Possibilista invece per Novembre ed in particolare per la prima decade quando probabilmente si realizzerà finalmente un blocco russo capace di spingere più in basso la sfera di influenza atlantica e di far arrivare finalmente precipitazioni persistenti :avremo a che fare con un drastico cambio di condizioni, ma come al solito parlando di extralong avremo modo di riaffrontare il tema…anche se in realtà la previsione NAO e AO rema contro questa ipotesi..”
Ricomincio da dove ho lasciato perché in effetti siamo alla vigilia del sopradetto drastico cambio.
Vi esporrò stavolta una ricetta

1° ingrediente: ITCZ

La mia analisi stavolta comincia dall’ITCZ, che a mio avviso è stato il reale artefice della anomalia siccitosa degli ultimi mesi.
Nella seconda decade di Ottobre la sua spinta si è ( finalmente) fermata , e basta notare il drastico ridimensionamento rispetto alla settimana scorsa per capire che la sua spinta sulla fascia di alte pressioni subtropicali ha avuto finalmente un taglio.



Non solo ma in questa decade subirà un ulteriore calo sempre fidandoci del quadro previsionale a cui spesso faccio riferimento, quindi per GFS si assisterà ad un progressivo calo dell’influenza intertropicale nell’ emisfero australe.



2° Ingrediente: Bartlett High

Questo primo ingrediente viene sommato alla situazione barica presente in Europa:
La Bartlett high ha innescato un influsso orientale su tutta l’Europa centrale e questo da un lato ha rifocillato la debole goccia fredda iberica, e ha creato le condizioni per determinare proprio in questa area un polo attrattivo.






3° Ingrediente: Jet stream in territorio americano.
Qua si lavora per l’Europa notiamo come si approfondano saccature cicloniche con richiami di promontori anticiclonici. Questo balletto come vediamo nell’ultima immagine probabilmente persevererà ed allora vediamoci anche l’analisi emisferica a 200 hPa




Un occhiata globale magari ci permette di individuare nel multiwave pattern del polar jet stream l’innesco di tutto quanto sta per succedere:



Nell’immagine attuale vediamo come l’onda si approfondisca sul Canada occidentale per poi innescare un ondulazione sugli states che determina una rimonta anticiclonica in Atlantico occidentale:
A questo punto nella 4 figura , quella a 144 ore vediamo come si erge possente un promontorio anticilonico e sul suo fianco orientale si assiste all’intensificazione del jet stream ed alla discesa di aria artica marittima sui paesi europei.
Un immagine che invece ci inquadra da vicino la tropopausa europea evidenzia come l’azione atlantica induca una risposta in atlantico nord-orientale che poi si ricollega alla circolazione ciclonica iberica: l’approfondimento del jet stream in questa area indurrà a sua volta un promontorio anticiclonico sulle nostre estreme regioni meridionali che si spingerà verso l’Europa centro orientale e questo di fatto rallenterà la progressione dell’incursione artica che si soffermerà sulle nostre regioni centro settentrionali occidentali.





4° ingrediente MJO, PNA e AO NAO:
Qua si va sul più difficile perché si tratta di vedere le previsioni cosa ci inducono a pensare.
MJO difficilmente imbrigliabile in questa logica dovrebbe sostare in fase 4 anche in quei giorni:
PNA dovrebbe persistere positivo o neutro, NAO subirà una fase negativa , AO probabilmente rimarrà sostanzialmente neutra.




Occhio anche al grafico della NAO , perché a mio avviso passato questo primo peggioramento ne seguirà un secondo con caratteristiche più miti, tipicamente da flusso zonale atlantico, ma magari di questo ne riparleremo.
Non ci resta che l’analisi delle ENS.


Tendenza alla riduzione delle temperature, e molteplici passaggi perturbati sembrerebbero anche confermati da ENS che vede un buon movimento anche dello spago media.
Il run ufficiale di gfs pare accodarsi a questa ipotesi e nel long pare supportare una fase atlantica.
To be continued.
saluti a tutti.