Ci riusciamo?
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Sempre pensato la stessa cosa. A moltissimi sfugge che stiamo parlando di una catena montuosa, Nebrodi + Madonie, che in più punti supera tranquillamente i 1800 metri e arriva a sfiorare i 2000. Se si aggiunge che si affacciano direttamente sul mare il quadro è completo.
Basta prendere i 116mm mensili segnalati dalla stazione di Piano Battaglia per gli undici giorni di dicembre. Anche ammesso che non siano stati (e non lo sono stati) tutti di neve, e al netto di un autunno-inizio inverno stupefacente, resta un dato rilevante.
Il problema è appunto la totale mancanza anche solo di qualche stazione più rappresentativa, figurarsi di studi. Il SIAS ha una stazione a Monte Soro ma puntualmente con la fine dell'autunno "muore" sotto le intemperie. A riconferma di quanto si stia qui discutendo...
Riguardo l'Etna sopra i 2500 metri, la situazione credo si faccia molto più complessa. Si può parlare di metri, ma in tutta onestà non riesco a immaginare come si possano misurare accumuli in un massiccio isolato e sferzato in maniera quasi costante da venti furiosi. Oltre al fatto che oltre una certa quota il rischio vulcanico si fa sempre più evidente. Certo, sarebbe davvero fantastico.
Magari iniziando dall'esperienza del personale INGV
Ultima modifica di SimoTroina; 12/12/2021 alle 00:12
Anni fa lessi una sorta di studio sulla nivometria media di piano battaglia a quota 1600m e ricordo che si parlava di una media di 350cm, ma non so quanto questo studio fosse fondato su dati corretti.
Sui Nebrodi credo che la media sia inferiore, ma non ne so proprio parlare, viceversa riguardo l'Etna sono d'accordo, oltre certe quote potrebbe stupire, pensavo a questa cosa proprio qualche giorno fa e credo che gli accumuli, oltre i 2000m, potrebbero aumentare in modo esponenziale.
Riguardo invece Rocca Busambra, vivendo nella zona, posso dirti che supera sicuramente in modo abbondante la media del metro, ma non penso che si avvicini agli accumuli medi di Etna (quota impianti) e Piano Battaglia. Molte volte sono salito su con la neve, ma è difficile quantificare gli accumuli perchè è una cima e i venti spazzano via tutto, vorrei tanto che posizionassero una stazione su quella cima.
Ho trovato un articolo che parla degli accumuli presenti il 9Marzo 2015:
11cm ai 1.265 metri di Serro Marchese a Floresta, sui Nebrodi, 69cm ai 1.507 metri di Sella Maria, a Cesarò sempre sui Nebrodi. Poi sull’Etna 116cm di neve ai 1.958 metri del Rifugio Sapienza, a Nicolosi, e 130cm di neve ai 1.864 metri di Monte Conce, a Linguaglossa. Il dato più abbondante, però, è proprio quello di Piano Battaglia con 180cm di neve a 1.580 metri di altitudine sulle Madonie.
@artorias guardavo webcam, foto e aggiornamenti vari e direi che riguardo l'Etna la mia previsione è stata molto più che ottimistica, anzi sbagliata. A Piano Provenzana 30cm freschi, al Sapienza di più grazie ai venti da ovest. A valle, Pedara ha raggiunto 72mm, ma mi sembra evidente che non si siano tradotti in altrettanta neve più su. Comunque accumuli molto ventati e disomogenei.
A Piano Battaglia parlano ancora di 1 metro. Boh, guardando le foto del rifugio Marini di quattro giorni fa io continuo a crederla una stima mooolto generosa
Il fattore eolico, come sempre, gioca un ruolo determinante. A volte spela tutto, altre volte accumula in modo impressionante. Anche i versanti occidentali dell'Etna, verso Punta Lucia, penso possano ricevere 3 - 4 metri di neve annui tranquillamente. Chissà.......
Realizzare la "carta delle isonifee" ( punti di uguale nevosità annua) della Sicilia sarebbe incredibilmente bello. Potremmo ipotizzarne una sulla base di quel che abbiamo: webcam , snowcasting amatoriale. In mancanza d'altro......
Piazzare una stazione alle alte quote sull'Etna è molto problematico.
Hai il problema dell'alimentazione, dei fulmini, delle eruzioni (l'unico che si può minimizzare), dei vandalismi e furti. E anche del vento molto forte e dell'accumulo di ghiaccio a volte notevole.
Per l'alimentazione in INGV oltre ai pannelli che però si ricoprono di neve usano delle celle a combustibile a metanolo ma a volte capita che la stazione si spenga. Non usano aerogeneratori perché inducono vibrazioni nel suolo che disturbano i sensori sismici.
Quando ancora c'era la Torre del Filosofo qualcosa si poteva fare ma adesso non c'è più nulla. Si potrebbe fare nell'area dell'Osservatorio, lato nord, ma siamo sui 2800m.
C'è anche il problema della cenere che intasa i pluviometri, ci vuole un sensore aptico come quello weatherflow o, meglio, la Vaisala.
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