Da tempo curo un diario meteorologico cartaceo che sto gradualmente digitalizzando. Ne approfitto per pubblicare il mio racconto personale dell'ondata di calore più forte della Storia, quella del Luglio 2023, con l'augurio che rimanga l'ondata di caldo più forte per tanti anni ancora.
Capitolo 1: un inizio fresco
Dopo un complessivamente normale inverno e inizio di primavera, il mese di maggio si presenta come insolitamente freddo e temporalesco. Il tempo è uggioso, se non piovoso, quasi ogni giorno, con suono di tuoni anche molto forti che accompagnano i pomeriggi.
Le temperature fanno fatica a salire sopra i 20°C. Il mese di maggio chiude 2°C sotto la norma, lasciando il posto ad un giugno che segue la stessa falsariga: temporali, raffiche di vento audaci, tuoni pomeridiani. Fra gli appassionati meteo, prende piede l'idea che che forse l'estate in arrivo potrebbe essere... fresca. Sarebbe una sorpresa gradita, visto l'andamento delle estati degli ultimi anni. Infatti è dal 2017 che ogni singola estate si conclude sopramedia, per cui alla vista della possibilità concreta di un'estate in controdendenza, ogni meteoamatore che si rispetti inizia a fantasticare.
Capitolo 2: la ripresa
L'illusione che anche giugno potesse finire sottomedia si dissipa circa dopo metà mese, quando le temperature cominciano a salire pian piano. I più saggi fra i meteoappassionati non sono sorpresi: fin dall'ondata di freddo del maggio 2004, nella quale le minime scesero a livelli invernali, è diventata un'abitudine, per il nostro clima, sfornare sottomedia importanti a maggio. Ciò, naturalmente, non è correlato con l'andamento dell'estate che segue. E' capitato innumerevoli volte che ad un maggio freddo seguisse un'estate calda. Quest'anno sembra che il sottomedia si sia protratto anche fino alla prima parte di giugno, fornendo a molti l'illusione che si sarebbe trattato di un pattern più duraturo. L'illusione è svanita con l'arrivo del primo, timido, episodio di calore dell'anno, che avviene proprio attorno al solstizio d'estate. Questa piccola ondata di calore, con una massima di 34°C, dura solo quattro giorni, prima che le temperature rientrino nella media. Ma basta e avanza per evitare che giugno finisca sottomedia: infatti, il mese chiude in perfetta media '81-10.
E va bene. Forse questa non sarà un'estate fresca. Ma almeno potrebbe essere un'estate nella media, no? Già il primo mese è finito in media, magari anche gli altri due, chi lo sa?
Capitolo 3: il crescendo
Luglio inizia in modo usuale, con le massime nei primi giorni che si mantengono fra 29°C e 31°C, e minime tropicali ma non afose. Sulla costa calabra è abbastanza normale che si verifichino minime sopra i 20°C in piena estate. Per chi ci è abituato, non è affatto male, ammesso che ci sia anche quella leggera brezza mediterranea che consente al corpo di rinfrescarsi dal caldo del giorno e addormentarsi in modo confortevole.
In questo momento, però, i centri di calcolo cominciano ad impazzire. Pian piano, i modelli si allineano su un'unica tendenza, ovvero l'arrivo di un'ondata di caldo di tutto rispetto nel medio termine.
10 luglio: la massima sale a 34.5°C. Ok, è caldino! ma in un certo senso non è terribile. La stagione balneare sta cominciando, nulla di meglio di una giornata caldina per godersi la spiaggia.
12 luglio: La carta della temperatura a 2m mostra un accumulo di calore considerevole sulle coste della Tunisia. Basterebbe una decisa risalita di venti meridionali per portare quel calore qui da noi. Speriamo di no...
13 luglio: la persistenza di venti meridionali sostenuti ci porta ad una massima di 37°C. Ok, qui si comincia un po' ad esagerare. Va bene, dai, siamo in estate. Non pensiamoci.
Una caratteristica tipica dell'estate meridionale è la presenza assordante di cicale. Uliveti e pinete sopratutto pullulano di cicale che cantano a squarciagola durante tutto il corso della giornata, fermandosi solo alla sera, per cedere il turno ai grilli. Le cicale cantano più forte qauando fa più caldo, infatti oggi le sento gridare a squarciagola, le sento anche mentre sono immerso sott'acqua!
14 luglio: la massima è 35°C. Comunque ancora caldo, e le cicale ancora gridano, però è una massima inferiore a quella di ieri. Do quindi per scontato che ieri fosse il picco dell'ondata di calore di cui tutti avevano paura, e che da oggi in poi le temperature rientreranno gradualmente nella norma.
19 luglio: la massima è ancora 35°C... ovvero la temperatura non si è ancora abbassata. In realtà, più tempo dura questa ondata calda, più l'umidità si accumula nell'aria, causando un'afa sempre maggiore e temperature che faticano a scendere di notte. Stanotte la minima è stata di 26°C, tutt'altro che piacevole, anzi!
A questo punto, i modelli sono concordi sull'arrivo di un'ulteriore fiammata calda.
Capitolo 4: la canicola
Il termine "canicola" designa generalmente i giorni da fine luglio alla metà di agosto, che sono generalmente i più caldi dell'anno. Ma questa volta la canicola è arrivata molto prima del previsto.
La notte del 20 luglio, la temperatura non scende sotto i 28°C. Ovviamente non ho dormito molto stanotte. Mi sveglio appiccicoso per via del sudore. Già dall'alba, la temperatura comincia a salire, e salire, e salire... finché non si ferma poco sopra i 38°C! le cicale fuori fanno un chiasso assordante! Era da un paio d'anni che non faceva così caldo, per cui tocca iniziare a prendere delle precauzioni: magari invece di passare tutta la gironata all'aperto, meglio andare in spiaggia verso metà pomeriggio, quando fa più fresco.
21 luglio: un'altra notte senza sonno. La temperatura massima raggiunge i 39°C! Il cielo ha perso il suo colore tipico, l'azzurro Celentanesco che tanto contraddistingue l'estate italiana, e ha assunto un tono bianco lattiginoso dovuto alle polveri sahariane in sospensione.
22 luglio: stanotte ho dormito un po, ma continuavo a svegliarmi in una pozza di sudore. Il ventilatore puntato addosso aiuta, ma è rumoroso.
Oggi c'è una manifestazione in città. E' stata rimandata al tardo pomeriggio per il calore eccessivo. Alla fine di essa, tornando a casa, ho notato che le gomme delle auto lasciavano più facilmente l'impronta nera sull'asfalto. Torno a casa e controllo la temperatura, accorgendomi della massima di 39.5°C.
23 luglio: questa è probabilmente la notte più insopportabile della mia vita. La temperatura non è scesa mai sotto i 30.5°C, inclusa una vampata di calore alle 3 del mattino che ha portato le temperature oltre i 35°C.... Alle 3 del mattino!!!
