In ogni caso, anche con l'avvezione siberiana da est, resta valida la legge del minimo corso ed è quello che mi premeva sottolineare.
Fra un po' altre puntate di questo viaggio bianco alla ricerca di minimi corsi e cuscinetti.![]()
Bello questo thread ... avrà successo![]()
Stazione meteo: Davis Vantage Vue; Luogo: Molino del Piano, 12 km a NE di Firenze; Alt.: 120 m; Sito web: www.firenzemeteo.it
Salto il 1985 per ovvi motivi di scontatezza (nevicò ovunque, non fa testo). Passiamo al 16 marzo 1987.
Nei giorni precedenti a partire dal 4, è affluita aria freddissima di origine artica, sia marittima che continentale provocando, fra l'altro, estese e ripetute nevicate sulla Puglia.
Il 16 alle ore 0 la situazione è questa: flusso meridiano, termiche in quota intorno ai - 5° hPa. L'aria fredda forma un minimo sottovento alle Alpi, all'apparenza innocuo:
A mezzogiorno il sistema frontale associato al minimo è abbastanza esteso e profondo da provocare un'intensa bomba nevosa su tutta la Toscana interna e l'Umbria. L'instabilità marzolina probabilmente ci mette del suo, accentuando i contrasti e le precipitazioni, ma senza il cuscinetto e il minimo corso questa nevicata ce la sognavamo.
Febbraio 1991: un film di rara bellezza, quasi un thriller con tempi di ritorno minimo cinquantennali:
Siamo sul mezzogiorno del 5 febbraio. Ecco che si forma il nostro minimo corso, ma attenzione a quel bombolo blu fra l'Ungheria, l'Austra e la Slovenia.
Si tratta di aria freddissima, pellicolare, di origine siberiana. Prima qualità...
Alla mezzanotte il minimo è sempre lì, l'aria fredda sembra aggirare le Alpi a nord, come fa spesso e non coinvolgerci direttamente:
Ma, attenzione! Ecco che alle 6 avviene il grande inciucio fra le due figure: il nostro minimo ben centrato sulla Corsica convola a nozze col bombolo siberiano. Nel giro di poche ore il cielo si copre e inizia la bufera di neve a tappeto, interessando cinque-sei regioni del centro nord.
In serata la situazione migliora, si va verso una mega-gelata, col cielo che si rasserena e l'effetto albedo per la nevicata. Ma attenzione all'Atlantico!
Dal golfo di Biscaglia si insinua una nuova forte perturbazione di marca atlantica, alle 6 il cielo si riannuvola con - 9°. Alle 9 ricomincia a nevicare, il termometro si alza di 0,5° circa ogni ora ma non basta: è tutta neve fino alle 20 di sera, ne butta già nel Pratese fino a 40 cm!
La situazione del 7 sera ha qualche somiglianza con quella del 4 gennaio 1979, l'aria mite avanza, ma non è sufficiente a scalzare il cuscino freddo e nevoso, che reggerà fino a notte.
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Prossime puntate: 29 novembre e 1 dicembre 1973; 9-10 febbraio 1999; 21-24 febbraio 2005; 3 marzo 2005; 28-29 dicembre 2005; 17-19 dicembre 2009 e, dulcis in fundo, 17 dicembre 2010.![]()
Continuo la carrellata in rapida sequenza. Purtroppo le mappe antecedenti agli anni 80 sono poco dettagliati e in alcuni casi manco si vedono i minimi (che cerano). Per cui mi soffermerò sugli episodi più recenti o relativamente tali.
17 dicembre 2010: cuscinettone + minimo corso
18-19 dicembre 2009: minimo corso, occlusione con ulteriore impulso freddo dal Rodano e ritornante dalla bora.
28-29 dicembre 2005:
Minimo corso con avvezione gelida dal Rodano:
23 febbraio 2005:
Minimo corso e avvezione fredda Rodano+bora
29 gennaio 2004: cuscinetto + minimo corso + ritornante dalla bora
28 febbraio 2004: minimo corso, Rodano e ritornante borica (mancava solo il cuscinetto per nevicare a tappeto anche in pianura):
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sono rimasto malissimo alla lettura degli annali, perchè non c'è il benchè minimo riferimento all'accumulo al suolo sulle zone
interne Toscana:
l'asterisco non c'è!
rimpiazzato da scioglimenti rilevati dal pluviometro il 6 gennaio 1979
stessa cosa per il 16 marzo 1987, rilevato dal pluvio il 18 marzo![]()
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 29/01/2013 alle 23:16
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