A sorpresa, mentre guardavo un film alla televisione nel seminterrato verso mezzanotte e mezza, una vera e propria lama di luce ha attraversato la stanza. Stupito dell'accaduto, ho immediamente pensato fosse la lampadina del bagno del piano di sopra che ultimamente ha di questi lampi improvvisi per problemi di contatto, ma dopo un paio di secondi ho compreso che non aveva senso dato che non era possibile la sua luce fosse penetrata, così intensa tra l'altro, attraverso la tortuosa tromba delle scale fino al seminterrato dove perdipiù la luce centrale era accesa.
Il pensiero è dunque andato ad un temporale, e nel frattempo che la mia mente elaborava tutti questi ragionamenti erano passati quei secondi fatidici che intercorrono tra il lampo e il tuono: non saranno stati più di dieci, forse cinque secondi, che all'improvviso un rimbombo fragoroso, tra i più forti e duraturi che abbia mai udito, ha scosso quella che fino a quel momento era stata una serata silenziosa con almeno 20 secondi di frastornante boato.
E' così che, in maniera assolutamente imprevista da qualunque modello, ha fatto la sua presentazione una cella temporalesca che ha lambito Brindisi tra 00:30 e l'1:15.

Nella mezz'ora successiva all'esterno è stata una tempesta di tuoni più che di lampi, ma non sono mancati svariati fulmini. Colpiva molto quanto il cielo, illuminato dai fulmini, non fosse di quel colore viola abbagliante che è tipico di queste condizioni, ma viola scuro, come se la luce del fulmine fosse oscurata da un ostacolo che la attutiva.
Ad ovest si scorgeva il contorno di alcuni nubi giallastre, a bassa quota.


Poco prima dell'1 ha iniziato a cadere della pioggia, dapprima in forma di goccioloni, poi più intensa. Il tutto non è durato più di un quarto d'ora, forse una decina di minuti, cumulando 1 mm circa all'aeroporto.
La temperatura, che era sui 18°, è rimasta fissa su quel valore, e tuttora persiste sui 18°. Sembra una notte della prima decade di Giugno.