Poi, nel pomeriggio, finalmente succede: si toccano i 40°C di massima. Questa cifra tonda è caratteristica solo delle peggiori ondate di calore della Storia della mia zona. E' stata raggiunta o superata solo in una manciata di occasioni: luglio 1927, luglio 1939, settembre 1946, giugno 1982, luglio 1987, luglio 1988, luglio 1998, giugno-luglio-agosto 2007, giugno-agosto 2021. Solo nove anni su cento di misurazioni hanno raggiunto una temperatura uguale o superiore a 40°C.
24 luglio: Oggi ariva la buona notizia, ovvero l'ondata di calore è agli sgoccioli! evviva! ancora un giorno di inferno e sarà tutto finito. Oggi la massima supera i 39°C, ma sapere che il calore ha le ore contate li rende più facili da sopportare. Così per festeggiare vado al mare. Entro nell'acqua come ho già fatto dozzine di volte quest'anno. Tuttavia mi accorgo di non sentire l'acqua. Chi di voi ha nozioni di fisiologia umana potrebbe già saperlo, ma la nostra pelle non è in grado di percepire il bagnato direttamente. Ci accorgiamo che siamo bagnati per lo più attraverso i recettori di temperatura. Ecco perché, ad esempio, quando laviamo i piatti con i guanti di lattice le nostre mani ci sembrano bagnate, come se fosse entrata acqua nei guanti, ma quando ce li togliamo ci accorgiamo che sono asciutte.
Quì è avvenuto l'opposto: la temperatura del Mar jonio è talmente alta, attorno ai 29°C, che non dà alla pelle umana la percezione del bagnato. E' una sensazione molto strana, che prima d'ora avevo sperimentato solamente nel settembre 2021, quando l'acqua era stata ridotta ad una brodaglia calda dalle ondate di calore dell'agosto precedente.
Faccio un po' d'immersione nelle cale di Copanello e mi accorgo che ci sono pochissimi pesci in giro. Probabilmente, disturbati dall'acqua così calda, si sono spostati a profondità maggiori. Ci sono però svariati granchi, più del normale.
Capitolo 5: la storia è riscritta
E' il 25 luglio 2023. Ho passato un'altra notte asfissiante, ma ormai ci ho fatto il callo, per cui questa volta mi sono addormentato. Mi sveglio alle 8 di mattina e controllo per prima cosa la temperatura. Segna 33°C. un'ora dopo, la temperatura è già salita a 37°C. Le cicale là fuori continuano il loro chiasso come sempre.
Alle 10.30 del mattino, raggiungiamo i 40°C per la seconda volta in questa ondata di calore. Ieri ci eravamo andati molto vicini, ma le brezze marine ci hanno impedito di raggiungere questo valore. Oggi il vento teso da ovest scaccia le brezze marine, dunque la temperatura può continuare a salire. A mezzogiorno, la temperatura segna 42°C. Questo è il valore massimo mai registrato nella mia zona, per cui se sale anche di un solo decimo, sarà record storico. A questo punto noto che qualcosa non quadra. Non riesco a capire bene cosa, l'atmosfera sembra statica. Poi mi rendo conto del perché provo questa sensazione tetra: le cicale sono in silenzio! La campagna è completamente muta e senza vita. Nessun insetto ronza, nessun uccello cinguetta. Solo il suono del vento bollente che con ogni raffica asciuga sempre di più la vegetazione.
Alle 14, la massima gironaliera dalla stazione di S.Maria è raggiunta: 43.6°C, nuovo record storico Temperatura che mai avrei pensato di raggiungere all'inizio di questa estate. A un paio di km di distanza, il quartiere marinaro raggiunge i 45°C. Poco più in là, a Soverato, sono ragiunti i 46.6°C. Lì vive mio zio, che si guadagna da vivere con l'apicoltura. Lui mi segnala che tutte le sue famiglie di api hanno lasciato i favi con la prole e le scorte di miele e si sono ammucchiate all'esterno, sotto la struttura in legno dell'alveare in cerca di ombra, formando la così detta "barba", nella quale la regina è mantenuta al fresco. Sul mio balcone, noto che un piccolo nido di vespe che fino a quel momento contava pressappoco 7 esemplari è stato improvvisamente abbandonato, e le larve all'interno cascano perché morte per la calura.
Solo dopo le 18 la temperatura è scesa sotto i 40°C e le cicale hanno ripreso a cantare. Il chè è stato un sollievo, perché fino a quel momento temevo che il caldo le avesse sterminate. Le api di mio zio hanno continuato a fare la barba fin dopo il tramonto.
Capitolo 6: il ritorno alla normalità
Alle 17 del 25 luglio mi chiudo al cinema lasciandomi alle spalle la calura bollente. Circa tre ore dopo, alla mia uscita, trovo un clima diverso, piuttosto ventilato. La notte fra il 25 e il 26 luglio, una brezza che gradualmente aumenta d'intensità fino al grado di burrasca spazza via la calura sovrumana (assieme a qualche tegola mal fissata da alcuni tetti).
Il 26 luglio, il cielo azzurro ritorna, e la massima è di soli 31°C. L'ondata di calore più forte della Storia è finalmente finita.
Entro nelle acque del mar jonio e noto con mia sorpresa che sono piuttosto fredde. Il forte vento notturno ha generato un upwelling, addirittura ora i bagnanti esitano ad entrare in acqua.
Risultato finale:
Con una media mese di 29.1°C, il luglio 2023 diventa il mese più caldo della Storia.
Questa ondata sarà ricordata per molti anni, al pari di eventi di simile eccezionalità come l'agosto 2021, o le estati 2003, 2009, 2012, tutti caratterizzati da medie termiche eccezionalmente alte, ma anche loro impallidiscono se confrontate con questo mese. Ogni record di temperatura massima in Italia meridionale e centrale è stato completamente disintegrato.
Il dopo:
L'ondata di caldo del luglio 2023 è stata la prima di una lunga serie di anomalie termiche che si sono susseguite per svariati mesi. I giorni a seguire sono stati freschi, con temperature in media o sotto fino a metà agosto, ma dalla seconda metà di agosto 2023 fino ad oggi (maggio 2024) le temperature sono state anomale quasi costantemente, con diverse annate dalla media assurda, quali l'ottobre e il novembre più caldi della serie (ben 24 notti tropicali in ottobre 2023) ed il secondo aprile più caldo, quello del 2024. Anche le massime sono state anomale: C'erano 30.6°c nei giorni precedenti halloween, 24.2°C nei giorni precedenti Natale, e 28°C appena dopo Pasqua. Viene da pensare che il luglio 2023 abbia smosso qualcosa a livello sinottico, o abbia preannunciato un imminente cambio di pattern che si è rivelato particolarmente ostinato e persistente.
Sarà tutta colpa di el nino? aerosol? chi lo sa. Sta di fatto che da quel mese sembra che il riscaldamento climatico abbia premuto il piede sull'acceleratore. Chi lo sa cosa ci riserva l'estate del 2024. Magari sarà fresca
Ultima modifica di SummerSun; 15/05/2024 alle 19:50
Estremi storici S.Maria di Catanzaro (1981-2023):
+43.6°C, 25 luglio 2023
-3.4°C, 9 dicembre 1991
Quelle due settimane sono state davvero infernali, in quota è stata l'ondata più lunga da quando esistono i radiosondaggi di Trapani con ben 20 giorni consecutivi di temperature a 850 hPa over 20 e ben 10 over 25. Partita piano come tutte le ondate di calore è andata ad accrescersi nel tempo fino a raggiungere l'apice nelle giornate del 24-25 luglio.
