
Originariamente Scritto da
albedo
Ho letto ora su Wikipedia. Dunque la stazione dal 2009 è automatica a 12 piatti con ventilazione forzata ed è stata riposizionata sul fondo erboso a ovest del settore centrale della pista aeroportuale, nel prato che si estende tra la pista e il lago di Peretola, ad un'altezza del suolo di 40 metri s.l.m., tre metri in più rispetto all'ubicazione originale.
Rispetto a queste caratteristiche, leggermente mutate ma non di troppo, è saltato fuori che nei giorni scorsi è stata effettuata un'operazione di ritatatura verso l'alto per omologare i dati delle massime a quelle di una stazione posizionata nella stessa area aeroportuale da un club areronautico, ma a tetto. Questo è un primo aspetto davvero singolare. Che necessità c'era, visti i risultati poi?
Dai vostri interventi leggo poi che Foiano solleva il problema dei 12 piatti: creano inerzia termica, con perdita di escursione. Va detto che i 12 piatti (sempre da Wikipiedia) sono stati messi a tutte le stazioni meteo aeroportuali italiane a partire dal 2010. In tutti i casi è stata introdotta la ventilazione forzata, che dovrebbe annullare o quasi l'inerzia termica, o quanto meno contribuire ad un ulteriore lieve contenimento degli estremi. Cosa non verificatasi nel caso di Peretola, visto che le minime sono sì aumentate, ma le massime si mantengono elevate almeno quanto quelle, se non di più, della vicina stazione a tetto.
Qualcosa non torna, evidentemente, e se non è un problema di ubicazione, schermatura, altezza dal suolo e ventilazione, mi viene da pensare che sia proprio la taratura il problema e che ci dovranno rimettere mano ignorando l'Aeroclub, piuttosto facendo dei test con stazioni provvisorie collocate a fianco (massimo 5 metri) da quella ufficiale.
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