Quei due giorni in particolare possono essere annoverati negli annali meteorologici come le più estreme per quanto riguarda i valori termometrici della Sicilia. Temperature di +45/+46 a tappeto lungo tutta la costa tirrenica e ionica, valori che troviamo nelle zone più calde della terra ma che abbiamo avuto la “fortuna” (o sfortuna dai punti di vista) di vivere. È stato il canto del cigno della grande ondata di calore iniziata due settimane prima, ondata caratterizzata da giorni e giorni di calura opprimente che si è man mano accumulata rendendo il clima quasi al limite. Qui sotto ho realizzato un racconto diviso in fasce orarie dei dati raccolti dalla mia Davis in quelle 48 ore di fuoco:
24 luglio 2023, ore 0:00-3:00
Inizio del giorno con temperatura oscillante tra +28.7°C e +30.4°C con calma di vento
24 luglio 2023, ore 3:00-6:00
Temperatura compresa tra +27.3°C e +28.6°C con la minima di giornata registrata alle 5:20 con +27.2°C
24 luglio 2023, ore 6:00-9:00
Temperatura che comincia pian piano ad aumentare complice il sole e compresa tra i +27.4°C e i +32.8°C raggiunti alle 8:25 con bava di vento da NE
24 luglio 2023, ore 9:00-12:00
Mentre sul palermitano comincia a scriversi la storia con temperature over 40, qui oscilliamo tra i +32.4°C e i +36.6°C toccati proprio a mezzogiorno, il tutto con brezza debole da N e umidità media del 40-50% a cui corrispondono valori di DP sui +21/+22
24 luglio 2023, ore 12:00-15:00
La fascia oraria peggiore in cui Palermo è ormai sui +45/+46 con nuovi record mensili e assoluti, il messinese viaggia con temperature sopra i +40°C nelle zone più lontane dal mare mentre sulle coste si superano i +35°C ma con alti tassi di umidità. Falcone viaggia tra i +34.2°C e i +37.2°C, temperatura che aumenta non appena la brezza viene meno per poi scendere non appena ricompare. E in questo arco di tempo che si sperimentano le condizioni peggiori con DP che va a sfiorare i +26°C.
24 luglio 2023, ore 15:00-18:00
Il periodo peggiore dell’ondata per quanto riguarda l’accoppiata T-UR-DP. Valori oscillanti tra +35.5°C e +37.4°C con UR tra il 45-60% e DP tra +23/+26°C, brezza che non reca più nessun sollievo provenendo da un mare ormai sui 30 gradi. Sul barcellonese primi segnali di venti di terra e infatti le temperature arrivano fino a +42/+43 con UR in netto calo.
24 luglio 2023, ore 18:00-21:00
In questo arco di tempo cominciano a mutare le correnti anche a Falcone. La brezza viene sempre meno e la direzione vira maggiormente da W e questo permette un aumento termico con valori compresi tra +35.6 e +40.2°C, massima giornaliera che viene registrata alle 19:05. Concomitante calo sia dell’UR che scende dal 50% fino al 23% e del DP passato da +24.5°C a +11.5°C, adesso si suda meno grazie all’aria più secca.
24 luglio 2023, ore 21:00-0:00
Temperatura oscillante tra +34.4°C/+35.6°C, in questo frangente non abbiamo ancora i venti di terra ma mediamente da NE con UR in ulteriore calo fino a scendere sotto il 20% e DP che arriva fino a +7.5°C. Condizioni serali comunque migliori rispetto a quelle di qualche ora prima, si riesce a stare bene nonostante ci siano 35 gradi grazie ai bassissimi tassi di umidità. Nel frattempo Palermo è a un passo dai suoi primi +40°C notturni.
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25 luglio 2023, ore 0:00-1:00
La notte di martedì 25 luglio esordisce con temperatura oscillante tra +34.1°C/+35.0°C. Ancora nessuna traccia di venti di terra ma UR che si mantiene tra il 22-25%. Nel mentre alcune zone di Palermo NW hanno raggiunto e superato i loro primi +40°C notturni della storia.
25 luglio 2023, ore 1:00-2:00
Ha inizio la storia: tra l’1 e l’1:50 temperatura che oscilla tra +34.7/+35.1°C ma all’1:55 irrompono i venti di terra che nel frattempo soffiavano già da qualche ora sui monti retrostanti. L’impennata è immediata e alle ore 2 la temperatura sale a +37.1°C con UR scesa al 15%. Viene battuto il valore notturno di luglio più alto che apparteneva al 2018 quando si registrarono +35.7°C alle 3:52 di giorno 23.
25 luglio 2023, ore 2:00-3:00
Il favonio prende sempre più piede con temperatura in continua ascesa, valori compresi tra +37.1°C/+38.3°C con UR che scende fino al 13% e DP sui +5°C. Raffiche da S-SW che vanno a rinforzarsi sui 20-30 km/h. Sensazione di phon acceso e sparato addosso.
25 luglio 2023, ore 3:00-4:00
Ci si sta avvicinando sempre più alla soglia psicologica dei 40 notturni, cosa mai vista prima. Valori tra +38.3°C/+39.3°C, questi ultimi registrati proprio alle 4. UR sempre al 13% e vento sui 25-30 km/h.
25 luglio 2023, ore 4:00-5:00
È in questo frangente che si scrive il primo pezzo di storia con valori compresi tra +39.3°C/+40.3°C, prima volta nella breve storia climatologica di Falcone a registrarsi 40 gradi notturni e non si scenderà sotto tale soglia per le prossime 12 ore. Tutto ciò avviene alle 4:30 con UR in ulteriore calo al 12% e raffiche sempre più intense fino a raggiungere i 40 km/h. Sensazione desertica palpabile con aria caldissima e rovente.
25 luglio 2023, ore 5:00-6:00
Valori compresi tra +40.2°C/+41.2°C, all’alba abbiamo temperature di 41 gradi in molte zone del messinese tirrenico con il sole che sta da poco spuntando. UR che scende fino all’11% e DP che registra il picco minimo giornaliero con +4.4°C. Vento sempre presente con raffiche sui 35-40 km/h.
25 luglio 2023, ore 6:00-7:00
Temperature comprese tra +40.8°C/+41.2°C, fase di stallo con poca escursione e ascesa termica più contenuta. UR sempre tra 11/12% e vento costante sui 30-35 km/h.
25 luglio 2023, ore 7:00-8:00
Comincia la scalata con temperature comprese tra +40.8°C/+41.3°C. Il sole comincia a fare il suo lavoro e unito al vento fa pensare di poter raggiungere in breve tempo il record assoluto di temperatura massima più alta che è di +43.1°C registrato il 30 giugno 2017.
25 luglio 2023, ore 8:00-9:00
Il record assoluto comincia a tremare, valori tra +41.3°C/+42.7°C arrivati alle 9. Mancano 5 decimi per superarlo e la sensazione è che ormai la strada sia spianata per il sorpasso. UR tra 11/13% con vento sui 25-30 km/h.
25 luglio 2023, ore 9:00-10:00
E qui si scrive il secondo pezzo di storia con il raggiungimento del record alle 9:15 con +43.1°C e il superamento 5 minuti dopo con +43.2°C. Valori tra +42.7°C/+44.2°C, alle 9:50 viene toccata quota +44°C tra Falcone e Patti, +42/+43°C nel resto della provincia e con ancora 5-6 ore davanti. La sensazione di qualcosa di storico è palpabile.
25 luglio 2023, ore 10:00-11:00
Continua irrefrenabile l’aumento termico, temperature tra +44.2°C/+45.1°C con la soglia dei +45 raggiunta alle 10:35. UR in ulteriore crollo al 10%, vento leggermente meno forte con raffiche sui 15-25 km/h. Sensazione tremenda con aria rovente e secca che brucia a contatto con la pelle se esposta per tanto tempo, lavori e attività all’aperto proibitive.
25 luglio 2023, ore 11:00-12:00
Valori compresi tra +45.1°C/+45.4°C, gli stessi che si registrano su Patti mentre il barcellonese e la piana di Milazzo sono sui +43/+44°C. In quest’arco di tempo viene registrato il picco minimo dell’UR con 9%, mai prima si era scesi al di sotto del 10%. Vento sui 20-30 km/h sempre da S-SW, la direzione perfetta per avere temperature estreme a Falcone.
25 luglio 2023, ore 12:00-13:00
Scriviamo il terzo pezzo di storia in questo frangente, alle 13 registrata la temperatura massima di giornata e assoluta con +46.1°C e valori compresi tra +45.1°C/+46.1°C. UR tra 10/11% e vento in intensificazione con raffiche sui 30-35 km/h. In questo frangente si registrano le massime su tutto il messinese con +45.7°C e +45.9°C sul territorio di Patti, +44.8°C/+45.1°C su Barcellona.
25 luglio 2023, ore 13:00-14:00
Temperature comprese tra +45.4°C/+46.1°C con UR del 10/11%, le stesse condizioni che si hanno nelle zone più calde del pianeta. Davvero difficile resistere all’aperto perché ci si disidrata subito. Stare al chiuso e con il climatizzatore è l’unica soluzione.
25 luglio 2023, ore 14:00-15:00
Temperature che continuano a mantenersi tra +45.1°C/+45.6°C con vento che raggiunge l’apice con raffiche fino a 50 km/h, ma anche primi segnali di cedimento con Barcellona che scende sui +40/+41°C causa brezza mentre sull’ovest della provincia avanzano le correnti di ponente che a breve raggiungeranno anche Falcone.
25 luglio 2023, ore 15:00-16:00
Siamo ai titoli di coda dell’ondata di caldo con il vento di ponente che avanza sempre più. Temperature tra +41.6°C/+45.2°C, si è rimasti sopra i +45°C per 5 ore di fila. Intorno alle 15:45 primi segnali di cedimento con UR che sale fino al 24% e correnti che piegano più da WSW. Ultimi colpi anche lungo le coste ioniche con valori sui +45/+46°C.
25 luglio 2023, ore 16:00-17:00
È finita l’ondata di calore almeno nella sua fase più cruenta con temperatura che torna sotto i +40°C dopo 12 ore. Valori tra +35.8°C/+41.6°C e condizioni che cambiano con aumento netto dell’UR che sale fino al 46% e DP sui +21/+22°C. È in questo frangente che si sperimentano le peggiori condizioni come accoppiata di T-UR-DP in quanto arriva aria più umida dal mare che aumenta nettamente l’afa e il disagio fisico.
25 luglio 2023, ore 17:00-18:00
Si assesta il calo termico con valori tra +35.1°C/+35.9°C, aria via via più umida con UR salita al 50% e DP sui +22/+23°C. Vento dai quadranti occidentali sui 15-20 km/h.
25 luglio 2023, ore 18:00-19:00
Stasi della temperatura compresa tra +34.8°C/+35.4°C, UR tra 47/52% e DP tra +22/+23°C. Vento in attenuazione e in rotazione dai quadranti settentrionali. Aria resa ancor più pesante dai fumi degli incendi trasportati dal vento e che hanno colpito duramente molte aree dell’isola.
25 luglio 2023, ore 19:00-20:00
Temperatura che fatica a scendere con valori tra +34.7°C/+35.4°C, condizioni di afa opprimente anche grazie al vento che smette di soffiare.
25 luglio 2023, ore 20:00-21:00
Si intensificano nuovamente le correnti da W e la temperatura comincia pian piano a scendere con valori tra +32.2°C/+34.7°C. Aumenta l’UR fino al 64% e di conseguenza anche il DP che tocca i +24/+25°C rendendo le condizioni ancora più afose e opprimenti.
25 luglio 2023, ore 21:00-22:00
Prosegue il calo termico con temperatura tra +31.2°C/+32.2°C, UR tra 64/69% e DP fisso sui +24°C. Vento ruotato da NE con raffiche sui 15-20 km/h
25 luglio 2023, ore 22:00-23:00
Si scende sotto i +31°C e ora resta solo l’ultimo pezzo di storia da scrivere ossia registrare la prima minima over 30. Temperatura compresa tra +30.7°C/+31.2°C e l’obbiettivo sembra alla portata visto che il vento va placandosi.
25 luglio 2023, ore 23:00-0:00
Ed ecco che viene scritto il quarto e ultimo pezzo di storia, ossia la prima minima over 30. Temperatura tra +30.4°C/+30.7°C, UR che supera il 70% e DP che sfonda quota +25°C. Ultime ore di sofferenza prima di un ulteriore e decisivo calo in arrivo nella giornata di mercoledì 26
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ESTREMI ASSOLUTI (dal 2010):
Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
Windchill più basso: -5.3°C il 07-01-2017
Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
Rain rate più alto: 218.4 mm/hr il 20-08-2018
Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013
mi sento male solo a leggervi
Estremi storici S.Maria di Catanzaro (1981-2023):
+43.6°C, 25 luglio 2023
-3.4°C, 9 dicembre 1991
Perchè si sono attivati i venti di terra che dalle zone interne sono arrivati fin sulle coste, segno che ormai l'ondata era al termine ma che ha lasciato il suo graffio più doloroso. Tieni anche conto che nelle zone interne si veniva da almeno 10 giorni di temperature massime consecutive over 40 e il risultato non poteva che essere questo, ossia +45/+46 lungo le coste (in quota avevamo valori che hanno sfiorato i +30). Nel resto dell'isola i picchi maggiori si sono avuti tra 17/19 luglio lungo le coste meridionali e tra 15/23 nelle zone interne. Almeno l'80% delle stazioni (ufficiali e amatoriali) hanno battuto i propri record mensili/assoluti durante questa ondata di caldo.
Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto
ESTREMI ASSOLUTI (dal 2010):
Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
Windchill più basso: -5.3°C il 07-01-2017
Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
Rain rate più alto: 218.4 mm/hr il 20-08-2018
Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013
Estremi storici S.Maria di Catanzaro (1981-2023):
+43.6°C, 25 luglio 2023
-3.4°C, 9 dicembre 1991
Se dovessi pubblicare io quel che ho vissuto non avrebbe fine il mio scritto
Ricordo che denominai i miei riepiloghi giornalieri di quei giorni col titolo "Diario dall'inferno", più che azzeccato. Lascio qui quelli più importanti.
Diario dall'inferno
Giorno 10, edizione speciale
21 Luglio 2023, ore 2:33
Per l'inaugurazione del decimo giorno di questo viaggio ai limiti del paranormale climatico, che proprio a quest'ora (le 2 di notte) scatta anche all'aeroporto (il giorno meteo aeronautico inizia alle 2 in estate), il clima ha proposto un evento d'eccezione.
Da circa mezz'ora un debole venticello da nord ha gettato Brindisi nella sauna, con il dp schizzato da 22/23° (già indecente ma nella norma del posto, tollerabile) a 27° (ultimo SYNOP 26,6°). Il vento non si percepisce minimamente in città, e il carico dell'umidità è percepibile sul corpo umano in tutta la sua potenza.
Scorrono nubi molto basse in cielo, che da circa dieci minuti hanno iniziato ad affluire dal mare; si suda anche da fermi o per meglio dire il sudore non evapora, e si avverte non solo il solito e fastidioso senso di appiccicaticcio ma la cute lievemente bagnata come se non ci si fosse asciugati bene dopo una doccia!
E' una sensazione estrema anche per me che sono abituato a serate umide, ma non a tale livello! 24° con ur al 90%, o ancora 25° con ur al 90%, non danno lo stesso effetto fastidioso che si sta percependo ora!
Ad aggiungersi al quadro sensoriale un forte odore di prato bagnato, persino di menta peperita, nell'aria.
Nottata surreale!
Diario dall'inferno
Giorno 10
21 Luglio 2023
Direttamente dagli incubi, la giornata di oggi ha superato qualsiasi vetta della sofferenza da caldo che abbia mai sperimentato. In tutto il Salento il caldo è stato afoso anche con temperature estremamente alte, vedendosi associazioni T-dp da emergenza medica (Thom Index sui 30-31, anche sui 32 che identifica la massima categoria di rischio) quali i segnalati 40° ur 40% di Carovigno, ma anche i 41° ur 30% (dp 20°) di Latiano, o i 40° con ur 35% di Squinzano. Anche se i tassi di ur sembrano bassi, in realtà sono aberranti per quelle temperature: la quantità di vapore acqueo presente in una tale massa d'aria è di circa 15 g/kg di aria, il che equivale perfettamente alla quantità di vapore acqueo presente con 33° ur 60% che erano le condizioni che si stavano contemporaneamente sperimentando presso le coste.
In altre parole, non c'erano differenze apprezzabili nella quantità di vapore acqueo tra coste ed aree interne: il basso tasso di ur non dipendeva da meno vapore acqueo nell'aria, ma soltanto dalla temperatura di bulbo secco che era più alta e quindi dava un effetto apparente di rinsecchimento dell'aria. Insomma, un "falso secco".
Già stanotte il copione che avrebbe seguito la giornata d'oggi si era inteso.
Dopo una prima parte della nottata che per quanto calda e umida (dp sempre sui 22/23°) prometteva ancora una certa inversione termica (meno di 27° già all'1, è probabilmente in questo frangente che si è registrata la minima notturna), la seconda metà è stata qualcosa di mai vissuto.
Alle 2 un debole vento da nord, da un mare le cui acque superficiali hanno raggiunto i 29°, ha iniziato a soffiare. L'incubo peggiore: un vento debole, che tra i palazzi non si avverte nemmeno, ma sufficiente per buttare umidità stellare sulla costa. Come un'armata che avanzava per l'invasione, inquietanti nubi a bassissima quota (base delle nuvole ai METAR solo a 150 m) si sono iniziate a intravedere all'orizzonte a nord circa 10 minuti dopo che il vento era ruotato da tramontana, e alle 2:20 la marcia delle nubi ha raggiunto la mia testa. Numerose nubi basse da umidità, come troppe volte ne ho viste da quest'inverno, hanno solcato il cielo fino alle 7, regalando la sensazione visiva di un esercito di soldati nemici che passa sul tuo amato territorio.
Le condizioni termoigrometriche sono state al limite della sopportabilità umana: 27-28° con ur 95%, dp prossimo ai 27° e bava di vento. Si sudava stando da fermi, e l'aria era irrespirabile per quanto opprimente era l'odore di umidità.
La minima della notte all'aeroporto, 26.7°, la consacra come la sesta notte più calda della storia di Luglio. Benchè questa minima sia stata frutto del vento da W prima della rotazione a tramontana, sotto quest'ultima il termometro non è mai sceso sotto i 27°.
Facendo una forzatura visto che la tramontana è stata presente solo nella metà della notte, ma giustificandola col fatto che questo vento è stato presente nella parte della notte tipicamente più fredda (e dunque è presumubile che non si sarebbe potuto scendere di più di quanto fatto se anche la tramontana fosse stata presente fin dal tramonto), posso affermare che sia stata tra le 5 notti più calde della storia di Brindisi sotto vento dal mare. Gli unici precedenti risalgono al 2003, tra l'ultima decade di Luglio e la prima di Agosto, e se consideriamo il carico di umidità stravince nettamente su tutte: mai si erano registrate per così tanto tempo condizioni prolungate con ur del 95% con 27-28°, se escludiamo dalla conta evidenti errori dei dp nella serie storica (purtroppo non pochi).
Con il sorgere del sole la speranza è che seccasse parzialmente, ma è stata vana: la mattina è stata un inferno afoso con accanimento dovuto al vento debole.
Per tutto il tempo, tra le 8 e le 14, la temperatura all'aeroporto è rimasta tra i 29° e i 31,5° in lento aumento, frenata dall'altissima umidità, con tassi di quest'ultimo sul 70-75% e dp in lieve decrescita da 26° a 25°. Solo alle 12 è andato leggermente meglio, con l'aria un po' più mossa da una brezza da grecale più vivace.
Procedendo verso l'interno la temperatura aumentava, il dp diminuiva, ma il quadro sostanzialmente era invariato: a S.Elia temperature sui 35° con ur del 50%, dp 23°. Il mio termometro da giardino, ad 1 km dall'aeroporto, segnava 32-33° con ur sul 60%.
Queste condizioni di afa estrema non si sono attenuate minimamente nelle ore più calde della giornata, ma almeno la "consolazione" è che la massima avrebbe inciso meno sulla media finale, specialmente dopo una minima aberrante.
Ma non si è avuta nemmeno quella soddisfazione: dopo tanto patire, la brezza ha ceduto alle 18. Inizialmente, e con sorpresa, ha mantenuto caratteristiche di alta umidità senza sostanziali variazioni termiche, poi verso le 19 il dew point è crollato a 14° e la temperatura è schizzata fino alle massime che sono state fatte dunque in estremo ritardo, quasi a sera: 36,3° all'aeroporto (12esima giornata di calore) e 36,6° a S.Elia (16esima giornata di calore).
Oltre al danno la beffa dunque: con estremi 27/36,3° ed una media grezza di 31,65° circa, è stata la 12esima giornata più calda a Luglio dal 1951, la più calda dal famoso 24/7/2007 che già domani si tenterà di emulare, e ancor di più Martedì 25.
Col tramonto è finita una delle giornate più sofferte della mia vita da appassionato.
La temperatura, nonostante siano quasi le 23, continua ad essere altissima (32° all'aeroporto, 30° a S.Elia) per effetto favonico, sotto un vento da SW che però, forse per le condizioni molto umide delle zone interne, non è secco quanto dovrebbe essere (ur del 43%).
Se oggi si è evitato ancora una volta, resistendo per il decimo giorno consecutivo, all'assalto alla massima più alta dal Luglio 2012, domani forse non si riuscirà. Le previsioni più aggiornate vedono la brezza da est resistere fino alle 17, poi cedere a favore di vento da SW con conseguente massima sopra i 40°.
Si promette una giornata da top 10 della storia dal 1951, anche perchè oltre che la max sarà altissima la temperatura minima, forse non andrà sotto i 28°.
Questa sera però si intravede finalmente la flebile luce della speranza rischiarare questo buio inferno, perchè se i modelli avessero inquadrato bene la situazione se ne uscirebbe già mercoledì.
Diario dall'inferno
Giorno 11
22 Luglio 2023
L'acclimatazione sta facendo tanto, me ne sto rendendo conto giorno dopo giorno. Si soffre, è inevitabile, ma meno rispetto ai giorni scorsi.
Devo anche ammettere che la spiacevole sensazione di due notti fa, con 27-28° e ur 95%, sono state un'esperienza a dir poco "mistica" che ha drasticamente cambiato il modo in cui concepisco il concetto di caldo e umido! Mi hanno al tempo stesso temprato, perchè altrimenti non mi spiegherei come sia possibile che oggi non abbia sofferto allo stesso modo condizioni forse persino peggiori!
La notte è iniziata promettendo di essere una delle più calde di sempre, e ciò che più mi stava sconcertando è che a causare tali condizioni non fosse nemmeno il favonio: soffiava infatti un vento da sud umidissimo, tanto che il dp si manteneva sui 23/24° nonostante ci fossero 29°!
I METAR e i SYNOP hanno continuato a segnalare temperature prossime ai 29° fin quasi alle 4: era successo solo in una manciata di notti dal 1951 di riuscire in questa impresa, e fatta eccezione per due notti del 2003 in tutti gli altri casi si registrava vento da sud con caratteristiche favoniche!
Lo spettro di una delle 5 notti più calde dal 1951 si è allontanato nelle ultime due ore prima dell'alba: sebbene il dp sia rimasto sempre sui 23°, la temperatura è riuscita a scendere sotto i 28° e persino sotto i 27°, strappando una minima di 26,4° che la rende la settima notte più calda a Luglio dal 1951, ma non una delle più calde di sempre.
All'alba il vento è rimasto da SW, intensificandosi e assumendo stavolta, in maniera sadica visto l'umido della notte, caratteristiche pienamente favoniche: la temperatura è salita rapidamente, tanto che alle 9 già si registravano 34°, e alle 10 oltre 36°! Alle 11 si era abbattuto il muro dei 37°, che resisteva a Luglio dal 2012, 11 anni.
La salita delle temperature è stata bloccata brutalmente dall'ingresso della brezza di mare, da NE, che pur non molta intensa è stata decisa: all'aeroporto in mezz'ora un calo di ben -6° (da oltre 38° a 32°!) e un forte aumento del dp (da 10° a 25°!) e dell'ur (dal 20% al 65%).
La brezza marina non ha più mollato la presa da quel momento, estendendosi al contrario fin alla periferia cittadina tanto che alle 13 tutta la città era stata sottratta alle grinfie del caldo canicolare delle zone interne provinciali, dove si registravano diffusamente 39-40° (a Brindisi ovunque si era sotto i 33° addirittura).
Le massime si sono pertanto registrate prima di mezzogiorno: 38,6° all'aeroporto (13esima giornata di calore) e 38,5° a S.Elia (17esima giornata di calore). Mai come in quest'ondata di calore le massime tra periferia ed aeroporto sono state così vicine, spesso identiche! La brezza non sta riuscendo a mitigare l'aeroporto tutto il giorno infatti, e questo consente alle massime di essere identiche; quando la brezza si attiva si nota il gradiente ma ormai è troppo tardi perchè questo non influenzerà le massime essendo state già stabilite.
Dopo le 15 la brezza ha acuito il suo potere raffreddante, ma per farlo ha guadagnato punto di rugiada: la seconda metà del pomeriggio è stata un qualcosa di epico. Superando il dp record della scorsa notte, quest'ultimo ha sfondato quota 27°, il tutto mentre la temperatura dell'aria era sui 31-31,5°, in progressivo calo assieme al sole.
Ho vissuto tutto questo al mare, dove mi ero recato proprio dopo le 16. L'esperienza è da raccontare:
- l'acqua del mare era a mala pena definibile fresca all'ingresso, ci si riusciva ad immergere dopo pochi secondi perchè il tuo corpo quasi lo desiderava (non c'era il tentennamento iniziale dovuta all'acqua freddina per il corpo umano); non ricordo che mi sia mai successo!
- in acqua era necessario immergere la testa altrimenti la faccia andava a fuoco perchè il sudore e l'acqua creavano una cappa intorno al corpo
- fuori dal mare era lentissimo il processo di asciugamento, e soltanto all'ombra e con qualche refolo di brezza (debole) sono riuscito ad asciugarmi parzialmente ma non totalmente
- si sudava, la sensazione era di disagio anche se mi sarei aspettato di peggio
- in compenso, quando la brezza ti colpiva, sentivi persino un senso di fresco, unico lato positivo di tutto
Alle 21 all'aeroporto si registravano 29,3° con ur al 90%. Il dew point ha raggiunto i 27,4°. E' probabilmente record di sempre: anche considerando la serie AM, infatti, dei cui dew point mi fido poco, il dp massimo sarebbe stato 29° nel 2003 (dato sicuramente falso, i radiosondaggi al suolo non rilevano un simile dp).
Adesso sì che il caldo umido si percepisce in tutta la sua potenza: non soffia un alito di vento, e le condizioni sono prossime alla saturazione con 29°.
Si prospetta un'altra notte mistica. A questo punto, se proprio la brezza deve soffiare ogni giorno, che lo faccia fin dal mattino, poichè tanto soffrirò lo stesso per una parte della giornata il caldo umido ma almeno andrebbe ad abbassare le massime dando qualche possibilità a non stabilire il mese di Luglio più caldo di sempre, impresa che appare sempre più impossibile.
Quella di oggi è stata la sesta giornata più calda di Luglio dal 1951.
Aggiornamento: il vento è appena ruotato da SW, e la temperatura è schizzata da 29° a 31°. Favonio, si potrebbe pensare: fa caldo, è da SW, soffia intenso. Ha senso.
Ma ancora una volta è pura illusione: il dp è di 20°, più basso di 27° certamente ma aberrante. L'ur è del 52% con oltre 31°. Praticamente le stesse condizioni che ho in camera, dove sto sudando.
In questa ondata di caldo tutti i canoni storici si sono andati a benedire da ieri: dew point folli; condizioni di ur prossima alla saturazione con temperature mai conosciute (28-29°); venti da SW che determinano temperature che dovrebbero essere da favonio con clima secco e invece sono causate da brezza di terra umida; brezze di mare che non reggono tutto il giorno e che determinano pur soffiando temperature sopra i 33°; nelle aree interne temperature altissime (40°) che normalmente dovrebbero associarsi a condizioni di ur bassissima e che invece vedono dp sui 20° e ur sopra il 30%.
E' un nuovo clima, non esistono precedenti storici che tengano per quello cui si sta assistendo da ieri nel Salento.
Anche oggi località sparse hanno superato i 40° con ur sopra il 25%. A Squinzano di nuovo 40° con ur 35% e dp 21°
Diario dall'inferno
Giorno 12
23 Luglio 2023
Dopo tante giornate roventi, in cui il fisico è stato martoriato dal caldo intenso ora secco ora (soprattutto) afoso, da nottate caldissime in un contesto umido senza precedenti, da punti di rugiada folli e da minime altissime, quella di oggi è sembrata una tregua dall'opprimente morsa della calura. Ma è stata solo una tregua illusoria, dettata dal contrasto che si è percepito rispetto alle più insopportabili giornate precedenti: anche oggi, infatti, la massima ha superato i 32°, per l'ottavo giorno consecutivo. Soltanto all'estate 2021 era riuscita una simile impresa, e domani e dopodomani si rischiano due over 40° che minacciano anche il record storico del 2007. La sequenza di max over 32° verrà dunque rinnovata di addirittura 3 giornate, dopo appena due estati dal record stesso. A dir poco eclatante, ancor più alla luce del fatto che fino all'11 Luglio il 2023 era l'unico anno che era giunto così in avanti nel calendario con solo due giornate di calore.
La notte del 23 Luglio è iniziata col solito copione delle ultime serate: alle 21 è ceduta la brezza di mare, al suo posto è giunto un vento di terra da caratteristiche simil-favoniche, e dico "simili" perchè era intenso, apportava temperature altissime per essere sera (32° ancora alle 22, 30° a mezzanotte!) e si associava ad un tasso di ur più basso ma, fatto senza precedenti prima di quest'ondata di calore dal 1951, quest'ultimo era talmente alto che parlare di vento secco era davvero impossibile.
Con il procedere della notte il vento di terra ha subito un temporaneo rimpiazzo da parte del maestrale, dunque un vento di mare, che ha soffiato teso con medie quasi prossime ai 20 km/h addirittura tra mezzanotte e le 3. Ovviamente ha determinato sì un calo termico (fino a 28°) ma un netto aumento dei dp (tornati a 26°).
Alle 4 è tornata la brezza di terra, in un gioco di correnti che è stato alquanto peculiare perchè non si vede così frequentemente. L'ultima parte della nottata ha proposto il solito calo rapido dell'alba, con la minima che oggi è addirittura stata di 25,3°. Sembra manna dal cielo aver evitato una delle 40 notti più calde a Luglio dal 1951.
Nelle prime ore del mattino il vento di terra si è indebolito, segnale che stava per attivarsi la brezza di mare. Così è stato, già alle 9.
Quest'oggi la brezza è stata sufficientemente forte da condizionare il clima di Brindisi fino a sera; si sono dunque evitate massime altissime, ma un tasso di ur meno alto rispetto ai giorni scorsi ha significato anche massime più alte di quel che sarebbero potute essere. Si sono così raggiunti i 33,9° all'aeroporto (14esima giornata di calore) e i 35,1° (18esima giornata di calore) a S.Elia.
La brezza è stata da nord al mattino, con dp di poco sotto i 20°, e da est il pomeriggio, con dp in risalita ma senza raggiungere mai le vette sconvolgenti dei due giorni scorsi.
In serata nuovamente vento di terra, umido come nelle serate precedenti: la temperatura è rimasta sui 30° fino ad un'ora fa con dp 20°, adesso è scesa a 28-29° tra le varie aree della città.
Si approssima la fine dell'ondata di caldo più forte da tempo immemore. Prima però due giornate e una mattina ancora calde, e che promettono di attentare record storici.
Il primo appuntamento si consumerà nelle prossime 24 h.
Diario dall'inferno
Giorno 14
25 Luglio 2023
Nel suo ultimo atto di vita, l'ondata di caldo ha inferto il colpo finale, con il quale ha tentato di passare alla storia non solo per continuità e medie ma anche per l'ultimo aspetto finora non toccato: l'intensità.
Questo è il racconto di come la giornata di oggi, 25 Luglio 2023, ha provato ad emulare le gesta del 24 Luglio 2007, non riuscendovi.
Questa è la cronaca del 19esimo giorno dal 1951 ad aver registrato una massima di almeno 40° a Brindisi.
La notte
La notte è stata l'ennesima molto calda e umida (dp mai sotto i 25°) con vento da sud, e nonostante quasi una +29 in quota (da secondo a quarto valore più alto a 850 hPa sulla verticale di Brindisi dal 1954) l'inversione termica ha lavorato egregiamente al punto che si è persino sviluppata nebbia alta che poco prima dell'alba è come giunta da sud trasportata dai venti aleggiando circa un centinaio di metri sopra la città.
La minima è stata addirittura di 25,5° e colpisce che vada a inserire a mala pena nella parte più bassa della top 40 delle notti più calde dal 1951 considerando per l'appunto l'entità delle isoterme in bassa troposfera.
Il giorno
All'alba si era pronti per il giorno potenzialmente storico, ma fin da quella minima sospettosamente bassa sembrava che il destino avrebbe riservato un esito diverso da quello prospettato dai modelli.
Nelle prime ore del mattino, ad esempio, è mancata una repentina salita termica, come si era avuta ad esempio il 21 Luglio: alle 8 ancora meno di 28° umidi, alle 9 meno di 32° ancora molto umidi, alle 10 è vero che si era già arrivati a 36° ma persistevano le condizioni di spiccata umidità (addirittura dp vicino ai 26° stando al SYNOP!). Se si valuta il tutto alla luce delle isoterme in gioco, non stava avvenendo nulla di eccezionale.
Verso mezzogiorno la temperatura ha avvicinato i 40° all'aeroporto una prima volta, quota che ha definitivamente raggiunto alle 14.
Pur avendo toccato la fatidica soglia, era ormai iniziato il pomeriggio e il bottino era piuttosto magro rispetto alle promesse.
Dopo le 14 nessun SYNOP ha più superato i 40°: l'arrivo di nuvolosità da NW, infatti, ha messo la parola fine ad ogni ulteriore tentativo, che invece si è verificato nel barese dove si sono raggiunti i 44° subito dopo che la nuvolosità era transitata o comunque si era in gran parte diradata.
L'umidità non è mai scesa sotto il 20%, segnale di una componente favonica non proprio alla sua massima efficienza.
Le massime di oggi sono state 40,5° all'aeroporto (16esima giornata di calore) e 38,9° a S.Elia (20esima giornata di calore), con quest'ultima che, in maniera curiosamente paradossa (essendo la stazione più lontana dal mare) terminerà quest'ondata senza aver mai superato i 40°!
Il vento
La cronaca della giornata di oggi, però, non si esaurisce al solo dato termico. A renderla unica infatti sono stati altri tre elementi.
Il primo di questi è stato il vento da SW, inaspettamente intenso, tanto che dalle 13 alle 16 spirava forte (medie > 30 km/h) e con raffiche fino a 50 km/h, il tutto con una temperatura di 40°! Mi è rimasta impressa nella mente, in proposito, l'immagine delle palme fuori il centro commerciale le cui foglie ondeggiavano al vento come fossero fili d'erba accarezzati dalla brezza. Mia madre ha subito detto se non fossimo nel deserto, tra caldo, palme e vento forte!
Il cielo: la scenografia memorabile di un giorno memorabile
All'intenso libeccio si è aggiunto, dopo le 15, il cielo nuvoloso, già citato, che è stato l'elemento scenografico più stupefacente.
Il cielo è stato sporco fin dalla mattina, colorato di un azzurro pallido tendente al lattiginoso tanto che la luce sembrava come attenuata.
Alle 14 il cielo a NW si è tinto di bianco, segnale dell'arrivo delle velature. La nuvolosità l'avevo adocchiata già qualche ora prima, e in realtà fin da ieri sera si vedeva un passaggio di nubi medio-alte nelle ore pomeridiane scivolare lungo le coste adriatiche.
Alle 15 ricordo di essere uscito sul balcone: soffiava un forte vento, le nuvole avevo offuscato il sole che a mala pena si intravedeva trasparire dietro fumose nubi alte, le chiome degli alberi si muovevano intensamente. Ho avuto la stessa sensazione di una libecciata di Ottobre, resa però surreale dal fatto che ci fossero 39-40°!
Dopo le 15 il sole non ha più fatto capolino, rimanendo permanentemente coperto.
Alle 16, in particolare, ricordo mia sorella che al telefono mi dice che il cielo le trasmetteva una sensazione minacciosa di tempesta di sabbia imminente. Col senno di poi, non aveva affatto torto: alle 17 il cielo era GRIGIO, della stessa tonalità minacciosa del cielo temporalesco all'orizzonte. Il cielo grigio era in tutte le direzioni che puntavano il mare: era a est, era a nord, era anche verso SE. Ed, in effetti, solo la sabbia poteva causare un simile grigiore, ma lo avrei capito soltato ore dopo!
Nuovamente, sensazioni mai provate prima: l'impressione visiva di un cielo simil-temporalesco da pioggia imminente, un forte vento che ricordava un downburst, ma con temperature sui 39-40°. Il tutto è stato alquanto alienante e confusionario, tanto che ho persino pensato che si stesse formando un temporale, oppure che la nuvolosità giunta stesse per causare pioggia! Il tutto, ripeto, mentre si registravano 39-40°. Ho pensato persino a quanto sarebbe stato epico vedere piovere con 39°! Immagine
Alle 20 l'ora del tramonto ha rivelato di cosa si trattava: era sabbia. Mia sorella, pur nella sua "ignoranza meteorologica", aveva (casualmente o inconsciamente) avuto l'impressione corretta!
Mi sono accorto fosse sabbia dal fatto che il disco solare appariva chiaramente nei suoi contorni quanto si è abbassato sull'orizzonte, di quel colore giallino pallido tipico, ed è scomparso stemperandosi nei colori prima ancora di raggiungere l'orizzonte in una coltre bluastra, appunto sabbia.
La sabbia stessa si vedeva distinta dalle nuvole, guardando il cielo in alto.
La pressione atmosferica
Forse l'elemento meno atteso di tutti.
Un primo sospetto di pressione molto bassa mi è venuto vedendo l'altimetro dell'auto di mia madre: 100 m. L'altimetro segna la quota in funzione della pressione, e questo suggeriva una pressione inusualmente bassa.
Non appena ho letto il valore ho subito fatto l'associazione col forte vento presente, che in effetti mi stava stupendo altrettanto. Aveva senso fosse così forte dopotutto se la pressione atmosferica era molto bassa.
La lettura dei dati dell'aeroporto ha infine risposto alla questione: la pressione era in caduta graduale dal mattino, e nelle ultime ore è scesa a 1003 e persino 1002 hPa. E' uno dei 10 valori più bassi di pressione atmosferica a Luglio dal 1951!
In questo momento si registrano ancora 33-34°, il vento è ancora da SW e intenso, e la sabbia probabilmente ancora è sospesa in atmosfera.
Con la massima di oggi, ben sotto le aspettative, le probabilità che il mese di Luglio 2023 termini entro il primato storico del 1994, 2003 e 2012 diventano più che concrete. Sarà da valutare l'impatto che avrà il mare bollito però, quindi non è ancora possibile abbassare la guardia.
Nella mia vita da appassionato di meteorologia, una passione che dura ormai da 17 anni e mezzo, non ho vissuto tante massime sopra i 40° a Brindisi (24 e 25 Giugno 2007, 24 Luglio 2007, 16 Luglio 2012, 1 Agosto 2021, oggi 25 Luglio 2023), e quella di oggi, subito dopo la giornata del 24 Luglio 2007, è stata sicuramente quella che ricorderò meglio. Proprio questo riepilogo giornaliero sarà per me la pagina di diario meteorologico da leggere anche tra decine di anni, per riportare alla mente tutto questo.
Luglio non superava i 40° da 11 anni, e anche questa pratica è stata archiviata, ma grazie all'impresa di resistenza di oggi restano intatti sia il mio ricordo fanciullesco del 24/7/2007 sia una statistica che affonda la sua origine proprio in quel magico giorno: sono esattamente 17 anni che non si superano i 41°, e anche oggi la massima si farà domani.
Diario dall'inferno
Giorno 15
26 Luglio 2023, ore 13:42
Pagina finale
E' morta. E' finita.
L'ondata di calore del Luglio 2023 ha esalato l'ultimo respiro a Brindisi alle 13.
Il vento da nord ne ha decretato la sua definitiva fine, attivandosi verso le 12:30. Alle 13 la temperatura all'aeroporto è persino scesa sotto i 30°, segnando 29.8°, con un dp di 17°: è la norma climatica per un pomeriggio di fine Luglio.
Prima di congedarsi, l'ondata di caldo ha compiuto un'ultima impresa, laddove non era ancora riuscita prima di oggi: la notte scorsa la temperatura è rimasta sempre molto alta, e il vento intenso non ha consentito un'adeguata inversione termica.
La minima della notte è stata 27,7° per la quarta notte più calda a Luglio dal 1951 e la sesta più calda in assoluto dal 1951.
Nel suo ultimo atto prima di spirare, stabilisce una notte nella top 10 dal 1951, un evento che la suggella a imperitura memoria visto che le ondate di caldo storiche, a Brindisi, lasciano le loro tracce non nelle massime ma nelle minime.
Il cielo è velato, si intravedono ampi spazi di cielo azzurro ma il sole è assente. Tutto sembra celebrare con dignità la morte dell'ondata di caldo più forte degli ultimi millenni.
Antò, fa cald
Complimenti a tutti per i dettagli ed i resoconti
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